Squarci di cinema nero tra malinconia ed autodistruzione. "E la luce del sole che brilla attraverso la fessura della finestra mi tramortisce il cervello" (Van Morrison).
Con Nicolas Cage, Patricia Arquette, John Goodman, Tom Sizemore
Raffiche di luce bianca stordiscono l'inquadratura. Schegge impazzite di una grazia che ha disertato il mondo. Restano soltanto inadeguatezza e corpi estranei.
Con Christian Patey, Caroline Lang, Sylvie van den Elsen, Michel Briguet, Vincent Risterucci
Con la banconota falsa, Norbert e Martial comprano una cornice vuota. L'ossessione del fuori campo ha definitivamente cancellato l'immagine: il senso è finalmente distrutto.
Jeff McCloud attraversa un'arena deserta, spazzata da un gelido vento che solleva in aria nuvole di polvere e carta straccia. Fuori di lì, non troverà nulla che lo racconti.
Frankenheimer soffoca l'inquadratura in profondità: volti immobili in primo piano e il resto della messa in scena che fugge altrove. Il disprezzo dell'immagine è disprezzo dello spettacolo.
Harry Moseby, da solo, rigioca una vecchia partita a scacchi. Vuole guardare in faccia l'Inganno, vuole sapere. La sua ostinazione scivolerà nel nulla, nell'oscuro miraggio della lucidità. La deriva del Punto di Vista descrive una circonferenza.
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