Escono quasi tutti oggi i nuovi film della settimana: A Milano - che con la sua provincia è già una bella piazza grande e importante per i cinema - è già festa, Sant'Ambrogio patrono, ma domani la festa diventerà nazionale e quindi è bene farsi trovare preparati. Non si tratta di titoli destinati a sovvertire più di tanto la classifica: l'unico che ha legittime aspirazioni è il nuovo episodio del Gatto con gli stivali: era in anteprima sabato e domenica scorsi e ha conquistato la seconda posizione. Ora che avrà 565 sale a disposizione, ci si attende che salga in testa. Gli unici altri titoli con buona distribuzione sono il thriller L'uomo sulla strada (160 schermi), il biografico Il corsetto dell'imperatrice (133) e Chiara (116), dedicato alla vita di Santa Chiara e girato da Susanna Nicchiarelli. Tutti gli altri saranno assai più sporadici sul territorio italiano. Mancano i dati per Saint Omer, il film molto premiato a Venezia, esordio per la regista Alice Diop, visto che uscirà domani. Ma dato il tipo di film che è, è lecito aspettarsi che non abbia a sua volta più di qualche decina di schermi.
Marco d'Amore è più che una guida in questo viaggio alla scoperta della Napoli che sta dietro a Napoli. L'attore diventato famoso con Gomorra - amatissimo e riconosciuto a ogni passo dai cittadini che lo circondano - si fa viaggiatore dell'occulto in un percorso che travalica il documentario per farsi a tratti fiction, rappresentando - nei luoghi simbolo del versante misterioso della città - le leggende e i racconti popolari mai sopiti.
La motivazione con cui l'Accademia svedese ha consegnato il Nobel per la letteratura nel 2022 ad Annie Ernaux è significativa -"per il coraggio e l'acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale" - e rappresenta la cornice in cui si colloca questo lavoro di autobiografia della scrittrice operato attraverso i nastri Super8, il cui montaggio e la cui proiezione rappresentano il tessuto su cui si fonda la riflessione intima e anche politica della scrittrice.
Con Paolo Bernardini, Massimo Ceccherini, Alessandro Paci, Tommaso Arnaldi, Gaetano Gennai
Pier Maria Cecchini, a lungo attore di tanto cinema e di tanta televisione italiani, esordisce ora alla regia con un film sentimentale, dove l'accento è sui sentimenti del protagonista maschile, interpretato da Paolo Bernardini, tormentato dalla perdita della madre e incapace di stabilire un legame solido con le figure femminili nella sua vita di manager rampante e di successo.
Nella sua esplorazione di figure femminili, sempre molto diverse tra loro, Susanna Nicchiarelli si imbatte nel sacro rappresentato dal personaggio di Santa Chiara d'Assisi, che sulle orme di San Francesco, dedicò la sua esistenza ai poveri e a Dio e che qui viene raccontata nella sua gioventù, per definizione rivoluzionaria e portatrice di modernità, in un mondo dove la religiosità al femminile poteva essere declinata solo nella preghiera e nella clausura e non nelle opere. Presentato in concorso al Festival di Venezia, il film è recitato in una lingua che dovrebbe essere simile a quella parlata ai tempi: un italiano delle origini mescolato al dialetto umbro.
È una Sissi ben differente dall'immagine quasi agiografica restituitaci dalla celebre trilogia di film con Romy Schneider, sin qui opera di riferimento sulla figura storica. L'Elisabetta di Baviera di Marie Kreutzer, affidata alla recitazione e al volto di Vicki Krieps, è una donna di 40 anni che sente di essere sul punto di perdere l'attrattiva che la sua figura giovane e curatissima ha sin qui esercitato sul popolo e che, in contrasto e ribellione con la vita di corte (come in effetti fu), muove i suoi passi per cercare un futuro che le appartenga.
Il sequel dello spin-off: per presentare certi film bisogna ormai piegare il capo alla lingua inglese. Fatto sta che Il gatto con gli stivali, all'origine personaggio della saga di Shrek, aveva trovato 11 anni fa un primo film tutto per sé e che ora si ripete in un'avventura che gli consentirà, forse, di recuperare le sue famose nove vite: avventura non poco rischiosa visto che ormai di vite gliene è rimasta solo una... Uscito in anteprima sabato e domenica scorsa (e già secondo nella top ten del botteghino) il film trova ora un'uscita piena e più ampia.
Gran Premio della Giuria e Leone del futuro. Raramente le opere prime accedono al concorso veneziano e se ci arrivano vuol dire che hanno già vinto almeno il premio dell'attenzione del mondo cinematografico. La vittoria dei due importanti premi così è solo la conferma che l'opera d'esordio nella fiction di Alice Diop (che però ha già alle spalle un po' di documentari) ha convinto anche la giuria, dopo i selezionatori. Il film si articola su un processo per infanticidio a carico di una giovane migrante senegalese giunta in Francia per studiare. Rama, una scrittrice, segue il processo convinta di raccontare una versione moderna del mito di Medea.
Il titolo dice tutto. Il documentario musicale di Gaetano Morbioli, esperto regista di videoclip, restituisce ai fan del cantante italiano le emozioni del concerto-kermesse tenuto a Imola lo scorso luglio che ha radunato 75mila spettatori, culmine di un tour di successo. Nelle sale solo dal 10 al 12 dicembre.
Louis-Julien Petit, regista di Sì, Chef, non è nuovo alla commedia sociale: il format lo ha già esplorato in Discount (2014) e Le invisibili (2019). In questo nuovo lavoro declina una struttura già vista (la star o l'allenatore che accetta di guidare una squadra di principianti o in qualche modo diversi o non preparati) all'interno della vita di un ristorante posto in un centro d'accoglienza dove una chef qualificata ma in disgrazia si trova a dirigere una brigata di giovani immigrati. Finiamo ovviamente dalle parti del buonismo, ma l'intento è chiaro e non si può condannare.
Thriller psicologico italiano, diretto dal regista Gianluca Mangiasciutti, in cui una giovane ragazza che pochi anni prima ha perso il padre, ucciso da un pirata della strada, si trova senza saperlo invischiata proprio con l'uomo che era alla guida della macchina assassina.
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