È ora di riprovarci. Ce lo dice l'Europa, dove gli incassi dei cinema non sono così disastrosi come da noi, nonostante tutto. E dopo un mese di latitanza di titoli importanti dalle sale, la distribuzione prova a prendere coraggio e tira fuori un po' di titoli "apripista". Funzioneranno? Chissà. L'importante è dare segnali. Il primo segnale è la quantità: nelle ultime settimane eravamo in agosto, con 4 o 5 titoli in uscita. Ora siamo di nuovo in febbraio, almeno, e i titoli (lo vedete qui sotto) sono 11 (più il documentario Dal pianeta degli umani che sarà in tour da domenica in pochissime sale).
Il film che spinge di più è Assassinio sul Nilo, che esce in 750 sale: sono molte, probabilmente più di quelle che avrebbe avuto in altre condizioni. Lo segue Marry Me, che era previsto per l'anno scorso di questi tempi e che deve giocare le sue carte prima che sia troppo tardi: anche lui avrà molte sale, più di 500. Ma la segnalazione doverosa è anche per due titoli che di sale ne avranno poche, ma che la stampa internazionale ha indicato come film di sicura qualità: After Love e Piccolo corpo. Inseguiteli, potrebbe valerne la pena.
Il riscatto da un'esistenza segnata dal passato e dalle origini e probabilmente votata a restare nel perimetro della delinquenza - uno dei temi "classici" del pugilato e dei film ad esso dedicati - è al centro del film che segna l'esordio alla regia di Fabrizio Moro, il cantautore che ha vinto Sanremo nel 2018.
Con Romana Maggiora Vergano, Maria Grazia Cucinotta, Paola Lavini, Ninni Bruschetta
In streaming su Rai Play
Un po' Sapore di mare, un po' Ferie di agosto. Il film di Lorenzo d'Amico De Carvalho, documentarista che esordisce alla regia di un lungo di fiction, ci riporta agli anni dell' "Italia è il paese che amo", celebre frase chiave del passaggio di Berlusconi alla politica. Qui la discesa in campo è quella di un gruppo di adolescenti - chi a favore e chi contro del nuovo governo - nel contesto delle vacanze di una famiglia in un campeggio estivo.
Con Enrico Abram, Ugo Angelino, Walter Bonati, Achille Compagnoni, Ardito Desio
L'ennesimo restauro prodotto dalla Cineteca di Bologna nell'ambito della rassegna Il tempo ritrovato questa volta ha un valore aggiunto. Le riprese realizzate da Marcello Baldi (per la parte italiana) e da Mario Fantin (per la parte pakistana) nel 1954, a documentare la spedizione italiana che portò alla conquista della vetta del K2, nel Karakorum, da parte di Ardito Desio, Lino Lacedelli e Achille Compagnoni hanno infatti trovato un nuovo montaggio, nuovi testi e nuovo accompagnamento musicale, ridando fulgore al documentario su una delle maggiori imprese di tutti i tempi dell'alpinismo.
Il secondo documentario dedicato alla montagna è questo lavoro di Eliza Kubarska che volge la sua macchina da presa sul retro della cordata degli uomini in ascesa: gli sherpa, accompagnatori, guide e portatori al servizio degli alpinisti di tutto il mondo che tentano le loro imprese sulle cime della catena dell'Himalaya. L'ascesa in questo caso è quella al monte Jannu, in Nepal, considerata sacra dai locali: un fatto che genera nella famiglia di sherpa un conflitto quando viene richiesto loro di assistere un gruppo di scalatori in un impegnativo trekking, evidenziando da una parte il rapporto ancora animistico con gli elementi naturali e dall'altra le pressioni di una modernità che spinge e modifica rapporti e motivazioni.
Titolo originale The Beatles: Get Back - The Rooftop Concert
Regia di Peter Jackson
Con The Beatles, George Harrison, John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr
La serie apparsa su Disney+ realizzata da Peter Jackson con l'ampio materiale realizzato ai tempi della registrazione dell'ultimo album dei Beatles, Let it Be, trova ora un'estensione su grande schermo con questo film dedicato al suo atto conclusivo: il famoso concerto sul tetto degli studi di registrazione Apple Corp, che fu l'ultima esibizione dal vivo dello storico gruppo di Liverpool.
Doveva uscire un anno fa, ma poi la pandemia lo ha tenuto - come molti altri titoli - nel cassetto e ora non può aspettare oltre: San Valentino è alle porte. Perché la commedia che vede protagonisti Jennifer Lopez e Owen Wilson è ovviamente romantica, ed è in qualche modo debitrice, con tutte le dovute differenze, a un grande classico moderno delle commedie sentimentali: Notting Hill. I due titoli condividono infatti la premessa strutturale: lei è una star, lui un signor nessuno. Il caso li porta vicini, molto vicini: marito e moglie, per provocazione, in una cerimonia che si tiene davanti a milioni di persone.
Kenneth Branagh ripete l'operazione compiuta nel 2017, quando riportò sul grande schermo Assassinio sull'Orient Express. Questa volta - vestendo nuovamente i panni di Hercule Poirot (e qui trovate un bell'articolo sui grandi interpreti storici che diedero vita alla testa d'uovo belga) - l'attore e regista inglese si misura con il romanzo del 1937. Remake del film del 1978 o nuova lettura del romanzo di Agatha Christie? Difficile a dirsi: l'opera della Christie è divenuta ormai globale. Di certo la messa in scena di Branagh è sontuosa, a partire dal cast con diversi nomi noti, da Tom Bateman ad Annette Bening, da Gal Gadot a Armie Hammer.
Due donne, un lutto, un segreto tenuto nascosto a lungo che ora riaffiora. Ma nel sottotesto c'è anche di più: c'è il tema dell'identità, dell'accettazione. E quello del codice morale che ciascuno di noi si dà, indipendentemente o al di là della morale vigente nella sua cultura. È il film d'esordio dell'anglo-pakistano Aleem Khan, visto al festival di Roma e in vari altri festival e ora nelle sale italiane.
Humour, ironia e leggerezza sono gli elementi costitutivi del film di Laurent Tirard che mette in scena i travagli esistenziali, relazionali e sentimentali di Adrien, trentacinquenne e fidanzato messo in pausa dalla sua ragazza, che ha un appuntamento destinale con la sua nevrosi: il discorso che la sorella gli chiede di tenere al suo imminente matrimonio.
Basta un respiro, uno solo, per avere un nome e con quello la salvezza dell'identità. Laura Samani, esordiente, scava - nel folklore della sua terra friulana e nell'anima di una madre - e trova una piccola gemma: questo film che, mostrato a Cannes, ha suscitato grandi entusiasmi.
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