Basta guardare il podio per accorgersi di come, in un modo o nell’altro, nelle sale sembrino funzionare solo l’usato sicuro o i soliti nomi (e neanche sempre, come nel caso di The Crow - Il corvo). La serie animata di Cattivissimo me è arrivata al quarto capitolo sfondando i 15 milioni di euro totali e Tim Burton, con il sequel di Beetljuice, ha comunque passato due settimane consecutive nei primi tre posti, totalizzando anche questo weekend quasi un milione di euro su 540 sale. Non numeri eclatanti ma comunque di rispetto. Il podio è poi chiuso da un remake: Speak No Evil – Non parlare con gli sconosciuti, horror con James McAvoy che riprende l’omonimo film danese e totalizza discreti 419.000 euro su 265 proiezioni.
Il resto, diciamolo apertamente, va male: Come far litigare mamma e papà non arriva a 200.000 euro nonostante gli esorbitanti 340 schermi. L’ultima settimana di settembre, con Diego Abatantuono, si ferma a 184.000 euro su 280 cinema. Il magico mondo di Harold addirittura si ferma a 70.000 euro su 265 schermi. L’unica (piccola) sorpresa è la buona tenuta di Madame Cliquot, dramma settecentesco che, presentato allo scorso festival di Toronto, con Sam Riley e le musiche di Bryce Dessner dei The National, quantomeno arriva a 102.000 euro con 75 sale e si piazza al nono posto.
Nel mentre, notiamo come la distanza tra gli incassi di quest’anno e quelli della passata stagione sia arrivata a una differenza (in negativo) di circa 10 milioni, con gli incassi settimanali che escono sempre sconfitti nel confronto con la passata stagione praticamente da un mese intero, un trend che si è ripetuto, salvo saltuari picchi, uguale per tutta la stagione. C’è poco da sorridere, aspettando Joker: Folie à Deux.
Al di là dei numeri che non lasciano scampo, c'è anche una sensazione empirica che andrebbe razionalizzata e messa alla prova e che ci induce settimana dopo settimana ad annotare la difficoltà che incontrano i titoli che non beneficiano di alcuna rendita di posizione a sfondare la soglia della marginalità (se ne è parlato un pochino anche qui la settimana scorsa). Sembra che in questo scenario le belle sorprese siano praticamente impossibili e gli strumenti del passaparola si scontrino contro il costante rumore di fondo che i grandi franchise producono. Ci ritorneremo. Intanto apprezziamo un prodotto come L'innocenza che questa settimana festeggia la sua quarta apparizione nella top 20.
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