Il coraggio di essereFranco è un documentario del 2022 che ho visto in questi ultimi giorni, attratto dal titolo che contiene il mio nome reale, noto ai tanti di voi che mi conoscono da tempo. Non sapevo si trattasse di Battiato, che cominciai ad ammirare una quarantina d'anni fa con "Centro di gravità permanente". Peraltro il vero nome di Battiato era Francesco e fu solo il caso a suggerrne la variazione.
C'entra ben poco Battiato con questa mia breve lista odierna riservata ai quasi 200 utenti che seguo.Comunque...
il coraggio di che cosa? Di essere franco (con la lettera minuscola). In generale lo sono (secondo alcuni anche troppo) ma non quando si tratta, come ora, di mio interesse personale: in tal caso sono frenato, per una sorta di pudore o un residuo della mia timidezza infantile. Non lo considero proprio un difetto dato che mi pongo ia domanda "a chi nuoce il mio eventuale silenzio?". Se a me esclusivamente ...va bene, pazienza.
Pardon, ho appena scritto una frase troppo seriosa. In concreto, voglio dirvi francamente quello che una settimana fa desistetti dallo scrivere: sentirei molto la mancanza di quelle che marcopolo30 chiamò le nostre piacevoli riunioni dei venerdì. Mi ci sono piacevolmente abituato.
Per questo avrei pensato di informarvi, senza impegni né argomenti prefissati - il venerdì (o ogni due; o tre) - di quel poco di forse abbastanza interessante che mi sia accaduto di vedere o di pensare. Se anche mediante i commenti (oltre ad aggiunte di film) qualcuno di voi allargasse il discorso con le novità sue potremmo far due chiacchiere insieme. Da buoni amici; solo virtuali (almeno sinora) sì ma che significa? Io per esempio ho più contatti con voi che con chiunque altro familiari esclusi.
è un vero capolavoro (*****) come ripeto da anni, col risultato che sinora è stato visto solo da 8 utenti me compreso. C'è da dire però che la versione con sottotitoli italiani esiste su YouTube da pochi mesi soltanto. Per favore vedetelo. Strepitosa interpretazione dell'anziana grande attrice inglese Edith Evans,
Dopo la vittoria di sabato 11 maggio del Bologna a Napoli:
Ancora un "over 60", era il 7 giugno 1964. A Susa (provincia di Torino) dopo lo zucchero filato (che non apprezzammo molto) ci gustammo alla radio quell'indimenticabile due a zerodel nostro settimo scudetto.
--------------- I V O S T R I C O N T R I B U T I ---------------
PRIMA SETTIMANA (5 FILM)
Ringrazio Ezio che oggi lunedì 13 maggio ha aggiunto due filmche ha visto in questi giorni pubblicandone commenti brevi.
Il primo - Stanotte sorgerà il sole (1949) - aveva 11 voti il 9 febbraio (era presente nella 2.a puntata di "Over 60") ed è ora a quota 14: un incremento soddisfacente.
Il secondo - Squadra Omicidi (1953) - Il protagonista è il grande E.G.Robinson nel per lui insolito ruolo di capitano di polizia, della VICE SQUAD (titolo originale). Ha avuto sinora pochissimi voti.
Ambedue i film hanno tinte NOIR.
Ezio è scatenato: altri due film martedì 14 (ancora over 60, con pochissimi voti e a me entrambi sconosciuti).
Il terzo - Mi stupisco mi sia sinora sfuggito perchè è del '46 e Un uomo ritornadalla seconda guerra mondiale; dunque film reailzzato immediatamente dopo perciò andrebbe visto comunque, anche se tra gli attori non ci fossero Cervi e Magnani (e altri bei nomi).
Il quarto - È un noir americano del '56 interpretato da John Payne e da due attrici che indussero i titolisti italiani a ravvivare il colore del film: da "leggermente scarlatto" (Slightly Scarlet) a Veneri rosse: Arlene Dahl e Rhonda Fleming.
Il quinto entro sette giorni dal 10 maggio .Pinky, la negra bianca(1949); Lei è Jeanne Crain.
SECONDA SETTIMANA (2 FILM)
Il sesto (di A.Cayatte) - Contributo di lunedì 20 maggio: Lo specchio a due facce(1958) (in francese, senza sottotitoli). Il settimo (di G.Franju) - Nella stessa data: La fossa dei disperati (1958).
L'ottavo (di G.Grangier) - Giovedì 23 maggio: Sangue alla testa (1956) (in francese, senza sottotitoli).
Ancora un over 60 ma questa volta per caso. Il titolo originale è identico a quello italiano: SO DARK THE NIGHT. Interpretazioni di buon livello da parte di una schiera di attori, protagonista compreso, a me sconosciuti. Non invece il regista - di cui avevo già apprezzato molto 'La sanguinaria' - Joseph H.Lewis, specializzato in B movies ma col tempo elevato di rango soprattutto per l'originalità delle sue opere. E quanto ad originalità questo noir, che per quasi metà del tempo sembra una gradevole commedia, non ha probabilmente rivali. Visto mercoledì scorso per intero (solo la prima parte anni fa e poi interruppi avendo consultato scheda e recensione con imprevisto spoiler) mi sento di consigliarvene la visione. Naturalmente evitando l'errore che feci io. POCO VISTO (solo 4 voti).
Il titolo originale è CRASHOUT, è un film che vidi il 26 luglio 2017 con fatica (a causa di sottotitoli italiani "assurdi") assegnando comunque ****. Mi era stato consigliato da Valerio (spopola) il cui voto era stato *** e mezza. Poco prima di chiudere mi è capitato di vedere che pochi mesi fa YouTube ha offerto questa nuova possibilità di visione con sottotitoli (ho verificato) più che accettabili. Cast non di primissimo piano ma attori validi. Diretto da Foster, anche sceneggiatore (come tale aveva vinto un Oscar nel 1940). Lo rivedrò presto perchè non ne ricordo nulla salvo che iniziava con una evasione di massa da un carcere. POCO VISTO (solo 13 voti). ♦
Un film davvero poco visto del grande regista,uno dei suoi primi lavori dove si tenta di destabilizzare il governo cubano attraverso degli infiltrati...tra gli attori anche una giovane Jennifer Jones...ho dato tre stelle ma lo consiglio.
Seppur datato,rappresenta cosa e' successo a un uomo di ritorno dalla guerra all'interno della propria famiglia
Nel cast Gino Cervi e Anna Magnani e un'Italia da ricostruire dopo il 1945.Peccato che nel sito sia passato completamente inosservato...
Discutiamo sulle serie tv e la loro durata,ma questo poema visivo rimane una cosa simile (trasportata al cinema) sia nella durata totale (oltre le 7 ore) e la suddivisione in capitoli.
Un poema visivo ,un viaggio allegorico tra miseria e crudelta' ,un vero apologo esistenzialista.Tutto in una Ungheria perennemente sotto una pioggia battente.Provatelo!!!
La moglie diventa bella sotto il bisturi...e il marito la prende male fino alle estreme conseguenze....sembra un film attuale ...ma siamo negli anni cinquanta e rifarsi il naso era gia' una cosa rara....bravo Cayatte in un film un po' anomalo per lui...da vedere.
Un padre fa internare il figlio in un manicomio dove assistiamo a due modi di concepire le guarigioni e le terapie proposte.Un film disperato e cruento con Aznavour al suo esordio nel cinema.
Un Jean Gabin misurato e controllato alle prese con il tradimento della moglie e indaga ....su uno sfondo portuale e mercati di pesce...insomma....insolito.
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