Sabato 14 agosto una brutta sorpresa: rimossa @bufera (aveva cancellato parecchie recensioni ammettendo di averle copiate, almeno in parte). Si chiama Anna Maria e so che abita a Roma (una "Top User", presente su Film TV dal 2010: tanta passione e anche tanta ingenuità). Pure le residue sue recensioni (circa 900) sono scomparse, peccato! Aveva 172 followers, compreso me.
Silenzio generale.
Anche lei mi seguiva, sin da poco dopo la mia iscrizione nel febbraio 2015.
Buona fortuna Anna Maria.
La vita continua: dunque, continuo a vedere e commentare in breve altri film per nutrire privatamente la seconda playlist "estiva" che intendo pubblicare tra meno di una settimana da oggi 16 agosto. (*)
F.
(*) playlistpubblicata poi in data 20 agosto 2022.
Doppio esordio: C.Gora regista (pochi film quasi tutti pregevoli) ed A.M.Ferrero attrice. Secondo la moda neorealista cercava per strada una ragazzina sconosciuta per il romanzo di G.Berto e lei era "uno scricciolo con una tale intensità negli occhi… nata attrice”. M.Berti, J.Sernas e un altro giovane esordiente anch'essi ok. Imperdibile.
Con Silvana Mangano, Van Heflin, Viveca Lindfors, Geoffrey Horne
2
Forse Lattuada non era portato per un kolossal "storico" come questo (non ho visto l'altro, "La steppa" del '62). A me sembra che manchi "anima" tanto che di ogni ruolo rimpiango l'attore diretto da Camerini nel '42 ("La figlia del capitano"). Eh sì, Pugacioff resta Nazzari in b/n (mi spiace per Heflin), Masha non è la Mangano, ecc.
Con Martine Carol, Raf Vallone, Mario Carotenuto, Valeria Moriconi
3
È uno dei film di Lattuada più celebrati (tra i "100 da salvare") per come rappresenta la nostra borghesia ante boom, anni '50. Mi preme anche ricordare la delicatezza del Ferraniacolor nonchè Martine Carol, allora la vera stella d'oltralpe (qui in un hotel di lusso c'è per lei un lieto fine; purtroppo invece a soli 45 anni vi finì la sua vita).
"La Gravina da giovane è sempre uno spettacolo”. Lo scrive FilmTv ed è la pura verità in particolare in questo film che fatica a superare la sufficienza ma vorresti non finisse mai per la sua grazia e spontaneità. Bisognerà ricordarsi anche di Esterina, personaggio non secondo a tanti altri femminili ben più noti!
Film d’avventura italiano del 1940 che merita una visione. Gli intrighi nella Serenissima, tratti da un romanzo con qualche fondamento storico, Bonnard sapeva gestirli senza annoiare, con ottimi attori oggi sconosciuti (Toso, la Barbara e la Lotti, Riento, il simpatico erculeo Erminio Spalla e altri). I miei futuri genitori forse lo videro.
Lo vidi più volte sempre divertendomi. Grande Danny Kaye, comico che tra gli americani del cinema sonoro è nella mia memoria quasi alla pari con Jerry Lewis. Se vi sarà mancato l'intento satirico di Gogol vedete in alternativa Anni ruggenti di Zampa del '62 in cui Manfredi è creduto un gerarca fascista mandato in ispezione da Roma. 7,5/10.
Che strano! Dei 4 episodi (da Pirandello) mi piace di più quello meno apprezzato, “Il ventaglino”, diretto da Soldati e interpretato da Myriam Bru, che nell’aprile scorso ha compiuto 89 anni ed era vedova di Horst Buchholz. Entrambi meriterebbero di essere più ricordati. Lei lasciò il cinema quando aveva 26 anni. La credevo italiana, era francese.
Siamo nel 1937 ed è verosimile che la notizia giunta al podestà Cervi dal cugino sia vera: è in arrivo - in incognito - una ispezione da Roma. La prova che sia Manfredi è un elenco di nomi trovato nella sua camera d’albergo che comprende il responsabile politico e tutti i notabili del paese. Nel '62 mi piacque anche di più, ora mi fermo a 7/10.
Il momento più bello sarebbe quello del parto se fosse indolore. Il fatto è che sono passati 64 anni da questo film di Emmer ma penso proprio che di parti del tutto naturali senza un grido di dolore della madre - come qui si vede - non ce ne sia stato nella realtà nessuno. Come film non meriterebbe vederlo ma un certo valore didattico forse l'ha.
Con Gabriele Ferzetti, Enrico Maria Salerno, Senta Berger
10
Zampa, nel 1968, aveva optato per toni da commedia con "il medico della mutua". Vedendo questo film invece non ci si diverte punto (io, compiuto dopo 40' l'errore di leggere la trama dettagliata, non ce l'ho fatta a proseguire) e si rivive l'esasperazione per quel che accadeva negli ospedali (prima -lo spero!- della riforma sanitaria di fine '78).
Che non sia musicarello è palese: la vita ai margini della legalità in una zona popolare di Roma è ben descritta. Alla regia Piero Tellini (un padre del neorealismo come sceneggiatore, quotatissimo anche prima). Cast azzeccato: con Modugno, la Ralli e De Sica; e all’esordio Arianna (Ida) Galli alias Evelyn Stewart, bella e brava poi in ben 60 film.
Bruno Paolinelli diresse pochi film e credo che questo del '61 (di cui fu anche sceneggiatore con Giusepppe Berto) sia stato il migliore. Sviscera il tema della rappresaglia durante la seconda guerra mondiale. 30 civili moriranno essendo stati uccisi 3 soldati tedeschi; il partigiano responsabile ha il dovere morale di evitarlo autodenunciandosi?
"Inizio promettente (Rory si salva la vita in un modo che non s'era mai visto) e seguito un po' deludente (diventa il vice di uno sceriffo saggio con figlia pronta da maritare): dovrà vedersela con un signorotto prepotente e un suo pistolero che 'non estrae mai la colt per primo ma ti ammazza lo stesso' ma si riveleranno spacconcelli non terribili."
Poi l'ho rimosso essendomi reso conto che può dare del film una impressione peggiore rispetto alle mie intenzioni. La cosa migliore sarebbe forse che non mi limitassi in questo caso ai 350 caratteri. Comunque intendo rivederlo prossimamente.
Primo western con Lancaster, devo dire che non mi è parso all'altezza di quelli che lo seguirono poco dopo (L'ultimo Apache e Vera Cruz). Lui è il fratellastro buono e quello cattivo è Robert Walker. Recitano bene ma la storia non convince, c'è quel figlio di Lilli di cui nessun dei due può essere padre perchè troppo colorito.. Non più di 3 stelle.
Con Ray Milland, Martin Gabel, Harry Bronson, Rita Vale, Rex O'Malley
15
Per un film privo di dialoghi (forse l'unico prima di "The Artist") era indispensabile un grande attore: Ray Milland conferma di esserlo. Il regista Russell Rouse (da vedere il successivo "La pistola sepolta") girò pochi film ma sarà sempre ricordato per aver vinto questa sfida. Ma è capolavoro? Dipende dall'attenzione con cui lo si guarda.
Con Cliff Robertson, Claire Bloom, Lilia Skala, Leon Janney, Ruth White
16
Perché Insisto con i film che persi molti anni fa? Perchè ogni tanto me ne capitano come questo che fruttò l'Oscar all'attore Cliff Robertson, meritato). Nei primi 60 minuti vale per me Forrest Gump e Rain Man. Negli ultimi 40 (i più importanti come significato) il cambio di stile non mi convince (arrivo a 4 stelle). Fantascienza? Sì, "per ora".
Con Randolph Scott, Karen Steele, Lee Van Cleef, James Coburn
In streaming su Plex
17
Penultimo dei 7 western di Boetticher con Scott. L'attore è vicino ai 60 anni, il volto sempre più ruvido, rugoso, come prosciugato dal sole, splendido nella sua immobilità così come la visione delle grandi praterie con le montagne rocciose incombenti in attesa della inesorabile vendetta che doveva compiersi presso l'albero maledetto. Imperdibile.
Con Carla Del Poggio, John Kitzmiller, Giulietta Masina
In streaming su Rai Play
18
Secondo film di Lattuada con la moglie, ottimo come "Il bandito"; anzi, ancor più emozionante per cui, dopo tre visioni, aggiungo mezza stella e arrivo a 5. La Del Poggio meritevole alla pari della premiata Masina, Kitzmiller fu una fortuna che ci fosse, nessuno avrebbe potuto eguagliarlo. Per me è uno dei capolavori assoluti del neorealismo.
"Soltanto quando cessa il rumore dei combattimenti gli uomini scoprono l'orrore della guerra e si ritrovano percossi e il loro castigo si rinnova ogni giorno. Questo film vuol essere una testimonianza di verità. La storia si svolge in Italia, ma potrebbe svolgersi in qualunque parte del mondo dove la guerra ha fatto dimenticare agli uomini la pietà."
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11
Che non sia musicarello è palese: la vita ai margini della legalità in una zona popolare di Roma è ben descritta. Alla regia Piero Tellini (un padre del neorealismo come sceneggiatore, quotatissimo anche prima). Cast azzeccato: con Modugno, la Ralli e De Sica; e all’esordio Arianna (Ida) Galli alias Evelyn Stewart, bella e brava poi in ben 60 film.
(commento di cherubino - 16.8.21)
https://www.youtube.com/watch?v=LQey_JwZ2ZY