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Il mio 2021 in sala
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Il mio 2021 in sala

Dopo diverse playlist dedicate a 'retrospettive' filmografiche di Autori vari, ho deciso di provare a proporre una playlist più personale (credo la prima dopo 7 anni) in cui, approfittando della ricorrenza di oggi (l'ultimo dell'anno), elencherò le mie visioni in sala di quest'anno, particolarmente soddisfacente per me non tanto nel numero (comunque molto più abbondante rispetto all'anno precedente) quanto nella qualità generale delle visioni. Oltre a diverse uscite di quest'anno (e del 2020) si troveranno parecchi titoli più o meno 'vecchi', tra cui una certa abbondanza di Wong Kar-Wai e Pedro Almodóvar causata da delle semi-retrospettive (duplicata per il primo Regista, le cui Opere ho già recensito nel sito) incentrate sul loro Cinema. Dopo alcune riflessioni, ho deciso di presentare due volte i film da me visti, appunto, due volte in sala (anche qui parecchio Wong Kar-Wai), essendo questa lista una rilettura del mio anno nel luogo Cinema.
Mi piacerebbe proporre anche una o più liste dedicate a tutte le mie prime visioni del 2021 o perlomeno ad una selezione di migliori e peggiori, e magari anche una playlist di nomi (mai sperimentata da me finora) sugli Autori e sulle Autrici di cui quest'anno ho visto per la prima volta qualcosa, ma questi progetti li tengo per il prossimo anno. Ora iniziamo ad affrontare i titoli della lista, con tanto di commento breve per ciascuno e magari delle intro 'diaristica' in cui descriverò brevemente le circostanze relative alle mie specifiche esperienze in sala.
Piccola nota: per visioni in sala intendo sia le visioni effettivamente avvenute in una sala cinematografica chiusa sia proiezioni ufficiali all'aperto. Escludo invece alcuni titoli da me proiettati privatamente in un cineforum amichevole.

Playlist film

In the Mood for Love

  • Sentimentale
  • Hong Kong
  • durata 98'

Titolo originale Hua yang nian hua

Regia di Wong Kar-wai

Con Tony Leung Chiu Wai, Maggie Cheung, Lai Chen, Rebecca Pan, Paulyn Sun

In the Mood for Love

Uscita in Italia: 20 gen 2025

vedi tutti

05/20
FA YEUNG NIN WAH

 

Dopo mesi di lockdown e altre restrizioni più o meno forti, sul finir di maggio finalmente, insieme a mio fratello, torno in una sala cinematografica (non tra quelle da me più frequentate, anche se la gestione dovrebbe essere la stessa di una delle mie sale preferite) attirato da un titolo appena restaurato: In the Mood for Love (o "Fa yeung nin wah", o 'Hua yang nian hua'), secondo capitolo, dalla lunga e travagliata lavorazione, di una trilogia informale scritta e diretta da Wong Kar-wai, il cui Cinema così scoprii.
Non ho potuto non adorare la straordinaria Fotografia, con dominio di rossi e verdi, la sapiente scelta di tenere nascosti i volti dei rispettivi coniugi della coppia protagonista e la magnifica scelta di Brani musicali montati straordinariamente sulle Immagini, oltre ad avere un Cast straordinario, in particolare Maggie Cheung e Tony Chiu Wai Leung. Molto intrigante anche gli spunti presenti nella storia, un racconto d'amore peculiare che non sembra mai evolvere in qualcosa di fisico, rimanendo relegato a tentativi di reinterpretazione del doppio tradimento subito e in una collaborazione letteraria, chiudendosi malinconicamente ad Angkor Wat.

Rilevanza: 1. Per te? No

Hong Kong Express

  • Poliziesco
  • Hong Kong
  • durata 108'

Titolo originale Chong qing sen lin

Regia di Wong Kar-wai

Con Tony Leung Chiu Wai, Takeshi Kaneshiro, Brigitte Lin Chin Hsia, Faye Wong, Valerie Chow

Hong Kong Express

In streaming su CG Collection Amazon channel

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05/25
CHUNG HING SAM LAM

 

Dopo essere rimasto fortemente colpito da 'In the mood for love', decisi di approfittare di una retrospettiva, in una delle mie sale preferite (gestita, per chi avesse interesse, dalla società bergamasca Lab80), dedicata al Cinema di Wong Kar-Wai per approfondire la sua Poetica: recuperai così "Chung Hing sam lam" (quasi sicuramente nella versione, più lunga, internazionale), mio 'coetaneo', rafforzando così l'apprezzamento per questo Autore.
Scritto e diretto 'd'istinto' durante una pausa da un altro film, "Chung Hing sam lam" (aka 'Chóngqìng sēnlín') racconta due storie in cui dramma e commedia si collegano tramite sentimenti d'amore.
L'Amore viene trattato con modalità 'irreali' ma anche anti-hollywoodiane, negando in entrambe le storie una conclusione tradizionale e 'giocando' con gli stereotipi del sentimentalismo convenzionale senza mai idealizzarli. Anche se entrambe le storie vengono narrate prevalentemente dai protagonisti maschili, sono in realtà le protagoniste femminili a catturare realmente la scena e ad avere le parti più attive all'interno dei due segmenti.
Impreziosito da un montaggio gustosamente alternato, una Fotografia straordinaria nei Colori, senza dimenticare il grandissimo apporto della Colonna Sonora (valorizzata in certi momenti da dei ralenti sublimi) e l'intenso lavoro svolto da tutto il Cast, "Chung Hing sam lam" fin dalla prima visione mi ha colpito molto portandomi a considerarlo un Gioiellino.

Rilevanza: 1. Per te? No

Happy Together

  • Drammatico
  • Hong Kong
  • durata 93'

Titolo originale Happy Together

Regia di Wong Kar-wai

Con Leslie Cheung, Tony Leung Chiu Wai, Chang Chen, Gregory Dayton

Happy Together

In streaming su CG Collection Amazon channel

vedi tutti

06/01
CHUN GWONG CHA SIT

 

Il mio terzo incontro con Wong Kar-Wai è stato il mio preferito: "Chun gwong cha sit" (o 'Chun guang zha xie'), aka 'Happy Together' (come la canzone che chiude l'Opera), sesto lungometraggio diretto dall'Autore, anche sceneggiatore e co-produttore, un film drammatico sentimentale divenuto Cult nel Cinema 'Queer'.
Alternando Colore e Bianco & Nero e operando una sempre grandiosa cernita musicale, l'evoluzione continua di allontanamenti, riavvicinamenti e gelosie dei protagonisti viene messa in scena con grande forza e convinzione, concedendosi momenti ironici e delicati mantenendo in generale un'Atmosfera di melanconia diffusa. La vicenda romantica trascina dentro di sé molteplici altre riflessioni, dalla Solitudine alla ricerca della propria Identità, quindi al tema del Viaggio in cui leggiamo sia il fascino del Sublime quando si affronta la potenza della Natura sia nella rivelazione della propria condizione di Non Appartenenza. Tutti questi spunti vengono 'inalati' durante la visione elaborandoli come sensazioni intrecciate, a cui si uniscono numerose altre sensazioni.

 

06/03
AFRICAN DREAMERS

 

Pochi giorni dopo aver visto (e adorato) "Chun gwong cha sit" avviene la mia prima visione dell'anno in sala al di fuori del Cinema di Wong Kar-Wai e con un film recente: incitato da un mio amico attivo nei centri sociali ho, infatti, recuperato la visione di "African Dreamers", assente non slo qui su filmtv ma anche su imdb (è invece presente su letterboxd, votato soltanto dal sottoscritto). Documentario realizzato dal collettivo giornalistico Hic Sunt Leones, il film racconta la storia di 5 ragazze africane affrontando, in esse, temi importanti come la mutilazione genitale femminile, i matrimoni combinati per bambine, la prostituzione, lo sfruttamento minorile, l'abbandono scolastico e così via.
Visivamente, il film propone inquadrature molto buone, di paesaggi ma soprattutto di persone, mettendo però l'estetica al servizio degli argomenti trattati, mentre le cinque vicende narrate coinvolgono per l'intensità emotiva.
D'altro canto, però, oltre ad alcuni tocchi a mio avviso un po' 'bruttini' (come i titoli con effetto 'sberluccicante'), predomina un certo eccesso di retorica, respirabile soprattutto nella scelta di far doppiare la maggior parte delle interviste con recitazioni troppo marcate (per me i documentari dovrebbero essere solo sottotitolati), in certi interventi e nello script della voce narrante.
Resta, però, un documentario piuttosto interessante.

Rilevanza: 1. Per te? No

Angeli perduti

  • Drammatico
  • Hong Kong
  • durata 90'

Titolo originale Duo luo tian shi

Regia di Wong Kar-wai

Con Takeshi Kaneshiro, Leon Lai, Karen Mok, Michelle Reis, Charlie Yeung

Angeli perduti

In streaming su CG Collection Amazon channel

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06/08
DO LOK TIN SI

 

Proseguì la retrospettiva dedicata a Wong Kar-Wai con "Do lok tin si" (o 'Duòluò tiānshǐ'), ovvero 'Angeli perduti', e se non ricordo male in questo periodo il coprifuoco era a mezzanotte (infatti qui dovrei aver parlato a lungo con un amico dopo la fine della proiezione).
Realizzato nel 1995 partendo da un'idea scartata per "Chung Hing sam lam", per certi versi siamo di fronte ad una seconda parte (spirituale almeno) del Film del 1994.
Come sempre Wong racconta delle difficili storie d'amore, una tra un sicario e la sua 'socia', fondata sull'assenza e culminata in un 'tradimento', l'altra vissuta da un pazzo ex-carcerato che di notte 'lavora' in negozi chiusi incontrando una donna ossessionata da un vecchio amore.
Le due narrazioni, superbamente montate in modo alternato tra di loro, creano un'incessante evoluzione di toni e atmosfere, stimolando intriganti spunti di riflessione, sull'Amore, sulla Solitudine, la Follia, la Violenza, il Lutto e così via, avvolgendo l'Individuo Spettatore di Emozioni sincere e profonde, aiutato da una costruzione visiva magnifica e da una selezione grandiosa dei Brani sonori, tutti montati con precisione sulle Immagini e carichi di significati.
Un altro Gioiellino.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Old Boy

  • Noir
  • Corea del Sud
  • durata 119'

Titolo originale Oldboy

Regia di Chan-wook Park

Con Choi Min-sik, Yu Ji-tae, Kang Hye-jeong, Ji Dae-han, Oh Dal-su

Old Boy

In streaming su Now TV

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06/14
OLDEUBOI

 

A giugno avviene la mia prima revisione in sala (con mia sorella) di un Film approfittando di un altro restauro, ovvero quello operato sul Capolavoro di Park Chan-wook 'Oldboy'. Tra l'altro qui ritornai nell'altra mia sala preferita di Bergamo, il Conca Verde.
Secondo capitolo della Trilogia della Vendetta e ispirato alla serie manga di Minegishi Nobuaki, "Oldboy" è uno dei più grandi Cult del Cinema asiatico post-2000.
Da me adorato fin dalla primissima visione, con immediato ripasso delle scene fondamentali (quasi tutto il Film), riguardandolo al Cinema l'apprezzamento è cresciuto ulteriormente, gustando alla massima potenza la sua impeccabilità stilistica, dalla straordinaria Messa in Scena psicologica alla brillante Gestione degli Ambienti al Montaggio dal Ritmo impeccabile eccetera. Grandioso tutto il Cast, in particolare il magnifico Choi Min-sik, e di titanico Impatto emotivo la Colonna Sonora.
"Oldboy" è una Tragedia che studia temi importanti come la ricerca intrinsecamente dolorosa della Conoscenza, l'auto-annichilimento insito nella brama di Vendetta, la misteriosità dell'Amore e così via.
Uno dei più grandi Capolavori del nuovo Millennio e Park Chan-wook un Autore da studiare se si ama l'Arte cinematografica.

Rilevanza: 1. Per te? No

As Tears Go By

  • Poliziesco
  • Hong Kong
  • durata 94'

Titolo originale Wong gok ka moon

Regia di Wong Kar-wai

Con Andy Lau, Maggie Cheung, Jacky Cheung, Alex Man

As Tears Go By

In streaming su CG Collection Amazon channel

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06/15
WONG GOK KA MOON

 

Penultimo appuntamento della retrospettiva in sala dedicata a Wong Kar-Wai (in realtà poi l'ultimo titolo venne inserito da Lab80come primo evento in lingua originale della rassegna estiva all'aperto), "Wong gok ka moon" (o 'Wang Jiao ka men) aka 'As Tears Go By" è stato anche il primo di questi Film che non ho poi rivisto quando l'han ri-proposto un paio di mesi dopo. Esordio alla regia per Wong, già attivo come sceneggiatore, la pellicola è un mix di dramma sentimentale e gangster movie con Andy Lau, Maggie Cheung e Jacky Cheung ("Dip huet gai tau", Bullet in the Head) come Terzetto protagonista.
Tra i film da me finora visti dell'Autore questo è sicuramente il meno riuscito e più acerbo, prepotentemente ancorato all'estetica ottantiniana e contenutisticamente ancora molto 'abbozzato'.
Detto ciò, come pellicola a sé stante funziona e pure molto bene, soprattutto se si amano i film action-gangster orientali, l'utilizzo di "Take My Breath Away" è suggestivo e anticipa le scelte 'da juke box' delle successive Opere di Wong, il Cast è tutto straordinariamente in parte specialmente per il Terzetto Protagonista e, seppur in modo molto più acerbo e meno approfondito, si possono già trovare Tematiche care a Wong.
Concludendo, pur essendo lontano dai Capolavori del Cineasta, "Wong Gok ka moon" è un'opera molto interessante e ben realizzata.

Rilevanza: 1. Per te? No

Days of Being Wild

  • Drammatico
  • Hong Kong
  • durata 94'

Titolo originale Days of Being Wild

Regia di Wong Kar-wai

Con Leslie Cheung, Maggie Cheung, Andy Lau, Carina Lau, Rebecca Pan, Jacky Cheung

Days of Being Wild

In streaming su CG Collection Amazon channel

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06/23
AH FEI JING JUEN

 

La retrospettiva dedicata a Wong Kar-Wai si concluse con il suo secondo Lungometraggio registico (e primo capitolo dela trilogia ideale proseguita poi con 'In the Mood for Love' e "2046"), "Ah Fei jing juen" (o 'A fei zheng zhuan') aka 'Days of Being Wild': come 'As Tears Go By', anche questo lo vidi una sola volta, ma non avrei potuto rivederlo poiché, essendo stato utilizzato da Lab80 come primo titolo in lingua originale nella sua rassegna estiva all'aperto, di fatto si troncò la retrospettiva 'Una questione di stile'.
Qui lo Stile e la Poetica di Wong iniziano a farsi sentire con maggior nitidezza incominciando dalla Colonna Sonora, con una selezione di brani eterogenea montati con precisione stupenda su Immagini di vario tipo.
Importante è il ruolo degli Orologi e dell'ora, suscitando inevitabili riflessioni sul Tempo e sulla Storia, e non si può non pensare anche all'idea della Morte, alla sua attesa e/o al desiderio di fuggirne cercando stimoli di Vita che, però, nascondono germi di Tristezza.
Tutti questi spunti si riuniscono nelle tipologie di Amore osservate attraverso un mosaico squisitamente corale di narrazioni creando un continuo e incessante intrecciarsi e sciogliersi di destini umani in cui però la felicità di una relazione serena non ha spazio per svilupparsi per nessuno e nessuna.
Ennesimo Gioiellino di Wong Kar-Wai.

Rilevanza: 1. Per te? No

Hong Kong Express

  • Poliziesco
  • Hong Kong
  • durata 108'

Titolo originale Chong qing sen lin

Regia di Wong Kar-wai

Con Tony Leung Chiu Wai, Takeshi Kaneshiro, Brigitte Lin Chin Hsia, Faye Wong, Valerie Chow

Hong Kong Express

In streaming su CG Collection Amazon channel

vedi tutti

06/30
CHUNG HING SAM LAM

 

Arriva a fine giugno la mia prima revisione ravvicinata in sala (in realtà all'aperto) di un'Opera di Wong Kar-Wai con 'Hong Kong Express'. Avendone già parlato sopra, non aggiungo altro se non che, alla seconda visione, lo considerai un autentico Capolavoro.

Rilevanza: 1. Per te? No

In the Mood for Love

  • Sentimentale
  • Hong Kong
  • durata 98'

Titolo originale Hua yang nian hua

Regia di Wong Kar-wai

Con Tony Leung Chiu Wai, Maggie Cheung, Lai Chen, Rebecca Pan, Paulyn Sun

In the Mood for Love

Uscita in Italia: 20 gen 2025

vedi tutti

07/07
FA YEUNG NIN WAH

 

Seconda revisione ravvicinata di un'Opera di Wong Kar-Wai, questa volta con la mia primissima esperienza del suo Cinema ovvero 'In the Mood for Love'. Anche qui, avendone già parlato, aggiungo solo che, riguardandolo dopo un mesetto e avendo recuperato altri suoi lavori, ho consolidato il mio apprezzamento considerandolo un Capolavoro.

Rilevanza: 1. Per te? No

Banksy - L'arte della ribellione

  • Documentario
  • Gran Bretagna
  • durata 112'

Titolo originale Banksy and the Rise of Outlaw Art

Regia di Elio Espana

Con Banksy, Felix Braun, Claire de Dobay Rifelj, Ben Eine, Will Ellsworth-Jones

Banksy - L'arte della ribellione

IN TV Sky Arte

canale HD 120 vedi tutti

07/12
BANKSY AND THE RISE OF OUTLAW ART

 

Grazie ad un amico, la sera prima del mio compleanno riuscii a vedere (doppiato in italiano) 'Banksy - L'arte della ribellione' ("Banksy and the Rise of Outlaw Art"). Scritto, diretto, prodotto e montato da Elio Espana, è un interessante documentario appunto su Banksy e sulla Street Art.
Per chi, come me, conosce l'Artista in questione solo molto vagamente (non mi riferisco all'identità specifica ma al suo percorso stilistico e poetico), questo documentario ricostruisce in modo efficace la sua evoluzione mettendone in luce anche alcune (involontarie) contraddizioni. Personalmente, però, ho trovato ancor più stimolanti i risvolti socio-politici che Banksy e, in generale, la Street Art hanno assunto, sia consapevolmente sia incidentalmente, nei vari anni, contrastando già come idea in sé i principi autoritari del controllo e del decoro (borghese) e, quasi inevitabilmente, andando a toccare criticamente aspetti negativi del sistema economico e politico in cui viviamo, anche se il rischio di assorbimento da parte di esso è a dir poco elevato.
Da rivedere.

Rilevanza: 1. Per te? No

La legge del desiderio

  • Mélo
  • Spagna
  • durata 102'

Titolo originale La ley del deseo

Regia di Pedro Almodóvar

Con Eusebio Poncela, Carmen Maura, Antonio Banderas, Bibí Andersen, Miguel Molina

La legge del desiderio

In streaming su Apple TV

vedi tutti

07/14
LA LEY DEL DESEO

 

La sera dopo il mio compleanno, invece, giunge il mio primo appuntamento dell'anno (e terzo in generale) con il Cinema di Pedro Almodóvar assistendo alla proiezione di "La Ley del Deseo".
Primo lavoro realizzato dall'Autore con la sua (e del fratello) casa di produzione indipendente El Deseo, l'Opera inizia a preparare diversi elementi che poi torneranno nella sua Filmografia, in particolare 'provando' (se non ricordo male con un bel piano-sequenza) "La Voix Humaine" di Cocteau (ispiratrice poi di "Mujeres..." e ovviamente "The Human Voice") e affrontando il tema autobiografico dell'omosessualità.
Il Film mi ha colpito notevolmente, per l'ottima costruzione della messa in scena, per le straordinarie interpretazioni del cast e, in particolar modo, per la presenza di una sottile ma penetrante carica malinconica ben mescolata nella coltre di (auto)ironia che, in diversi punti, arriva a suscitare una forte carica ilare.
Dopo diversi mesetti dalla visione la volontà di riguardarlo e rigoderlo si avverte con una certa insistenza. Consigliatissimo.

Rilevanza: 1. Per te? No

Angeli perduti

  • Drammatico
  • Hong Kong
  • durata 90'

Titolo originale Duo luo tian shi

Regia di Wong Kar-wai

Con Takeshi Kaneshiro, Leon Lai, Karen Mok, Michelle Reis, Charlie Yeung

Angeli perduti

In streaming su CG Collection Amazon channel

vedi tutti

07/21
DO LOK TIN SI

 

Terza revisione di Wong Kar-Wai, anche qui mi limito a dire quel che ho detto per i precedenti, ovvero che alla seconda visione l'ho ritenuto un Capolavoro.

Rilevanza: 1. Per te? No

Comedians

  • Commedia
  • Italia
  • durata 96'

Regia di Gabriele Salvatores

Con Alessandro Besentini, Francesco Villa, Natalino Balasso, Demetra Bellina, Marco Bonadei

Comedians

In streaming su Rai Play

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07/25
COMEDIANS

 

Quest'anno son riuscito a recuperare per la prima volta una proiezione di un Film di Salvatores con il suo ultimo "Comedians", il quale doveva essere proiettato (come gli altri film della rassegna estiva) all'aperto ma poi causa pioggia si tenne in sala.
Mia prima visione di un titolo ufficialmente (secondo imdb) del 2021, "Comedians" è una trasposizione dell'omonima pièce teatrale inglese di Trevor Griffiths, già fonte d'ispirazione per "Kamikazen - Ultima notte a Milano" (tra i primissimi film del regista napoletano), e parla, appunto, di comici (per la precisione aspiranti ed 'ex').
Come spesso (mi) accade col cinema di Salvatores, anche qui ho notato qualche caduta di tono e un'impostazione (per me) un po' troppo teatrale delle interpretazioni (a mio avviso comunque ottime), ma per contro (e anche questo mi capita spesso con Salvatores) ho avvertito anche un forte coinvolgimento personale dell'autore, il quale mette in scena con grandissima abilità tecnica il proprio racconto, in particolare manipolando la linearità per meglio raggiungere un certo tipo di pathos. Inoltre vengono lanciati diversi spunti di riflessione estremamente stimolanti sui rapporti tra Arte (comica) e Realtà, ottenendo un affresco alquanto malinconico ma non privo di speranza.
Da rivedere.

Rilevanza: 1. Per te? No

The Human Voice

  • Cortometraggio
  • USA, Spagna
  • durata 30'

Titolo originale La Voz Humana

Regia di Pedro Almodóvar

Con Tilda Swinton, Augustin Almodóvar, Miguel Almodóvar, Pablo Almodóvar, Diego Pajuelo

The Human Voice

07/28

THE HUMAN VOICE

 

Sul finir di luglio, insieme ad un giro d'amicizie, ho assistito a ben due proiezioni almodovariane, questo perché la prima era il Cortometraggio "The Human Voice" (che poi è l'unico titolo riportato sul biglietto).
Ispirato all'opera teatrale "La Voix Humaine" di Jean Cocteau, che Almodóvar aveva già in parte trattato in "La Ley del Deseo" e in "Mujeres...", "The Human Voice" è un intrigante corto artistico, a quanto pare primissimo lavoro in english del Regista spagnolo.
Dopo un breve 'prologo' con alcuni cambi di scena, assistiamo ad un lungo e variegato monologo della protagonista, una sempre straordinaria Tilda Swinton, alle prese con un ex-partner e con forti problemi interiori, il tutto inserito in un set che non nasconde la sua natura finta e immerso nella tecnologia contemporanea (la telefonata avviene con cuffie wireless, permettendo numerosi cambi di scena). Colori stupendi e scatti di furia impreziosiscono quest'opera particolarmente interessante che spero di rivedere prima o poi.

Rilevanza: 1. Per te? No

Donne sull'orlo di una crisi di nervi

  • Commedia
  • Spagna
  • durata 90'

Titolo originale Mujeres al borde de un ataque de nervios

Regia di Pedro Almodóvar

Con Carmen Maura, Rossy De Palma, Antonio Banderas, Maria Barranco, Julieta Serrano

Donne sull'orlo di una crisi di nervi

In streaming su Now TV

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MUJERES AL BORDE DE UN ATAQUE DE "NERVIOS"

 

Collegato al Film precedente dalla comune ispirazione (anche se qui sicuramente molto più rimaneggiata), la seconda Opera almodovariana vista proiettata il 28 luglio è stata "Mujeres al Borde de un Ataque de "Nervios"", che già vidi diversi anni fa segnando la mia prima incursione nel Cinema dell'Autore spagnolo. Già allora fu una rivelazione quest'Opera verosimilmente assurda in cui dramma sentimentale e thriller si mescolano ottenendo una Commedia briosa e gustosamente intricata. Il mondo in cui si muove la Protagonista è popolato da una fauna di personaggi bizzarri, tutti in un modo o nell'altro folli, e il Regista mette in scena questo incrocio di deliri umani ricreando un'atmosfera sospesa tra Realismo, Surrealismo e Sperimentalismo (brillante l'uso di un modellino per mostrare, all'inizio, l'appartamento in cui vive la Donna).
La revisione non ha potuto far altro che confermare e consolidare la mia adorazione per quello che ora con sicurezza reputo un autentico Capolavoro, rafforzato da un Cast in grandissima forma e da una stupenda colonna sonora.

Rilevanza: 1. Per te? No

Kika - Un corpo in prestito

  • Commedia
  • Spagna
  • durata 115'

Titolo originale Kika

Regia di Pedro Almodóvar

Con Victoria Abril, Veronica Forqué, Peter Coyote, Alex Casanovas

Kika - Un corpo in prestito

In streaming su Apple TV

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08/04

KIKA

 

Il terzo appuntamento estivo con il Cinema almodovariano doveva avvenire ancora all'aperto ma, come per "Comedians", anche qui la pioggia ha spostato l'evento in sala.
A differenza di alcuni miei amici presenti casualmente in sala "Kika" mi ha conquistato per il suo intrigante tour de force demenzial-grottesco, anche se pure per me non è sicuramente l'opera migliore di Almodovar (almeno tra le pochissime che ho finora visto). In particolare la lunga scena dello stupro mi ha un po' disturbato eticamente per il tono ironico utilizzato, seppure nelle scene successive si 'redima' un attimo mettendo in luce la sofferenza subita dalla protagonista Kika. Inoltre, a diversi mesi di distanza dalla visione, le emozioni e gli spunti di riflessione suscitati sono andati man mano annebbiandosi.
In ogni caso "Kika" è un'opera artistica realizzata in modo personale da Almodovar e rafforzata da un Cast in grandissima forma, e spero di rivederla prima o poi.

Rilevanza: 1. Per te? No

Il fiore del mio segreto

  • Commedia
  • Spagna
  • durata 100'

Titolo originale La flor de mi secreto

Regia di Pedro Almodóvar

Con Marisa Paredes, Juan Echanove, Joaquim Cortez, Rossy De Palma

Il fiore del mio segreto

In streaming su Amazon Video

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08/18

LA FLOR DE MI SECRETO

 

L'ultimo appuntamento estivo (ma non annuale) col Cinema di Almodóvar avviene con "La Flor de mi Secreto", realizzato dall'Autore due anni dopo "Kika" ispirandosi in parte al racconto "The Lovely Leave" di Dorothy Parker.
Come le altre Opere del Cineasta, anche questa è riuscita a convincermi molto e a spronarmi ad approfondire la sua Poetica. In particolare, rispetto ai lavori precedenti da me guardati del Regista, questo si presenta con tonalità molto più fortemente drammatiche, per certi versi affini ai futuri "Dolor y Gloria" e "The Human Voice". I dilemmi interiori della scrittrice Protagonista (una grandiosa Marisa Paredes) coinvolgono intimamente l'individuo spettatore, valorizzati da una scelta precisa di musiche e movimenti di macchina (impressa in particolare mi è rimasta la scena delle proteste studentesche). L'ironia almodovariana, comunque, non mancano e, insieme alla dolce storia d'amore con l'editore, conferiscono all'Opera quella giusta leggerezza necessaria. Da rivedere.

Rilevanza: 1. Per te? No

Estate '85

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 100'

Titolo originale Eté 85

Regia di François Ozon

Con Félix Lefebvre, Benjamin Voisin, Philippine Velge, Valeria Bruni Tedeschi

Estate '85

08/19
ÉTÉ 85

 

Con più o meno lo stesso giro d'amicizie con cui vidi "The Human Voice", la sera dopo "La Flor de mi Secreto" vidi, doppiato, "Été 85" di Ozon, da me qui esplorato per la prima volta.
Ispirato al romanzo "Dance on My Grave" di Aidan Chambers, si tratta di un film drammatico-sentimentale francese con tematiche omosessuali.
Già subito dopo la visione non ero sicuro su quanto mi avesse convinto e, dopo mesi, ancora sono alquanto scisso nei confronti di quest'opera. Alcuni aspetti, infatti, sono intriganti, sia nella costruzione audio-visiva (tra fotografia, montaggio e accostamento musiche e immagini) sia nei contenuti. Per contro, però, ho trovato parecchi elementi mezzi(?) cliché, in particolare nella struttura tipica dei drammoni romantici e dei film rincorri-premi. Sicuramente il non riuscire ad apprezzare il doppiaggio italiano sui film francesi ha contribuito a rafforzare i dubbi negativi, specialmente per quello eseguito da Tedeschi su sé stessa. Però come film è almeno carino e una revisione in francese ho voglia di sperimentarla, seppur non nell'immediato.

Rilevanza: 1. Per te? No

Madre

  • Drammatico
  • Corea del Sud
  • durata 128'

Titolo originale Madeo

Regia di Joon-ho Bong

Con Hye-ja Kim, Bin Won, Ku Jin, Yoon Jae-Moon, Mi-sun Jun, Young-Suck Lee, Sae-Beauk Song

Madre

In streaming su Amazon Prime Video

08/23

MADEO

 

Sempre quasi con il giro d'amicizie di sopra recuperai rocambolescamente la visione in lingua originale di "Madeo", quinta mia esperienza col Cinema di Bong Joon Ho (per cui adesso 'posso' dire con una buona sicurezza di adorare pienamente la sua Poetica) e seconda in proiezione (poco prima del covid, infatti, vidi in sala 'Memorie di un assassino').
Distribuito in italia solo nel 2021 (l'uscita originaria è del 2009), certamente sulla scia del successo di 'Parasite', "Madeo" è un thriller drammatico incentrato sulla volontà di una madre di scagionare il figlio con deficit mentale dall'accusa di omicidio di una giovane ragazza. Sublime nelle Immagini e nel comparto sonoro, ma soprattutto nel loro accostamento (le danze della protagonista su cui si apre e chiude il Film son qualcosa di poeticamente doloroso) e rafforzato dalle intense interpretazioni del Cast (si vede che Hye-ja Kim è stata pensata per il ruolo), anche con quest'Opera l'Autore spinge l'individuo spettatore ad affrontare emozioni contrastanti e a mettere in discussione le proprie sicurezze etiche.
Un altro Gioiellino di un Regista straordinario.

Rilevanza: 1. Per te? No

Happy Together

  • Drammatico
  • Hong Kong
  • durata 93'

Titolo originale Happy Together

Regia di Wong Kar-wai

Con Leslie Cheung, Tony Leung Chiu Wai, Chang Chen, Gregory Dayton

Happy Together

In streaming su CG Collection Amazon channel

vedi tutti

09/01

CHUN GWONG CHA SIT

 

L'ultimo appuntamento di proiezioni estive all'aperto e l'ultima revisione di Wong Kar-Wai si incontrano con 'Happy Together', che rimane così la mia Opera preferita del Cineasta e che mi sa che inserirò nella mia lista indicativa di Film da (cercare di) riguardare ogni anno. 

Rilevanza: 1. Per te? No

Il collezionista di carte

  • Thriller
  • USA
  • durata 112'

Titolo originale The Card Counter

Regia di Paul Schrader

Con Oscar Isaac, Tye Sheridan, Willem Dafoe, Tiffany Haddish, Billy Slaughter, Joel Michaely

Il collezionista di carte

In streaming su Netflix

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09/06

THE CARD COUNTER

 

Il mio ritorno nel mio cinema principale di visioni (il Conca Verde di Bergamo) avviene con la prima visione in sala di un film di Schrader: "The Card Counter", thriller drama del 2021 con Martin Scorsese tra i produttori esecutivi presentato a Venezia.
Durante la visione mi è piaciuto moltissimo per l'estetica visiva e sonora (i flashback con le torture ripresi con grandangoli esagerati sono sconvolgenti, ma ci sono diverse altre piccole raffinatezze stilistiche nella pellicola) e per gli spunti di riflessione stimolati, in particolare sui crimini di guerra compiuti dall'esercito statunitense nella lotta al terrorismo (spesso, aggiungo, innestato se non addirittura finanziato dagli usa stessi) ma anche sul bisogno di Redenzione. L'atmosfera scorsesiana e qualche richiamo (secondo me) a "The Hustler", nonché il lavoro svolto dal grandissimo Cast, hanno rafforzato il mio apprezzamento mentre lo guardavo, ma discutendone poi un attimo con un amico e lasciando passare del tempo forse l'ho ridimensionato un pochino. In ogni caso spero di rivederlo.

Rilevanza: 1. Per te? No

Falling - Storia di un padre

  • Drammatico
  • Canada
  • durata 112'

Titolo originale Falling

Regia di Viggo Mortensen

Con Viggo Mortensen, Lance Henriksen, Sverrir Gudnason, Hannah Gross, Laura Linney

Falling - Storia di un padre

In streaming su Amazon Video

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09/13

FALLING

 

Da quando scoprii che, oltre all'imminente (spero) "Crimes of the Future", Mortensen e Mortensen avevano collaborato una terza volta nel recente esordio alla regia dell'Attore, puntai questo "Falling", così alla fine lo vidi al cinema nonostante le aspettative, dai trailer vari, non fossero proprio altissime (ma la buona accoglienza critica mi fece mantenere una discreta speranza).
Oltre a dirigere e recitare Mortensen ha curato personalmente anche la sceneggiatura, la produzione e pare persino la colonna sonora. L'autore, di positivo, adotta un'intrigante struttura narrativa in parallelo in cui il presente si interseca con i ricordi (falsati?) dell'anziano protagonista, inoltre propone alcune immagini interessanti, affronta temi sempre importanti come l'accettazione dell'omosessualità e la difficoltà dei rapporti famigliari e in certi punti diverte ottenendo un ottimo lavoro dal proprio Cast, Henriksen in primis, ed è sempre un piacere vedere David Cronenberg.
Però, come mi aspettavo, "Falling" è anche e, per me, soprattutto ricolmo di una retorica melodrammatica alla lunga sfiancante, oltre ad essere allineata ad un pensiero piuttosto moderato e vicino a roba come "Green Book", quindi per me si ferma a malapena al discreto ottenendo senza ripensamenti l'ultimo posto di una mia ideale 'classifica' delle mie visioni in sala di quest'anno.

Rilevanza: 1. Per te? No

Pagine dal libro di Satana

  • Drammatico
  • Danimarca
  • durata 137'

Titolo originale Blade af Satans Bog

Regia di Carl Theodor Dreyer

Con Helge Nissen, Halvard Hoff, Jacob Texière, Hallander Helleman

Pagine dal libro di Satana

09/18

BLADE AF SATANS BOG

 

L'associazione Lab80 quest'anno ha aperto una nuova sala a Bergamo, chiamata Lo Spazio Bianco, e così decisi di esplorarla (anche se in realtà l'evento fu deviato in un salone accanto) assistendo alla proiezione gratuita della prima parte di quest'Opera di Dreyer, con insonorizzazione dal vivo e utilizzo di pellicola.
Da diversi mesi spero che si decidano a proporre anche la seconda parte di questo Film, quindi essendo la visione ancora incompleta mi limito a dire che è un Classico del Cinema muto alquanto intrigante.

Rilevanza: 1. Per te? No

Dune

  • Fantascienza
  • Gran Bretagna, Canada, Ungheria, USA
  • durata 155'

Titolo originale Dune

Regia di Denis Villeneuve

Con Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Dave Bautista, Zendaya

Dune

In streaming su Netflix

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09/24

DUNE: PART ONE

 

Prima (almeno da diversi anni a questa parte) mia visione cinematografica avvenuta con prenotazione, anche io come molta altra gente non ho resistito alla curiosità di vedere la prima parte del "Dune" di Villeneuve, Autore che di cui recentemente ho recuperato anche "Blade Runner 2049" arrivando così alla mia fatidica 'quota 5' di Opere minime per potermi sentire in grado di 'conoscere' la Poetica di un Regista (in realtà è più una mia fissa che altro, ma facciam finta di niente).
La saga (che devo leggere assolutamente) di Frank Herbert è, da decenni, nel mirino di varie major e autori cinematografici ma tra produzioni fallite (in particolare la versione di Jodorowsky) e trasposizioni non pienamente convincenti (alcune miniserie televisive dei primi 2000 ma soprattutto il film diretto da Lynch) il fandom della serie letteraria non aveva ancora trovato una soddisfacente traduzione filmica dell'opera. Dopo tre mesi dalla prima (e intanto unica) visione devo ancora ricalibrare emozioni e riflessioni ma sicuramente, nonostante qualche dubbio sulla sua effettiva 'importanza' e una chiusura tronca (ma, per me, 'sensata'), questo "Dune" è un Film grandioso visivamente e sonoramente (Zimmer qui è al suo meglio), caratterizzato da una dimensione epica autentica e ricca di spunti di riflessione intelligenti. Attendo quindi anch'io "Part Two".

Rilevanza: 1. Per te? No

Drive My Car

  • Drammatico
  • Giappone
  • durata 179'

Titolo originale Doraibu mai kâ

Regia di Ryûsuke Hamaguchi

Con Hidetoshi Nishijima, Tôko Miura, Masaki Okada, Reika Kirishima

Drive My Car

In streaming su Amazon Video

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09/27
DORAIBU MAI KÂ

 

Questa in realtà, e non la prima parte di 'Pagine dal libro di Satana', è stata la mia prima visione nella sala Lo Spazio Bianco, ed è stata un'altra folgorazione per un Regista a me 'sconosciuto'.
Diretto e co-sceneggiato da Ryûsuke Hamaguchi, ispirandosi ad un racconto di Haruki Murakami contenuto nella raccolta "Onna no inai otokotachi" (Uomini senza donne), "Drive My Car" è un'Opera drammatica che, fin dalla sua presentazione al festival di Cannes, ha guadagnato un buon successo di critica.
Hamaguchi si prende tutto il tempo necessario (quasi 3 ore di durata con un prologo di 40 minuti prima dei titoli d'inizio) nel costruire il proprio discorso mantenendo sempre una dimensione reale e così affrontando Tematiche profonde come Lutto e Morte, Comunicazione e Arte, queste ultime due straordinariamente rafforzate dal Multilinguismo degli esperimenti teatrali del protagonista maschile e dalla conseguente Meta-narrazione. Sorretto da una Fotografia poetica, un Montaggio magnificamente ritmato, Musiche delicate e Interpretazioni eccellenti, nonché da Silenzi anche assordanti, "Drive My Car" mi ha colpito nell'intimo e spero di rivederlo presto.

Rilevanza: 1. Per te? No

Una donna promettente

  • Drammatico
  • USA
  • durata 113'

Titolo originale Promising Young Woman

Regia di Emerald Fennell

Con Carey Mulligan, Bo Burnham, Laverne Cox, Clancy Brown, Jennifer Coolidge, Adam Brody

Una donna promettente

In streaming su Netflix

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10/04

PROMISING YOUNG WOMAN

 

Ottobre inizia con una regia femminile, la mia prima (in sala) dell'anno, vedendo "Promising Young Woman", scritto, diretto (al suo esordio in un lungometraggio), co-prodotto e interpretato in un cameo non accreditata da Emerald Fennell la quale ha con questo vinto, tra gli altri premi, dell'oscar per la miglior sceneggiatura originale.
Partendo con un tono da (rape &) revenge thriller, il film punta a riflettere sulla cultura dello stupro e il suo radicamento nella società adottando un approccio decisamente esplicito, forse anche troppo, ma almeno certi spunti di riflessione si fan sentire.
Sul piano estetico mi ha convolto molto più che su quello narrativo: dall'alternanza di tonalità e atmosfere tese con momenti 'leggeri' alle interpretazioni del cast (Muligan giustamente apprezzata dalla critica), passando per la fotografia cromaticamente intrigante e per l'utilizzo delle Musiche giungendo al Montaggo di Frédéric Thoraval .
Sono ancora indeciso sull'epilogo, voluto dalla produzione, ma anche lì la costruzione estetica è ottima.
Da rivedere prima o poi.

Rilevanza: 1. Per te? No

Fino all'ultimo respiro

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 90'

Titolo originale À bout de souffle

Regia di Jean-Luc Godard

Con Jean Seberg, Jean-Paul Belmondo, Henri Jacques Huet, Van Doude, Daniel Boulanger

Fino all'ultimo respiro

In streaming su MUBI

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10/05
À BOUT DE SOUFFLE

 

A giugno, dopo diversi anni, mi ero rivisto in casa "À Bout de Souffle" di Godard e, dopo qualche leggero tentennamento, decisi di rivederlo anche in sala quattro mesi dopo, con un leggero colpo di sonno dovuto a stanchezza mia.
Uno dei primi e più importanti esempi della Nouvelle Vague, la costruzione audiovisiva è prepotentemente sperimentale e anti-convenzionale: in particolare il montaggio, curato da Cécile Decugis, si impone con numerose ed evidenti ellissi, e su questa linea troviamo la scelta di prestare più attenzione a scene che un film 'normale' tratterrebbe come 'di passaggio', mentre la fotografia, diretta da Raoul Coutard, è interamente girata con macchina a mano evitando illuminazioni artificiali.
I contenuti potrebbero essere 'secondari' e/o passivamente 'conservatori' (così parrebbero i rapporti tra generi), ma c'è anche una forte carica ribelle intrecciata a domande esistenziali penetranti nonostante (o forse per) la proposizione distrattamente abbozzata.
Un Capolavoro che riguarderei ancora.

Rilevanza: 1. Per te? No

Titane

  • Drammatico
  • Francia, Belgio
  • durata 108'

Titolo originale Titane

Regia di Julia Ducournau

Con Agathe Rousselle, Vincent Lindon, Nathalie Boyer, Myriem Akheddiou, Dominique Frot

Titane

In streaming su iWonder Full Amazon channel

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10/06

TITANE

Quando andai a vedere "Drive My Car", assistendo al (magnifico) trailer di "Titane", ricordai che di Julia Ducournau avevo l'esordio al lungometraggio "Grave" (Raw"): lo vidi, ne rimasi estasiato e rafforzai il desiderio di vedere questo suo secondo Lavoro, dopo aver recuperato, qualche ora dopo aver rivisto "À Bout de Souffle" in sala, il corto "Junior" (anch'esso apprezzato moltissimo).
Erede di Cronenberg (anche se non soprattutto quello, per me sottostimato, di "Crash") ma poi visceralmente personale, con "Titane" la Regista propone un'altra grande Opera d'Arte pregna di stimoli riflessivi su Tematiche come la sessualità e l'identità (di genere e non solo), l'idea di maternità, il rapporto tra corpo e macchina, la rielaborazione del lutto, le relazioni interpersonali (in particolare tra figure genitoriali e figliali), la violenza, le paranoie e via discorrendo, il tutto immerso costantemente in Immagini sbalorditive con accostamenti musicali intriganti (anche qua troviamo diverse sequenze di ballo), senza dimenticare quel pizzico di auto-ironia mai banalizzante tipico della Cineasta.
Per me un Capolavoro, tra le migliori Opere degli ultimi anni e probabilmente la migliore (sicuramente la mia preferita) del 2021: purtroppo non son riuscito a trovare un'altra proiezione in lingua originale, quindi attendo con trepidazione la sua distribuzione in home video, preparando già imprecazioni potenti nel caso dovessero ripiegare soltanto sullo streaming.

Rilevanza: 1. Per te? No

Rifkin's Festival

  • Commedia
  • USA, Spagna
  • durata 92'

Titolo originale Rifkin's Festival

Regia di Woody Allen

Con Wallace Shawn, Gina Gershon, Elena Anaya, Louis Garrel, Sergi López, Christoph Waltz

Rifkin's Festival

In streaming su Now TV

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10/11

RIFKIN'S FESTIVAL

 

Anche quest'anno, dopo aver visto nel 2018 (con decisione quasi improvvisa) "Wonder Wheel" e nel 2019 "A Rainy Day in New York", son riuscito a recuperare l'ultimo film di Woody Allen al cinema.
"Rifkin's Festival" racconta la storia di un uomo anzianotto alle prese con un festival cinematografico basco dove la moglie lavora in quanto agente stampa per un regista francese.
Sicuramente non l'ho trovato perfetto e all'inizio mi è sembrato faticare ad ingranare la marcia, comunque per me conferma la capacità di Woody Allen di coinvolgere auto-ironicamente l'individuo spettatore in dilemmi e ansie interiori, grazie ad un cast in ottima forma (con Shawn perfetta 'controfigura' del regista), una brillante cornice dallo psicanalista (la narrazione si sviluppa infatti come flashback) e un ottimo 'condimento' composto da svariate citazioni cinefile simpatiche (in particolare ho adorato quelle su "Citizen Kane", "El Ángel Exterminador" e "Det Sjunde Inseglet"). Da rivedere.

Rilevanza: 1. Per te? No

The Last Duel

  • Drammatico
  • USA
  • durata 142'

Titolo originale The Last Duel

Regia di Ridley Scott

Con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck, Harriet Walter, Nathaniel Parker

The Last Duel

In streaming su Disney Plus

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10/11

THE LAST DUEL

 

Progetto (con Matt Damon e Ben Affleck tra gli sceneggiatori) le cui origini risalgono al 2015 subendo negli anni vari cambi vari di crew e cast con tanto di approdo della disney in seguito all'acquisizione di Fox e ritardi causa covid), secondo Ridley Scott la colpa dell'insuccesso commerciale di "The Last Duel", è da imputare alla generazione millennial (di cui dovrei far parte), troppo presa secondo lui dai cellulari. Non so se è davvero così, e in ogni caso la dichiarazione un pochino mi ha infastidito, però io al cinema quest'opera sono andato a vederla, trovandola assai interessante nel trattare (nuovamente per Scott) importanti tematiche filo-femministe, a partire dal consenso e da come, quando si parla di stupro o molestia, le donne accusanti si trovino spesso ad essere trattate come colpevoli. Forse a volte cade un po' nel retorico ma nel complesso l'opera funziona bene grazie ad un cast grandioso (specialmente Jodie Comer), ottime scenografie e costumi, musiche intriganti di Gregson-Williams e una brillante struttura à la "Rashomon". 

Rilevanza: 1. Per te? No

Prisoners of the Ghostland

  • Azione
  • Giappone, USA
  • durata 103'

Titolo originale Prisoners of the Ghostland

Regia di Sion Sono

Con Nicolas Cage, Sofia Boutella, Nick Cassavetes, Bill Moseley, Tak Sakaguchi, Yuzuka Nakaya

Prisoners of the Ghostland

In streaming su Amazon Prime Video

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10/19

PRISONERS OF THE GHOSTLAND

 

A metà ottobre compii la mia unica escursione extra-bergamasca dell'anno per assistere all'apertura del TOHorror Fantastic Film Fest di Torino, dove è stato proiettato "Prisoners of the Ghostland" di Sion Sono, alla sua prima opera in english (con Nicolas Cage protagonista). Mi sarebbe piaciuto vedere anche "Lvx Æterna" di Noé e il director's cut di "Donnie Darko" di Kelly, ma avrei dovuto restare nel capoluogo piemontere per una settimana ed era un po' un casino.
Rispetto agli altri Film(oni) da me finora visti dell'Autore giapponese questo mi è parso decisamente (molto?) meno personale e folle, dandomi inoltre l'impressione che forse il tutto fosse più nelle corde di un Autore più 'cazzaro' come il mio amatissimo Miike. Però "Prisoners of the Ghostland" è comunque un'opera peculiare e lontana dagli standard hollywoodiani, con diverse trovate brillanti (la bicicletta in primis) e un'atmosfera visiva alquanto intrigante nelle sue atmosfere western-postapocalittiche. Ottimo anche il multinguismo e molto in parte tutto il cast. Tutto sommato lo consiglio e lo rivedrei.

Rilevanza: 1. Per te? No

Un altro giro

  • Drammatico
  • Danimarca
  • durata 115'

Titolo originale Druk

Regia di Thomas Vinterberg

Con Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Lars Ranthe, Magnus Millang, Helene Reingaard Neumann

Un altro giro

In streaming su Infinity Selection Amazon Channel

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10/25

DRUK

 

Quattro giorni dopo aver recuperato (e adorato) "Festen" e in piena maratona jacksoniana (nello specifico avevo rivisto, in mattinata, "The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring"), sul finire di ottobre vidi in sala "Druk", seconda mia esperienza col Cinema di Vinterberg e prima esperienza (mia ma credo anche del Conca Verde) di proiezione cinematografica in lingua danese.
Scritto e diretto dal co-fondatore (con Lars von Trier) partendo da un suo progetto teatrale, "Druk" ha ottenuto alla sua uscita un'ottima accoglienza soprattutto critica vincendo anche l'oscar per il miglior lungometraggio internazionale. Il film parte da uno spunto intrigante affrontando il tema dell'Alcool con una messa in scena per certi versi sperimentale e senza mai arrivare né ad una celebrazione né ad una moralistica satanizzazione del bere. Sul finale sembra cadere un po' nel retorico ma la chiusura danzereccia rafforza la complessità etica dell'opera e l'aver scoperto della tragica morte della figlia del regista Ida (a cui il film è dedicato) mi porta a perdonare più facilmente ogni caduta retorica. Quindi nel complesso lo consiglio e spero di rivederlo.

Rilevanza: 1. Per te? No

Madres paralelas

  • Drammatico
  • Spagna
  • durata 120'

Titolo originale Madres paralelas

Regia di Pedro Almodóvar

Con Penélope Cruz, Milena Smit, Aitana Sánchez-Gijón, Israel Elejalde, Rossy De Palma

Madres paralelas

In streaming su Netflix

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11/08

MADRES PARALELAS

 

Come avevo anticipato, le mie visioni almodovariani annuali non si sono concluse con le proiezioni estive e, infatti, a novembre ho recuperato (e in spagnolo, a differenza di "Dolor y Gloria" che invece vidi doppiato) il suo ultimo "Madres Parallelas".
Pedro Almodóvar intreccia qui una complessa storia di maternità e amore con il ricordo degli orrori franchisti, senza dimenticare un pizzico di auto-ironia per controbilanciare l'intensità drammatica generale: quel che ottiene è un altro Gioiellino personalissimo e intrigante, rafforzato da un cast magnifico, in cui spiccano le protagoniste Penélope Cruz e Milena Smit, dalle sempre ottime musiche di Alberto Iglesias e da una stupenda fotografia di José Luis Alcaine: a questo proposito, ho avuto l'impressione che certe dissolvenze in nero fossero in realtà ottenute riducendo l'illuminazione, ma devo verificare.
"Madres Parallelas", dunque, conferma ulteriormente il mio apprezzamento per questo Autore di cui troppo a lungo avevo visto troppo poco.

Rilevanza: 1. Per te? No

The French Dispatch

  • Commedia
  • Germania, USA
  • durata 107'

Titolo originale The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun

Regia di Wes Anderson

Con Benicio Del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand

The French Dispatch

In streaming su Disney Plus

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11/15

THE FRENCH DISPATCH

 

Il 2021 è stato un anno di grandi ritorni al Cinema per Autori e Autrici di varia notorietà, e tra questi c'è anche Wes Anderson col suo "The French Dispatch", progetto avviato nel 2018 (partendo da un'ammirazione del Cineasta per la testata "The New Yorker") e già completato prima del 2020, il Film è stato distribuito solo sul finire del 2021 per cause direi ovvie.
Ci sono elementi che mi hanno instillato alcuni dubbi etici, in particolare una battuta incentrata su un tentativo di stupro, un sospetto di ambiguità 'liberale' nel parlare del Maggio francese e uno sbirrocentrismo (per quanto fumettistico) nell'episodio conclusivo. Inoltre, come sempre praticamente mi accade con Anderson, non saprei se ritenerlo o no uno dei migliori lavori dell'Autore, ma anche quest'ultima sua Opera (la terza vista al cinema, qui con mia sorella e un mio amico, e la seconda in lingua originale) mi ha affascinato con la sua meravigliosa estetica (i cambi tra gli aspect ratio e tra colore e bianco-nero sono più liberi e complessi rispetto a "The Grand Budapest Hotel") e la sua atmosfera bizzarra trovando inoltre diversi interessanti stimoli esistenziali. Spero di rivederlo abbastanza presto.

Rilevanza: 1. Per te? No

Tutte le ore feriscono... l'ultima uccide

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 150'

Titolo originale Le deuxième souffle

Regia di Jean-Pierre Melville

Con Lino Ventura, Paul Meurisse, Raymond Pellegrin, Marcel Bozzuffi

Tutte le ore feriscono... l'ultima uccide

11/16
LE DEUXIÈME SOUFFLE

 

Chiusura di una sorta di festival dedicato al Noir e (ufficiosamente?) primo appuntamento con una rassegna dedicata al Cinema Noir e in particolare alle sue declinazioni nella Nouvelle Vague, come i successivi titoli "Le Deuxième Souffle" (che avevo in caldo da diversi mesi) è stato proiettato in pellicola (e in lingua originale) ma, in via eccezionale, l'evento era gratuito e anticipato da una presentazione curata da Massimo Carlotto: per varie ragioni alla fine è stato l'unico film della rassegna da me visto, nonostante avessi puntato anche tutti gli altri.
Diretto da Jean-Pierre Melville e da lui adattato da un romanzo di José Giovanni (con cui il regista cura anche i dialoghi), "La Deuxième Souffle" è un noir gangsteristico pieno di caratteri 'crudi', impregnato di una negatività sottilmente malinconica e messo in scena con gusto scarno, prendendosi inoltre tutto il proprio tempo. Da rivedere sicuramente, il Film, e da approfondire inoltre il Cinema di Melville: si vede infatti la sua influenza su Autori come Woo e Kitano, al contempo 'action' e drammaticamente intensi.

Rilevanza: 1. Per te? No

Mulholland Drive

  • Noir
  • USA
  • durata 145'

Titolo originale Mulholland Drive

Regia di David Lynch

Con Naomi Watts, Justin Theroux, Ann Miller, Melissa George, Laura Harring, Dan Hedaya

Mulholland Drive

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11/17

MULHOLLAND DR.

 

Quest'anno (in realtà nel dicembre 2020), 'di nascosto', ho iniziato un'altra maratona di visioni e revisioni filmografiche, incentrata su David Lynch che ha compiuto 75 anni: non avendo completato il ciclo e avendo già proposto, nel 1016, una playlist (che però intendo sostituire), non ho creato nessuna lista. Comunque avevo recuperato, oltre alla visione del pilot della serie tv mai realizzata, un blu-ray inglese di "Mulholland Dr." ma alla fine decisi di approfittare del suo recente restauro per recuperarmi la visione in sala, tra l'altro ottenendo un biglietto gratis grazie sempre ad un mio amico.
Nonostante un paio di persone moleste, è stata un'Esperienza magnifica rivedere, finalmente, quest'Opera e sul grande schermo sempre aperta a innumerevoli letture, ome un'Idra in cui ogni Mistero apparentemente 'reciso', risolto genera ulteriori Misteri ancor più intricati. Il Tema del Doppio, onnipresente in Lynch, si accompagna al Tema del loop, della Ripetizione, anch'esso inscindibile dalla Personalità dell'Autore, mente sul piano estetico l'Autore si riconosce dalla cura per il Suono, dalle Luci che colpiscono e circondano le Protagoniste, dai Personaggi Misteriosi, dai Velluti e così via.
E' presente pure una Riflessione apparentemente Meta-Cinematografica che reincontreremo nell'Ultimo e forse più discusso dei Lungometraggi Lynchani, ovvero "INLAND EMPIRE".

Rilevanza: 1. Per te? No

Annette

  • Drammatico
  • Francia, USA
  • durata 139'

Titolo originale Annette

Regia di Leos Carax

Con Adam Driver, Marion Cotillard, Simon Helberg, Rebecca Dyson-Smith, Lila Fukušima

Annette

In streaming su Apple TV

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11/21

ANNETTE

 

Quest'anno è stato per me pieno di incursioni in Filmografie altrimenti inesplorate, e non poche di queste esplorazioni sono avvenute direttamente in sala. Anche per Leos Carax, da me puntato per diversi anni, è successo lo stesso grazie al suo ritorno, dopo ben nove anni di assenza, alla regia di un lungometraggio con il musical "Annette", e negli ultimi giorni ho recuperato anche l'esordio (al lungometraggio) "Boy Meets Girl" e il cort(issim)o "My Last Minute".
Per me esistono solo due modi per fare un musical cinematografico: uno è quello 'hollywoodiano', spesso sentimentalista, che mira a conquistare un pubblico di massa, refrattario alla messa in discussione, ignorando l'irrealtà di balli e canti in mezzo alla vita quotidiana; l'altro è quello artistico che punta invece a sottolineare questa dimensione surreale ottenendo opere peculiari e impossibili da digerire senza dubbi, ma proprio per questo assai valide sul piano artistico. "Annette", frutto della collaborazione di Carax col duo Sparks, appartiene alla seconda tipologia, in cui rientrano ad esempio Opere come "Tommy" e "Lizstomania" di Ken Russell o "Katakuri-ke no kôfuku" e "Ai to Makoto" di Miike Takashi. L'Opera gioca continuamente con le aspettative e con varie provocazioni, spunti di riflessione e trovate audiovisive suggestivamente surreali, senza mai voler mettere a proprio agio il proprio pubblico e rimanendo così appiccicato all'individuo spettatore con spiccata sensibilità per il Cinema come Arte ben oltre ai suoi 140 minuti di durata, e per questo lo consiglio vivamente sperando di rivederlo al più presto (già diverse canzoni le ho riascoltate più volte).

Rilevanza: 1. Per te? No

È stata la mano di Dio

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 130'

Regia di Paolo Sorrentino

Con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri

È stata la mano di Dio

In streaming su Netflix

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11/29
È STATA LA MANO DI DIO

 

Contravvenendo all'articolo controverso di un tale del Foglio (a quanto pare sostenitore di come le lauree alle donne siano causa del gravissimo problema che risponde al nome di calo demografico, insomma un conservatore medio quindi coglione), alla fine di novembre sono andato a guardare al cinema, con un amico napoletano, l'ultimo Film di Paolo Sorrentino: "È Stata la Mano di Dio".
Nonostante abbia perso un paio di minuti iniziali e, soprattutto, la vicinanza (nello specifico alla mia destra) di un tale con voce profonda intento a commentare quasi ogni cosa (lesse pure il titolo di un libro inquadrato), è stata una visione da me molto gradita, specialmente dopo il cambio di tono da metà in poi (la prima parte pure mi è piaciuta ma con qualche momento di leggera perplessità). La sensazione fortissima di assistere ad un'Opera assai personal, inoltre, ha avuto conferma nella scoperta di alcuni aneddoti biografici dell'Autore, e la sempre molto alta attenzione di Sorrentino per la resa estetica, sia visiva sia sonora, ne consolida lo status di Opera artistica.

Rilevanza: 1. Per te? No

La donna che visse due volte

  • Thriller
  • USA
  • durata 128'

Titolo originale Vertigo

Regia di Alfred Hitchcock

Con James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes, Henry Jones, Tom Helmore, Raymond Bailey

La donna che visse due volte

In streaming su Now TV

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11/30

VERTIGO

 

Novembre si chiude definitivamente, in sala e per me, con la revisione del Capolavoro hitchcockiano "Vertigo", seguito da un dibattito filosofico introdotto da un intervento alquanto interessante di Florinda Cambria.
Nonostante un breve attacco di sonno (anche qui dovuto a stanchezza mia e non al Film) e qualche mio appunto mentale critico nei confronti di un sottotesto potenzialmente maschilista, questa revisione in sala di "Vertigo" è stata un'esperienza alquanto intrigante. In particolare il Grande Schermo ha valorizzato ulteriormente il grandioso lavoro svolto sui Colori (Verde, com'è noto, iper-dominante con tutte le sue implicazioni simboliche) e sul Sonoro. Riguardo alle 'perplessità etiche' sopra citate, queste per me possono essere ribaltate vedendo nel protagonista interpretato da James Stewart non una ricerca di complicità col pubblico ma una forte critica alla violenza psicologica insita nella sua ossessione per i Personaggi di Kim Novak e il desiderio di 'resuscitare' l'immagine della donna amata.
Insomma, resta un Capolavoro meritevole di studio attento da ogni individuo cinefilo, e non solo per l'effetto vertigo.

Rilevanza: 1. Per te? No

È stata la mano di Dio

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 130'

Regia di Paolo Sorrentino

Con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri

È stata la mano di Dio

In streaming su Netflix

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12/05

È STATA LA MANO DI DIO

 

A meno di una settimana di distanza dalla prima visione (e con la maratona spielberghiana in pienissimo svolgimento), all'inizio di questo mese tornai in sala a rivedere "È Stata la Mano di Dio" di Sorrentino, aggiungendo altri amici napoletani a quello con cui andai a vederlo precedentemente. 

Pur incontrando anche qui un tale chiacchierone (i miei amici erano in altri posti essendo entrati dopo) che, come quello dell'altra volta, anche qui lesse ad alta voce il titolo dello stesso libro inquadrato, fortunatamente riuscii a recuperare i minuti iniziali rafforzando così l'apprezzamento per quest'Opera. 

Rilevanza: 1. Per te? No

Cry Macho - Ritorno a casa

  • Drammatico
  • USA
  • durata 104'

Titolo originale Cry Macho

Regia di Clint Eastwood

Con Clint Eastwood, Eduardo Minett, Natalia Traven, Dwight Yoakam, Fernanda Urrejola

Cry Macho - Ritorno a casa

In streaming su Amazon Video

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12/06

CRY MACHO

 

Come con Allen, anche con Clint Eastwood dal 2018 non mi son perso una sua regia in sala, e "Cry Macho", ultimo (intanto) film diretto, prodotto e interpretato dal novantunenne Autore statunitense non ha fatto eccezione.
Tratto dall'omonimo romanzo di N. Richard Nash (che già nel 2011 si pensava di trasporre con Schwarzenegger protagonista), l'opera è sostanzialmente un road movie con protagonista una coppia di uomini separati da una profonda distanza generazionale e culturale, ma che troveranno man mano numerosi punti d'incontro.
Ho dei dubbi su quanto mi sia piaciuto, soprattutto nella prima parte (che mi è parsa avanzare stentoreamente), e obiettivamente non si può negare una certa prevedibilità nella trama, epilogo forse escluso, ma anche qui Eastwood ha per me messo in scena un'opera molto sentita e intrigante, con spunti di riflessione più intelligenti di quanto potrebbe sembrare ad un'occhiata superficiale e riuscendo a far entrare anche un individuo spettatore giovane come me nella vecchiaia del Protagonista. Per me quindi merita di essere vista e, probabilmente, anche rivista.

Rilevanza: 1. Per te? No

West Side Story

  • Musicale
  • USA
  • durata 156'

Titolo originale West Side Story

Regia di Steven Spielberg

Con Ansel Elgort, Rachel Zegler, Ricky Alvarez, Ariana DeBose, Mike Faist

West Side Story

In streaming su Disney Plus

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12/27

WEST SIDE STORY

 

L'ultima mia visione in sala dell'anno si sposa con la mia recente maratona di revisioni (ancora incompiuta, pur avendo comunque completato playlist e recupero delle lacune) dedicata al Cinema di Steven Spielberg. Infatti, dopo alcuni tentennamenti, ho visto "West Side Story", sua ultima fatica,  Prima di esprimere un giudizio 'effettivo' intendo vedere il film di Wise, che in realtà speravo di guardare prima di questo 'remake'. Intanto dico che non si tratta del mio tipo di musical preferito e che mi è parso tradire il moderatismo liberale del suo autore (soprattutto nella prima parte), però visivamente e musicalmente è un'opera d'impatto e gli spunti di riflessione non sono male, specialmente nella seconda parte. Quindi nel complesso lo ritengo un film spielberghiano medio, né troppo bello ma tutt'altro che brutto. Prima o poi intendo rivederlo, anche se non al cinema. 

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