Lolita
- Drammatico
- USA, Gran Bretagna
- durata 152'
Titolo originale Lolita
Regia di Stanley Kubrick
Con James Mason, Peter Sellers, Sue Lyon, Shelley Winters, Gary Cockrell, Jerry Stovin
In streaming su Now TV
vedi tutti
Come caso clinico Lolita diventerà senz'altro un classico negli ambienti psichiatrici. Come opera d'arte il libro trascende i propri aspetti espiatori; e ancor più importante, per noi, del significato scientifico e del valore letterario è l'impatto etico che esso dovrebbe avere sul lettore serio; giacché in questa tormentata analisi di un caso individuale si cela una lezione universale; la bambina traviata, la madre egoista, il maniaco ansimante - questi non sono soltanto i vividi personaggi di una storia unica nel suo genere: essi ci segnalano tendenze pericolose; ci indicano potenziali catastrofi. Lolita dovrebbe far si che tutti noi - genitori, assistenti sociali, educatori - ci applichiamo con ancora maggior vigilanza e perspicacia al compito di allevare una generazione migliore in un mondo più sicuro.
John Ray Jr., Ph.D., WidWorth, Massachusetts, 5 agosto 1955
Vladimir Nabokov - "Lolita" (Prefazione) - 1955 (traduzione di Giulia Arborio Mella, Adelphi, 1993)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
In un altro libro di Nabokov, La vera vita di Sebastian Knight, il fratello di Sebastian scopre, nella biblioteca del fratello morto, due quadri che a prima vista fanno a pugni: uno ritrae un bel bambino riccioluto che gioca con un cane, e l'altro un cinese mentre viene decapitato. In realtà i due quadri hanno un tratto comune: entrambi ci ricordano lo stretto rapporto tra banalità e brutalità, che Nabokov definisce con una parola russa: pošlost', volgarità.
Poslost', spiega, «non è solo ciò che è banalmente mediocre ma soprattutto ciò che è falsamente importante, falsamente bello, falsamente intelligente e falsamente attraente».
Azar Nafisi - "Leggere Lolita a Teheran" - 2003 (traduzione di Roberto Serrai, Adelphi, 2004)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
"Ms. Broberg, are you familiar with the book "Lolita"? You should read it. You're a dead ringer for the mother."
L'avvocato difensore di Robert Berchtold a Mary Ann Broberg, la madre di Jan, paragonandola alla Charlotte Haze nabokoviana ("dead ringer" è un'espressione della lingua inglese che sta per "copia conforme", "duplicato identico" e - si consideri a tal proposito il titolo che David Cronenberg diede al suo film del 1988 con Jeremy Irons e Geneviève Bujold - "separati alla nascita"). E no, non è un complimento.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta