Oggi George Lucas compie 80 anni e quindi, come per altri registi, anche per lui ho deciso di spararmi una maratona filmografica da cui poi trarre ispirazione per una retrospettiva. Non essendo comunque Lucas uno dei miei registi preferiti, anche perché la sua attività registica si è presto ridimensionata in favore di un'attività prevalentemente produttiva, non avevo intenzione di costruire un "articolo" particolarmente approfondito, quindi stavolta la ristrettezza dei commenti non sarà dovuta esclusivamente alla mia impossibilità di starci dentro nei tempi. Comunque, nella sua forte commercialità George Lucas ha indubbiamente rivoluzionato il sistema hollywoodiano, creando una saga variegata, forse la prima a essersi espansa in vari media (Cinema, fumetti, televisione, videogiochi, giocattoli, libri e via discorrendo) e a generare un fandom immenso e agguerrito. Va detto che, sotto la forte semplicità di narrazione e sviluppo dei personaggi (per assurdo, quando Lucas cercherà di mettere più sfaccettature, nella trilogia prequel, arriverà con molta meno forza a portare avanti il suo mondo), il regista inserisce richiami a Classici della Letteratura e del Cinema, partendo dall'impensata ispirazione esercitata dalla Fortezza nascosta di Kurosawa Akira: restando su Kurosawa, va ricordato che la versione internazionale del suo Kagemusha avrà come produttore esecutivo proprio George Lucas, insieme a Francis Ford Coppola. Chiudo citando un'altra importante collaborazione che Lucas ha avuto con un collega regista, e non mi riferisco a quella più nota (e scontata) con Steven Spielberg, il cui esempio più lampante sarà la saga di Indiana Jones, ma quella stretta proprio con Coppola agli inizi di entrambe le loro carriere, ad esempio con Filmmaker (making of del coppoliano The Rain People) e soprattutto THX 1138, esordio alla regia di un lungometraggio per Lucas e primo film prodotto dalla American Zoetrope di Coppola (l'Autore di Rumble Fish produrrà anche American Graffiti). E così chiudo, bruscamente, questa introduzione lasciando lo spazio ai commenti per i singoli film.
THX 1138 Esordio alla regia di un lungometraggio per George Lucas, il quale cura anche il montaggio e, insieme a Walter Murch, la sceneggiatura ispirandosi a un proprio corto, THX 1138, prodotto da Francis Ford Coppola, è un flop d'incassi e viene accolto freddamente dalla critica, salvo poi col tempo diventare un Cult. Esistono almeno 3 versioni del Film: la versione tagliata dalla Warner, l'edizione del 1977 con scene reintegrate e il director's cut del 2004 con restauro e inserti digitali. Il Film mostra un futuro distopico in cui l'umanità viene privata da sentimenti e pulsioni, esiste un controllo sistematico e onnipresente rafforzato da sbirraglia androide, la socialità è ridotta a meri criteri economici e il consenso è ottenuto tramite religione, droghe di stato e spettacoli distraenti. Un Cast eccellente, atmosfere minimaliste di grande impatto emotivo, Finale anti-epico e fortemente esistenziale, Colonna Sonora magnifica rafforzano quello che, per me, è il miglior Film di Lucas.
AMERICAN GRAFFITI Diretto, co-sceneggiato, co-montato (non accreditato) e supervisionato nelle musiche (sempre non accreditato) da George Lucas cogliendo una sfida dell'amico Francis Ford Coppola (che produce), American Graffiti ottiene un grandissimo successo sia di pubblico sia di critica, lanciando la carriera di Lucas e di diversi attori presenti nel cast e mantenendo nei decenni un solido status di Cult. Lo ritengo più convenzionale rispetto ad altri Classici del Cinema neo-hollywoodiano, diversi momenti non sono invecchiati benissimo (soprattutto quando si entra in questioni di genere) e a mio avviso poteva essere sfoltito di qualche minuto (magari scorciando Ron Howard, l'attore a mio avviso più spento e col personaggio meno accattivante nel film), ma il suo essere ambientato tutto in una notte è nelle mie corde, le scelte musicali sono efficaci, il giovane cast riesce a brillare e Lucas dimostra una buona solidità registica soprattutto nel gestire il motivo automobilistico. Ottimo film.
STAR WARS Nel 1977 esce nelle sale cinematografiche il primo Star Wars, scritto e diretto da George Lucas (che ricopre anche il ruolo di produttore esecutivo e, pare, qualche altra mansione non accreditata): seppure la Fox non nutra una particolare fiducia nel progetto, l'opera incassa notevolmente al botteghino e anche tramite il merchandisem arricchendo subito Lucas, il quale aveva accettato un minore compenso da regista in favore di una percentuale sul materiale promozionale e i diritti su eventuali sequel, lanciando così una delle saghe più amate della Storia del Cinema (ma contribuendo ad affossare la New Hollywood). Visto più volte da ragazzin, sia nella versione cinematografica sia in una di quelle rimaneggiate digitalmente, pur avendolo col tempo in parte ridimensionato preferendo altri tipi di Cinema, continuo a ritenere Star Wars un ottimo film di fantascienza, fantasioso nell'immaginario e con qualche interessante spunto anti-autoritario/antifascista/antimperialista. Un Classico.
STAR WARS: EPISODE I - THE PHANTOM MENACE Negli anni '90 George Lucas decide di riprendere in mano (anche registicamente) la sua saga di Star Wars puntando su una trilogia prequel (giustificando così la numerazione dal IV al VI data alla trilogia originaria dagli anni '80 in poi): nel 1999 esce il primo capitolo, Star Wars: Episode I - The Phantom Menace, ottenendo un'accoglienza tiepida dalla critica ma superando il milione di $ di incassi. A parte forse alle medie, quando il mio spirito critico (non solo in ambito cinematografico) era comprensibilmente meno maturo, non credo di aver mai apprezzato molto questo primo capitolo della trilogia prequel. Tra i vari problemi del film, oltre all'insopportabile Jar-Jar Binks (che però alla fine è un po' il simbolo dei difetti del film e non il difetto principale) con la sua intrinseca deriva razzistoide, abbiamo la scelta di narrare un episodio molto meno interessante degli antefatti della trilogia originaria e si cade pure in déjà-vu. L'elemento politico però è interessante.
STAR WARS: EPISODE II - ATTACK OF THE CLONES Nel 2002, tre anni dopo l'episodio I, George Lucas riporta ancora in sala la sua space opera con Star Wars: Episode II - Attack of the Clones, sempre tenendo in mano la regia ma affiancandosi Jonathan Hales in sceneggiatura: il film viene accolto in maniera ambivalente dalla critica (che apprezza l'azione ma contesta i dialoghi) e incassa molto, meno però del capitolo precedente e venendo per la prima volta in tutta la saga superato al botteghino da altri film (da Spider-Man, The Two Towers e il terzo Harry Potter). Alle medie non mi dispiaceva e, per poco, non mi lasciavo trasportare dal nerdismo verso la saga (presi in biblioteca anche un libro sul mondo rappresentato). Crescendo, come col capitolo precedente, ho notevolmente ridimensionato il mio apprezzamento critico, soprattutto per certe bizzarrie comportamentali riguardanti soprattutto Anakin Skywalker, ma la sequenza nell'arena è avvincente, gli intrighi politici mi piacciono e cresce un certo senso di cupezza deliziosa.
STAR WARS: EPISODE III - REVENGE OF THE SITH Nel 2005 la trilogia prequel di Star Wars giunge alla sua conclusione con Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith: secondo maggior incasso sia per la saga (fino ad allora) sia per il 2005, il film viene accolto prevalentemente bene anche dalla critica, che lo considera quasi universalmente il migliore dei prequel. Alle medie (sempre lì) anch'io lo consideravo il migliore della trilogia prequel ed era tra i capitoli che maggiormente preferivo della saga e con gli anni, a differenza dei due film precedenti, questa mia opinione è rimasta praticamente invariata, tant'è che lo considero ancora tra i migliori Star Wars, superiore pure a Return of the Jedi. Pur con qualche debolezza narrativa e caratteriale qua e là, il film si presenta come forse il più cupo di tutta la saga, gli intrighi politici raggiungono la squisita dimensione della Tragedia, sono presenti diverse scene memorabili, duello tra i fuochi in primis, e alla fine questo era l'unico prequel realmente necessario.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta