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Michele Soavi
di DeathCross ultimo aggiornamento
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Michele Soavi

Come per Ken Russell, anche per Michele Soavi provo a costruire un omaggio 'grezzo'. Prima di proporre i commenti brevi ai suoi lungometraggi da me finora visti (mi manca solo "Il sangue dei vinti", che temo possa essere una merdina), butto giù due righe rapide sul regista in generale.
Cresciuto cinematograficamente su set di Registi come Lucio Fulci e Dario Argento (ma anche Lamberto Bava), svolgendo ruoli sia tecnici di aiuto regia sia attoriali (spesso secondari ma mai completamente marginali, per quel che finora ho visto) sul finire degli anni '80 Soavi debutta alla regia vera e propria con "Deliria" e, nel giro di 7 anni, sembra poter diventare il miglior erede di quell'Autorialità Horror italiana che forte andava tra la fine degli anni '70 e gli anni '80, realizzando Opere come "La Chiesa", "La Setta" e, soprattutto, "Dellamorte Dellamore", a mio avviso un Capolavoro che purtroppo però segna la fine del grande Horror italiano 'costringendo' inoltre il cineasta nel castrante mondo della serialità televisiva del cosiddetto belpaese. Nel 2006 ritorna al Cinema con l'intrigante thriller-noir 'politico' "Arrivederci Amore, Ciao", e due anni dopo è ancora nelle sale con la trasposizione de "Il sangue dei vinti" di Pansa, che però viene riassorbito subito nei circuiti televisivi e la stessa sorte tocca nuovamente a Soavi, la cui ultima incursione nei cinema avverrà nel 2018 con il carino ma sostanzialmente dimenticabilissimo "La Befana vien di notte".
Per me Michele Soavi è un autore alquanto sfortunato poiché 'nato' professionalmente in un periodo di decadenza non solo dell'Horror italiano ma della maggior parte della produzione cinematografica 'nostrana' (forse a causa anche di una crescente ondata di rincoglionimento socio-politico ancora oggi tragicamente imperante): questo declino generale ha tagliato le ali al (per me notevole) potenziale soaviano relegandolo in un ruolo di mero tecnico, ed è un enorme peccato.
Ora andiamo però a trattare i singoli titoli da me visti nella sua filmografia.

Playlist film

Deliria

  • Horror
  • Italia
  • durata 90'

Regia di Michele Soavi

Con David Brandon, Barbara Cupisti, G. L. Radice

Deliria

DELIRIA

Esordio alla regia di un Lungometraggio cinematografico per Michele Soavi, "Deliria" è forse uno dei migliori esempi di Slasher "all'italiana".
Dominato da musiche ossessive, il Film mette in scena con gran gusto un Thriller sullo Spettacolo, sul suo cinismo, sulla sua cattiveria. Il Killer, intrufolandosi durante le prove teatrali, sembra adoperare la propria Mattanza come espediente per entrare visceralmente nello Show. Questa lettura viene, secondo me, rafforzata particolarmente in alcune scene: innanzitutto nel primo omicidio dentro il teatro, quando, scambiato per un attore, viene incitato a "uccidere" un'attrice; ma soprattutto, verso il Finale, quando egli (l'assassino) si siede in mezzo al palco circondato dalle vittime disposte con gusto scenografico.
Quest'opera mi colpì molto alla prima visione, e alla seconda visione confermai l'apprezzamento rafforzando inoltre (e non è così scontato come aspetto) l'Impatto emotivo generale. Un Cult che merita di essere (ri)scoperto.

Rilevanza: 1. Per te? No

La chiesa

  • Horror
  • Italia
  • durata 106'

Regia di Michele Soavi

Con Tomas Arana, Barbara Cupisti, Asia Argento, Micaela Pignatelli, Hugh Quarshie

La chiesa

LA CHIESA
Nato dalle ceneri di un fallito terzo capitolo dei "Demoni" di Lamberto Bava, anche "La Chiesa" vede Dario Argento come figura fondamentale tanto nella produzione quanto nella sceneggiatura, elaborata poi anche da Michele Soavi a cui viene affidata la regia.
Tra qualche 'furto' artistico (lampante quello a "Rosemary's Baby") e forse qualche imperfezione, il film si presenta come un'Opera molto personale, a suo modo artistica e autoriale, di Michele Soavi il quale, in fase di maturazione stilistica, delinea sempre più precisamente la propria Poetica riuscendo a convincere non solo nell'intrattenimento di Genere (risultato raggiunto assai bene) ma anche nei contenuti: infatti non mancano, secondo me, spunti di riflessione sugli Orrori insiti nel potere e la sua brama di sbarazzarsi di chiunque esuli dalle proprie norme. Una Colonna sonora penetrante (con squisitissimi influssi glassiani) e un buon cast rafforzano la qualità di quest'Opera a mio avviso ottima, da rivedere più volte.

Rilevanza: 1. Per te? No

La setta

  • Horror
  • Italia
  • durata 116'

Regia di Michele Soavi

Con Kelly Curtis, Herbert Lom, Mariangela Giordano, Tomas Arana

La setta

LA SETTA
Questo lo vidi diversi anni fa in tv, a notte fonda: non lo ricordo molto bene (anche perché in qualche punto, a causa della stanchezza, mi addormentai) ma son piuttosto sicuro che, pur ritenendolo meno riuscito rispetto agli altri Lavori (Horror) di Soavi, mi sembrò intrigante. Non vedo l'ora di riguardarlo.

Rilevanza: 1. Per te? No

Dellamorte Dellamore

  • Horror
  • Italia, Francia
  • durata 106'

Regia di Michele Soavi

Con Rupert Everett, François Hadij-Lazaro, Anna Falchi, Barbara Cupisti, Stefano Masciarelli

Dellamorte Dellamore

DELLAMORTE DELLAMORE
Quarto Lungometraggio diretto da Michele Soavi (qui pure produttore e presente in cameo) e ultimo suo 'Horror', anche se forse sarebbe più appropriato parlare di Grottesco. Tratto da un romanzo di Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, il Film è da alcuni considerato come una sorta di Adattamento Cinematografico dei Toni e delle Atmosfere della Serie a fumetti, ipotesi rafforzata dalla scelta di Everett, modello di riferimento per il noto personaggio, come Protagonista, Dellamorte, che per certi versi rappresenta una versione complementare e alternativa dell'Indagatore dell'Incubo.
"Dellamorte Dellamore" non è semplicemente un entertainment movie ma un'Esperienza audiovisiva dai Toni Surreali dove le Immagini e i Suoni coinvolgono interiormente sollecitando le Emozioni e i Sensi e portandolo a guardare dentro di sé. Nel contempo, però, è anche un Film di Genere che vuole soddisfare il suo Pubblico rielaborando i propri cliché in chiave ironica eppure poetica.
Un piccolo Gioiellino, forse un autentico Capolavoro, da (ri)scoprire.

Rilevanza: 1. Per te? No

Arrivederci amore, ciao

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 107'

Regia di Michele Soavi

Con Alessio Boni, Isabella Ferrari, Michele Placido, Carlo Cecchi, Alina Nedelea

Arrivederci amore, ciao

ARRIVEDERCI AMORE, CIAO
Dopo troppi anni relegato nella televisione Michele Soavi torna a dirigere un Lungometraggio per il Cinema, ispirandosi ad un romanzo di Massimo Carlotto.
Il Titolo prende ispirazione da un verso della canzone "Insieme a te non ci sto più" che, nella versione eseguita da Caterina Castelli, viene usata come leitmotiv nella narrazione, associata dal Protagonista più volte al suo passato nella militanza extraparlamentare.
"Arrivederci Amore, Ciao" non è privo di imperfezioni, tra cadute in alcuni cliché gangster e un certo sfilacciamento nell'ultimo atto (escluso il magnifico Epilogo), ma la Regia di Soavi riesce a sostenere egregiamente il tutto con trovate Visive e Sonore strepitose. Incredibile anche la profonda Cattiveria che si respira nella trama e nel Protagonista, una canaglia privato d'ideali, che ha rinunciato a qualsiasi vero affetto e che si condanna consapevolmente all'annichilimento di sé stesso e di chi gli sta intorno.
Un Gioiellino da riscoprire e che spero di rivedere.

Rilevanza: 1. Per te? No

La Befana vien di notte

  • Commedia
  • Italia
  • durata 98'

Regia di Michele Soavi

Con Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Odette Adado, Jasper Gonzales Cabal, Diego Delpiano

La Befana vien di notte

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LA BEFANA VIEN DI NOTTE
A dieci anni di distanza da "Il Sangue dei Vinti" Michele Soavi torna alla regia di un lungometraggio cinematografico (nel frattempo ha continuato a lavorare per la tv) con "La Befana vien di Notte", scritto da Nicola Guaglianone e con protagonista Paola Cortellesi. Il film ottiene una discreta accoglienza critica e dei buoni incassi, generando nel 2021 un prequel con Monica Bellucci.
Partendo da aspettative medio-basse, "La Befana viene di Notte" non mi ha deluso: dalla sua ha alcune idee simpatiche (quando un personaggio si veste da dinosauro mi son divertito particolarmente), il cast non è male e visivamente è davvero molto ben fatto. Detto ciò, però, come prevedevo alla fin fine è la solita robettina para-natalizia pensato per un pubblico di famiglie medie e che cerca di simulare le troppe commediole fantasy hollywoodiane dominanti gli schermi in inverno.
Ricapitolando, non siamo di fronte ad un brutto film e si lascia guardare ma Soavi qua si limita a fare il compitino.

Rilevanza: 1. Per te? No
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