Gli ultimi (quasi) che mi è capitato di vedere... Sono contento di aver di nuovo visto sullo schermo Valentina Vargas, incubo e desiderio ad un tempo per Umberto Eco e Sam Fuller. Dedicata a lei: Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus...
Una sorta di inno alla stupida ingenuità, che ricorda l'Avati di "Dichiarazioni d'amore", ma il finale, con Nello che si allontana dietro ai chierici cantando "Alouette", raggiunge le vette della follia dei migliori personaggi del regista.
Strano film questo. Per affrontare una trama intimistica, precipita i suoi silenziosi protagonisti in una situazione paradossale ed impossibile... non perfetto, ma coraggiosissimo.
Ossessivo come il bianco e nero, come lo scacchiere vuoto del cruciverba, come il frastuono della Metropolitana che sfreccia nei sotterranei della città che ha cambiato la Storia.
Con Anni-Kristiina Juuso, Ville Haapasalo, Viktor Bychkov, Aleksei Kashnikov
Forse un po' banale in certe scelte, ma senz'altro un film così, non s'era ancora visto... un SS buono? (D'accordo... è svedese, è disertore...) Ma quando mai???
Le fotografie dei titoli di testa che galleggiano elegantemente in un'acqua invisibile e virano sfumatamente in seppia... le ombre della strega e i sussurri di una notte che non è mai finita...
Con Bruce Ramsay, Valentina Vargas, Doug Bradley, Charlotte Chatton
ORRIPILANTE. Prequel patinato e rossiccio del capolavoro surrealascetico di Clive Barker. L'unica cosa bella è Valentina Vargas, vampirica come sempre, profetessa della "Strada senza ritorno".
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