Orizzonti di gloria
- Guerra
- USA
- durata 86'
Titolo originale Paths of Glory
Regia di Stanley Kubrick
Con George Macready, Timothy Carey, Kirk Douglas, Ralph Meeker, Adolphe Menjou

Molto probabilmente il suo nome non dirà molto alla maggior parte degli spettatori, anche perché Joe Turkel, che ci ha lasciati il 27 giugno, poco meno di una settimana fa, all'età di 94 anni, avrà al suo attivo non più di una trentina di film, nei quali però ha quasi sempre ricoperto piccoli o piccolissimi ruoli.
Ma guardando bene il suo volto, sulle immagini di Google o di qualsiasi altro motore di ricerca, bisogna convenire che i connotati di quest'attore non ci sono affatto nuovi; anche gli spettatori più giovani riconosceranno subito il suo volto spigoloso e il suo sguardo penetrante, e lo ricollegheranno immediatamente al suo ruolo più celebre. Difficilmente infatti ci si dimentica di Lloyd, l'inquietante barman che conversa con Jack Nicholson in parecchie sequenze di "Shining", uno dei più celebri film di Stanley Kubrick. A tal proposito, c'è da dire che non era la prima volta che Turkel recitava in un film di Kubrick: la prima collaborazione tra i due si ebbe infatti nel 1956, anno in cui Kubrick diresse "Rapina a mano armata", uno dei suoi primi capolavori. In questo noir Joe Turkel ebbe una piccolissima parte; ricoprirà un ruolo un po' più importante, anche se secondario, nell'indimenticabile "Orizzonti di gloria", nel quale interpreta il soldato Pierre Arnaud, uno dei tre condannati a morte che il colonnello Dax (Kirk Douglas), cerca invano di salvare dalla fucilazione.
Nel corso dei decenni successivi Joe Turkel continuerà la sua carriera di caratterista, partecipando a film di vario genere, tra i quali i più noti sono indubbiamente "Il massacro del giorno di San Valentino" di Roger Corman, "Quelli della San Pablo" e "Hindenburg", entrambi diretti da Robert Wise.
Joe Turkel dovrà attendere il 1982 per poter interpretare il ruolo che, dopo quello del barman Lloyd, gli ha dato maggiore notorietà. Si tratta del dottor Eldon Tyrell, il creatore di replicanti in "Blade Runner" di Ridley Scott: la scena in cui Roy Batty (un superbo Rutger Hauer) lo acceca è rimasta nella storia del cinema, come d'altronde l'intero film.
A quanto pare sul finire degli anni novanta Turkel si è ritirato dalle scene, dopodiché se ne perdono completamente le tracce.
Questa playlist ha lo scopo di commemorare quest'attore in occasione della sua scomparsa, nella speranza di sottrarlo in qualche modo all'oblio a cui sicuramente non potrà sfuggire negli anni a venire.
Grazie per l'attenzione e un saluto a tutti.
Titolo originale Paths of Glory
Regia di Stanley Kubrick
Con George Macready, Timothy Carey, Kirk Douglas, Ralph Meeker, Adolphe Menjou
Titolo originale The Shining
Regia di Stanley Kubrick
Con Jack Nicholson, Shelley Duvall, Danny Lloyd, Scatman Crothers
Titolo originale Blade Runner
Regia di Ridley Scott
Con Harrison Ford, Sean Young, Rutger Hauer, Daryl Hannah, William J. Sanderson
Titolo originale The Killing
Regia di Stanley Kubrick
Con Sterling Hayden, Coleen Gray, Vince Edwards, Elisha Cook jr.
Titolo originale Friendly Persuasion
Regia di William Wyler
Con Gary Cooper, Dorothy McGuire, Anthony Perkins, Marjorie Main
Titolo originale King Rat
Regia di Bryan Forbes
Con George Segal, Tom Courtenay, James Fox, Denholm Elliott
Titolo originale The Sand Pebbles
Regia di Robert Wise
Con Steve McQueen, Richard Attenborough, Candice Bergen, Marayat Andrienne
Grazie, doverosa pagina.
3 o 4 "piccoli" ruoli, una vita.
Quelli in Blade Runner e Shining, indimenticabili. Ma se dovessi scegliere (perché mai, poi?! Boh, così), allora direi Paths of Glory: Pierre Arnaud, il soldato (pluridecorato) estratto a sorte per essere ammazzato ("giustiziato") per dare l'esempio agli altri commilitoni che non erano riusciti a prendere il Formicaio, assieme ad altri due (che invece una "ragione" per essere lì ce l'avevano: uno perché carne da cannone "socialmente indesiderabile" secondo i canoni dell'epoca, l'altro per una precauzionale viscida "vendetta" di un caporalicchio/omminicchio), che avrebbe anche la fortuna di andare incontro alla morte da semi-incosciente (ben legato a una barella piantata in verticale per mantenerlo ritto di fronte al plotone di esecuzione), senonché un sottoufficiale gli pizzica una guancia per farlo risvegliare proprio in vista dell'imminente fucilazione.
Ho aggiunto Quelli della San Pablo (the Sand Pebbles). Un saluto.
Ti ringrazio per il tuo intervento @mck. In "Orizzonti di gloria", nonostante il ruolo di Turkel sia più che secondario, è molto ben caratterizzato e l'interpretazione dell'attore lascia il segno: mi viene in mente la scena in cui viene il sacerdote a confessare i tre condannati prima dell'esecuzione e Turkel reagisce in malo modo imprecando contro il curato e aggredendolo. Invece in "Quelli della San Pablo", se non erro, Joe Turkel è uno dei marinai che nella scena finale, ambientata nella missione assediata dalle milizie di Chiang Kai-shek, portano in salvo Candice Bergen mentre Steve McQueen si sacrifica restando alla missione per coprire la ritirata. Ciao e grazie ancora del tuo contributo!
Esattamente. Una reazione più che giustificata quella di Arnaud, il quale, disperato e impotente, si trova a pagare una colpa non sua, e reagisce piuttosto malamente di fronte alla parole del parroco, che si, vorrebbero essere di conforto, ma in questo caso non fanno altro che peggiorare la situazione, rivelandosi vuote e prive di senso per il soldato. E come giustamente dicevi tu, il personaggio interpretato da Ralph Meeker interviene immediatamente per fermare Arnaud e quest'ultimo sbatte la testa finendo in uno stato di coma.
Apprezzabile playlist che resuscita un attore ‘uncredit’ la cui fama coincide fatalmente con la sua dipartita.
Aggiungo "Friendly Persuasion", magnifico western pacifista di William Wyler; al tempo della sua uscita ebbe un grande successo, nonostante il pessimo titolo italiano democratico-cristiano. Joe Turkel appare 'uncredited' nei panni di un 'born loser'. “Uncredit” anche nel leggendario “Cella 2455 braccio della morte”; in “Figli della gloria” di Fuller, in “Okinawa” di Milestone”.
Un saluto
Ho visto anni fa "La legge del Signore" e "Okinawa", ma sbadatamente all'epoca non feci caso alla presenza di Turkel, che vi sarà apparso in brevissime comparsate. Ricordo invece distintamente un suo piccolo cameo in "Ultima notte a Warlock", in cui interpreta uno dei cowboys del ranch "San Pablo" (che coincidenza!). Ciao Lorenzo e grazie del tuo intervento!
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