Sir Gawain e il Cavaliere Verde
- Fantasy
- USA, Irlanda
- durata 125'
Titolo originale The Green Knight
Regia di David Lowery
Con Dev Patel, Alicia Vikander, Joel Edgerton, Sarita Choudhury, Sean Harris, Kate Dickie
Scrivi un testo introduttivo (potrai sempre editarlo in seguito)
Titolo originale The Green Knight
Regia di David Lowery
Con Dev Patel, Alicia Vikander, Joel Edgerton, Sarita Choudhury, Sean Harris, Kate Dickie
Regia di Bernardo Bertolucci
Con Giulio Brogi, Alida Valli, Pippo Campanini, Tino Scotti, Franco Giovannelli
Titolo originale Microhabitat
Regia di Gowoon Jeon
Con Som Lee, Jaehong Ahn, Duckmoon Choi, Jaewha Kim, Kukhee Kim, Sungwook Lee, Jinah Kang
****
yume:
Si snocciolano uno dopo l’altro quadretti di vita in cui Miso entra e da cui esce ben presto, il suo vagare per strada sembra infinito, c’è un diaframma insormontabile fra gli esseri umani, al di là di sorrisi e convenevoli.
Miso resta a galla con i suoi “vizi”. E’ il suo modo di spingere verso l’alto un vita che la tira sempre più in basso, è come vivere nel presente immaginando un futuro che non arriva mai, ma intanto qualche feticcio in più aiuta, è una innocua (finchè resta innocua, sia chiaro) espressione di libero arbitrio: il vizio è scelta, Miso lo vive in sordina, il moralismo spicciolo degli altri neanche la sfiora, lei non chiede molto, non pretende nulla, nella vita ha trovato uno spazio minuscolo, un microhabitat senza prospettive, forse riuscirà a viverci fino alla fine.
... la leggerezza con cui la regista racconta una realtà così tremenda. Adoro il cinema coreano
Titolo originale Citizen Kane
Regia di Orson Welles
Con Orson Welles, Joseph Cotten, Dorothy Comingore, Agnes Moorehead, Ruth Warrick
Titolo originale Stagecoach
Regia di John Ford
Con John Wayne, Claire Trevor, John Carradine, Thomas Mitchell
prima mezz'ora abbondante e lo scontro con gli indiani
Regia di Sergio Leone
Con Rod Steiger, James Coburn, Romolo Valli, Maria Monti, Rik Battaglia, Franco Graziosi
Titolo originale Maigret tend un piège
Regia di Jean Delannoy
Con Jean Gabin, Annie Girardot, Olivier Hussenot, Jeanne Boitel
Titolo originale Au-delà des grilles
Regia di René Clément
Con Jean Gabin, Isa Miranda, Vera Talchi, Andrea Checchi, Ave Ninchi
Regia di Duccio Tessari
Con Alain Delon, Richard Conte, Carla Gravina, Anton Diffring, Marc Porel
Titolo originale Snowpiercer
Regia di Joon-ho Bong
Con Kang-ho Song, John Hurt, Chris Evans, Tilda Swinton, Jamie Bell, Octavia Spencer
**½
Idea buona, sceneggiatura pessima, attori e scenografia altrettanto, ritmo hollywoodiano. Forse alla fine il macchinista non doveva proprio esserci. Ma è diretto da un asiatico.
Titolo originale Voyna
Regia di Aleksej Balabanov
Con Aleksey Chadov, Ian Kelly, Ingeborga Dapkunaite, Sergey Bodrov Jr., Evklid Kyurdzidis
****½
Titolo originale Hearts of Darkness: A Filmmaker's Apocalypse
Regia di Fax Bahr, George Hickenlooper
Con Rona Barrett, Sam Bottoms, Marlon Brando, Colleen Camp, Doug Claybourne, Eleanor Coppola
****½
Regia di Federico Fellini
Con Peter Gonzales, Fiona Florence, Marcello Mastroianni
Regia di Francesco Rosi
Con Rod Steiger, Salvo Randone, Guido Alberti, Angelo D'Alessandro
Regia di Mario Monicelli
Con Vittorio Gassman, Catherine Spaak, Gian Maria Volonté, Enrico Maria Salerno
Titolo originale Sans soleil
Regia di Chris Marker
Con Florence Delay, Arielle Dombasle, Riyoko Ikeda, Charlotte Kerr, Kim Novak
*****
mm40:
… la storia di una storia impossibile a farsi, la perpetua e vana rincorsa di un regista dietro a un'immagine, da lui percepita come il perfetto quadro della felicità (tre bambini, in un prato islandese, giocano sorridenti) …
… la memoria stessa è inganno e mistificazione: non esiste a tutti gli effetti, perchè i ricordi riscrivono la storia, non la rivivono.
Titolo originale Jessica
Regia di Ninja Thyberg
Con Sofia Kappel, Casey Calvert, Evelyn Claire, Yoshi Nurijumi, Benjamin Schnau
Regia di Sergio Citti
Con Laurent Terzieff, Franco Citti, Anita Sanders, Ninetto Davoli, Lamberto Maggiorani
****
a sto mondo se credono di starce tutti e invece non ce sta nessuno. io son l'eroe, non tu. e nessuno può imparà niente a un altro. (allo specchio)
Titolo originale The Batman
Regia di Matt Reeves
Con Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Colin Farrell, Andy Serkis, Paul Dano, Peter Sarsgaard
Titolo originale Batman
Regia di Tim Burton
Con Jack Nicholson, Michael Keaton, Kim Basinger, Jack Palance, Robert Wuhl, Pat Hingle
Titolo originale Batman Begins
Regia di Christopher Nolan
Con Christian Bale, Michael Caine, Liam Neeson, Cillian Murphy, Morgan Freeman, Gary Oldman
Titolo originale The Dark Knight
Regia di Christopher Nolan
Con Christian Bale, Heath Ledger, Morgan Freeman, Michael Caine, Gary Oldman
Titolo originale The Dark Knight Rises
Regia di Christopher Nolan
Con Christian Bale, Anne Hathaway, Joseph Gordon-Levitt, Tom Hardy, Gary Oldman
Titolo originale Vive la baleine
Regia di Chris Marker, Mario Ruspoli
Con Casamayor, Valérie Mayoux, Lalan, Emily Hoffman, Leonard Lopate
Titolo originale Nadja à Paris
Regia di Éric Rohmer
Con Nadja Tesich
****½
Titolo originale Ex Machina
Regia di Alex Garland
Con Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander, Corey Johnson, Evie Wray, Deborah Rosan
Regia di Pier Paolo Pasolini
Con Pierre Clémenti, Jean-Pierre Léaud, Alberto Lionello, Ugo Tognazzi
Titolo originale Vortex
Regia di Gaspar Noé
Con Dario Argento, Francoise Lebrun, Alex Lutz
****½
Regia di Pier Paolo Pasolini
Con Anna Magnani, Ettore Garofolo, Franco Citti, Silvana Corsini, Luisa Loiano
Titolo originale Ostia
Regia di Julian Cole
Con Derek Jarman, David Dipnall, Oliver Haden, Dominic Power, Jill Cole, Brendan Gallagher
Regia di Daniele Ciprì, Franco Maresco
Con Marcello Miranda, Salvatore Gattuso, Carlo Giordano, Pietro Arcidiacono
*****
Regia di Daniele Ciprì, Franco Maresco
Con Robert Englund, Luigi Maria Burruano, Franco Scaldati, Pietro Giordano
Regia di Franco Maresco
Con Ciccio Mira, Salvatore De Castro, Vittorio Ricciardi, Tatti Sanguineti, Salvo Ficarra
Titolo originale Bakha satang
Regia di Chang-dong Lee
Con Yeo-jin Kim, Kyung-gu Sol, So-ri Moon, Jung Suh, In-kwon Kim
Chi sta andando veramente incontro alla morte?
Tutto il mondo. Non Young-ho. Non più.
Lui grida: "Torno indietro!"
...
Ora però conosciamo bene il suo viso, i suoi occhi. E la sua storia.
... piuttosto che l'evoluzione progressiva di un malessere interiore, l'origine di una regressione emotiva cominciata con l'abbandono dei propri sogni e continuata con quella perdita dell'innocenza sancita dal regime militare sudcoreano.
... un paese attraversato, prima dai demoni del fondamentalismo politico e poi dall'effimere sirene del capitalismo. Yong-ho è stato prima uno strumento del potere dispotico e poi un astuto speculatore finanziario (sempre cronologicamente).
... paradigma attendibile di quella gioventù coreana che, pur di trovare il proprio "posto al sole" in un tempo di continui e laceranti cambiamenti strutturali, si è concessa servilmente alla violenta deriva della società imposta dall'alto.
joseba/Inside man
4. "La confessione", primavera 1987 ... il protagonista smontando da un turno di appostamento poliziesco incontra casualmente una sconosciuta, il feeling è immediato, finiscono insieme a letto per tutta la notte accettando la finzione di trovarsi di fronte al rispettivo primo grande amore ormai irrimediabilmente perduto.
6. "Un incontro mancato - La visita militare", maggio 1980 ... Yong-ho vede Sun-im dal camion che lo sta portando in città a sedare la ribellione. Durante gli scontri viene ferito a una gamba ed è costretto a fermarsi sui binari morti di un deposito ferroviario. Qui, involontariamente, commette l'errore fatale che gli cambierà la vita.
7. "Picnic", autunno 1979. ... Sun-im, che mostra particolare attenzione per lui regalandogli una caramella alla menta. A Yong-ho sembra di essere già stato lì. "Forse in sogno", dice lei, "spero sia stato un bel sogno".
Lee Chang-dong filma questa regressiva via crucis con stile paurosamente limpido: inquadrature lunghe tendenti al piano sequenza, rari e misurati movimenti di macchina, quasi totale assenza di soggettive.
Titolo originale Kròtki film o zabijaniu
Regia di Krzysztof Kieslowski
Con Miroslav Baka, Jan Tenar, Artur Barcis, Krystyna Janda
Titolo originale ...A Valparaíso
Regia di Joris Ivens
Con Roger Pigaut
Regia di Giuseppe Bertolucci
Con Roberto Benigni, Alida Valli, Carlo Monni, Mario Pachi
****
Carlo Ceruti:
Le disavventure di un giovane muratore toscano tra desideri sessuali repressi, noia, amici, film porno, madre e Berlinguer.
mm40:
Benigni è un'inquieta macchietta che girovaga per la campagna toscana in cerca di una risposta che non sa darsi. I suoi interrogativi sono talmente impossibili che lui stesso ne ignora il senso profondo: accomodandosi sulla gretta e becera coscienza provinciale, finisce per dimenticarsi di sé stesso come individuo ed accettare tutto ciò che gli passa davanti quotidianamente. Religione e politica ne escono beffate. Bella caratterizzazione di clown triste, felice nella scelta di una comicità essenzialmente fisica e, come si addice al contesto popolare, discretamente volgare - irresistibile la progressione coprolalica farfugliante di Benigni per i campi, appena informato della morte della madre.
shiten:
… è un continuo smadonnare e porconare e parlare di sesso ma … al centro dell'attenzione sono l'amore e la fragilità umana..
GIANDANO:
Questa pellicola è grottesca, scorretta, eversiva, rivoluzionaria e scomoda, ma allo stesso tempo molto profonda, e politica.
Guidobaldo Maria Riccardelli:
La trama è illogica quanto sbalorditiva. Uno spaccato sulla vita della piana pratese e fiorentina … L'ignoranza dilagante, il fervore politico distorto, i continui spregi tra poveracci, insomma la toscanità del popolino più gretta mai rappresentata.
La noia, il paese, il prete gli ideali di una generazione tutto sommato non ancora pronta alla rivoluzione culturale che si respirava in quel periodo, l'emancipazione della donna per esempio.
luca826:
Come scrive il Mereghetti sembra di rivedere in lui un matto di altri tempi, così amaro, sognante, debole, ma in grado di trasmettere un'umanità personalissima.
fede993:
Definirlo un tragicomico è riduttivo e banale, Berlinguer ti voglio bene è un film esistenzialista e tragico. Si ride, è vero, ma è una risata che fa piangere, è una risata che lascia l’amaro in bocca. Mario Cioni è un agglomerato di problematiche che non ha la forza per emergere dalla gabbia in cui il mondo lo ha cresciuto; egli è l’unica figura “positiva” della pellicola perché, a differenza dei suoi “amici”, tenta una rivalsa che può avvenire ma che viene metodicamente stroncata dalla malvagità di chi gli sta attorno.
… Il famoso sproloquio è caratterizzato da una volgarità angelica, ovvero innocente, poiché Cioni lamenta l’assenza di senso con cui avvengono le cose e non tanto la sua sessualità bloccata.
tafo:
Lui sogna, immagina il comunismo come puro godimento della carne prima che dell' anima, è convinto che il futuro sarà migliore del presente perchè ha fiducia nel proprio leader e non vuole lasciare la sua mamma per una donna qualsiasi.
… I dialoghi con se stesso di Benigni spaziano dalla rivoluzione all’inferno e al paradiso, dalla necessità fisica della rivolta così come delle pratiche onanistiche.
AndrewTelevision01:
… comparare la normalità col grottesco …
… Mario, in veste da muratore, spiega ai suoi amici la teoria del comunismo, similandolo ad una sega.
Serum:
La sua (non) vicenda risulta essere indirettamente un viaggio nel sottobosco proletario … un omosessuale che sottolinea il paradosso della sua discriminazione (almeno lui può identificarsi con un ruolo preciso) …
… Mario risulta confuso, stordito, imbevuto di ideali rivoluzionari già avviati in un viale del tramonto fatto di abitudine e stanchezza ("Perché Berlinguer non ci dà il via?""Perché ha da fare" …
… alla fine la risposta a tutti i problemi filosofici dell'esistenza sembra essere l'amore, o al limite una bella notte di sesso.
somalsky:
L'ideologia che il P.C.I. di quegl'anni che si diffondeva tra gli operai e la gente semplice cade alle prime contraddizioni radicate, mettendo in risalto l'inadeguatezza culturale delle masse di quel periodo non ancora pronte alla rivoluzione.
Mr Rossi:
… sesso solo immaginato, invocato e imprecato.
… Mario Cioni, ossia l'Omero del villaggio.
… trasposizione cinematografica di un personaggio interpretato da Benigni nella trasmissione "Televacca" … Ispirato alle prime canzoni di Benigni come il celebre "Inno del corpo sciolto" e "La marcia degli incazzati", cantate nel programma tv "Televacca".
bradipo68:
… fa vedere cose che ormai non esistono più. Si parla di balere a cielo aperto (… le balere di una volta erano ricettacolo di ogni genere di variegata umanità), si parla di un partito che non esiste più,si parla anche di feste dell'Unità che non esistono più. Oggi non esistono più neanche i comunisti. … in un'epoca storica diversa il film mostra tutti i segni dell'ingenuità ideologica, tutto l'idealismo ai confini dell'utopia a cui ci si ancorava …
axe:
… una località ove il progresso avanza insensibile; ne sono simboli l'autostrada ed i palazzoni in costruzione, i quali divorano ettari di campagna ormai abbandonata a sè stessa, tra i quali emergono testimonianze di un passato contadino, di cui non sono sopravvissuti che gli aspetti peggiori (case coloniche scalcinate, campi in stato di semi-abbandono, avidità e gretto calcolo diffusi).
Titanic900:
Mi sdubbia alquanto questo film: di cosa parla? cosa mi sta cercando di dire? qual'è il messaggio che devo trovare in mezzo ad uno sproloquio ed alla voglia di sesso di queste quattro persone? Ma poi sai che c'è? che m'importa 'na sega appunto, sarà che questo film me lo sento mio, per la Toscana, per i dialoghi, per l'ambientazione.
Titolo originale La grande bouffe
Regia di Marco Ferreri
Con Marcello Mastroianni, Philippe Noiret, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi, Andréa Ferréol
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Regia di Elio Petri
Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Gianni Santuccio, Orazio Orlando
Regia di Pietro Germi
Con Claudia Cardinale, Pietro Germi, Claudio Gora, Eleonora Rossi Drago, Franco Fabrizi
Regia di Franco Maresco
Titolo originale Caprice
Regia di Joanna Hogg
Con Tilda Swinton, Patti Palladin, Bruce Payne, Rachel Byrd, Marty Cruikshank, Emma Comber
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Titolo originale Plaisir d'amour en Iran
Regia di Agnès Varda
Con Valérie Mairesse, Ali Rafie
Titolo originale The Black Tower
Regia di John Smith
Titolo originale Die Last geboren zu sein
Regia di Sandra Wollner
Con Lena Watson, Ingrid Burkhard, Dominik Warta, Jana McKinnon, Susanne Gschwendtner
****½
Titolo originale Outside Noise
Regia di Ted Fendt
Con Daniela Zahlner, Mia Sellmann, Natascha Manthe, Genevieve Havemeyer-King, Hani Alaraj
Titolo originale Lúa vermella
Regia di Lois Patiño
Con Ana Marra, Carmen Martínez, Pilar Rodlos, Rubio de Camelle
Titolo originale Habfürdö
Regia di György Kovásznai
Titolo originale Cycling the Frame
Regia di Cynthia Beatt
Con Tilda Swinton
Titolo originale Ma vie de courgette
Regia di Claude Barras
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Titolo originale The Gold-Laden Sheep & the Sacred Mountain
Regia di Ridham Janve
Con Lokendra Gurung, Arjun Pant
Titolo originale Taipei Suicide Story
Regia di KEFF
Con Vivian Sung, Tender Huang, Chin-Yu Pan, Ming-shiou Tsai
***½
Titolo originale Meeting the Man: James Baldwin in Paris
Regia di Terence Dixon
Con James Baldwin
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Titolo originale Boro in the Box
Regia di Bertrand Mandico
Con Elina Löwensohn, Thierry Benoiton, Jacques Malnou, Elise Hote, Laure Lapeyre
Titolo originale Ultra Pulpe
Regia di Bertrand Mandico
Con Lola Creton, Pauline Jacquard, Pauline Lorillard, Elina Löwensohn, Anne Lise Maulin
Titolo originale Prehistoric Cabaret
Regia di Bertrand Mandico
Con Elina Löwensohn
Titolo originale Taming the Garden
Regia di Salomé Jashi
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yume:
… Ma questi alberoni che tanto fanno gola a vecchi e nuovi ricchi, erano forse res nullius? Erano merce non protetta a disposizione di chiunque volesse prenderla? … Sotto quelle ombre sono vissute generazioni, nomi e cuori intagliati sulla corteccia ne parlano, ma ora la fame e la miseria rendono irrinunciabile la bella sommetta offerta dall’impresa.
… “E quando avrà tutti gli alberi?" "Allora inseguirà gli uccelli".
In realtà questo Ivanishvili l’ha già fatto, uno stuolo di meravigliosi fenicotteri rosa allieta le sponde di un laghetto …
… il Piccolo principe, la volpe l’intendeva nel senso giusto : “'L’addomesticazione è una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami…”
Lotta uomo-natura e ricchi-poveri
mck:
Come Addomesticare una Volpe (e Farla Diventare un Cane), Adelphi
La volpe, riassume Dugatkin, «ha mostrato, generazione dopo generazione e in tempi relativamente brevi, che non solo l'idea di Beljaev si era rivelata proprio come lui l'aveva ipotizzata, cioè il fatto che se si scelgono animali comuni o amichevoli per la riproduzione questi saranno sempre più amichevoli, ma anche che tutto ciò che Beljaev aveva previsto fin dall'inizio si era rivelato esatto, con dati così scontati che Belajev aveva previsto il giorno in cui si sarebbero ottenute le orecchie flosce, le code arricciate e pattern di pellicce molto particolari, tipici degli animali addomesticati». L'esperimento dava riscontro non solo dal punto di vista esteriore, ma era stato anche in grado di produrre animali con bassi livelli di stress, sempre giovanili anche quando erano adulti, ancora una volta ipotesi che Belajev aveva già formulato.
Trut andò a vivere in una piccola casa con i suoi figli e con questa piccola volpe, che era incinta, e poi insieme anche ai suoi cuccioli. Era anche una scelta delicata perché l'intero team di ricerca doveva evitare il rischio di confondere lo stato genetico delle volpi attraverso una vicinanza eccessiva agli uomini».
Titolo originale Babfilm
Regia di Ottó Foky
Titolo originale I and the stupid boy
Regia di Kaouther Ben Hania
Con Oulaya Amamra, Sandor Funtek
Titolo originale Les Indes galantes
Regia di Clément Cogitore
Titolo originale Nekem az élet teccik nagyon
Regia di Kati Macskássy
Titolo originale Nimic
Regia di Yorgos Lanthimos
Con Matt Dillon, Lizzy Ceniceros, Susan Elle, Rowan Kay, Anvo Kyle, Eugena Lee, Sara Lee
Titolo originale Teknolust
Regia di Lynn Hershman-Leeson
Con Tilda Swinton, Jeremy Davies, James Urbaniak, John O'Keefe, Karen Black, Al Nazemian
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