Questa l’offerta dei principali titoli nuovi proposti in streaming dalle varie piattaforme.
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
La piattaforma torna a parlare italiano grazie a Mio fratello, mia sorella, coprodotto con Mediaset. Diversi sono i lungometraggi animati provenienti dall’Est: il nuovo Pokemon: I segreti della giungla, Bright Samurai Soul e Violet Evergarden. Chiudono il thriller turco Rancore, il dramma dal San Sebastian Distanza di sicurezza, il giallo polacco Operation Hyacint e la distopia di A World Without.
I NUOVI FILM IN STREAMING AMAZON PRIME VIDEO
Prosegue il ciclo horror Welcome to Blumhouse con la proposta di The Manor e Madres. Dalla piattaforma Paramount+ arriva in esclusiva Infinite con Mark Wahlberg mentre per le fan del pop è l’ora del documentario Justin Bieber: Our World.
I NUOVI FILM IN STREAMING DISNEY+ E MUBI
La casa di Topolino si adegua al mood da Halloween e propone due horror: L’uomo vuoto e, in chiave più comica, Muppets Haunted Mansion. Su Mubi è invece possibile visionare il dramma sudcoreano Moving On.
I NUOVI FILM IN STREAMING SKY E MULTIPIATTAFORMA
Sky offre in esclusiva ai suoi abbonati il dramma Fratelli in armi e la commedia Amore, matrimoni e altri disastri. On demand su diverse piattaforme si recuperano anche Endangered Species, I Met a Girl e Codice Karim.
“Il mio è un film che vuole coinvolgere lo spettatore. Desidera afferrarlo e portarlo nella storia, immergerlo in una famiglia, farlo sentire parte del racconto ed emozionarlo. Si potrebbe dire che il film tratta diversi argomenti: i rapporti familiari, la diversità, la disabilità, l’accettazione, l’attraversamento del dolore per giungere al perdono. Tutti i personaggi compiono un viaggio attraverso il perdono, verso sé stessi inizialmente per poi intraprenderlo verso gli altri membri della famiglia. L’accettazione del perdono è sicuramente differente da un personaggio all’altro, ma il concetto si presta molto all’essenza stessa del film che abbiamo creato, il sotto testo del racconto. Si potrebbe dire che il concetto del perdono sia la cornice della storia e la famiglia la tela del quadro”.
Ispettore di polizia in vista di una promozione scopre qualcosa di grosso su cui indagare. Dalla Turchia per una volta tanto non arriva una soap pomeridiana ma un cupo thriller diretto da un regista che, guarda caso, si è fatto le ossa con le serie romantiche. Strani cortocircuiti.
I Pokémon continuano a essere un fenomeno di massa, soprattutto in Oriente. Mentre in Italia sono oramai soppiantati da nuovi eroi, le strane creature in Giappone sono sempre amatissime. Prova ne è l’ennesimo lungometraggio che per certi aspetti si ispira alla figura di Tarzan. Per amanti del genere, verrebbe da dire.
Realizzato in CGI ispirandosi alla xilografia giapponese, l’anime è lo spin off di Bright, pellicola che la piattaforma ha rilasciato nel 2017 con protagonista Will Smithee. La storia segue le vicende del ronin Izou e dell’orco Raiden che scortano una giovane elfa e la bacchetta magica che porta con sé nella terra degli elfi a nord. Finalmente, una storia originale per gli appassionati di animazione.
“Penso che questo film parli dell’angoscia della vita quotidiana. Parla dell’orrore delle cose che attraversiamo giorno dopo giorno. Ed è questo che amo di questo film: si basa su qualcosa di molto vicino a tutti. Ricordo di aver letto il romanzo di Samanta Schweblin e di aver detto “devo adattarlo” mentre ero all’ultima pagina. Non mi era mai successo prima. In molti punti, il libro è molto visivo: questa è la poesia e il potere della letteratura. In tutti i miei film ho affrontato il tema della maternità e tutto ciò che implica, a partire dall’equilibrio che occorre per essere madre”, ha dichiarato la regista.
Nella Polonia del 1985, in piena epoca comunista, a Varsavia si dà la caccia a un serial killer che miete vittime nel sottobosco dell’ambiente gay. Per risalire al responsabile, un giovane ufficiale ricorre a un informatore ma quello che scoprirà sarà qualcosa che influirà sulla sua vita personale (e sul suo orientamento). Bella sorpresa.
Continuano le avventure di Violet, protagonista di una serie animata tratta da un manga. Mentre scrive delle emozioni per conto degli altri, Violet ha forse dimenticato le sue. Quando però un ragazzino malato terminale si rivolge a lei, sarà costretta a fare i conti con i propri sentimenti e pensieri sull’amore e sulla perdita: la morte del maggiore Gilbert, dopo tutto, è qualcosa che non ha ancora superato.
Dramma distopico di produzione indonesiana, la storia ruota intorno alla “Luce”, un’organizzazione che promette ai giovani di avere la vita che desiderano grazie a una versione “migliorata” di loro stessi. Fondatori sono una coppia di marito e moglie tanto carismatici quanto misteriosi. In un mix di mistero e suspense, tre giovani donne con differenti personalità si affidano alle loro mani, ignorando quanto pericolosi possano essere i risvolti dell’organizzazione.
Evan McCauley ha abilità che non ha mai imparato e ricordi di luoghi che non ha mai visitato. Cercando di auto-curarsi e sull'orlo del crollo mentale, un gruppo segreto che si fa chiamare "Infiniti" arriva in suo soccorso, rivelando che i suoi ricordi sono reali. Destinato al cinema ma passato in Usa su Paramount+, ha regia e cast da urlo. Imperdibile per gli amanti del genere.
“La storia trae ispirazione da una vicenda personale. Mio madre ha avuto la demenza negli ultimi due anni della sua vita ma già da giovane ha cominciato a manifestarne i sintomi. L’ho visto passare dall’essere un professore universitario molto rispettato all’essere ospite in una casa di cura, dove sembrava ancora più vecchio degli anziani che erano lì. Nella struttura, i residenti a volte raccontavano di vedere cose che in realtà non esistevano e tali resoconti, spesso inquietanti, non mi hanno mai abbandonato”, ha raccontato la regista.
“Ho affrontato spesso argomenti sociali come l’immigrazione, la violenza armata e il razzismo. Quindi, quando ho letto la sceneggiatura, che tratta in parte di una scioccante ingiustizia commessa contro le minoranze razziali negli Stati Uniti fino al XXI secolo, non ho avuto dubbi. Ho pensato che sarebbe stata un’opportunità unica per far luce su un argomento che non molte persone conoscono. Del resto, gli eventi raccontati su basano sulla realtà, sebbene gli elementi misteriosi e mistici che contiene”, ha precisato il regista.
Il documentario conduce gli spettatori nel backstage, sul palco e nell’universo privato dell’icona musicale mentre si prepara per il concerto senza precedenti T-Mobile Presents New Year’s Eve Live with Justin Bieber. Dopo una pausa di tre anni dall‘ultimo show e dai luoghi che solitamente ospitano concerti chiusi a causa della pandemia, Bieber regala una performance elettrizzante per chiudere il 2020 sul tetto del Beverly Hilton Hotel con 240 ospiti e milioni di fan in collegamento streaming da tutto il mondo. Il film segue Bieber e il suo affiatato team nel mese che precede l’evento, tra le prove e la realizzazione di un palcoscenico monumentale nel rispetto di rigorosi protocolli di salute e sicurezza. Il documentario cattura anche momenti personali tra Bieber e sua moglie Hailey, in cui sono loro stessi a riprendersi.
“Un incipit accattivante, uno sviluppo inconcludente ed un finale inconsistente. Tra il vuoto quantistico che genera il mondo e quello dell'anima che genera la coscienza, c'è quello di un film che genera solamente noia”, ha scritto nel suo commento il nostro Maurizio73.
Lo show vede la presenza del cast stellare dei Muppet, la partecipazione di alcune celebrità, musica inedita e un divertimento spaventoso per le famiglie. Il tuttosi svolge durante la festa di Halloween, quando Gonzo viene sfidato a trascorrere una notte che metterà alla prova il suo coraggio nel posto più spaventoso e divertente della Terra... la Haunted Mansion.
Con Choi Jung-un, Yang Heung-ju, Park Hyeon-yeong, Park Seung-jun, Kim Sang-dong
“Opera prima della giovane regista sudcoreana Yoon Dan-bi, si concentra sulla intima vicenda familiare per focalizzare il suo sguardo sullo sfaldamento degli affetti che finisce per caratterizzare molte famiglie, creando solitudini e gelo che generano distanze molto spesso incolmabili, a cui questa volta la famiglia riesce a porre rimedio, solo grazie al sacrificio estremo del vecchio capostipite. Il film appare intenso, aggraziato, in grado di sondare a fondo una deriva di sentimenti che pare divenire un luogo comune sempre più tristemente inevitabile nella società coreana, come a livello di intero pianeta”, scrive il nostro Alan Smithee nella sua recensione.
Con Jai Courtney, Leighton Meester, Finn Wittrock, Nat Wolff, Beau Knapp, Arturo Castro
Il regista si era fatto notare qualche anno fa con il dramma Disconnect, presentato fuori concorso al Festival di Venezia. La fortuna questa volta non gli ha sorriso e la storia dei fratellastri Cal e Oyster non è stata ben accolta né in patria né negli Stati Uniti, dove è approdata direttamente on demand. Solo il 19% di recensioni positive su un noto aggregatore.
Il cast è da urlo: Diane Keaton, Jeremy Irons, Maggie Grace e Diego Boneta. La regia è di Dennis Dugan, la cui carriera è segnata da molti successi commerciali. Il mix però questa volta non ha funzionato: la commedia matrimoniale è un argomento oramai saturo e nessuna nuova declinazione sembra interessare il pubblico. Il risultato è stato disastroso: poche centinaia di dollari l’incasso al botteghino e una media di 2.8 su 10 da parte della critica.
Fare safari in Kenya è pericoloso. Non ci sono soltanto i problemi familiari a inseguirti ma anche bestie selvatiche pronte a mangiarti in un sol boccone. Lo scoprirà suo malgrado Rebecca Romjin, passata dall’essere una femme fatale alle pellicole alimentari. Sorvoliamo su regia, recitazione e, soprattutto, sceneggiatura.
Lui ama lei. Lui è un musicista ed è schizofrenico. Lei è misteriosa ma potrebbe anche non essere reale. Tanto che la sua scomparsa innesta un viaggio epico per tutta l’Australia. Storia d’amore sui generis, tanto tenera quanto urgente per l’argomento trattato. Bravo il protagonista Brenton Thwaites, fin troppo sottovalutato finora.
Produzione tutta italiana che porta la firma di Federico Alotto, regista di una pellicola d’azione di qualche anno fa con Danny Glover e Udo Kier nel cast. Questa volta, Alotto si affida a volti più nostrani come Cervi, Egitto e Fulco, per una vicenda che tira in ballo persino la guerra in Siria. Il risultato è nettamente superiore al precedente e l’azione godibile.
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