...[...]..., e a sera puliva con mano esperta gli uccelli variopinti che aveva ucciso, sfregando la loro pelle con polvere da sparo e riempiendoli di pallottole d'erba secca per poi riporli nelle bisacce. Schiacciava fra le pagine del quaderno le foglie degli alberi e delle piante, e rincorreva in punta di piedi le farfalle di montagna tenendo davanti a sé la camicia con entrambe le mani, parlando agli insetti con sommessi bisbigli, lui stesso un oggetto di studio. [...] Toadvine [...] gli chiese quale fosse lo scopo di tutto questo.
[...] Qualunque cosa esista, disse. Qualunque cosa esista nella creazione senza che io la conosca esiste senza il mio consenso. [...] Accennò col capo agli esemplari che aveva collezionato. Queste creature anonime, disse, possono sembrare poco o niente nel mondo. Eppure l'esserino più piccolo può divorarci. [...] al di fuori della conoscenza umana. Solo la natura può rendere schiavo l'uomo, e solo quando l'esistenza di ciascun essere sarà snidata e denudata di fronte a lui, egli sarà davvero il sovrano feudale della terra. [...] Un sovrano feudale...è un padrone di tipo speciale : comanda anche dove altri comandano. La sua autorità revoca le sentenze locali. [...] Questo è il regno cui ho diritto , disse. Eppure in esso ci sono ovunque nuclei di vita autonoma. Autonoma. Perché esso mi appartenga non devo permettere che qualcosa vi accada senza il mio permesso.
Nessun uomo può arrivare a conoscere tutte le cose di questa terra, disse [Toadvine].
[Il giudice rispose:] L'uomo che crede che i segreti del mondo resteranno nascosti per sempre vive nel mistero e nella paura. La superstizione lo trascinerà in basso. La pioggia eroderà gli atti della sua vita. Ma l'uomo che si assume il compito di individuare nell'arazzo il filo che tutto ordisce, in virtù di questa sola decisione si fa carico del mondo, ed è soltanto facendosene carico che egli può trovare il modo di dettare i termini del proprio destino.
Non vedo cosa c'entri questo col fatto di catturare uccelli.
La libertà degli uccelli è un insulto per me. Li metterei tutti negli zoo.
Bell'inferno di zoo, sarebbe.
Il giudice sorrise. Si, disse. Proprio così.
Cormac McCarthy - Blood Meridian - 1985
("Meridiano di Sangue", Einaudi, 1997 - trad. di Raul Montanari)
Recensione.
Commento (opzionale)