Mutare identità equivale inevitabilmente a morire (o a uccidere).
Regia di Vincenzo Marra
Con Salvatore Iaccarino, Aniello Scotto D'Antuono, Giovanni Iaccarino
Tornare al mare equivale a tornare a casa. Nell'azzurro del Mediterraneo l'identità è un'universale compartecipazione all'inappartenenza.
Regia di Michelangelo Antonioni
Con Jack Nicholson, Maria Schneider, Jenny Runacre, Ian Hendry
David Lock rinuncia ad essere se stesso, ma non riesce ad essere compiutamente David Robertson. Persino la soggettiva finale si desoggettivizza.
Titolo originale Brazil
Regia di Terry Gilliam
Con Jonathan Pryce, Kim Greist, Robert De Niro, Bob Hoskins, Michael Palin
Nel mondo del futuro (non troppo lontano) ogni individuo è ridotto unicamente al suo nome o codice. Un fortuito errore del computer può avere conseguenze catastrofiche.
Titolo originale Pierrot le fou
Regia di Jean-Luc Godard
Con Jean-Paul Belmondo, Anna Karina, Dirk Sanders
Lui non è Pierrot, è Ferdinand. Il nome è gestito a piacimento da Marianne, come il destino dell'uomo.
Titolo originale M. Butterfly
Regia di David Cronenberg
Con Jeremy Irons, John Lone, Barbara Sukowa, Ian Richardson
Prima di morire bisogna creare l'amata impersonandola.
Titolo originale Dead Man
Regia di Jim Jarmusch
Con Johnny Depp, Gary Farmer, John Hurt, Gabriel Byrne, Robert Mitchum
Nel nome William Blake risiede l'identità di un uomo già morto. Il giovane contabile ha appena intrapreso il suo cammino di morte.
Titolo originale Det sjunde inseglet
Regia di Ingmar Bergman
Con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand, Bengt Ekerot, Bibi Andersson, Nils Poppe
"Chi sei?" "Sono la morte!". La morte non ha un nome: li elimina.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta