Campo di battaglia
- Drammatico
- Italia
- durata 104'
Regia di Gianni Amelio
Con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti, Vince Vicenzio
[Nel fotogramma qui a fianco: i genitori di Frank Poole.]
Dal feldmaresciallo lord generale Horatio Herbert Kitchener – I conte Kitchener (BallyLongFord, giugno 1850 - Mare delle Isole Orcadi, giugno 1916), gran sferrettatore ed uncinettatore di lavori a maglia, gran reclutatore per coscrizione obbligatoria, gran falciatotore («Comunque vada, noi abbiamo le mitragliatrici Maxim, e loro no.» - Hillaire Belloc) di dervisci sudanesi (cronosisma #1: a metà Anni Dieci del XXI secolo, 50.000 persone sono morte in un conflitto etnico tra Dinka e Nuer nella Repubblica del Sud Sudan animista e cristiano diviso dalla Repubblica del Nord Sudan islamico a sua volta teatro, da un decennio prima a un decennio dopo, della Guerra del Darfur tra le popolazioni stanziali negroidi e quelle nomadi arabiche nella quale morirono per violenze, malattie e carestie genocidiarie 750.000 persone) capitanati da Abd Allah al-Ta'aysh (1846-1899), successore dell’autoproclamatosi Mahdi, Muḥammad Aḥmad ibn al-Sayyid ʿAbd Allāh ibn Faḥl (1844-1885), durante le battaglie (1898) di Omdurman e Umm Diwaykarat, che posero fine alla Guerra Mahadista (1881-1899) contro gli anglo-egiziani, grand’internatore di boeri (cronosisma #2: a loro volta futuri prolmulgatori dell’Apartheid) in campi di concentramento (e conseguente, indiretto sterminio: dei 120.000 deportati e internati ne morirono 2 su 9: il medico volontario Arthur Conan Doyle spedì al Ministro delle Colonie Joseph Chamberlain - il padre del Neville fautore dell’appeasement verso Mussolini e Hitler poi sostituito dal “sangue, fatica, lacrime e sudore” di Winston Churchill - una fotografia scattata da un internato nel campo situato presso Bloemfontein di cui ad oggi si conosce solo il cognome, de Klerk, ritraente un’oramai morente Elizabeth “Lizzie” Cecilia van Zyl, nata il 22 di aprile del 1894 e uccisa di stenti il 9 di maggio del 1901, da usare come propaganda razzista (white trash) anti-boera: in realtà, come denunciò Emily Hobhouse, la bambina era in quelle condizioni non già prima di entrare nel campo, ma dopo mesi di privazioni subite in quella struttura) e, allo scoppiare della Grande Guerra, la Prima Guerra Mondiale (1914-1918), grande arruolatore tramite Alfred Leete (1882-1933) a guisa…
…ispiratrice di ante-Uncle Sam (quando nel 1917 gli U.S.A. dichiararono guerra alla Germania) by James Montgomery Flagg (1877-1960), poi riutilizzato anche per la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), nel 1941, dopo la dichiarazione di guerra sul fronte Pacifico contro il Giappone post-Pearl Harbor e quelle di presa d’atto in risposta alle corrispettive promulgate da Germania e Italia – ad un più sobrio invito, ora che, ma da questa parte dell’Atlantico, sempre nel 1941 s(t)iamo, medesima guerra stessa che diverrà atomica un continente e mezzo più in là verso il sol levante, consegnato al regno (unito e a quella parte d’Irlanda divisa a forza) da parte di re Giorgio VI: “FREEDOM IS IN PERIL – DEFEND IT WITH ALL YOUR MIGHT”.
Chi va e chi viene: accanto a Samuel West (Siegfried Farnon), Anna Madeley (Audrey Hall), Nicholas Ralph (James Herriot, Jr.), Rachel Shenton (Helen Alderson in Herriot), Patricia Hodge (la signora Pumphrey), Tony Pitts (Richard Alderson, il padre di Helen), Imogen Clawson (Jenny Alderson, la sorella minore di Helen), Gabriel Quigley e Drew Cain (Hannah e James Herriot, Sr., i genitori di James; nota a margine: il padre di non mi sembra messo benissimo - l’indugio della MdP sul volto un poco sofferente del personaggio non è smaccato, ma è evidente - quando lo vediamo salire l’ultima volta sull’autobus verso Glasgow) e Mollie Winnard (Maggie, la barista del Drovers Arms), ritorna dal fronte nord-africano Callum Woodhouse (Tristan Farnon, il fratello minore di Siegfried) e parte James Anthony-Rose (Richard Carmody).
I 6 episodi da non più di 45 minuti l’uno di questa 5ª stag. (2024) di “All Creatures Great and Small” (Channel 5, 2020-in corso) sono diretti due ciascuno da Andy Hay e Brian Percival e i restanti da Stewart Svaasand e Jamie Crichton, il quale passa alla regìa lasciando il posto di showrunner, a sua volta ereditato dal creatore Ben Vanstone, a Debbie O’Malley (tra gli sceneggiatori della serie sin dalla 1ª stag.), che scrive l’intro e l’outro lasciandone due a Maxine Alderton e i restanti uno ciascuno a Matt Evans e Robin French.
Ci si ribecca poco dopo il solstizio d’inverno – a Operazione Barbarossa avviata e attacco a Pearl Harbor avvenuto - per lo special natalizio del 2024.
- Stag. 1 (6+1 ep., 2020) - * * *
- Stag. 2 (6+1 ep., 2021) - * * * ¼
- Stag. 3 (6+1 ep., 2022) - * * * ½
- Stag. 4 (6+1 ep., 2023) - * * * ¾
- Stag. 5 (6 ep., 2024) - * * * ¾
- Stag. 5 (1 ep. sp., 2024)
Regia di Gianni Amelio
Con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti, Vince Vicenzio
Titolo originale 2001: A Space Odyssey
Regia di Stanley Kubrick
Con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter, Leonard Rossiter
"An Airman's Letter to His Mother" è, oltre alla messa in scena di ciò che esplica il titolo, un potente cortometraggio (5’) di "pura" propaganda scritto, prodotto, diretto, fotografato (4:3 in B/N), montato e narrato - con John Gielgud - da Michael Powell nel 1941 e basato sulla reale lettera che Vivian Allen William Rosewarne - ventitreenne ufficiale di volo della RAF che da co-pilota di un bombardiere Vickers Wellington fu abbattuto coi suoi compagni sul finire di maggio del 1940 sopra la costa belga durante la Battaglia di Dunkerque - scrisse alla madre (ripresa quasi sempre di spalle o al massimo di fianco e solo in un’occasione frontalmente, ma sfocata, in piano medio durante una panoramica semicircolare di 270° verso destra, una mano stretta su sé stessa a pugno con niente dentro se non il pulsar del sangue presago, e un cane che ne percepisce il dolore in farsi e corre a placarne l’affanno) in modo che le fosse recapitata s'egli fosse stato ucciso in azione e che inoltre fu poi ipso facto pubblicata postuma sul Times.
L'anno seguente gli Archers (Michael Powel col brother in arms Emeric Pressburger) gireranno "One of Our Aircraft Is Missing", due anni dopo un altro corto/medio-metraggio di propaganda, "the Volunteer", e di lì ad un lustro vedrà la luce "A Matter of Life and Death": entrambi i lungometraggi contengono ed espandono dinamiche e tematiche di "An Airman's Letter to His Mother": il primo è un ottimo film di fiera propaganda positivista, il secondo è un capolavoro assoluto della storia del cinema.
Da notare, tra i volumi della libreria, una copia in prima edizione hardcover del 1936 di “High Failure: Solo Along the Arctic Air Route” di John Grierson (l’aviatore, non il produttore, regista - “Drifters” -, teorico e critico - coniatore del termine “dicumantario” - cinematografico), una prima edizione economica, ma comunque hardcover, sempre del medesimo anno, dello “Scott's Last Expedition: the Personal Journals of Captain Robert Falcon Scott, Royal Navy, Commander Victorian Order, on his Journey to the South Pole”, pubblicato originariamente nel 1913, e qui con un’introduzione biografica di James Matthew Barrie, e un’altra prima edizione hardcover del 1941 (che è anche filologicamnete meno consumata delle altre due) di “Arctic Pilot” di Walter E. Gilbert e Kathleen Shackleton (sorella di Ernest, morto in missione quasi vent’anni prima al largo della Georgia Australe).
In ultimo, prima che la MdP oltrepassi "ante-antonionianamente" (ma ovviamente con un taglio, durante l'attraversamento di vetro e inferriata, poi cucito) la finestra per inoltrarsi tra le nuvole del cielo (un cielo mai stato così azzurro, né in Inghilterra, né in Technicolor) poi “stuprato” dallo stemma della Royal Air Force, ecco comparire il ritratto fotografico del giovane uomo caduto in azione che scrisse a sua madre incorniciato e appeso in parete.
La lettera: https://medium.com/@NewsUKArchives/an-airmans-letter-to-his-mother-fb7cea1fecce.
(L'indicibile italico: https://www.einaudi.it/catalogo-libri/classici/testi-diari-carteggi-memorie/lettere-di-condannati-a-morte-della-resistenza-italiana-9788806227050/.)
Il film:
Titolo originale Five Graves to Cairo
Regia di Billy Wilder
Con Franchot Tone, Anne Baxter, Erich von Stroheim, Akim Tamiroff
Titolo originale Blitz
Regia di Steve McQueen (I)
Con Saoirse Ronan, Elliott Heffernan, Harris Dickinson, Stephen Graham, Hayley Squires
Regia di Guido Leoni
Con Isa Barzizza, Rosalba Neri, Carlo Croccolo, Fiorenzo Fiorentini, Isa Miranda, Ave Ninchi
- Sembra che la festa sia finita. Alla fine, non ho fatto il mio discorso.
- Fallo per me, adesso.
- Non esser ridicolo.
- Dico sul serio. Lo voglio sentire.
- Magari un riassunto?
- Musica per le mie orecchie.
- Pensavo di iniziare parlando del pinguino imperatore.
- E qui perderesti l'interesse del pubblico.
- E come il fatto di essere padre possa assumere molte forme. Ma, comunque si manifesti, tutti i padri, padrini, padri adottivi o quant'altro hanno un solo desiderio in comune: aiutare coloro di cui hanno cura a diventare la versione migliore di sé.
- Missione compiuta.
- Il problema arriva quando iniziano a forgiare il proprio cammino. E ti rendi conto che, in qualche modo, i ruoli si sono invertiti.Ti ritrovi ad aver bisogno di loro, molto più di quanto loro abbiano mai avuto bisogno di te. E poi ho pensato di chiudere in bellezza, con un'azzeccatissima frase di Aristotele.
- Perché devi sempre tirare in ballo gli Antichi Greci?
Titolo originale Mr. Forbush and the Penguins
Regia di Alfred Viola, Roy Boulting
Con John Hurt, Hayley Mills, Dudley Sutton, Tony Britton, Thorley Walters, Judy Campbell
Titolo originale Der Kongress der Pinguine
Regia di Hans-Ulrich Schlumpf
Titolo originale Des manchots et des hommes
Regia di Luc Jacquet, Jérôme Maison
Con Luc Jacquet, Jérôme Maison, Douglas Weston
Titolo originale La marche de l'empereur
Regia di Luc Jacquet
Titolo originale Happy Feet
Regia di George Miller
Titolo originale Yonayona pengin
Regia di Rintaro
Titolo originale Happy Feet 2 in 3D
Regia di George Miller
Titolo originale The Penguin King 3D
Regia di David Attenborough
Con David Attenborough
Titolo originale The Penguins of Madagascar
Regia di Eric Darnell, Simon J. Smith
Titolo originale Le Pingouin
Regia di Pascale Hecquet
Titolo originale L'empereur
Regia di Luc Jacquet
Titolo originale Penguin Highway
Regia di Hiroyasu Ishida
Titolo originale Penguins
Regia di Alastair Fothergill, Jeff Wilson
Titolo originale The Penguin
Con Colin Farrell, Cristin Milioti, Theo Rossi, Clancy Brown, Shohreh Aghdashloo
Tag Poliziesco, Maschile, Potere, Crimini, USA, Anni duemilaventi
Ecco, totalmente fuori contesto (non che organizzare la playlist sui pinguini, pur se tratta di una serie con dei veterinari come protagonisti, sia in topic e non altro che "La playlist è mia e se voglio ci metto e infilo tutti i pinguini che mi pare e piace!"): Cristin Milioti: così, perché sì.
- Serie varie (personaggi più o meno ricorrenti o guest star una tantum): the Sopranos, the Good Wife, 30 Rock, Nurse Jackie, How I Met Your Mother, A to Z, No Activity...
- Film vari (parti grandi o piccole di opere cui non ho assistito): Sleepwalk with Me, the Brass Teapot, Bert and Arnie's Guide to Friendship, It Had to Be You, Breakable You...
Ruoli principali (serie e film):
- Year of the Carnivore
- the Wolf of Wall Street
- Fargo 2
- Black Mirror: USS Callister
- the Penguin
Titolo originale An Airman's Letter to His Mother
Regia di Michael Powell
Con John Gielgud, Michael Powell
Titolo originale Forty-Ninth Parallel
Regia di Michael Powell
Con Eric Portman, Laurence Olivier, Anton Walbrook, Leslie Howard, Raymond Massey
Titolo originale One of Our Aircraft Is Missing
Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger
Con Godfrey Tearle, Eric Portman, Hugh Williams
Titolo originale The Life and Death of Colonel Blimp
Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger
Con Roger Livesey, Anton Walbrook, Deborah Kerr, John Laurie
Titolo originale The Volunteer
Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger
Con Ralph Richardson, Pat McGrath, Anna Neagle, Laurence Olivier, Michael Powell
Titolo originale A Matter of Life and Death
Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger
Con David Niven, Kim Hunter, Marius Goring, Roger Livesey
Regia di Goffredo Alessandrini
Con Amedeo Nazzari, Germana Paolieri, Roberto Villa, Mario Ferrari, Guglielmo Sinaz
Regia di Roberto Rossellini
Con Massimo Girotti, Michela Belmonte, Gaetano Masier, Elvira Betrone
Titolo originale Kurenai no buta
Regia di Hayao Miyazaki
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