Roma
- Grottesco
- Italia
- durata 130'
Regia di Federico Fellini
Con Peter Gonzales, Fiona Florence, Marcello Mastroianni
Pomeriggio di sabato 9 ottobre 2021. Sede CGIL di Corso Italia, Pincio, Roma.
Dopo la tragedia, la farsa. Rimane da capire però, se già la tragedia era una farsa, questa cos'è.
Lo gnommero perfetto: CGIL (e un Pronto Soccorso) ↔ Fascisti di Feccia Nuova ↔ Servizi Segreti ↔ Forze dell'Ordine ↔ Destre Nazionali: FdI e Lega nordsudovestest ↔ Governo dei Migliori ↔ Estremisti infiltrati tra gli Idioti in Marcia ↔ CGIL (e un Pronto Soccorso).
Ovvero: dei fascisti (non neo-, o post-, no: dei fascisti, punto), con a capo le cocce fecali usate a mo' di teste di cazzo d'ariete di Roberto Fiore e Giuliano Castellini spuntanti dai tombini fognari tenuti aperti dalla pressione del pòppolo anti-vax, infiltrati(si) in una manifestazione di idioti (che coprono tutto l'arco anti-costituzionale, dai pagliacci mentelesi destronzi e affini agli autoelettisi filosofi di para-estrema sinistra che sono così di semi-estrema sinistra da fare il giro e diventare coglioni a testa in giù, espettorando da mesi/anni sul pericolohhh che correhhh la democrazia), assaltano, vandalizzano ed occupano una sede della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (il cui segretario generale/nazionale, per inciso, si è da sempre dimostrato reiteratamente polemico con il Green Pass, ovvero col compromesso scelto dal Governo dei Migliori per non instaurare un obbligo vaccinale anti SARS-CoV-2 atto ad arginare, contenere e reprimere la CoViD-19), oltre a spaccare una bottiglia in testa a un'infermiera nel PS del Policlinico Umberto I, mentre gli ACAB, fra cui i baschi/elmetti verdi dell'AntiTerrorismo Pronto Impiego della GdF che passavano di lì per caso, fanno loro tac-tac sulle nocche e le Giorgione e i Matteini compiono un ulteriore passo verso la prova generale...
PS. No, la CGIL non è il COSAP.
Regia di Federico Fellini
Con Peter Gonzales, Fiona Florence, Marcello Mastroianni
Titolo originale Idioterne
Regia di Lars von Trier
Con Jens Albinus, Bodil Jørgensen, Anne Louise Hassing, Troels Lyby
Titolo originale Obyknovennyy fashizm
Regia di Mikhail Romm
Solo qualche giorno prima che il 1946 diventi il 1947, cinque uomini si riuniscono in viale Regina Elena a Roma. Un giornalista, un archeologo, un ragioniere, un sindacalista e un uomo che sostiene di essere il figlio illegittimo di Benito Mussolini. Insieme fondano il Movimento Sociale Italiano, basato sulle stesse idee e sugli stessi ideali del partito fascista di Mussolini. In breve tempo l'MSI raccoglie un gran numero di adesioni e cospicui contributi in denaro sotto forma di donazioni private. Già dopo un mese o due vengono aperte sedi locali in tutta Italia e il movimento può dare inizio alla sua opera di attacco alla democrazia e opposizione al comunismo. E non solo in Italia. L'obiettivo è anche quello di una nuova Europa.
Falangisti in Spagna, peronisti in Argentina, fascisti britannici guidati da Oswald Mosley, neonazisti che si radunano illegalmente a Wiesbaden sotto la guida di Karl-Heinz Priester. E poi, in Svezia, Per Engdahl. Sotto la superficie ci sono loro, e mentre il mondo guarda da un'altra parte loro si muovono. […] Presto questi uomini si avvicineranno gli uni agli altri, fino a coalizzarsi. L'immobilità accumulata da un pendolo che si prepara a un contraccolpo.
Da “1947” di Elisabeth Åsbrink (2016; ediz. ital. IperBorea, 2018, traduz. di A.Borini)
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