Tanti film, tanti documentari, una nuova infornata di titoli per le sale, con i prima fila il biopic di Pablo Larrain su Lady D, Spencer, la cui uscita è stata rimandata a lungo e che ora si prende 423 sale. Giocherà però soprattutto contro i titoli già presenti, perché gli altri film in uscita hanno molte meno chance, eccezion fatta per l'action-thriller Ambulance, di Michael Bay, che ha 341 sale.
Meritano però la segnalazione vari titoli in uscita, nonostante la distribuzione non sia dalla loro parte: tra tutti Calcinculo, pellicola italiana e opera seconda della regista Chiara Bellosi e Parigi, 13Arr. di Jacques Audiard, maestro del cinema francese.
Documentario di Alessandro Colizzi su una vicenda che risale all'agosto del 1989, quando l'agente di polizia Antonino Agostino e la moglie, incinta, vennero crivellati di proiettili davanti alla casa di famiglia, a Palermo. La misura del tempo passato - senza che quell'omicidio venisse mai risolto - la offre la lunghezza di barba e capelli del padre di Antonino, Vincenzo, che ha giurato di non tagliarseli fino a quando la vicenda, che si inserisce probabilmente nella famosa questione della trattativa tra Stato e mafia, non troverà soluzione.
I misteri del Salvator Mundi, il dipinto attribuito da alcuni studiosi a Leonardo Da Vinci, le cui tracce si erano perse da secoli e che è stato ritrovato e restaurato nel 2011 e venduto, nel 2017, per 450 milioni di dollari: la cifra più alta mai pagata da un collezionista privato per un dipinto.
Con Edoardo Pesce, Alessandro Roja, Alessandra Mastronardi, Christian De Sica
Edoardo Pesce e Alessandro Roja si cimentano nell'impossibile compito di raccogliere l'eredità - quasi 50 anni dopo - di Terence Hill e Bud Spencer, ispirandosi a un loro classico, riprendendo e "gonfiando" il mitico pezzo dei fratelli De Angelis e rispolverando i cazzottoni del duo. Missione impossibile, più che nostalgica.
Documentario che segna l'esordio alla regia di Stefanu Deffenu: il diario del viaggio in India di un ingenuo sognatore alla ricerca di un'antica leggenda, raccontata da un cialtrone, che parla di una tribù di bambini fantasma, gliAnanda.
Da Chiara Bellosi, al suo secondo lungo di finzione - il primo era Palazzo di giustizia, del 2020 -, una bella sorpresa per il cinema italiano. Una storia di periferie - della città, dell'anima - che è un po' anche una fiaba noir, oltre che un percorso di formazione e di riappropriazione del sé, passando per il corpo. Con due interpreti in sintonia: la giovanissima Gaia di Pietro, e Andrea Carpenzano, che è ormai uno da tenere davvero sott'occhio.
Invece di finire dentro, meglio i servizi sociali. È il pensiero di Milann (Kev Adams) protagonista di questa commedia francese diretta da Thomas Gilou. Solo che i servizi sono quelli in una casa di riposo popolata da mostri che renderanno la vita molto difficile a Milann, al punto da fargli rimpiangere la scelta. Ma poi scatta l'empatia tra rinchiusi e l'inimicizia si trasforma in alleanza.
È in bianco e nero l'ultimo film di Audiard - il regista di Il profeta e di Un sapore di ruggine e ossa, tra gli altri. Un film con il quale il regista francese vuole provare a rispondere a una domanda: a che punto siamo con il discorso amoroso? Cosa cambia, cosa è cambiato nella vita e nelle relazioni di giovani uomini e donne (soprattutto donne, visto che sono loro le protagoniste principali)?
A lungo rimandato in attesa di tempi migliori - che non sono arrivati, ahinoi - esce ora il biopic di Pablo Larrain dedicato a Lady D, impersonata da Kristen Stewart. Dopo Jackie, del 2016, questo è il secondo ritratto che il regista cileno dedica a una donna pubblica di grande impatto sui suoi tempi, oltre che il suo secondo film con cast internazionale.
Torna Micheal Bay e il suo cinema giocattolone. Questa volta è un heist movie con una rapina organizzata da due fratellastri (Yahya Abdul-Mateen II e Jake Gyllenhall) alla quale uno dei due partecipa per semi-costrizione (sua moglie deve essere operata e lui non ha i soldi), mentre l'altro lo fa con gusto. Le cose si metteranno male e ne scaturirà una fuga rocambolesca a bordo di un ambulanza, per altro già occupata.
Anche la regista tunisine Leyla Bouzid è al suo secondo film di fiction, dopo Appena apro gli occhi, del 2015. E dopo la vicenda di una diciottene nel bel mezzo della rivoluzione della Primavera araba, ecco ora un diciottene franco-algerino nel bel mezzo della rivoluzione dei suoi ormoni e del suo cuore, alle prese anche con la scoperta di dimensioni dell'erotismo e dell'amore proprie della sua cultura di provenienza ma a lui ignote.
Cosa succede nelle sale cinematografiche italiane? Lo osserva questo documentario di Ciro Formisano che parte da 14 sale storiche - analizzandone la situazione - per raccontare lo stato dell'arte del lavoro di chi "mostra" cinema.
Andrea Segre è ormai sempre più un cantore dell'acque ferme della laguna veneziana e dei dintorni. Ora si spinge un po' più a sud-ovest, arrivando nel Polesine per raccontare - a 70 anni dall'alluvione che devastò quelle terre - le ferite che ancora la gente del luogo - quelli che erano bambini e ora sono vecchi - porta su di sé.
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