No, DMA non sta per diomadonna, ovvero la pacata esclamazione di sconforto incredulo e rassegnato che lancia lo spettatore (cioè io, ma immagino/penso/credo/auspico/spero anche - rispetto all'audience della serie - legione) all'ennesima espressione da cagna maledetta che sfoggia con malcelata e noncurante soddisfazione Sonequa Martin-Green nei panni di Michael [il nome maschile è un retaggio del vezzo/consuetudine del co-creatore iniziale del progetto, poi defenestrato(si) ben prima della fine della 1ª stag., anzi sin da quasi l'inizio, Bryan Fuller) "BruciaProsciutto" Burnham, ma per Dark Matter Anomaly, un Big Dumb Object in funzione di Fine di Mondo (questo è veramente un post di FilmTV post-atomico, un reperto archeologico sconquassato dal passaggio da CineRepublic alla versione precedente a quella attuale di filmtv.it) e di Primo Contatto.
Le redini di questa 4ª stag. (forse la migliore di quelle sin'ora prodotte, il che non depone cmq. grandemente a suo favore, eh) sono, come per la precedente, saldamente in mano a Michelle Paradise e al co-creatore Alex Kurtzman, che ne ripresentano i pregi, pochi, e i difetti, a iosa. La trama è come sempre e sempre più orizzontale, ma ciò evidentemente ed ovviamente non può essere e mai è stato di per sé un sinonimo automatico di qualità. Gli effetti speciali, per contro, sono molto validi ed eccellentemente concepiti [salvo poi mettere loro la sordina affogandoli - classicamente, secondo il canone - nel frastuono del rumore che si diffonde rendendosi concreto e percepibile cavalcando onde sonore che si vengono a creare generandosi e propagandosi nel... vuoto: dello spazio, ma non delle idee, non nuove e rivoluzionarie, ma interessanti in campo speculative (più che hard) SF, che però vengono affogate da dialoghi veramente troppo spesso imbarazzanti/respingenti per "efferata" didascalicità e da situazioni comportamentali/caratteriali dei personaggi al limite fra il ridicolo/patetico e lo sgradevolmente convenzionale].
"Star Trek: Picard" rimane un filo più convincente/coinvolgente, "the Orville" è più divertente/intelligente e "the Expanse" gioca non solo un altro campionato, ma pratica proprio un altro sport. Continuando a crescere e a salire, per amor di convivenza non citerò a confronto, qui, né "BattleStar Galactica" (i cui difetti finivano per essere diluiti omeopaticamente in un oceano di bellezza) né "Futurama". Rimarcabile l'ottima presenza scenica di David Cronenberg in un ruolo minore/secondario, ma in quest'annata più esteso rispetto alla stagione precedente.
"Star Trek: Discovery - 4": una sufficienza piovuta dal cielo. The sky is the limit, e il limite è stato raggiunto...
Star Trek: the Original Series (1966-1969) Star Trek: the Next Generation (1987-1994) Star Trek: Deep Space Nine (1993-1999) Star Trek: Voyager (1995-2001) Star Trek: Enterprise (2001-2005) Star Trek: Discovery (2017-in corso) Star Trek: Picard (2020-in corso) Star Trek: Lower Decks (2020-in corso) Star Trek: Strange New Worlds (2022-in corso) Star Trek: Section 31 (2022-in corso)
01. Star Trek: the Motion Picture (1979) 02. Star Trek II: the Wrath of Khan (1982) 03. Star Trek III: the Search for Spock (1984) 04. Star Trek IV: the Voyage Home (1986) 05. Star Trek V: the Final Frontier (1989) 06. Star Trek VI: the Undiscovered Country (1991)
the Next Generation
07. Star Trek: Generations (1994) 08. Star Trek: First Contact (1996) 09. Star Trek: Insurrection (1998) 10. Star Trek: Nemesis (2002)
Alternative Kelvin Timeline
11. Star Trek - the Future Begins (2009) 12. Star Trek - Into Darkness (2013) 13. Star Trek - Beyond (2016)
L'anno scorso son riuscita a farmi tuuuuutto Star Trek (tranne la prima serie animata) in circa 7 mesi. Ci ho guadagnato due occhi da panda più marcati del solito e un rispetto ancora più viscerale per questo viaggio galattico alla ricerca di speranza e umanità (perdonate il termine razzista). Ma venendo a Discovery, al contrario, ho trovato proprio in quest'ultima stagione la sua espressione più triste, con una Burnham sempre più cauta e responsabile, Saru innamorato e Tilly sempre meno spontanea (tant'è che a un certo punto della stagione non si riconosce più e se ne va). Quel che io penso è che in Star Trek la prudenza è e debba rimanere appannaggio della Federazione ma che ai suoi eroici rappresentanti vada sempre lasciato il coraggio di contravvenire alle regole per crearne di nuove.
Ecco, questo è un altro aspeto del discorso, e senz'altro concordo.
D'altro canto, volendo usare contro di te il tuo stesso ragionamento, si potrebbe dire che STD "contravviene alle regole del canone" (ma soprattutto, ed è cosa diversa, a quelle dello spirito fondativo della saga) per provare a creare di "nuove"... (Che poi sono vecchie, ma di un altro genere/universo rispetto non solo alla morale/etica di ST, ma anche allo stile/forma). Solo che le nuove... Not My Cup of Tea. E... concordiamo ancora ;-)
Un saluto e grazie del passaggio.
Mo' se Spacey chiede un bel risarcimento danni a Rapp intentandogli una causa civile millemilamilionaria e Rapp viene sbattuto fuori da Star Trek: Discovery e Star Trek: Discovery viene annullata, soppressa, estinta... 'Na cosa tipo così, eh. Sperar non nuoce.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
L'anno scorso son riuscita a farmi tuuuuutto Star Trek (tranne la prima serie animata) in circa 7 mesi. Ci ho guadagnato due occhi da panda più marcati del solito e un rispetto ancora più viscerale per questo viaggio galattico alla ricerca di speranza e umanità (perdonate il termine razzista). Ma venendo a Discovery, al contrario, ho trovato proprio in quest'ultima stagione la sua espressione più triste, con una Burnham sempre più cauta e responsabile, Saru innamorato e Tilly sempre meno spontanea (tant'è che a un certo punto della stagione non si riconosce più e se ne va). Quel che io penso è che in Star Trek la prudenza è e debba rimanere appannaggio della Federazione ma che ai suoi eroici rappresentanti vada sempre lasciato il coraggio di contravvenire alle regole per crearne di nuove.
Ecco, questo è un altro aspeto del discorso, e senz'altro concordo.
D'altro canto, volendo usare contro di te il tuo stesso ragionamento, si potrebbe dire che STD "contravviene alle regole del canone" (ma soprattutto, ed è cosa diversa, a quelle dello spirito fondativo della saga) per provare a creare di "nuove"... (Che poi sono vecchie, ma di un altro genere/universo rispetto non solo alla morale/etica di ST, ma anche allo stile/forma). Solo che le nuove... Not My Cup of Tea. E... concordiamo ancora ;-)
Un saluto e grazie del passaggio.
Grazie a te per gli articoli. Sorrisi.
Una storia che non conoscevo (di due anni e mezzo fa, più o meno all'epoca della seconda stagione), un motivo in più per perculare 'sta serie: https://www.hollywoodreporter.com/tv/tv-news/walter-mosley-quits-star-trek-discovery-using-n-word-writers-room-1237489/
Visto il pilot di "Star Trek: Strange New Worlds". Notizia: "Star Trek" sembra essere tornata.
https://www.ilpost.it/2022/10/20/kevin-spacey-anthony-rapp-molestie-giuria/
Mo' se Spacey chiede un bel risarcimento danni a Rapp intentandogli una causa civile millemilamilionaria e Rapp viene sbattuto fuori da Star Trek: Discovery e Star Trek: Discovery viene annullata, soppressa, estinta... 'Na cosa tipo così, eh. Sperar non nuoce.
Commenta