i film che ho odiato nella stagione 2002-2003
Regia di Dario D'Ambrosi
Con Greta Scacchi, Giorgio Colangeli, Raffaele Vannoli, Renzo Alessandri, Marco Baliani
orrendo: dietro l'alone intellettuale e sperimentale si celano un'accozzaglia di banalità e di superficialità che l'insipienza registica rende ancora più gravi. Vergogna.
Titolo originale L'adversaire
Regia di Nicole Garcia
Con Daniel Auteuil, Géraldine Pailhas, François Cluzet, Emmanuelle Devos, Bernard Fresson
Occasione rovinata: grande personaggio e bellissima storia distrutti dalla mediocrità e dalla presunzione della sua autrice. Niente può salvarsi.
Regia di Piergiorgio Gay
Con Sergio Rubini, Bruno Ganz, Sandra Ceccarelli, Mariangela D'Abbraccio, Valeria Moriconi
drammaturgia zero per una storia affidata all'improvvisazione della coppia Ganz-Rubini (entrambi sopra le righe). Alla fine rimangono solo fastidio e noia.
Titolo originale Bear's Kiss
Regia di Sergey Bodrov
Con Sergei Bodrov jr, Rebecka Liljeberg, Keith Allen, Silvio Orlando
Capolavoro del non-sense. Il pur bravo Bodrov perde completamente la testa dietro ad una storia ridicola, dialoghi da galera, personaggi vergognosi e ambientazioni finto-felliniane.
Regia di Gabriele Salvatores
Con Giuseppe Bocchino, Aitana Sánchez-Gijón, Giuseppe Cristiano, Mattia Di Pierro
Brutto, sadico, rozzo e grossolano. Grande occasione sprecata: fallimento di una narrazione che ha poco da dire (e per di più con il freno a mano) e di un regista che, a un certo punto, non sa più cosa inquadrare (gli animali!).
Titolo originale Bringing Down the House
Regia di Adam Shankman
Con Steve Martin, Queen Latifah, Eugene Levy, Joan Plowright
orrenda imitazione sbiadita di ciò che una volta si chiamava screwball comedy: nessuno tira fuori un'idea che sia una, ritmo da dopolavoro e battute zero: solo luoghi comuni che fanno accapponare la pelle a sentirli. Una vergogna idiota.
Titolo originale FearDotCom
Regia di William Malone
Con Stephen Dorff, Natascha McElhone, Stephen Rea, Udo Kier
è un film che getta vergogna su chi lo scrive, chi lo dirige e chi lo interpreta. Altro esempio della sciatteria del teen-horror contemporaneo: nessuna idea, ritmo da sbadigli, insulsaggini una appresso all'altra.
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