Ed eccoci giunti alla fine delle festività. Come è andata? Tutto sommato bene: sperare di più era irrealistico. Esiste un trend ed è un trend chiaro e consolidato: non ci si può aspettare che gli italiani, che hanno vistosamente trascurato le sale per tutto il 2022, di colpo siccome è Natale ed è festa sovvertano i loro comportamenti e si mettano in coda alle casse, anche se è il periodo nel quale tradizionalmente le famiglia una visita al cinema la fanno. Le catastrofi sono reali, i miracoli no. E ogni ripresa o ricostruzione è lenta e progressiva. Ci si può quindi aspettare invece, o si può sperare, che pian piano la frequentazione delle sale migliori: perché il 2022 - va detto - è stato un anno orribile per il cinema al cinema, tanto più se si valuta che per buona parte dell'anno avevamo ormai un piede (o tutti e due?) fuori dalla pandemia. Ciò nonostante il confronto mese su mese tra 2022 e 2021 nella seconda parte dell'anno ha visto spesso vincere il secondo, nonostante invece nel 2021 i piedi nella pandemia fossero indubitabilmente, sicuramente, due. 
Un dato è soprattutto gradevole osservare, anche se è un dato negativo: il confronto tra il weekend appena terminato e quello omologo del 2019 - quindi pre pandemia - vede il primo perdere solo il 31%. Ci eravamo abituati a cifre molto peggiori.

Gran parte del merito va ovviamente al titolo trainante: Avatar 2, la via dell'acqua. Che non è stato un film da record, come tutto l'hype che lo circondava faceva credere, ma è stato un ottimo campione di incassi che tra l'altro, nonostante una partenza sottotono, ha mostrato nel corso delle settimane di possedere doti di riprese e accelerazione. Del resto ha anche goduto di enorme pubblicità - diretta e indiretta - e di un numero di sale spropositato: partito con oltre 1500 schermi a oggi, dopo 4 settimane, ne ha ancora più di 800 (che sono quelli su cui esordisce in genere un blockbuster). Capire cosa succederà ora dipende molto da quanti schermi gli resteranno nel mese di gennaio: con numeri molto alti potrebbe anche continuare a correre, superare i 40 milioni (probabile) e raggiungere i 45 (più difficile). In tal caso le nostre previsioni (che lo vedevano fermarsi prima) avrebbero sbagliato un po' (e qualcuno di competente ce lo aveva fatto notare commentando il bollettino della scorsa settimana). Se guardiamo alla programmazione di gennaio vediamo che di film interessanti ne usciranno, ma tra questi è difficile scorgere potenziali blockbuster: questo fa pensare che alcune centinaia di sale saranno sempre e comunque dedicate ad Avatar 2 anche per tutto il mese a venire. E questo non è un bel dato: l'assenza di titoli forti nei mesi migliori dell'anno non promette affatto bene.

Quanto al resto si fanno notare i risultati di due commedie italiane: Tre di troppo, che ha davanti a sé ancora strada e fiato, e Il grande giorno, che con 6.5 milioni ha davvero superato le aspettative. Al momento è il miglior film italiano dalla pandemia, oltre che della stagione 2022/2023, dove occupa la quarta posizione. Bene anche Le otto montagne, trainato dalla popolarità del libro da cui è tratto e dei due interpreti maschili.

Deludente invece il risultato di The Fabelmans: nonostante il periodo favorevole e nonostante la più che eccellente firma, il film autobiografico di Spielberg è rimasto al palo e due milioni sono davvero una cifra bassa.