Abbiamo una notizia cattiva e una buona. Quella cattiva è che l'incasso del weekend appena trascorso ha perso il 35 % su quello precedente. Quella buona è che già quello precedente era basso così la differenza tra poco e pochissimo non è molta. Ci si rifugia nell'ironia.
Il totale accumulato nei cinema in tutto il weekend è di 3.2 milioni di euro. La classifica è democratica: nessun film ha guadagnato più di 500 mila euro e la differenza tra l'incasso del primo e l'ultimo della top ten è di soli 400 mila euro. Un livellamento incredibile verso il basso che nemmeno i nuovi arrivi sono riusciti a modificare. E così Spiderman riesce nell'acrobatico risultato di mantenere la testa della della classifica ancora per questa settimana, nonostante le sue sale si siano ridotte a sole 325 e nonostante ci fossero film che esordivano con 100 schermi in più.
La situazione è a dir poco disastrosa: lo vedete da voi. E si riflette nelle molte cancellazioni che andiamo registrando tra le uscite di giovedì prossimo. In questo quadro di fuga generalizzata dalle sale molti distributori hanno preferito rimandare le uscite, onde evitare bagni di sangue. Il quadro completo lo avremo a giorni, ma già sono saltati almeno 5 titoli che erano dati in uscita per giovedì prossimo.
Un'ecatombe; che continuerà nelle prossime settimane (tra i titoli rimandati più di qualcuno finirà direttamente sulle piattaforme). Fino al prossimo cinecomic della Marvel.
Bravo, Greg: direttamente nelle piattaforme. Ormai, il trend può essere invertito solo "a bocce ferme", cioè alla fine della pandemia e con una seria revisione delle sale. Circuiti sporchi, soluzioni visive non ottimali, audio poco adatto all'ascolto e altre difficoltà non solo tecniche non aiuteranno certo il cinema in sala. L'autocritica, poi, sui film che si stanno producendo, nessuno, eh...
Vero sulla vetustà delle sale (ce ne sono anche molte che sono state rinnovate nel tempo), però non se ne devono essere curati quando sono accorsi in massa per Spider-Man. Si torna quindi al problema fondamentale: la latitanza del pubblico.
Quanto alla politica distributiva - e a tutto il baraccone di contributi, connivenze ecc. - c'è poco da star allegri. Non da ora.
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Un'ecatombe; che continuerà nelle prossime settimane (tra i titoli rimandati più di qualcuno finirà direttamente sulle piattaforme). Fino al prossimo cinecomic della Marvel.
Bravo, Greg: direttamente nelle piattaforme. Ormai, il trend può essere invertito solo "a bocce ferme", cioè alla fine della pandemia e con una seria revisione delle sale. Circuiti sporchi, soluzioni visive non ottimali, audio poco adatto all'ascolto e altre difficoltà non solo tecniche non aiuteranno certo il cinema in sala. L'autocritica, poi, sui film che si stanno producendo, nessuno, eh...
Vero sulla vetustà delle sale (ce ne sono anche molte che sono state rinnovate nel tempo), però non se ne devono essere curati quando sono accorsi in massa per Spider-Man. Si torna quindi al problema fondamentale: la latitanza del pubblico.
Quanto alla politica distributiva - e a tutto il baraccone di contributi, connivenze ecc. - c'è poco da star allegri. Non da ora.
condivido in pieno Gregorio......
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