È una settimana particolare questa, almeno per quanto riguarda le nuove uscite in sala. Nonostante si sia in dicembre - in quella che dovrebbe essere la piena stagione - gli italiani stanno disertando le sale, e non è un buon segno: il weekend scorso solo Encanto ha superato il milione di euro, mentre Cry Macho, arrivato secondo, non è arrivato a 400 mila euro. E stiamo parlando di un film di Clint Eastwood: uno che solo 7 anni fa con American Sniper aveva guadagnato quasi 7 milioni di euro nella prima settimana.
Tuttavia non è per questo crollo verticale degli incassi che ci segue da un mese e più che la programmazione delle nuove uscite di questa settimana è rimasta così priva di titoli di richiamo. Molto più probabilmente la distribuzione ha fatto i suoi calcoli e ha pensato che questa settimana sarebbe rimasta "stritolata" tra le uscita di settimana scorsa e quelle di settimana prossima (quando sbarcherà il nuovo Marvel su Spider-Man, insieme al Diabolik dei fratelli Manetti e a House of Gucci di Ridley Scott).
E così il titolo più distribuito di questo weekend - a sorpresa - è un film di venti anni fa, ovvero il celebrativo Harry Potter e la Pietra filosofale, in quasi 470 sale. Molto meno spazio per gli altri titoli: la commedia "milanese" Mollo tutto e apro un chiringuito, già in sala dal 7 dicembre, avrà circa 350 sale, mentre Don't Look Up, nonostante il cast lussuoso, ha solo circa 120 sale.
"Un film sull'amore per il cinema, soprattutto di Bergman; dall'altro lato è invece un film su una doppia storia d'amore." Sono le parole con cui Mia Hansen-Løve, apprezzata regista francese che con Le cose che verranno ha vinto nel 2016 l'Orso d'Argento per la miglior regia a Berlino), presenta questo suo ultimo lavoro che colloca una coppia di regista in cerca di ispirazione sull'isola di Fårö, molto cara al grande regista svedese.
Era una pagina Facebook, adesso è un film. Le strade per arrivare in sala sono davvero infinite, ne sa qualcosa il trio creativo formato da Tommaso Pozza, Federico Marisio e Marco De Crescenzio che nel 2013 partì con un'idea di marketing molto milanese e molto "digital" e che ha finito con creare una specie di marchio che fa riferimento a un personaggio principale, il signor Imbruttito, impersonato dal comico Germano Lanzoni e da i suoi comprimari, qui per la volta impegnati in un'avventura che dai canali social si espande sullo schermo, portandovi i suoi eccessi, i suoi luoghi comuni e centrando il plot sul più comune di tutti: il sogno tipicamente metropolitano dell'evasione al caldo e al mare, dove ricominciare una nuova vita.
Selezionato per la sezione Orizzonti a Venezia, il film di Uberto Pasolini, che ha alle spalle una storia di produzione e di regia, è un'opera (molto) drammatica centrata sul rapporto tra un padre e un figlio. Nelle vesti del primo - un lavavetri chiamato a prendere una decisione molto importante in seguito a una prognosi infausta che gli prospetta solo pochi mesi di vita - troviamo James Norton, apprezzato in Piccole donne e Mr. Jones.
Se c'è una cosa che si nota subito nella commedia di Adam McKey è il cast: sontuoso a dir poco. Basterebbe dire che in testa ci sono Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence, ma bisogna anche aggiungere che i nomi da red carpet sono davvero moltissimi, a partire da Maryl Streep per arrivare a Timothy Chalamet, tanto per citare i due estremi di una lista in ordine di anagrafe.
Il plot è una satira sull'Apocalisse prossima ventura - anche se non parla di global warming ma delega la fine imminente all'arrivo di un metorite pronto a impattare e distruggere il pianeta di cui nessuno, a parte i due astronomi protagonisti, sembra interessarsi. Il film ha ricevuto molte critiche positive dalla stampa americana.
Torna nelle sale il primo capitolo della saga del maghetto occhialuto per festeggiare i vent'anni trascorsi dalla sua prima apparizione sul grande schermo.
Con Karin Proia, Angelo Orlando, Enrico Oetiker, Daphne Scoccia, Antonella Laganà
Commedia italiana indipendente, diretta da Angelo Frezza (alla sua terza regia, ma con una carriera da produttore e sceneggiatore). Una storia che intreccia sentimenti e gastronomia.
È morto a febbraio, alla veneranda età di 101 anni Lawrence Ferlinghetti poeta e voce della beat generation, al fianco di Kerouac e Ginsberg. Lo celebra ora questo documentario girato "in extremis" nel quale l'artista si racconta con allegra e divertita spontaneità nei luoghi iconici di San Francisco e della Bay Area, come la City Lights Bookstore e il suo studio.
Evento speciale, nelle sale dal 9 al 15 dicembre, il film della Toei Animation, gloriosa casa di produzione giapponese, è il dodicesimo film dedicato all'universo di Digimon e si colloca 5 anni dopo gli eventi narrati nei sei film che compongono Digimon Adventure tri.
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