Le più sottovalutate nella storia del cinema moderno, ma che hanno inequivocabilmente segnato il genere fantascientifico e non con il loro stile e i loro concetti a dir poco originali.
Una bella opera prima di genere noir moderno che sfocia nel pulp che ricorda Tarantino. Attori ben diretti, tra i quali un Joe Pantoliano che rivedremo in Matrix, dialoghi memorabili, una scena di sesso lesbo bellissima, tre-quattro momenti di tensione che si tagliano con la motosega, scene d’azione ben girate e una sparatoria assolutamente incredibile che è senza ombra di dubbio il perfetto prototipo di quello che entrerà nella storia come BULLET TIME tre anni dopo.
Inutile girarci attorno. Memorabile dal punto di vista della scrittura, del concept e della regia. Pieno zeppo di contenuti filosofici, d’azione, di costumi e di stile che verranno adottati e omaggiati negli anni a venire. A distanza di quasi 24 anni sembra uscito ieri.
Considerato all’epoca una merda perché aveva pochi momenti alla “Matrix”, troppi effetti speciali, Neo come Superman e sequenze complicate. Quando in realtà i Wachowski si discostavano dal primo film per raccontare l’evoluzione delle vicende in chiave futuristica, religiosa, umana, concettuale e sociale.
Tra l’altro Neo che volava e faceva azioni da supereroe in Matrix si reggeva in un contesto dentro un programma digitale, aveva una maggiore consapevolezza di scindere la realtà fittizia e dunque faceva il cazzo che voleva.
Vent’anni fa lo criticavamo e non lo accettavamo, ma nel frattempo elogiamo e accettiamo i moderni cinecomics Marvel e DC e sci-fi. Forse un po’ avanti con gli anni?! Togliamo il “forse”.
Probabilmente il meno riuscito, ma non per questo una cagata.
Schizzato, stilisticamente folle e sperimentale al 1000x1000. Degli attori in carne e ossa messi in una tuta tecnologica digitale e in un mondo a cartoni animati digitali dove si cimentano in gare di corsa spettacolari e spericolate e non si risparmia la tematica dell’essere migliori piloti non per forza per le vittorie, ma come persone in se’ e di come si compete. Oltre al messaggio provocatorio dei media controllati dagli sponsor e dalle multinazionali. E’ un caso però che le sequenze di corsa sopra le righe, ben contestualizzate, ma massacrate da pubblico e critica, siano però fin troppo presenti nei successivi Fast & Furious che incassano a bestia…!? E lo stile fanta-digitale ripreso poi in Tron: Legacy e altri film?! Mah…!
Il più ambizioso e articolato di tutti. Forse troppo lungo, ma sostanzialmente fruibile in diversi “episodi” divisi in piani temporali ed epoche storiche che pian piano si intrecciano fino ad un finale bellissimo. Certo, si ha il quadro completo dopo uno o due rewatch, ma ne vale la pena. Attori che cambiano ruolo, flemma, sesso ed opinione in ogni episodio. Tematiche quali il razzismo, l’emarginazione, i poteri forti e l’involuzione umana inseriti in contesti dove il trascorrere del tempo sembra proprio non riuscire a estirpare del tutto.
Non so’ voi, ma mi ricorda il modo di narrare oggi di molte serie tv.
Una volta visto mi sono chiesto cosa ci fosse di così tanto grave da massacrarlo così tanto. Per il canuomo?! Gli alieni dall’aspetto buffo e particolare!? I rettiliani?! La trama che toccava tematiche da cospirazionalisti patologici!?
Quando il tutto non è altro che un contorno per una storia ancora più grande che mette alla prova l’etica umana e universale. Di come si va’ a provocare il sistema capitalista su scala cosmica e l’individuo comune messo come sacrificio per un capriccio superiore ed avido. Inoltre la sequenza della macchina burocratica per dare il sigillo reale a Mila Kunis è davvero spassoso e perculante.
Non lo so’, il fatto di voler mietere miliardi di persone perché è così sin dall’alba dei tempi non lo hanno ripreso in Eternals, anche se quest’ultimo è scritto con il culo, ma ha incassato più di Jupiter?!
E qui si chiude, almeno per ora, la saga di Matrix. Chiaramente inferiore al primo, ma concettualmente superiore a tutti i film girati prima.
Scuote le coscienze del pubblico e degli autori di com’è oggi ridotto il mondo del cinema, dell’arte e dell’intrattenimento, costruendo un film che distrugge un film per creare un altro film e quindi salvando il brand di Matrix dal sistema Hollywoodiano attraverso un raffinatissimo metacinema. Curioso che tutti gridavano alla merda e allo scempio quando quest’anno ho rivisto lo stesso modo narrativo in Scream 5, Cip & Ciop e She-Hulk…!
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