È doveroso, almeno per me, che sono decisamente di parte, rendere un breve ma sentito omaggio a Donald McNichol Sutherland, meglio conosciuto come Donald Sutherland, spentosi ieri all'età di 88 anni dopo una lunga malattia, non ancora specificata dai suoi portavoce.
Eh si, Donald Sutherland è stato uno degli attori che mi ha accompagnato fin dall'infanzia: ho adorato diversi suoi film, e mi è stato sempre maledettamente simpatico, tralasciando il fatto che la sua "maschera" era una di quelle che non si dimenticano facilmente. Ma a parte il fattore personale, non si può negare che Donald Sutherland sia stato uno degli attori migliori emersi alla fine degli anni sessanta: il primo che ne intravide in qualche modo il talento (e le grandi doti istrioniche) fu Robert Aldrich, che gli affidò il ruolo di uno dei galeotti in "Quella sporca dozzina"; ma il grande successo arriverà soltanto nel 1970, con "M*A*S*H*", di Robert Altman.
Non mi soffermerò più di tanto sulla carriera di Sutherland, considerato anche il fatto che la sua filmografia è particolarmente estesa (dal 1963 al 2022 quasi 180 film); mi limiterò solo a commemorarlo attraverso questi cinque film, scelti sulla base di criteri e gusti strettamente personali. Un saluto e buona lettura a tutti.
Con Donald Sutherland, Kate Nelligan, Ian Bannen, Christopher Cazenove
Mettendo da parte qualsiasi tipo di confronto con il romanzo di Ken Follett da cui è tratta questa pellicola, posso affermare che, cinematograficamente parlando, "La cruna dell'ago" è un ottimo film, ben diretto da Richard Marquand e soprattutto molto ben ambientato in una splendida cornice naturale (l'isola di Mull in Scozia), magistralmente resa dalla fotografia di Alan Hume. Ma è l'interpretazione di Sutherland (doppiato alla grande da Michele Kalamera) a fare la differenza: freddo, (apparentemente) gentile ma in fondo spietato, l'attore canadese da qui una delle interpretazioni migliori della sua carriera.
Dal regista di "Dove osano le aquile", un war-movie realizzato con un occhio a "Quella sporca dozzina", ma contraddistinto da una dose ancora più marcata di ironia e irriverenza. Una vicenda bellica dai toni picareschi, in cui gli attori stanno al gioco e si divertono; una menzione speciale va appunto a Sutherland, irresistibile nel ruolo dello squinternato conduttore del sergente carrista Oddball.
Un action privo di particolari slanci geniali, che si distingue soltanto per una dose di violenza abbastanza marcata e per la performance di Sutherland, perfetto nel ruolo del malvagio direttore della prigione in cui è rinchiuso Stallone (come sempre mezzo addormentato).
Non si tratta certo di un thriller memorabile (ma non è neppure così brutto come dicono gli utenti di questo sito e la critica): se ho inserito "Rivelazioni" all'interno di questa lista è solo ed esclusivamente perché è stato il film in cui ho visto Donald Sutherland per l'ultima volta ( appena qualche settimana fa). Nel ruolo secondario del capoufficio di Michael Douglas, Sutherland è particolarmente indovinato.
Con Michael Caine, Donald Sutherland, Robert Duvall, Jenny Agutter, Donald Pleasence
Il primo film che vidi (da piccolo) con Donald Sutherland fu proprio questo: lo beccai in un passaggio televisivo su La7, e ne rimasi molto colpito. La pellicola in sé è fatta con mestiere: Sturges era uno specialista di film d'azione, e qui, al suo ultimo lavoro dietro la macchina da presa, non si smentisce. Il cast comprende una serie di grandi nomi, ovvero Robert Duvall, Michael Caine (un altro dei miei attori preferiti in assoluto), Anthony Quayle e Donald Pleasence; ma bisogna ammettere che Sutherland, nel ruolo del partigiano irlandese Liam Devlin, ruba la scena a tutti. Se mai esiste un aldilà e un giardino dell'Eden, mi immagino Sutherland che vi gira in motocicletta fischiettando spensierato, esattamente come fa il suo personaggio in questa pellicola.
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