Furore
- Drammatico
- USA
- durata 118'
Titolo originale The Grapes of Wrath
Regia di John Ford
Con Henry Fonda, Jane Darwell, John Carradine, Charley Grapewin, Dorris Bowdon
In streaming su Rakuten TV
vedi tutti
Dentro era buio. Un po’ di luce filtrava tra le giunture delle assi.
“Sdraiati, Rosasharn,” disse Ma’. “Sdraiati e riposati un po’. Ora vedo di trovare un modo per asciugarti.”
Winfield disse: “Ma’!”, e il fragore della pioggia sul tetto soffocò la sua voce. “Ma’!”
“Che c’è? Che vuoi?”
“Guarda! Lì nell’angolo.”
Ma’ guardò. Nella penombra c’erano due figure: un uomo sdraiato sulla schiena, e un ragazzo seduto accanto a lui, con gli occhi sbarrati che fissavano i nuovi venuti. Mentre Ma’ lo guardava, il ragazzo si alzò lentamente in piedi e andò verso di lei. La sua voce era roca. “È vostro questo posto?”
“No,” disse Ma’. “Siamo entrati solo per toglierci dalla pioggia. Nostra figlia sta male. Non è che hai una coperta asciutta, così le faccio togliere i panni bagnati?”
Il ragazzo tornò nell’angolo, prese una coltre sudicia e la porse a Ma’.
“Grazie,” disse Ma’. “E lui che ha?”
Il ragazzo parlò con voce roca e piatta. “Prima era ammalato, ora sta morendo di fame.”
“Cosa?”
“Sta morendo di fame. S’è ammalato raccogliendo il cotone. Non mangia da sei giorni.”
Ma’ si avvicinò all’angolo e guardò l’uomo. Era sulla cinquantina, aveva il viso smunto sotto la barba, e gli occhi spalancati erano spenti e fissi. Il ragazzo era accanto a lei. “Tuo padre?” chiese Ma’.
“Sì! Diceva che non aveva fame, o che aveva già mangiato. La sua roba me la dava a me. Ora non si regge in piedi. Non ce la fa manco a muoversi.”
Il rombo della pioggia si attenuò fino a dolce sussurro sul tetto. L’uomo smunto mosse le labbra. Ma’ gli s’inginocchiò accanto e accostò l’orecchio.
Le sue labbra si mossero di nuovo.
“Certo,” disse Ma’. “Va bene. L’aiuto io. Il tempo che faccio levare i panni bagnati a mia figlia.”
Ma’ tornò dalla ragazza. “Su, levati quella roba,” disse. Allargò la coltre in modo da nascondere il corpo di Rose of Sharon. E quando fu nuda, Ma’ la ravvolse nella coltre.
Il ragazzo era di nuovo accanto a lei a spiegare: “Io non lo sapevo. Diceva che aveva mangiato, o che non aveva fame. Ieri sera ho spaccato una finestra e ho rubato un pezzo di pane. Gliel’ho fatto mangiare a forza. Ma l’ha ributtato tutto, e poi era ancora più fiacco. Ci vuole la minestra o il latte. Voi ce l’avete i soldi per un po’ di latte?”.
Ma’ disse: “Zitto. Non t’inquietare. Ora vediamo di sistemarlo”.
All’improvviso il ragazzo urlò: “Ho detto che sta morendo! Mi muore di fame.”
“Zitto,” disse Ma’. Guardò Pa’ e Zio John che fissavano angosciati il moribondo. Guardò Rose of Sharon avvolta nella coltre. Gli occhi di Ma’ oltrepassarono gli occhi di Rose of Sharon, poi tornarono a posarsi su di essi. E le due donne si guardarono profondamente negli occhi. La ragazza di colpo ansimò.
Disse: “Sì.”
Ma’ sorrise. “Lo sapevo che lo facevi. Lo sapevo!” Abbassò lo sguardo sulle sue mani, giunte con forza sul grembo.
Rose of Sharon sussurrò: “Per favore... uscite... tutti.” La pioggia stormiva delicata sul tetto.
Ma’ si sporse e con il palmo della mano scostò una ciocca di capelli dalla fronte della figlia, poi le diede un bacio sulla fronte. Ma’ si alzò bruscamente.
“Forza, gente,” disse. “Andiamo tutti nel capanno degli attrezzi.”
Ruthie aprì la bocca per parlare. “Zitta,” disse Ma’. “Zitta e muoviti.” Li spinse fuori, si tirò dietro il ragazzo; e chiuse dietro di sé la porta scricchiolante.
Per qualche istante Rose of Sharon rimase seduta immobile nel fienile pieno di fruscii. Poi si alzò in piedi a fatica e si strinse la coltre intorno al corpo. Avanzò lentamente verso l’angolo e si fermò davanti all’uomo, guardando il suo volto devastato, i suoi grandi occhi spauriti. Poi lentamente gli si sdraiò accanto. L’uomo scosse lentamente la testa. Rose of Sharon scostò un lembo della coltre e si denudò il seno. “Devi,” disse. Gli si strinse addosso e gli avvicinò la testa. “Così!” disse. “Così.” La sua mano scese sulla nuca dell’uomo e la sorresse. Le sue dita gli accarezzarono dolcemente i capelli. Poi alzò lo sguardo verso il fondo del fienile, e le sue labbra si unirono per un sorriso misterioso.
(Traduzione di Sergio Claudio Perroni.)
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta