Nuova infornata di titoli per le sale, ma lo spazio è poco - perché Doctor Strange mantiene anche per questo fine settimana quasi 100 sale - e questo condiziona quantità delle sale disponibili e un po', ammettiamolo, anche la qualità generale dei titoli offerti: nessuno rischi di mandare allo sbaraglio opere più costose e/o sulle quali c'è qualche speranza quando in campo c' ancora un campione di incassi in piena corsa Tra le nuove uscite del giovedì quella meglio distribuita sarà così lo spy movie di impianto classico L'arma dell'inganno - Operazione Mincemeat, da vedere assolutamente per gli appassionati del genere (366 schermi per lui), seguito da Io e lulù, per gli appassionati dei film con i cani. Arriva poi l'horror Firestarter, remake di un vecchio titolo tratto da un libro di Stephen King (299 schermi per lui), seguito a breve distanza da Secret Team 355 (266 schermi). Da lì si scende drasticamente ai 26 schermi per Generazione Low Cost, che tra i film d'autore è quello che avrete più possibilità di incontrare in un sala della vostra provincia (forse), insieme a Only the Animals, su 19 schermi. mentre ne avrete ancor meno per Hope che al momento è in sole 13 sale.
Nelle sale del circuito Nexo e solo fino all’11 maggio il documentario che ricostruisce - a cent’anni di distanza - una delle più ’emozionanti scoperte archeologiche. Il ritrovato nella Valle dei re della stanza tombale e del sarcofago di Tutankhamon, il faraone egizio della XVIII dinastia. Insieme al percorso storico il documentario offre anche uno sguardo approfondito al tesoro del faraone, conservato al Cairo.
Duetta con l'attualità più stretta e bruciante il film documentario di Daniel Roher che ricostruisce la vicenda di Alex Navalny, imprenditore e principale esponente dell'opposizione interna a Putin, avvelenato con un agente nervino e oggi rinchiuso in un carcere siberiano.
Regia di James Bort, Rafael Farina Issas, Kristian Gianfreda, More Raça, Matteo Pianezzi, Adriano Morelli, Elena Beatrice, Daniele Lince
Con Monica Guerritore, Catherine Deneuve, Violante Placido, Agnese Claisse
L'11 maggio, data di uscita di questo film a episodi, si celebra l'anniversario della Convenzione di Istanbul, il documento che impegna gli stati firmatari a seguire linee guida per il contrasto alla violenza contro le donne. Una data che ben pochi conoscono, probabilmente. Bene quindi che qualcuno ci provi a ricordarla: è il senso di Femminile singolare, formato da sette episodi che ruotano tutti intorno al tema, raccontando storie separate ma connesse. Ampio il cast internazionale, con nomi di spicco: Da Catherine Deneuve a Violante Placido, da Monica Guerritore alla ballerina Dorothée Gilbert.
Quasi quaranta anni fa Mark Lester portava sul grande schermo il romanzo di Stephen King nel film con Drew Barrymore bambina. Oggi quell'horror incendiario ritorna con Zax Efron, Gloria Reuben e la piccola Ryan Kiera Armstrong nei panni che furono dalla Barrymore. Da notare che la colonna sonora è di Carpenter (che avrebbe dovuto dirigere il primo film).
Il titolo italiano tradisce come al solito quello originale - Rien a foutre, che potrebbe suonare più diretto come "fanculo a tutto". Perché "generazione low cost" fa pensare semmai ai vacanzieri, mentre la protagonista - interpretata da Adèle Exarchopulos sui voli low cost ci sta, ma come lavoratrice: hostess, per la precisione. E se diventa simbolo generazionale lo fa in quanto vive sulla sua pelle uno sradicamento globale, accentuato dal trovarsi in una professione che la proietta ogni giorno in un luogo diverso. Si parla più di precariato, di nausea esistenziale e di apatia emotiva quindi che non di bamboccioni. Per la coppia alla regia - Emmanuel Marre e Julie Lecoustre - si tratta del primo lungometraggio, che ha subito trovato l'interesse della Semaine de la Critique di Cannes.
È a tutti gli effetti un cancer movie il film della norvegese Maria Sødahl (il suo primo ad arrivare nelle nostre sale) ma non il cancer movie che potreste attendervi, quello che attenta alla vostra emotività. Non è l'assenza di "calore" scandinavo: è semmai una qualità superiore dell'indagine del tema, motivata forse dal fatto che la stessa regista ha conosciuto la malattia, che l'ha tenuta lontana dai set per nove lunghi anni (il suo precedente film - Limbo - è del 2010).
Road movie buddy-buddy per il duo formato dal soldato Jackson Briggs (Channing Tatum) e dal suo compagno, un cane da pastore belga Malinois di nome Lulu: la loro missione è arrivare in tempo al funerale di un soldato e par farlo dovranno darsi molto da fare, visto che il loro viaggio sarà complicato da mille imprevisti e disavventure.
La guerra in Ucraina ha fatto un po' passare in secondo piano tanti temi, legati anche a conflitti recenti in altre parti del mondo. Ma la questione del popolo curdo resta un tema aperto e questo documentario ha il pregio di riportarla alla nostra attenzione (nonostante il tentativo di Erdogan di accreditarsi come facilitatore dei colloqui di pace), indagando oltre che sul tema della guerra anche su quello dell'identità di un popolo frammentato e disperso.
La propaganda consiste nel far credere cose false e il suo livello più estremo è il depistaggio: quello che fa credere cose false al nemico. Il film di Madden ci porta nel bel mezzo della II guerra mondiale per raccontare una di quelle storie vere che sembrano false ma che in questa caso è vera proprio perché fu falsa. Se vi gira la testa aggrappatevi al cast, britannico e solido: Colin Firth, Kelly Macdonald, Penelope Wilthon, Jason Isaacs, tra gli altri. Il film di Madden, tra l'altro è il secondo ispirato a questo celebre episodio, collegato allo sbarco degli Alleati in Sicilia: nel 1956 si ispirò infatti all'operazione Mincemeat L'uomo che non è mai esistito, di Ronald Neame.
Con Laure Calamy, Denis Menochet, Valeria Bruni Tedeschi, Damien Bonnard
È un mondo globalmente connesso quello dove ci porta Dominik Moll con il suo film, un thriller presentato alla 76a Mostra del Cinema di Venezia come film d'apertura delle Giornate degli Autori. La vicenda della sparizione di una donna, che prende le mosse nel sud della Francia, in un mondo rurale, si incrocia con le storie di cinque personaggi, in un percorso che ci porta fino ad Abidjan, in Costa d'Avorio. E ancor più che la risoluzione del mistero, contano i mondi e i sogni dei personaggi, così diversi eppure legati.
Nel cast, insieme a Valeria Bruni Tedeschi, troviamo Laure Calamy, Denis Ménochet e Damien Bonnard.
Rispolvera il glam di certe pellicole di serie B degli anni '70 il film di Simon Kinberg. Come quelle pellicole è un action-thriller, ha un sexy cast al femminile, tanti botti e tanti spari. Diversamente da quelle però le attrici coinvolte nel progetto sono di serie A: Jessica Chastain, Pénelope Cruz, Diane Kruger, Lupita Nyong'o e BingBing Fan. Tutte impegnate a interpretare un gruppo di spie di diverse nazioni che decidono di unirsi per ritrovare un'arma micidiale caduta nelle mani spagliate.
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