È una settimana strana, e ora vi spieghiamo il perché. Quelle che vedete elencate qui sotto sono come sempre le nuove uscite al cinema, ma in realtà la lista dovrebbe comprendere altri titoli che appariranno (e non per la prima volta) nelle sale italiane questo weekend e che avranno in molti casi più schermi delle vere novità.
Vediamo in dettaglio. Il titolo meglio distribuito tra le nuove uscite sarà X - A Sexy Horror Story, che troverete in circa 240 sale. Ma il secondo titolo meglio distribuito in uscita - nella classifica per schermi (e ovviamente non tenendo conto dei titoli già in sala dalle scorse settimane) - è La principessa Mononoke, film d'animazione del 1997 del maestro Miyazaki: gli schermi a lui dedicati saranno circa 180. Troviamo poi Fly - Vola verso i tuoi sogni, con 112 sale, tallonato però dal Batman di Tim Burton (del 1989) in 76 sale. The Gray Man (titolo Netflix che presto arriverà sulla piattaforma di streaming) avrà una cinquantina di sale, alla pari con The Forgiven, ma poi potremo rivedere titoli come La famiglia Addams ( 2019), Harry Potter e il principe mezzosangue (2009), La donna che visse due volte (1958), tutti con un numero dignitoso di schermi (e superiori a quelli destinati a un film nuovo come e premiato Ada o come la commedia italiana Toilet. Ve ne avevamo già parlato: è l'iniziativa di UCI Cinemas, che coinvolge anche altre catene di sale cinematografiche come The Space Cinema e MovieMedia, che sta riproponendo titoli del passato. Una mossa che si è rivelata sensata, visti i risultati al botteghino: La città incantata (altro film di Miyazaki), lo scorso weekend, era ottavo e ha incassato in due settimane 266 mila euro, che di questi tempio non sono affatto pochi (soprattutto per un film di vent'anni fa che avrà sicuramente un prezzo minore per il distributore e quindi margini molto migliori). Non è una cosa disprezzabile, tutt'altro. Chi conosce la programmazione nelle capitali europee - a Parigi soprattutto - sa come si trovino spesso nelle sale titoli del passato. Il fatto è che però lì si tratta di scelte mirate e di qualità dei singoli esercenti. Qui invece è una scelta fatta dalla più grande catena di sale italiane, che - pescando dai cataloghi - ha puntato il dito su alcuni titoli del passato, in sostituzione di titoli nuovi che evidentemente non sembrano abbastanza seducenti. Va bene anche così, ma c'è una differenza. Perché se la scelta di riportare in sala Miyazaki (nelle prossime settimane appariranno altri titoli dello Studio Ghibli) è sempre ottima, di certi titoli blockbuster del passato più o meno recente - disponibili un po' ovunque e comunque visti e stravisti - se ne sente francamente meno il bisogno.
Ancora un documentario, dopo quello presentato due settimane fa, dedicato ai fasti della nazionale di calcio italiana che nel 1982 vinse la Coppa del Mondo in Spagna, scrivendo una pagina memorabile del calcio ma anche realizzando una sorta di polaroid identitaria dell'Italia di quegli anni, la cui memoria è rimasta impressa nella società italiana.
Uscita in poche sale e poi su Netflix dal 22 luglio: è il programma per il film diretto dai fratelli Russo (che per chi non lo sapesse o ricordasse hanno guidato alcuni dei recenti film di supereroi dell'universo Marvel di maggior successo, da Captain America: Civil War sino a Avengers: Endgame) che vede Ryan Gosling nei panni di un ex-CIA inseguito da un cattivissimo spietato. Nel supercast tra gli altri Ana de Armas, Billy Bob Thornton, Chris Evans, Wagner Moura, Regé-Jean Page.
Promette di essere un buon horror autoriale quello di Ti West, che sa il fatto suo avendo girato diversi film del medesimo genere e che è noto per il suo relativamente recente Nella valle della violenza (che è però un western). La storia si colloca nel 1979, nel Texas rurale, con una troupe che deve girare un film porno e viene ospitata da una coppia anziana in una fattoria solitaria.
Nel "lontano" 2010 Jessica Chastain e Ralph Fiennes girarono insieme il dramma shakespeariano Coriolanus: lei era agli esordi, lui era già un attore ben consolidato da una ventennale attività. Ora tornano insieme nei panni di una coppia in viaggio in Marocco e sull'orlo del divorzio che va incontro a un drammatico incidente. Il soggetto è tratto dal romanzo Nella polvere, dello scrittore inglese Lawrence Osborne.
Restaurato in 4K, arriva il film del regista cinese Lou Ye che aveva vinto alcuni premi in festival europei ma che (e non c'è da sorprendersi) a suo tempo non aveva trovato distribuzione. Un film "sporco; girato originalmente in 16 mm e con un suono ruvido, la cui storia è ambientata nei bassifondi di Shangai, lungo lo Suzhou, che il regista conosce bene, lontano dalle luci scintillanti della città dei grattacieli.
Danza come terapia e come riabilitazione: nel film tedesco di Katja von Garneir una giovane detenuta affronta i suoi fantasmi confrontandosi con gli altri e con il mondo attraverso la street dance.
Il vincitore del Premio Un Certain Regard al 74° festival di Cannes è questa opera della regista russa Kira Kovalenko: la storia di una giovane donna che vive in una sperduta città dell'Ossezia del Nord e che lotta per sfuggire alla stretta soffocante della sua famiglia.
Restare chiusi in un bagno pubblico è un po' la paura di molti, ma restare chiusi in un bagno pubblico isolato è un vero incubo. È lo spunto della commedia di e con Gabriele Pignotta, solitario interprete del personaggio chiuso nel bagno di un benzinaio abbandonato che nessuno sa dove sia.
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