Ma sarà proprio giusto che i "normal users" fruiscano solo di questa mia vetrina con ridotta visibilità?
Mediamente, a me sembra che i loro contributi siano di livello abbastanza elevato anche se non tali da portare, almeno per ora, all'onore di una nomina a Top User.
Insieme ai 17 del primo gruppo (minimo 70 seguaci), con questi 52 che ho sinora rintracciato (almeno 30 seguaci) diventano 69 gli utenti che ho chiamato "normal users". Ne salteranno fuori altri, che aggiungerò naturalmente, ma non credo tanti.
C'è chi conosce Film Tv limitatamente perchè utilizza essenzialmente l'opzione "TOP USER". Qualcuno, in dibattiti del passato, non era molto d'accordo.
Io propongo invece ai due BOSS - se e quando mi leggeranno - di valutare la possibilità di ampliare quella ben più prestigiosa VETRINA, facendola diventare "TOP USERS e normal users": in sostanza estendendola da 115 utenti "più in vista" a meno di 200.
Senza necessariamente variare altro, intendo dire non considerando anche i secondi "critici per conto di Film Tv", con quel che ne segue.
Ancora "pubblico" ma che merita forse una maggior visibilità. E una qualche gratificazione.
Anche questa seconda playlist non l'ho volutamente aperta ai commenti perché ne seguiranno altre tre e l'ultima (prima domenica del 2023) invece li consentirà. Spero che le recensioni che ho scelto e sceglierò vengano lette da molti e che questo serva a formarsi un'idea abbastanza meditata circa la mia proposta.
L' abile giocatore Sam viene messo a capo di un casinò di Las Vegas dalla Mafia , che gli affianca il violento Nicky come protezione . Gli affari vanno a gonfie vele , fino a quando Sam si innamora della splendida ma instabile Ginger ... Una storia che , per quanto in gran parte vera , appare incredibile , sia sul versante criminale ( con la corruzione dilagante a livelli impensabili nella puritana America ! ) sia su quello sentimentale ( con un uomo intelligente e ricco che si innamora pazzamente di una donna bellissima ma del tutto inaffidabile ! ) . Un film in cui abbondano le tematiche tipiche del regista newyorkese , la malavita , il denaro , il sesso , l' ambizione , la violenza e le pulsioni autodistruttive .
Peckinpah adotta toni quasi insoliti rispetto alla sua fama: violenza ridotta al minimo, forte carica umoristica (con tanto di velocizzazioni comiche), senso di tranquillità, persino una rinuncia (parziale) alla vendetta! Potrebbe addirittura sembrare buonista, vista anche la sostanziale positività di buona parte dei Personaggi e in particolare del Protagonista, e per certi versi si avverte una morale piuttosto tradizionale, più 'capitalist friendly' (con retorica del self made man) che sovversiva. ... Forse è minore rispetto ad altri Grandi Capolavori del Maestro, ma non ne sarei troppo sicuro ...
Non è un caso che il film sia stato oggetto di valutazioni entusiaste sia da parte della critica che del pubblico. Nella sua essenzialità vi trovano spazio momenti di generosità, di altruismo, di coraggio, di vigliaccheria, di cattiveria, di crudeltà, di falsità, miscelati sapientemente, nella giusta ed opportuna proporzione.Il ritmo sostenuto e la tensione costante sono altri elementi costanti nell’opera di Mann. Anche se il film offre una visione violenta della vita nel West, questa rispecchia un periodo ed un ambiente ove gli uomini e le donne non possono fare a meno di adeguarsi alla sua natura pericolosa e selvaggia. Uomini giusti, ancorché violenti, vogliono però giungere ad una tranquillità e ad una pace interiore. Questa è l’immagine che intende dare alle sue opere ed ai suoi personaggi Anthony Mann.
Con un certo ritardo rispetto ai reali accadimenti della vicenda, 06 gennaio 2002, il regista Tom McCarthy porta sullo schermo il Caso Spotlight . ... Molti preti furono solo trasferiti ripetutamente con motivazioni banali e così pure il Vescovo di Boston , Law , che tutto sapeva , fu rimosso ed inviato a Roma come Arciprete ; solo con l'arrivo di Papa Bergoglio è stato rimosso dall'incarico e questo la dice lunga sullo stato delle cose .
Quindi a maggior ragione meritevole film d'inchiesta ... Un bel gruppo di attori affiatati e misurati , solo a tratti un poco adagiati sui soliti stereotipi , un ritmo perfetto, poca retorica e , ripeto, un racconto rigoroso.
Credo sia necessario, prima di parlare del film di Losey, utilizzare un po' del mio e soprattutto del vostro tempo per analizzare sotto diverse ottiche il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. ... GENESI DEL LIBRETTO ... FORTUNA DELL'OPERA ... Mi rendo conto che ho parlato molto più dell'opera mozartiana che del film in sé. Tuttavia in questo lavoro di Losey si può davvero parlare di messa in scena o, meglio, di mise en scene; poiché ciò che nei consueti film è essenziale (RI)TROVARE (dialoghi, colonna sonora, e, in parte, sceneggiatura) qui è non solo già presente ma PERENNE. E in questo frangente Joseph Losey si è trovato nella situazione bellissima di lavorare PER l'arte facendo egli stesso arte: l'arte delle immagini. Quale altra definizione potremmo mai dare al Cinema?
In effetti Mackenzie realizza un western moderno, con gli elementi tipici del genere solo che ambientati in un contesto moderno ... con problemi sociali moderni, attuali... E ciò che adoro di questo film è anche questo, che attraverso il genere decide di portare avanti una critica sociale forte, di rappresentare un mondo dove le banche si approfittano ingiustamente dei deboli, dove il forte vince sul debole. Ma Tammer e Toby non ci stanno e decidono di darsi al crimine. ...lo spettatore si diverte (...intrattiene alla grande), si emoziona ma riesce anche a riflettere e a non spegnere il cervello mentre guarda il film. ... se non avete Netflix cercatelo in streaming, dato che non avete alternative... perché un capolavoro del genere dovete guardarlo.
... un lavoro di cui i veri protagonisti sono la macchina da presa, guidata con sinuoso virtuosismo dal fratello del regista (Mikhail Kaufman), e il montaggio, frenetico e vertiginoso, con cui Vertov e la moglie (Elizabeta Svilova, rinomata montatrice e sua collaboratrice) si divertono a massacrare barbaramente ogni criterio cinematografico visto fino ad allora, assemblando assieme ai frammenti di gusto più classico e tradizionale intere sequenze "al contrario" (ovvero sequenze fatte partire dalla fine e portate a retrocedere velocemente fino all' inizio) stravolgendo e sfidando ogni logica e ordine temporale e lasciando a bocca aperta lo spettatore in sala ( all'epoca non ancora abituato ad assistere dinnanzi al grande schermo ad impudenze tanto singolari e sfrontate!) ...
E chissà, avrebbe fatto davvero bene la giovane attrice Julia Sawyet a portare il cane investito la sera prima, uno splendido esemplare di pastore svizzero bianco , al canile ... che invece decide di tenere dopo che la bestiola la protegge durante un tentativo di rapina nella propria abitazione. Quello che la donna ignora e che scoprirà amaramente è che il cane... il film è una metafora potente, una riflessione profonda sul e contro il razzismo, descritto come un morbo incurabile che infetta la società ; in realtà il film viene tutt'oggi accusato proprio del contrario, ... tant'è che è incluso tra i 50 film più razzisti di sempre, incredibile come il suo messaggio resti ancora incompreso. ... Metafora geniale nella sua semplicità, pessimismo al vertice. Filmone.
... Prendere una tragedia shakespeariana portarla in un carcere, e fin qui la cosa poteva essere anche “normale”, ... ma è la concezione del progetto, il suo evolversi, il suo mischiarsi e misurarsi con le realtà presenti, i suoi cromatismi mai fine a sé stessi, esteticamente parlando, le caratterialità, i comportamenti, i dialetti, tutto messo al servizio di un'idea cinematografica ad alto livello, pur nella sua semplicità di realizzazione. ... L'alibi del teatro non agibile per intraprendere le prove della tragedia è fondamentale per l'ambientazione, che ci permette di vivere il carcere depositando i germi della storia e contaminandoli con i fattori personali degli interpreti in maniera a dir poco geniale. ...
Sfuggito alla morte per miracolo durante un misterioso naufragio in mare in cui tutti gli altri membri dell’equipaggio compreso il fratello maggiore hanno perso la vita, Aaron sperimenta suo malgrado l’isolamento colpevolizzante del sopravvissuto... Il film delinea efficacemente lo smarrimento e la confusione del suo orizzonte esistenziale frammentato, operando una serie di scelte visive che rendono emotivamente percepibile il flusso ininterrotto di sensazioni, visioni oniriche e moti angosciosi dell’animo ... E infine materializzando nel contesto conclusivo quella scena incredibilmente sconcertante e spiazzante dall’intenso valore simbolico che disvela l’approdo di un percorso folle ma lucidamente catartico verso una sorta di epilogo surreale...
Nell'India di fine Ottocento Daniel Dravot (Sean Connery) e Peachy Carnehan (Michael Caine), ex-sottufficiali dell'esercito britannico e membri della massoneria, decidono di conquistare il regno del Kafiristan. ... si tratta di un film d'avventura straordinario, affascinante e suggestivo come pochi altri, nonché caratterizzato da una buona dose di ironia attraverso cui vengono ridicolizzati il colonialismo e il fanatismo religioso. ... La regia di Huston è magistrale come sempre e particolarmente attenta a valorizzare gli splendidi scenari naturali; innumerevoli le scene d'antologia: ad esempio la cerimonia finale, in cui la promessa sposa di Dravot lo fa sanguinare dimostrando la sua natura "non divina"...
... Sembra una versione demenziale di E.T., una favola con tocchi di violenza vintage e reversibili, più dalle parti di Hanna & Barbera che non di casa Disney, storia di una famigliola strana di perdenti, che ricorda la tenera disperazione di Chaplin e del suo monello. ... ma...La favola avviata su sicuri binari spielberghiani di buoni sentimenti vira sul dark, sulla delusione, sulla disperazione, torna nell'oscurità della spazzatura e dell'ignoto. Gli occhioni di CJ7 sono indimenticabili, il pupazzetto alieno ispira tenerezza come un cucciolo indifeso. La tragedia dell'incidente sul lavoro nel grattacielo ci riporta ai nostri italici drammi, ma la leggerezza di Chow (e l'inguaribile ottimismo cinese) riprende il sopravvento.
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