"(Halloween) È il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall'oscurità di ciò che non conosciamo. Un piccolo giro al di fuori della percezione abituata a vedere solo un certo percorso, una piccola occhiata verso quell'oscurità." (Stephen King)
Un elenco di titoli consigliati, diversi da quelli solitamente proposti, da tenere in considerazione per celebrare Halloween 2021. Molti richiedono lo sforzo di utilizzare i sottotitoli, ma se ci si riesce ne vale davvero la pena...
Con Erwin Leder, Rudolf Götz, Silvia Rabenreither, Edith Rosset
Unica regia dell'austriaco Gerald Kargl che anticipa e supera, per tecnica di messa in scena, il Funny games di Michael Haneke (1997). Ispirato dalla tragica figura di Werner Kniesek di Salisburgo, responsabile di un triplice omicidio senza movente e con dialoghi allucinanti estrapolati dalle confessioni di Peter Kürten (il vampiro di Düsseldorf).
Con Florian Koerner von Gustorf, Monika M., Micha Brendel, Carolina Harnisch
Luogo: nella mente di un serial killer; quando: in punto di morte. Alla quarta regia Buttgereit sceglie un tema (iper)realistico mettendo lo spettatore nei panni di Lothar Schramm: un assassino che colpisce senza logica, autolesionista, tristemente solo nella vita, ma soprattutto nella morte.
Con Daniel de Oliveira, Fabiula Nascimento, Bianca Comparato, Marcos Kligman
Raccapricciante (in senso positivo, trattandosi di un horror) debutto dietro la macchina da presa del promettente regista brasiliano Dennison Ramalho, che già aveva partecipato al collettivo ABCs of Death 2. The nightshifter garantisce 110 minuti di brividi, provocati da una funerea ambientazione e da spaventosi effetti speciali.
Con Désirée Nosbusch, Bodo Staiger, Simone Brahmann, Jonas Vischer, Helga Tölle
Film tedesco, considerato un cult "maledetto" in patria, The fan racconta l'ossessiva tendenza al fanatismo, vissuta da una (apparentemente) delicata adolescente in grado di trasformarsi in pericolosissima ammiratrice. È stato presentato in Italia solo nel 2018, in occasione di un passaggio al Fantafestival.
Con Susanne Betz, Gerd Breitung, Ingo Buesing, Jörg Buttgereit, Andreas Doehler
Sette giorni: ognuno di loro può essere quello nel quale giunge l'ora fatale. Seconda regia (dopo Nekromantik) per il poeta del macabro Jörg Buttgereit. A distanza di trent'anni, rimane un'opera intensamente agghiacciante.
Con Suziey Block, Clinton Roper Elledge, Sarah Schoofs, Michael Barbuto, Abby Wathen
Horror psicologico inaspettatamente originale, ben scritto, interpretato e diretto. Raggelante per quello che suggerisce e per come il regista riesce a creare, magistralmente, un ambiente fatto di ombre e suoni perturbanti e avvolgenti.
Con Beate Neumeyer, Bernd Muggenthaler, Ellen Fischer, Alfons Sigllechner
Seconda regia di Olaf Ittenbach, cineasta tedesco rimasto pressoché inedito in Italia. Film antologico visivamente potente, dai contenuti estremi e con risvolti polemici legati al contesto sociale del periodo (anni '90).
Con George Eastman (Luigi Montefiori), Vanessa Steiger (Serena Grandi)
Horror viscerale, girato con estrema cura dal grande Joe D'Amato. Regista che torna al genere dopo anni (La morte ha sorriso all'assassino, 1973) per poi frequentarlo più spesso anche in veste di produttore.
Con Kieran Canter, Cinzia Monreale, Franca Stoppi, Sam Modesto, Lucia D'Elia, Anna Cardini
Uno dei titoli horror italiani più estremi realizzato da Massaccesi, regista qui ispirato da un soggetto già tradotto sullo schermo da Mino Guerrini. Una straziante e dolorosa storia di amore a morte, con contorno di grida, sangue e tenebre...
Regia di Domiziano Cristopharo, Jason Impey, Sunny King, Sam Mason-Bell, Tony Newton, Poison Rouge, Alessandro Sisti, Rob Ulitski, Jackson Batchelor, Sophia Cacciola
Con Roberta Gemma, Michael J. Epstein, Lianne O'Shea, Chris Mills, Martin W. Payne
Collettivo di produzione inglese composto da ben 14 episodi, molti dei quali realizzati da giovani registi italiani.
Con Eoin Macken, William Forsythe, Bill Moseley, Faran Tahir, Kristina Klebe
In streaming su Plex
Promettente esordio nel lungometraggio per un regista di videoclip, in grado di realizzare un film a più registri tematici (azione, dramma, spionaggio e horror). I am fear si distingue per una confezione di qualità, che cela però anche interessanti contenuti nascosti dietro a immagini (da cronaca TV) agghiaccianti e radicate nella nostra memoria.
Esordio in regia del compositore musicale Glenn Danzig, ispirato da una dissacrante serie a fumetti. Eros e Thanatos sono i temi che attaversano tre affascinanti e nerissimi episodi, tradotti sullo schermo con un personalissimo stile. Stupende le attrici, eccezionali gli effetti speciali: un "gioiello" dell'orrore destinato a farsi notare.
Con Lionel Barrymore, Caroline Frances Cooke, Gustav von Seyffertitz, Lorimer Johnston
Coinvolgente horror d'atmosfera nel quale si muove, tra luci e ombre, un angosciato borgomastro (Lionel Barrymore), proprietario d'una locanda. Uomo di una rettitudine ineguagliabile, sino a quando un ricco polacco giunge nel suo albergo. E proprio la notte di Natale per una volta, per insospettabile avidità, decide di compiere un'azione malvagia.
Con Emmanuelle Escourrou, Christian Sinniger, Jean-François Gallotte, Roselyne Geslot
Il migliore horror degli Anni '90 è un misconosciuto splatter francese, diretto da un regista che anticipa di oltre 15 anni l'avvento dei vari Aja, Bustillo e Laugier. Follemente audace e pervaso da un sottofondo ironico che contribuisce a rendere più inquietante il tema che sta alla base (la maternità) di una sceneggiatura davvero originale.
Spettacolare film d'animazione (horror con venature fantasy), finanziato con la raccolta fondi su Indiegogo e basato su personaggi che hanno l'aspetto (e la voce) di celebri attori.
Con Boris Karloff, Melvyn Douglas, Charles Laughton, Raymond Massey, Lilian Bond
Sullo stile de Il castello degli spettri James Whale, reduce dal successo del celebre Frankenstein e ispirato da una bella sceneggiatura, realizza con The old darkhouse il migliore horror della sua carriera.
Con Thomas Kretschmann, Keri Russell, Thomas Huber, Rainier Meissner, Marcus Lucas
Da un terrificante fatto di cronaca il regista di videoclip musicali, Martin Weisz, realizza un'opera inquietante, ispirata in dettaglio ai tragici fatti che riguardano "il cannibale di Rotenburg". Fortunatamente privo di scene splatter, Grimm love si distingue per le eccezionali interpretazioni di Thomas Kretschmann e Thomas Huber.
(S)cult dell'horror, arrivato anche in Italia direttamente in VHS, girato in due tempi diversi e privo di una sceneggiatura coerente. Un'apoteosi di effetti speciali deliranti ed estremamente divertenti.
Titolo originale A Night of Horror: Nightmare Radio
Regia di Oliver Park, Jason Bognacki, A.J. Briones, Joshua Long, Sergio Morcillo, Adam O'Brien, Luciano Onetti, Nicolás Onetti, Pablo S. Pastor, Matthew Richards
Con Ian Costello, Michelle Costello, Clara Kovacic, Kera O'Bryon, James Wright
Antologico di altissima qualità che offre ben nove racconti del brivido, tenuti assieme da una splendida cornice. Produzione tra Argentina, Nuova Zelanda e Regno Unito, voluta e realizzata dai fratelli Onetti (già autori di interessanti gialli e horror dedicati al cinema italiano Anni '70). Un gioiello da non perdere!
Con Patitta Attayatamavitaya, Supachai Girdsuwan, Setsit Limkasitdej, Thiti Vechabul
Il suicidio di una giovane ragazza in prossimità del matrimonio scatena due differenti tipi di vendetta. Horror - ad incastro - tailandese suddiviso in nove capitoli, diretti da diversi registi.
La migliore produzione Amicus, ispirata dai celebri fumetti EC Comics e diretta con classe da Freddie Francis. Antologico che propone cinque stupende storie dell'orrore, interpretate da un cast eccezionale (con Peter Cushing e Patrick Magee in primo piano). Assente da troppo tempo in home video e nei passaggi televisivi, merita il recupero.
Con Michael Sarrazin, Gayle Hunnicutt, Eleanor Parker, Tim Henry, Laurence Naismith
Interessante giallo alla Hitchcock, con presenza di inquietanti felini pronti a fare giustizia. Oltre alla versione cinematografica ne esiste una meno riuscita, realizzata per la televisione un paio di anni dopo (1971), che presenta un finale completamente stravolto.
Primo e originale film di una trilogia - concepita come personale omaggio al cinema giallo e thriller italiano degli Anni '70 - realizzata della coppia belga Cattet & Forzani. Seguiranno l'altrettanto bello Lacrime di sangue (2013) e il meno riuscito Laissez bronzer les cadavres (2017).
Con Michelle Michaels, Robin Stille, Michael Villella, Debra De Liso, Andree Honore
In streaming su Plex
Notevole esordio della regista Amy Holden Jones, qui alla sua unica direzione per un titolo horror, diventato di culto. Due seguiti, diversi spin off e un recente reboot hanno contribuito a mantenere vivo, nella memoria degli appassionati, questo brillante slasher.
Con Victoria Hopkins, Lucy Drive, Sarah T. Cohen, Desiree Mei, Giulio De Santi
Un low budget confezionato alla grande, in grado di surclassare convenzionali e noiosi blockbuster a stelle e striscie. Co-diretto da Giulio De Santi e Tiziana Machella, Little necro red sacrifica la trama in virtù di un efficace e potenziale clima fantastico.
Con Felissa Rose, Jonathan Tiersten, Karen Fields, Christopher Collet, Mike Kellin
Titolo di culto nel filone dello slasher americano che può vantare ben quattro seguiti dei quali l'ultimo (Return to Sleepaway Camp, 2008), girato come vero sequel, rappresenta anche la seconda e ultima regia di Robert Hiltzik. Eccezionale la piccola interprete Felissa Rose, destinata ad una lunga carriera (la rivedremo, nel 2022, in Terrifier 2).
Titolo originale Bat sin fan dim ji yan yuk cha siu bau
Regia di Herman Yau
Con Anthony Wong Chau-Sang, Danny Lee, Emily Kwan, Jacky Cheung, James Ha, Kuang Hsiung
Un film di estrema crudeltà, che si spinge oltre i limiti del buon gusto mettendo in scena un massacro multiplo con almeno vittime cinque innocenti bambini. Piuttosto celebre, proprio a causa di questo dettaglio quasi unico (per fortuna) in un film splatter. Primo tempo in bilico con un registro ironico a dir poco di altrettanto cattivo gusto.
Dopo l'esaltante The witch, Robert Eggers gira il suo secondo film. Osannato da critica e pubblico, The lighthouse soffre purtroppo di una lentezza di fondo data da una sceneggiatura poco efficace, che contrasta con una perfetta scenografia e una regia eccellente e in grado di conferire al film una dimensione universale, fuori tempo e spazio...
Con Gabriele Lavia, Anne Canovas, Bob Tonelli, Paola Tanziani
Secondo gotico, dopo La casa dalle finestre che ridono, diretto da Pupi Avati. Storia sui morti viventi, che coinvolge un uomo di Chiesa, girata nelle pianure emiliane e in un complesso colonico agghiacciante nonostante la posizione turistica. Zeder anticipa, in maniera impressionante, Pet sematary. Un capolavoro del cinema horror italiano.
Regia di Kai E. Bogatzki, Domiziano Cristopharo, Lucio A. Rojas, Lorenzo Zanoni
Con Ximena del Solar, Chiara Pavoni, Arianna Bonardi, Giorgio Agri, Paolo Ricci
Low budget in coproduzione tra Cile, Italia e Germania diretto da quattro registi indipendenti ingiustamente esclusi dal circuito mainstream. Risultato finale ben sopra le aspettative, sia per il contenuto che per la tecnica dimostrata. Eccellente, considerato il budget.
Con Seamus O'Brien, Viju Krem, Niles McMaster, Dan Fauci, Alan Dellay, Ernie Pysher
Un cult del cattivo gusto, girato a bassissimo costo da un regista ispirato dal Wizard of gore (1970) di H. G. Lewis. Boicottato da un'associazione femminista all'epoca dell'uscita, T.I.T.S. (The Incredible Torture Show) è poi stato rimaneggiato nel 1982 dalla "Troma", finendo per circolare come Bloodsucking freaks.
Gradito ritorno di Clive Barker come produttore per un progetto ispirato ai sui scritti, nato come serie televisiva e costretto - causa Covid - a confluire in lungometraggio.
Con Richard Boone, Theodore Bikel, Peggy Maurer, Howard Smith, Herbert Anderson
In streaming su Cultpix
Inquietante lungometraggio alla "Ai confini della realtà" - opera di Albert Band (prolifico regista di Hollywood e padre di Charles della Empire/Full moon) - scritto, interpretato e diretto da artisti in stato di grazia. Memorabile Richard Boone, nei panni del tormentato protagonista.
Prendendo spunto da L'esorcista (1973) e da Martyrs (2008) - ma forse ispirato anche da fatti di cronaca realmente accaduti, narrati in film tipo L'esorcismo di Emily Rose (2005) - Santiago Alvarado Ilarri confeziona un horror veramente inquietante, forte di un cast artistico molto preparato e di una regia decisamente spiazzante.
Con Caitlin Custer, Christine Kilmer, Jacob Elordi, Ema Horvath, Jennifer Irwin
Antologico dell'orrore diretto da un regista che guarda a Creepshow e ai "Books of blood" di Clive Barker. Cinque storie del brivido (compresa la cornice con un inquietante becchino) ambientate in passato: una per ogni decade, a partire dagli Anni '50.
Con Roxane Mesquida, Nicholas Ofczarek, Andrea Zogg, Carlos Leal, Joel Basman
Interessante giallo dalle venature horror che anticipa - per ambientazione e soggetto - il più noto Hagazussa (2017). Ispirato da una leggenda alpina nota come "The guschg herdsmen's doll", qui data come di origine svizzera con il nome di Sennentuntschi.
Regia di Lazar Bodroza, B.J. Colangelo, John Cook Lynch, Steve De Roover, Ruggero Deodato, Sonia Escolano, Isaac Ezban, Florian Frerichs, Rémi Fréchette, Sadrac González-Perellón
Con Barbara Crampton, Clarke Wolfe, Tiffany Shepis, Ryan Fisher, Jeffrey Reddick
Lunghissimo antologico horror a tema natalizio, che raggruppa ben 26 cortometraggi (circa 5 minuti ciascuno), realizzato da cineasti più o meno noti. Ritorno sulla scena del grande Ruggero Deodato al fianco di Andrea Marshall, Lucky McKee e Pollyanna McIntosh. Camei di Barbara Crampton e Barbara Magnolfi.
Un horror di tutto rispetto, contraddistinto da una coppia protagonista unica e indimenticabile. Nessun teen-agers in scena, quanto due arzilli vecchietti disposti a tutto, per riavere indietro (dalla morte) l'amato nipotino, anche a fare un patto con il Diavolo ... o chi per lui.
Con Angelica Lee, Lawrence Chou, Chutcha Rujinanon, Yut Lai So, Candy Lo
Fortunato horror cinese il cui successo ha poi dato il via a svariati seguiti e remake. Tra le cose migliori dei due cineasti, i fratelli Danny e Oxide Pang.
Con Seda Oguz, Özay Fecht, Deniz Gündogdu, Metin Yildirim, Merve Ates, Yücel Tunca
Primo horror, dell'interessante serie turca Üç Harfliler, diretto da Alper Mestçi. Una trama semplice alla base di una macchina infernale, ricca di colpi di scena e spaventose epifanie.
Con Giovanni Lombardo Radice, Antonio Zequila, Erika Kamese, Steve Aquilina
Il miglior film della serie teutonica Violent shit è una misconosciuta (purtroppo ancora inedita alle nostre latitudini) produzione italo tedesca, voluta fortemente da Luigi Pastore e Steve Aquilina (assieme a Schnaas, autore dei film precedenti). Partecipazioni di rilievo (Cozzi, Castellari e Carati). Bellissima la musica di repertorio, opera di Claudio Simonetti.
Con Jeroen Spitzenberger, Anniek Pheifer, Roosmarijn van der Hoek, Liz Vergeer
Avvincente thriller on the road (ma che poi diventa anche home invasion) di origine olandese. Scritto e diretto con classe, e in grado di trasmettere - per quanto verosimile - un'ansia e una tensione di raro realismo.
Con David Aboussafy, Laurette Flores, Aleyda Gallardo, Dana Karvelas, Patricia Leih
Tassello di cinema estremo in arrivo dal Messico (ma coprodotto anche dal nostro Ruggero Deodato) che tenta - con un'ambientazione insostenibile - di raccontare altro. La violenza apparentemente gratuita, solo nel finale trova un suo perché.
Con Bethany Orr, Mary Loveless, Wes McGee, Kristin Minter, Jill Jacobson, Sheresade Poblet
Horror "impegnato" per un esordio poco gradito dal pubblico, che ha costretto al ritiro dalla scena il promettente regista. Sulla linea di Eat (2013) e Starry eyes (2014), Excess flesh mette in risalto la difficile condizione delle ragazze più sensibili e deboli, costrette a confrontarsi con modelli ideali di bellezza e successo inarrivabili.
Con Michael Daniel, Rachel Johnson, Aurora Lowe, Gabriel Nicholson, June Peterson
Originale e suggestivo horror, frutto di ben sette anni di lungo e spossante lavoro, diretto con mezzi limitati dal convincente Jordan Graham, qui al secondo lungometraggio. In parte autobiografico, per la presenza della nonna del regista (June Peterson) che ripropone sullo schermo eventi realmente vissuti.
Con David Wendefilm, Tristan Aronovich, Thiago Carvalho, Guta Ruiz, Eduardo Semerjian
Horror brasiliano estremamente originale nel riproporre tematiche classiche dello splatter Anni '80. Un'antica divinità precolombiana, riportata in vita da una maschera impressionante (ricorda il manufatto di cristallo noto come "Teschio del destino"), dà corso a una mostruosa e sanguinaria catena di delitti nel centro di San Paolo.
Con Polina Davydova, Evgeniy Gagarin, Olivia Indik, Jennifer Roberts, Sergey Shegolsky
Quarta interessante regia del giovane cineasta russo Pavel Khvaleev, al servizio di un horror estremamente freddo e razionale nonostante l'insieme di elementi grafici (animazioni) dal taglio surrealista. Una versione ancora più gelida e glaciale di Martyrs, inserita in un contesto terroristico e da deep web.
Con Misa Aika, Yumika Hayashi, Mika Kirihara, Sadao Abe, Masumi Nakao, Tadashi Shiraishi
Horror giapponese che oscilla tra lirismo, poetica pietà e cinico splatter. Opera diventata di culto, frutto del buon lavoro di Hisayasu Satô, un outsider dell'eccesso pressoché sconosciuto in occidente ma con alle spalle una filmografia (1985 - 2018) di tutto rispetto.
Straziante e impressionante viaggio (al femminile) nella mente di una ragazza in bilico tra santità e follia. Esordio dietro la macchina da presa per la promettente Rose Glass, autrice di talento in grado di esprimere al meglio (anche visivamente) eterni temi esistenziali.
Horror intimista e silente che penetra sottopelle e sedimenta a lungo nella memoria a visione conclusa, ricordandoci che là fuori c'è qualcosa. Che l'uomo forse non è al vertice della scala evolutiva e che qualcosa o qualcuno da realtà trascendenti ci tiene imprigionati come pesci in un enorme acquario.
Thriller originalissimo, nonostante la trama scontata: il solito serial killer alle prese con una ragazza, costretto però ad agire nel bel mezzo di un bosco. Imprevedibile, adrenalinico, stupendo e in grado di sorprendere senza sosta.
Con Gösta Ekman, Emil Jannings, Camilla Horn, Frida Richard, William Dieterle
Capolavoro inossidabile nel tempo, ancor oggi estremamente suggestivo per via di una tecnica di regia in grado di sfruttare al massimo i mezzi, limitanti e limitativi, dell'epoca e per una sceneggiatura che tratta temi universali, sempre attuali per ogni essere umano, ad ogni latitudine del mondo.
Con Liana Liberato, Noah Le Gros, Jake Weber, Maryanne Nagel, Michael Brumfield, Matt Maisto
Intrigante opera prima che mescola temi lovecraftiani, problematiche esistenziali (malattia e rapporti di coppia) e imprevedibili mutazioni batteriche. Una storia avvincente che riporta sullo schermo un clima catastrofico, posto a metà strada tra il serial "Ai confini della realtà" e il cinema fantascientifico degli anni '50.
Con Eline Aasheim, Tormod Lien, Magne Steinsvoll, Per-Ingvar Tomren, Raymond Talberg
A Natale siamo tutti più buoni. Beh, forse non proprio tutti, dato che qualcuno al contrario sembra essere più cattivo. Ce lo raccontano due esordienti registi norvegesi, anche interpreti nei ruoli principali, intenzionati a surclassare qualunque horror precedente e successivo sul tema del Babbo Natale assassino.
Il primo esemplare di cinema splatter italiano, imitato al limite del plagio nella serie Venerdì 13 (1980), porta la firma in regia di Mario Bava, suggestionato dai gialli di Dario Argento e al suo primo film horror di ambientazione moderna. Un capolavoro nel genere, imitato da intere generazioni di cineasti ancora oggi.
Con Daria Nicolodi, David Collin jr., John Steiner, Ivan Rassimov
L'ultimo film di Mario Bava, uscito nelle sale, testimonia l'inarrivabile dote tecnica (cinematografia, fotografia, effetti speciali) del regista sanremese. Meno efficace la sceneggiatura, scritta a più mani e influenzata da Profondo rosso (1975) di Dario Argento.
Esordio e in assoluto miglior regia di Francesco Barilli, suggestionato dalla precedente attività come sceneggiatore, coinvolto da Lenzi, ne Il paese del sesso selvaggio (1972). Cast brillante e fotografia esemplare, per un thriller psicologico diventato, con il passare degli anni, un cult.
Con Isabelle Goguey, Charlotte de Turckheim, Michel Flavius, Betty Beckers, Jean Ludow
Misconosciuto horror francese che per associazione, data da una fonte ispiratrice comune, ricorda Suspiria e Il profumo della signora in nero. Film povero, ma oltraggioso e coraggioso, ammantato di risvolti socio-politici (al pari di Hanno cambiato faccia). Strepitosa l'ingenua e virginale protagonista, sorta di novella Biancaneve sventurata.
Con Gary Green, Brett Williams, Joey Cramer, Sean Cameron Michael, Steve Wall
Esaltante esordio nel lungometraggio per il geniale sudafricano Ryan Kruger, formatosi alla realizzazione di video musicali e poi passato a dirigere pluripremiati cortometraggi, tra i quali l'omonimo Fried Barry (2017), interpretato dal sorprendente Gary Green.
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