A qualche giorno dal mio rientro dalla 78ma Mostra, a cui ho partecipato dal 31 agosto al 5 settembre 2021, ecco la lista degli otto migliori film, quelli a cui ho concesso almeno le tre stelle e mezza di valutazione. Avendo presenziato solo alla prima metà del festival, mancano ovviamente tutte le pellicole presentate a partire da domenica 5/9 nel pomeriggio.
Se l'eccesso barocco continua ad essere la cifra stilistica dell'autore, qui non si riduce affatto a sterile formalismo, ma diventa veicolo di potente emozione: dapprima il film ci fa ridere moltissimo con i tiri mancini della mamma e la galleria di tipi partenopei che vivacchiano e si arrabattano in adorante attesa dei miracoli dell'argentino, poi il colpo al cuore straziante con la tragedia che travolge l'esistenza del giovanissimo protagonista: il regista mette in scena la dipartita dei suoi stessi genitori con disarmante coraggio nel mettere a nudo un dolore così intimo e personale, suscitando una commozione che un film italiano non mi provocava da non ricordo quando.
Un testo così abilmente congegnato dà a Banderas e Martinez la possibilità di intonare un superbo duetto attoriale, rendendo le loro schermaglie un autentico spasso che ha strappato numerose risate ed applausi a scena parta alla proiezione per la stampa.
L'autore Éric Gravel, che ha scritto anche la sceneggiatura, rende con estrema efficacia la frenesia di un'esistenza sotto costante pressione per far fronte alle necessità fondamentali della propria famiglia, che purtroppo assomiglia sinistramente a quelle di tante persone reali che dipendono da lavori precari e che sono costrette ad un pendolarismo massacrante.
Jane Campion fa centro con questo affascinante post western ambienato negli Anni Venti di un secolo fa, indagando con sottigliezza i temi della trappola del maschilismo tossico imperante in quella società impietosa e dell'emergere faticoso di identità che oggi definiremmo queer in quel mondo che restava arcaico e selvaggio
I soldati ucraini schierati nelle trincee al fronte vivono questa guerra di posizione in una dimensione di costante attesa; di tanto in tanto le giornate vengono scosse dalle esplosioni assordanti di granate lanciate dai ribelli, ma più spesso vengono trascorse nell'ozio, giocando ai videogames di guerra quando le armi vere tacciono, guardando video sciocchi e divertenti su social, rasandosi vicendevolmente i capelli. In questa dimensione di conflitto sospeso si ammette di avere più spesso in mano la pala per scavare le (quanto utili?) trincee che le armi per combattere.
Paul Schrader firma un'opera compatta ed efficace, evocando atmosfere da noir psicologico, sull'inesorabilità del ritorno di un passato da cui non è possibile sfuggire, riflessione che riguarda sia individualmente il protagonista sia collettivamente il Paese, che non può esimersi dal fare i conti fino in fondo con le conseguenze delle decisioni scellerate di una politica arrogante e deviata.
Almodóvar intreccia e stratifica il suo abbondante materiale narrativo in un melodramma incardinato sulla progressiva ricerca e scoperta della verità sulla propria maternità da parte di Janis, costruito quasi come un thriller dei sentimenti ... Come in tante altre sue pellicole a dominare le difficoltà c'è però una forte solidarietà femminile, un istinto materno che supera il legame biologico e tesse legami indistruttibili da parte di errori e beffardi scherzi del Fato.
Nonostante la durata che supera ampiamente le due ore, il film riesce ad avvincere ed intrattenere grazie ad una scrittura molto arguta che mette in risalto un meccanismo cinico e crudele che anticipa per molti aspetti il moderno show o art o book business. E lo fa senza smaccate attualizzazioni che avrebbero tradito la pagina quasi bisecolare. Altro elemento che tiene ben svegli durante due ore e passa di Balzac è il montaggio vivace, che dà la cadenza ad un ritmo frizzante scandito dalle musiche da camera del periodo.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta