In questo momento dell'anno cinematografico non c'è posto per uscite tecniche o per uscite azzardate, il pubblico va molto al cinema ma gli spazi sono ristretti perché le sale sono appannaggio dei grandi titoli che sono usciti nel mese di dicembre e nei primi giorni di gennaio. Ecco perché in queste ultime settimane sono state numericamente esigue le nuove uscite. Esigue ma importanti in termini di incassi. Questa settimana non è diversa e infatti i nuovi titoli sono soltanto tre e sono tutti importanti.

In prima posizione come numero di schermi troviamo Io sono la fine del mondo, la seconda prova sul grande schermo per Angelo Duro, comedian palermitano al quale Nicola Cupperi ha dedicato una puntata della nostra rubrica Funny People, quella che si occupa degli artisti la cui missione è far ridere. A dirigerlo c'è Gennaro Nunziante che è ormai un veterano specializzato nella scoperta e nel lancio di figure di riferimento nel panorama della commedia italiana.

Il secondo film che osa uscire in queste settimane è Emilia Perez, la nuova opera di Jacques Audiard che Lucky Red porta su ben 320 schermi e che, oltre a presentarsi ai nastri di partenza insieme a film che stanno tenendo in mano le redini del box office in maniera molto decisa, sfida anche lo spettatore con "un musical in spagnolo su un narcotrafficante messicano che vuole cambiare sesso per poter vivere finalmente la vita che le è stata sempre negata".

Con Emilia Perez Audiard ha vinto a Cannes il Premio della Giuria e quello per le migliori interpretazioni femminili equamente splittato sulle quattro protagoniste. Sul nuovo numero di Film Tv in edicola (e in digitale qui) Audiard racconta moltissime cose interessanti sia sulla genesi del film che sulla sua tensione naturale a cambiare stile e registro e di quanto "il genere sia come uno strumento per raccontare, una sorta di cassetta degli attrezzi" con i quali appaga il suo "desiderio di raccontare storie che non solo soddisfano le aspettative, ma che le sovvertono". Lasciatevi sovvertire, dunque! Qui qualche recensione di chi ha già visto il film.

Chiude la triade della settimana il ritorno, anch'esso importantissimo, di Robert Zemeckis che con Here propone agli spettatori un'altra sfida, come racconta l'esperto di cinema e Intelligenza Artificiale Pietro Lafiandra (sempre sul nuovo numero di Film Tv): quella di "un film girato (e un fumetto disegnato) secondo un unico punto macchina, espediente che consente a Zemeckis di far dialogare cinema delle origini e cinema del futuro, una prospettiva analogica, teatrale, con una messa in scena iperdigitale."

Settimana densa, insomma.

E visto che lo scorso lunedì abbiamo saltato il box office, ne approfittiamo anche per dare un veloce flash su cosa stia succedendo da quelle parti. La notizia principale è che Diamanti di Ferzan Özpetek sta ottenendo un successo decisamente inatteso, almeno non atteso a questi livelli. Il film infatti ha già raccolto quasi undici milioni di euro, cifra che colloca Diamanti in prima posizione anche tra gli incassi del regista.

A parte la sfida ad altissimi livelli tra Sonic 3 e Il re Leone: Mufasa - i due titoli che ovviamente hanno governato gli incassi del periodo - spicca il risultato veramente eccezionale e anch'esso inatteso del Nosferatu di Robert Eggers, film al quale Film Tv ha dedicato la straordinaria copertina illustrata dello scorso numero, che ha incassato nella sua prima settimana tre milioni di euro. Si tratta di un film decisamente polarizzante che ha sollevato anche qui nella nostra community pareri molto discordanti e quindi abbiamo pensato di dedicargli un po' di spazio qui sotto, insieme alle recensioni di altri film che stanno producendo un certo dibattito.

Discreto, infine, il risultato di Maria di Pablo Larraín che con i suoi due milioni ha ottime possibilità di diventare il miglior incasso del regista cileno nel nostro paese.

Per ora è tutto, noi ci vediamo lunedì, con il box office.