Si rinnova abbastanza radicalmente l'offerta nelle sale a partire da oggi, anche perché esce un probabile (anzi certo) campione di incassi: The Batman, che troverete in quasi 1000 sale, più o meno un terzo di quelle presenti in Italia. Questo implica naturalmente che titoli che sopravvivevano in sala da un bel po' (o usciti da poco ma senza successo) spariscano dalla programmazione, ma comporta anche un minor numero di sale disponibile per le altre uscite.
Infatti - mentre resistono Belfast, Assassinio sul Nilo, e Ennio, tutti nel range da 250 a 350 sale - il primo titolo delle novità meglio distribuito della lista qui sotto è Cyrano, di Joe Wright, che si fa forte della presenza di Peter Dinklage, sicuramente molto popolare, ma che supera a malapena le 250 sale. Sono sulle 200 sale anche Lizzy e Red - Amici per sempre e Il ritratto del Duca, Da lì in poi è tutta discesa. E, tanto per fare un esempi Voyage of Time, il film documentario di Malick che attendeva uno spazio in sala dal 2016, ne racimola a malapena una decina.
Naturalmente è importante che The Batman faccia bene, e in qualche modo siamo certi che così sarà. Naturalmente questo non sposta tutti i discorsi sin qui fatti sul problema che affligge ormai da troppo tempo l'accesso del pubblico italiano al cinema, concentrato sempre su un unico titolo. Ma almeno il comparto e gli esercenti potranno forse respirare un po' in questi tempi bui, da troppi punti di vista.
9 giorni, 200 chilometri, una meta: Roma. È il viaggio di un gruppo di giovani autistici insieme ai loro medici e ai loro educatori. Non un viaggio della speranza, nessun miracolo alla fine, ma un percorso di formazione e di convivenza, testimoniato dalla troupe diretta da Gabriele Vacis che offre così allo spettatore uno sguardo in più sul tema dell'autismo, per abbattere pregiudizi e valorizzare le competenze nei confronti di un disturbo che resta ai più misterioso.
Riparte la saga dell uomo-pipistrello con questo reboot diretto da Matt Reeves che si stacca dal percorso della trilogia del Cavaliere Oscuro (è ambientato in quella che nel DC Extended Universe è identificata con il nome di Terra-2 e pertanto avulsa da Terra -1). Nei panni del personaggio principale troviamo Robert Pattison: un Batman più giovane dei precedenti. Al suo fianco un grande cast dove spiccano i nomi di Zoe Kravitz, Colin Farrell, Paul Dano, e John Turturro, tra molti altri.
"Al fin della contesa, io tocco". Sono passati 32 anni dall'ultimo Cyrano sul grande schermo: quello - in rima - diretto da Rappeneau e con Gerard Depardieu. Il romantico spadaccino ideato da Rostand nel 1897 torna ora sullo schermo nel musical diretto da Joe Wright che si fa forte della presenza di un attore notevole - Peter Dinklage, il primo, a memoria d'uomo, che interpreti un eroe che la tradizione vuole deforme nell'aspetto, dall'alto della sua reale difformità anatomica. Accabnto a lui, nelle parti principali, Haley Bennet (la bella Roxane, oggetto della contesa d'amore) e Kalvin Harrison J. (il giovane Christian che si fa supportare dalla peosia di Cyrano, che in lui manca). Le musiche del film sono della band The National.
È stato un lungo viaggio quello del documentario di Terrence Malick che arriva questa settimana nelle sale. Un viaggio che ha inizio sin negli anni Settanta, quando è stato concepito per la prima volta, che si è concretizzato poi negli anni 2010, quando Malick lo ha ripreso in mano, e che ha infine raggiunto la luce nel 2016 quando il film è stato presentato in concorso al Festival di Venezia. Il lavoro di Malick si configura come un suggestivo sguardo, a metà tra arte e scienza, che abbraccia la vita e la sua evoluzione in una prospettiva cosmica e cosmologica.
Profuma di cinema indipendente americano la commedia di Sean Baker che arriva nelle sale. Girato con mezzi ridotti durante la pandemia, racconta della vita di un ex attore porno che fa ritorno - dopo 17 lunghi anni - con le pive nel sacco a casa dalla moglie. In una situazione generalmente compromessa e in un contesto sociale che è quello del mondo white trash, il suo ritorno sarà segnato dal suo passato quanto da un presente che - tranne sprazzi di speranza - sembra assai poco rassicurante.
La commedia con Helen Mirren e Jim Broadbent si basa su una storia vera e decisamente rocambolesca avvenuta nel 1961 quando dalla National Gallery venne rubato il ritratto del Duca di Wellington realizzato da Goya. A compiere il furto, il primo avvenuto nella storia del celebre museo, non fu - come si credette all'inizio - un team di esperti ladri di capolavori, ma un anziano in pensione che avanzò per il riscatto bizzarre richieste. Il resto, compreso il processo che ne seguì, è nel film di Roger Mitchell, che è stato presentato fuori concorso a Venezia 77.
È passato poco più di un anno dalla scomparsa di Gigi Proietti ed è già il momento di ricordarlo. Lo fa questo documentario di Edoardo Leo che ne ripercorre la carriera, presentandoci in realtà non una mera composizione di filmati d'archivio e di interviste a colleghi, ma un lavoro svolto a fianco del grande attore romano, quando era ancora in vita, e offrendoci anche la sua ultima intervista.
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