Questa l’offerta dei principali titoli nuovi proposti in streaming dalle varie piattaforme.
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
La piattaforma propone quello che se fosse uscito in sala sarebbe stato un blockbuster: Red Notice, con il trio Johnson, Gadot e Reynolds. Si continua con le commedie My Best Friend’s Wedding (remake in salsa orientale del più noto film con Julia Roberts), Nei panni di una principessa 3 e Amore senza mezze misure (remake brasiliano di una commedia francese). Si segna inoltre l’uscita in sordina di A Cop Movie, presentato allo scorso Festival di Berlino.
I NUOVI FILM IN STREAMING AMAZON PRIME VIDEO
La coppia composta da Benjamin Mascolo e Bella Thorne, dopo esser stata protagonista del film evento Time is Up, è al centro del documentario Ben: Respira. Completa l’offerta esclusiva Sir Gawain e il cavaliere verde, film che si sarebbe piaciuto vedere in sala.
I NUOVI FILM IN STREAMING DISNEY+
La casa di Topolino presenta Home Sweet Home Alone – Mamma, ho perso l’aereo, reboot del celebre film con Macaulay Culkin. Di marca indiana è invece Spin, commedia musicale con al centro un’aspirante dj.
I NUOVI FILM IN STREAMING ITSART E RAIPLAY
ITsaRT propone in esclusiva il documentario Inedita, incentrato sulla scrittrice (e regista) Susanna Tamaro. La piattaforma Rai mette invece a disposizione dopo il passaggio su Rai 4 l’action russo Sputnik. Si segnalano inoltre la ripartenza di due programmi oramai cult: PlayBooks e PlatDigital. PlayBooks è il magazine che va alla scoperta degli autori e delle più interessanti novità letterarie, italiane ed internazionali. Quest’anno lo troveremo con una veste grafica rinnovata e un’edizione ancora più informale. Rivedremo tutte le rubriche della scorsa stagione con l’aggiunta di un nuovo spazio dedicato a giovani scrittori, italiani e internazionali. Tutte le puntate inizieranno da una nuova rubrica, condotta da Ilaria Gaspari, che a partire da un’emozione indicherà il tema della puntata: nostalgia, meraviglia, rimpianto e così via per tutti i dieci appuntamenti. A seguire si svilupperanno e si alterneranno servizi e rubriche dedicate alle realtà dell’editoria con un occhio di riguardo per la generazione Z. Il conduttore Vittorio Castelnuovo inaugurerà poi una serie di Extra Books: dieci episodi/incontri a tu per tu con personalità non necessariamente legate al mondo dei libri, ma la cui esperienza ha segnato aspetti della cultura italiana ed internazionale.
Play Digital prevede 28 puntate ricche e suggestive. Un vero e proprio appuntamento fisso con il futuro, per il magazine che racconta l’innovazione a 360 gradi. Con interviste ai protagonisti del mondo della tecnologia e reportage dall’Italia e dall’estero, Play Digital svela cosa c’è dietro alla tecnologia utilizzata tutti i giorni, per capire quanto il futuro che ci viene presentato sia davvero a portata di mano. Nella terza edizione di Play Digital ampio spazio quindi al racconto dell’innovazione che si vive tutti i giorni e a quella che, per ora, si può solo immaginare. Dalle frontiere dell’intelligenza artificiale alla mobilità del futuro, passando per la tecnologia aerospaziale, le ultime tendenze social e le criptovalute: Play Digital ci farà scoprire anche le innovazioni che stanno rivoluzionando i settori più importanti del Made in Italy. Con un focus sulla sostenibilità ambientale, ormai in cima alle agende dei governi di tutto il mondo. Nella puntata, inoltre, Play Digital volerà a Dubai, per un viaggio nel Made in Italy in scena all’Expo 2020, a metà strada tra tradizione e innovazione grazie alla stampa 3D che fa rivivere un’icona del nostro Rinascimento. Si proseguirà poi con una tappa in Russia, alla scoperta delle sale giochi del futuro, all’insegna degli e-sports. Inoltre, spazio anche ad un approfondimento sul Metaverso, l’evoluzione di Facebook: ci trasferiremo tutti sul mondo parallelo di Mark Zuckerberg? Si tornerà quindi nuovamente in Italia, alla scoperta di una piattaforma di e-commerce che consente a chiunque di piantare alberi in diversi paesi in tutto il mondo. E infine una risposta ai tanti episodi di censura delle opere d’arte sui social: l’ente per il turismo di Vienna non si è dato per vinto e ha deciso di pubblicare le opere dei musei direttamente su un sito per maggiorenni.
I NUOVI FILM IN STREAMING SKY E MULTIPIATTAFORMA
Now, la piattaforma digital di Sky, mette a disposizione la commedia romantica In a Relationship. Su tutte le piattaforme, guidate come sempre da Chili, si recuperano infine titoli come Nessuno di speciale (visto al Festival di Venezia), la commedia Quando l’amore bussa in ufficio, l’action La guerra dei due regni, il thriller Die in a Gunfight e Rams, remake di un film scandinavo di successo.
"Red Notice nasce dal mio desiderio di ritornare a un tipo di cinema spettacolare, divertente, spavaldo e pieno di star del cinema", ha evidenziato il regista. "Il tutto è cominciato a farsi strada nella mia mente mentre lavoravo a Skyscraper. Divi del cinema, grande azione e altrettante grandi risate erano il mio obiettivo sin dall'inizio. Cosa c'è di più grandioso di un heist movie in giro per il mondo con tre delle più grandi star di Hollywood?".
Con Shu Qi, Shaofeng Feng, Victoria Song, Rhydian Vaughan, Qing Ye, Lobo Chan
In principio fu Julia Roberts a tentare di rovinare il matrimonio di Cameron Diaz. Visto il successo, sono seguiti diversi remake in tutto il mondo, dalla Spagna al Messico, fino a questa versione cinese datata 2016. La storia, con qualche modifica locale, è la stessa: vincerà l’amica o la promessa sposa? Conoscete, forse, la risposta.
Fortunatissima saga, Nei panni di una principessa è arrivata al suo terzo capitolo. Se nel seguito, Vanessa Hudgens si sdoppiava, qui si fa letteralmente in tre. La storia, va da sé, è un pretesto: il clima è natalizio e non manca l’amore di turno. Consigliato a chi ha voglia di sognare e sospirare.
Arriva dal Brasile, il remake del francese Un amore all’altezza. Nel ruolo del nano di turno non c’è più jean Dujardin ma Leandro Hassum, volto noto della televisione e del cinema carioca. Anche qui, trionfa tanto zucchero ma non mancano le risate.
Il regista Alonso Ruizpalacios apre le porte della forza di polizia messicana con la storia di Teresa e Montoya, meglio noti come "La pattuglia dell'amore". In questo documentario originale e completamente imprevedibile, Ruizpalacios gioca con i limiti della non fiction facendo immergere il pubblico nella realtà umana del lavoro di polizia all'interno di un sistema disfunzionale. A Cop Movie è un esperimento cinematografico al limite tra fiction e documentario, che immerge lo spettatore in un contesto atipico. Il film punta i riflettori sulla polizia, una delle istituzioni più controverse in Messico e nel resto del mondo. Presentato alla Berlinale 2021.
“Non è stato immediato per me capire la natura di questo film. È stato un processo lento e faticoso. Il giorno che ho conosciuto Ben ho conosciuto 3 persone diverse. L’artista, Lo stoico, L’amante. Lo guardavo di nascosto per capire cosa fare. La maggior parte del parlato è stato girato due volte. 75% del materiale era inclassificabile e continuavo a buttarlo. Sembrava il telegiornale. A Los Angeles dopo un paio di mesi di lavoro tra Italia e Spagna, potevo già osare di più. Nella sua cabina armadio abbiamo preso delle Vans a scacchi direttamente dal 2006 e un jeans che gli stava doppio, senza maglia, armatura di tatuaggi in vista. L’ho messo seduto per terra in una stanza rosa e panna che poteva tranquillamente passare per una fabbrica di elfi di Natale. Seduto lì nella luce pulita e senza filtri di un sole che arriva diretto su quella montagna che ricorda tanto la Puglia, con quegli occhi grandi e blu come i pastelli colorati sparsi sulla scrivania, è nata un’estetica. L’immagine di un uomo che per amore di una donna si ritaglia angoli di vita in un mondo arcobaleno ultra-stimolante, fatto di sregolatezze ed eccessi alternati a periodi di lavoro matto e disperatissimo. Un amore profondo che fa perno su un’intesa fortissima. Lei passionale e protettiva. Lui incorruttibile. Ricordo non appena arrivati a NY il giorno prima della maratona, erano le 18:40 e per Bella la primissima priorità era che permettessimo a Ben di essere a letto entro le 19:00 come da suo programma. È stato intenso e bellissimo. Non ho mai visto tanta inflessibile determinazione e mi ha insegnato tanto. Per chi guarda il film, diventa chiaro come di fatto la maratona diventa un po’ una filosofia di vita, una metafora, un tronco avvolto da rampicanti: la musica, l’amore, il lavoro”, ha dichiarato il regista.
“Un film in cui il mascolino è continuamente infiltrato dal femminino (tanto Morgana, la madre di Gawain, è l’antagonista “witch ex machina”, quanto Essel, l’incarnazione dell’amor cort...igiano, è la deuteragonista positiva), rimesso in discussione (“persino” da sé stesso) ed infine ontologicamente confermato in quanto tale. Un film in cui alla pittura ad olio, al pennello e alla tela/tavola (che in quel momento/periodo storico stava per sbocciare a seconda/nuova vita) si preferisce il dagherrotipo, l’argento (e il rame, il mercurio, il sodio e lo iodio) e la luce. Un film in cui il colpo di scena che innesca la morale è legato al tòpos contenuto nella classica barzelletta in cui Pierino tira un filo (qui la fascia di tessuto verde - il residuo marcescentemente vitale di tutto quel rosso ardore – a mo’ di panciera tuttofare legata in vita e impregnata di sperma) che esce dall’ombelico e gli casca il culo per terra (sì, anche in questo caso, come nella Materia di Bretagna e del Ciclo Bretone, esistono innumerevoli varianti)”, scrive Mck nella sua recensione.
Il film è il reboot di Mamma, ho perso l'aereo, divenuto un classico della commedia natalizia. Rimettere mano alla storia non è stata un'impresa semplice ma la spinta giusta è arrivata nel momento in cui alla mente dei produttori Dan Wilson e Hutch Parker è venuta l'idea di sovvertire la trama originaria offrendo non più la storia del bambino rimasto a casa ma quella dei ladri che tentano di rientrare in possesso di qualcosa che appartiene loro. "L'idea era quella di avere due comici davvero divertenti e di intraprendere con loro il tentativo di irrompere in casa di un bambino che è un vero terremoto", hanno affermato. Alle loro parole fanno eco quelle del regista Mazer: "Ero titubante all'inizio. Mi sono avvicinato alla sceneggiatura con un certo scetticismo pensando a come si poteva fare meglio del primo film. Sono invece rimasto sorpreso nel leggere quanto fresca e intelligente fosse la storia con il suo inaspettato cambio di prospettiva. Me ne sono innamorato all'istante".
Con Avantika, Abhay Deol, Meera Syal, Aryan Simhadri, Kerri Medders, Anna Cathcart
Quando Bollywood incontra Hollywood possono nascere generi interessanti, soprattutto se il prodotto realizzato è destinato a un target teen. La storia di Rhea, seppur leggera. Aiuta a riflettere sulle differenze culturali tra India e Stati Uniti, facendo emergere come i sogni giovanili siano tali e uguali a qualsiasi latitudine. Un pizzico di romanticismo condisce il tutto.
“Il film nasce dall’incontro e dall’amicizia con Susanna Tamaro. Un viaggio insieme che è iniziato oltre due anni fa, in una splendida giornata tra le montagne innevate del Trentino. Susanna mi è apparsa dietro una curva con una slitta in mano: “Andiamo” – mi ha detto – c’è una bellissima pista per slittini”. Non l’avevo mai incontrata e già da subito capii che sarebbe stato un incontro fatale, un incontro in slitta! Durante quella lunga passeggiata di quasi due ore, mentre io arrancavo e Susanna, da donna sportiva, camminava come se nulla fosse, ci siamo svelate. Il cuore mi batteva forte anche perché ora mi dovevo buttare giù per la discesa e mentre Susanna era già arrivata in fondo, io scendevo a rilento con tutti che mi sfrecciavano accanto ed io con la paura di schiantarmi contro un albero: una discesa iniziatica, una scena molto cinematografica. In fondo INEDITA è un po’ questo: una salita verso la vetta per conoscerla, seguita da una discesa a velocità forsennata nel mondo fantasmagorico di Susanna. Da quel primo giro in slitta è nata una profonda amicizia, un’urgenza mia nel volerla raccontare e sua nel raccontarsi. Il desiderio di ritrarre un personaggio da sempre schivo di fronte al mondo dei mass media, quasi sfuggente, sulla quale pesava un forte pregiudizio”, ha spiegato la regista. Passato alla Festa del Cinema di Roma.
Con Oksana Akinshina, Fedor Bondarchuk, Pyotr Fyodorov, Anton Vasilev
In streaming su MIDNIGHT FACTORY Amazon Channel
“Imperfetto B Movie (il budget non supera i 2 milioni di Euro) e citazionista come solo la fantascienza riesce a fare, Sputnik presenta tutti i cliché del genere, accumulando personaggi e luoghi comuni in una rielaborazioni di grandi classici della fantascienza americana, (e che partendo da Alien arriva a L’Alieno di Jack Sholder e a Specie Mortale di Roger Donaldson fino a The Astronaut’s Wife di Ravich, scomodando anche La Cosa di Carpenterma guardando anche al cine fumetto con il recente Venom di Fleischer) approcciandosi ai concept di base ma secondo una matrice più umanistica, felicemente russa, svincolandosi così da una semplice (e impropria) appropriazione culturale e che riprende estetica, con i suoi toni neutri e post industriali da periodo comunista, ma soprattutto temi dell’Arrival di Dennis Villenueve, con le sue attenzioni rivolte alla ricerca del dialogo e a una connessione emotiva estremamente fondamentale nel riuscire a comprendere davvero il mistero dell’ignoto”, scrive il nostro YellowBastard.
Owen e Hallie, coppia da molto tempo, stanno per lasciarsi (o forse no?). Mentre la loro relazione giunge a un punto di svolta, Matt e Willa danno inizio a una storia d'amore tutta loro. Nel corso di una calda estate a Los Angeles, i quattro daranno vita a una descrizione, divertente e sentita, di cosa significa stare in una relazione. Si lasciano, si prendono e chi starà con chi? Un po’ Io, te, Francesca e Davide, brano cult della Angiolini cantante.
“Dopo aver girato il mio primo film, Palo Alto, riflettevo su ciò che me lo aveva ispirato e mi sono chiesta su cosa avrei incentrato un nuovo lavoro. Guardavo il canale tv dei classici Turner ma non gli prestavo molta attenzione. Sono però stata attratta dal finale di Un volto nella folla di Elia Kazan. Il finale è così inquietante, con la risata maniacale di Andy Griffith e l'ultima scena con il cartellone pubblicitario della Coca-Cola che sfuma nel nero. Ho subito cercato di rivedere il film dall'inizio. Nonostante sia stato girato negli anni Cinquanta, mi è sembrato pericolosamente significativo. Si tratta essenzialmente di una satira sul passaggio dalla radio alla televisione, sul potere dell'intrattenimento, ma è anche una straziante storia d'amore alla Frankestein, che vogliamo, con una giovane donna che crea un mostro. Avevo anche un amico che lavorava come YouTuber. Milioni di persone si collegano tutti i giorni per vedere i video più improbabili e trovo la cosa sconcertante: non capivo perché la gente lo trovasse coinvolgente e carismatico. Combinando le due cose, Un volto nella folla e la celebrità (fugace) data da internet, è nato Mainstream. Inoltre, volevo esprimere ciò che provavo tutte le volte che andavo sui social, riflettere sul concetto di popolarità e sottolineare tutte le lotte necessarie per essere creativi in un'epoca così cool e per passare da adolescente a donna”, ha dichiarato la regista. Passato al Festival di Venezia 2020.
Si può ancora rileggere Persuasione di Jane Austen? Sì e un esempio è la commedia romantica con protagonista Alicia Witt, nei panni di una single che, accecata dal lavoro, non ha tempo per l’amore. Ben presto, al suo gatto si sostituirò un suo ex, tornato dal passato proprio per questioni di… lavoro!
Impero del Loto. Dopo 200 anni di apparente equilibrio, quando la figlia dell’imperatrice scompare, la tribù ribelle dei Corvi decide di gettarsi sulle sue tracce per trovarla prima delle truppe imperiali nel tentativo di avere margine per riaprire una secolare trattativa con il potere centrale. Silas, un orfano allevato dalla tribù dei Corvi, sotto mentite spoglie ha il compito di avvicinare un uomo della corte che si crede sia il principale sospettato del rapimento e la mente dietro un piano più complesso per ribaltare gli equilibri imperiali, ma il piano sembra vacillare quando il giovane scopre che in realtà il sospettato altri non è che suo fratello, disperso dopo un tragico e misterioso incidente e cresciuto dall’impero. Più confuso che persuaso, pecca in aspetti tecnici e, purtroppo, in recitazione: il cast è tipicamente da telenovela.
Ancora Romeo e Giulietta, ai giorni nostri. Di cognome fanno Rathcart e Gibbon ma sono ugualmente divisi a causa di due imperi mediatici rivali che imperversano a New York. Finirà come nel romanzo di Shakespeare? Il titolo la dice lunga, anche se il film è retto da un cast di prim’ordine, da Diego Boneta ad Alexandra Daddario, sempre in splendida forma.
Ultimo remake ma di lusso della settimana, il film si rifà all’omonimo svedese del 2015. Al centro della vicenda due fratelli che non si parlano da quattro decenni, nonostante lavorino fianco a fianco. Un’epidemia che colpisce la loro mandria li porterà a riavvicinarsi, sullo sfondo degli splendidi paesaggi australiani e di un’ottima prova dei protagonisti, Sam Neill e Michael Caton.
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