Come accaduto la scorsa settimana, non sono molte le uscite di richiamo offerte dalle principali piattaforme. Netflix ed Amazon Prime Video sembrano in vacanza mentre le novità più allettanti arrivano da gestori come Chili, Sky o Rakuten, che pescano in prodotti che avrebbero potuto ben performare anche in sala.
Prima di parlare dei film, vi segnaliamo un progetto particolarmente interessante in partenza su RaiPlay. Appena terminate le Olimpiadi di Tokyo, ci si appresta a seguire le Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre. Per prepararsi al meglio all’evento, Rai Play offre una finestra sul mondo paralimpico con Bebe Vio testimonial d’eccezione. Da venerdì 6 agosto arriva in esclusiva su RaiPlay I Fantastici – fly2tokyo, la nuova serie di Claudio Moretti, prodotta da “Stand by me” e dal produttore creativo Simona Ercolani, con la regia di Emanuele Pisano. Dieci puntate in boxset da 15 minuti ciascuna, più una speciale da 40’, che racconteranno le storie di altrettanti atleti, pronti a lanciarsi nella scommessa di qualificarsi alle Paralimpiadi di Tokyo. Un sogno che appartiene ad ogni sportivo, che però diventa un valore ancora più importante nel caso di atleti con disabilità, per i quali la lotta per conquistare una medaglia coincide con quella per riconquistare la propria vita. Gli 11 giovani protagonisti della serie sono tutti campioni nelle discipline di atletica leggera, nuoto, sitting volley, scherma in carrozzina, triathlon e basket in carrozzina. Il progetto fly2tokyo nasce da un’idea di Bebe Vio, che ha deciso di seguire il percorso sportivo di 10 atleti dell’art4sport team (derivato dall’Associazione art4sport ONLUS, fondata nel 2009 dai genitori di Bebe) in vista delle Paralimpiadi.
Oltre a Bebe Vio, gli altri atleti coinvolti nel progetto sono Emanuele Lambertini (scherma in carrozzina), Edoardo Giordan (scherma in carrozzina), Francesca Fossato (sitting volley), Riccardo Bagaini (atletica leggera), Marco Pentagoni (atletica leggera), Lorenzo Marcantognini (atletica leggera). E ancora Davide Obino (basket in carrozzina), Vittoria Bianco (nuoto), Veronica Plebani (triathlon), Ambra Sabatini (atletica leggera).
«I Fantastici - fly2tokyo è una serie di cui sono super fiera e soddisfatta, ci abbiamo lavorato tanto e non vedo l’ora che possiate vedere le puntate che verranno messe online!» Afferma Bebe Vio, che continua: «Raccontano le storie pazzesche del team degli atleti paralimpici di fly2tokyo, un progetto dell’Associazione art4sport ONLUS nato da una scommessa fatta tra noi atleti: “Partiamo in 11 nel percorso di qualificazioni per Tokyo 2020, scommettiamo che almeno 6 di noi ce la faranno?!”
Verranno narrate le storie ricche di emozioni, difficoltà, grandi conquiste ma anche le amare sconfitte in questo difficile percorso durato due anni. Anzi 3, a causa del COVID. Non dovete assolutamente perdervele, sono certa che vi faranno innamorare del mondo paralimpico!».
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
Decisamente povera di titoli mainstream l’offerta della piattaforma, che recupera il dramma nigeriano ’76, offre il buon horror francese Lo sciame, il biografico polacco Zenek e l’horror Aftermath – Orrori dal passato. Seppur non pubblicizzati, sono recuperabili altri due drammi polacchi: The Iron Bridge e Tutto per mia madre.
I NUOVI FILM IN STREAMING AMAZON PRIME VIDEO
Se Atene piange, Sparta non ride. Uno solo il titolo di richiamo offerto dalla piattaforma: Pessime storie, firmato dallo spagnolo Javier Fesser.
I NUOVI FILM IN STREAMING SULLE ALTRE PIATTAFORME
Sky propone in anteprima esclusiva Breaking News a Yuba County, firmato dal buon Tate Taylor, e prosegue la trilogia Intrigo con il capitolo La nemica del cuore. Nelle varie piattaforme, guidate da Chili, è possibile recuperare la commedia inglese Mia moglie è un fantasma, quella svedese Riders of Justice, il biografico L’ombra di Stalin sul giornalista Gareth Jones, il divertente Archie – Un cane robot al circo e la nuova avventura animata di Scooby-Doo, Scooby-Doo alla Corte di Re Artù. Completa il panorama il gangster movie Lansky.
Dramma politico nigeriano presentato al Toronto Film Festival nell’ormai lontano 2016, mostra due differenti punti di vista: quello di una giovane donna incinta e quello del marito, un soldato accusato di essere coinvolto nel colpo di stato militare del 1976 e nell’assassinio del generale Murtala Mohammed. Girato in Super 16mm, non riesce mai a levarsi di dosso l’etichetta di cinema quasi amatoriale.
Presentato con successo ai festival di Cannes, Sitges e Gérardmer, dove ha ricevuto vari riconoscimenti da parte di pubblico e critica, propone la storia di una giovane contadina e madre di due bambini che cambia radicalmente dopo essersi lanciata a capofitto nel business delle locuste commestibili. “Mi interessava realizzare un film che, al di là della sua dimensione fantastica, parlasse di noi direttamente e del grande squilibrio che interessa il mondo e l’agricoltura in particolare. Tutto inizia quando la protagonista capisce che deve dare qualcosa in più alle sue cavallette: non di sicuro i pesticidi che cibo non sono ma una parte di se stessa”, ha commentato il regista.
Con Jakub Zajac, Krzysztof Czeczot, Klara Bielawka, Karol Dziuba, Jedrzej Bigosinski
Nato nel 1969, il cantante Zenon Martyniuk ha mosso i primi passi nel mondo della musica a soli 7 anni quando due suoi zii lo introdussero nel mondo delle bande che suonavano alle feste di paese. Alla fine del 1989, ha fondato la band Akcent con cui ha ottenuto successo dopo vari tira e molla (una loro canzone è al secondo posto tra le canzoni polacche più ascoltate di sempre su YouTube). Alla sua vita non sempre facile è dedicato questo biopic tanto scolastico quanto lezioso.
A sorpresa, l’horror low budget funziona più che bene. Dal mistero attorno a cui ruota la trama fino ai momenti più spaventosi, tutto funziona. Forse un po’ troppo lungo ma con dialoghi realistici e ben interpretato.
Con Julia Kijowska, Bartlomiej Topa, Lukasz Simlat, Andrzej Konopka, Cezary Lukaszewicz
Lei ha una relazione con il collega del marito, un minatore. Un crollo rimette in discussione le esistenze di tutti quanti. “Avevo idee molto personali sul tema del tradimento amoroso. In seguito, poiché sono nata in una città mineraria nella Polonia occidentale e cercavo un contesto in cui inserire il mio soggetto, ho pensato che forse il mondo delle miniere potesse essere una buona scelta. Così ne ho visitata una, subito dopo un grave incidente. In Polonia le miniere sono molto profonde, due minatori erano rimasti bloccati sottoterra: abbiamo provato a localizzarli e a liberare il percorso dalla frana, mentre scavavamo anche dalla superficie un nuovo percorso nella loro direzione. Soprattutto, ho visto quanto le persone fossero toccate dall'evento, ed è questo che ha dato avvio alla storia del film. Ho quindi continuato le mie ricerche documentandomi e visitando molte miniere, luoghi molto pericolosi. Ho incontrato molti minatori che mi hanno raccontato le loro esperienze. Anche i miei due protagonisti maschili hanno trascorso molto tempo sottoterra e hanno persino lavorato in abiti da minatore fino a quando il più popolare non è stato riconosciuto”, ha raccontato la regista.
Con Zofia Domalik, Maria Sobocinska, Malwina Laska, Magdalena Celmer, Helena Englert
Diciassettenne autolesionista cerca da anni la madre. Scappata diverse volte dall’orfanotrofio, finisce in riformatorio e scopre un altro mondo. Duro, segna l’ottima prova della giovane Zofia Domalik.
Un film in quattro parti in perfetto stile Fesser. Vedendo il regalo che gli hanno fatto, Don Horacio sorprende i suoi ospiti con una reazione inattesa. Bermejo cerca di raggiungere la spiaggia, ma una serie di avvenimenti inaspettati lo spingono verso l’entroterra. Tina e Ayoub intrecciano un rapporto che cambierà per sempre la vita di entrambi. Alipio si rivolge a un'azienda che si occupa di creare alibi dopo essere stato accusato di appropriazione indebita. Il film ha guadagnato tre nomination ai premi Goya del 2021, tra cui quello per i migliori effetti speciali e per la miglior sceneggiatura.
Allison Janney, premio Oscar come miglior attrice non protagonista per Tonya, è al centro della black-comedy nei panni di Sue. Quando Sue sorprende suo marito a letto con un’altra, l’uomo muore di infarto. Sconvolta dagli eventi, Sue seppellisce il corpo e ne denuncia la scomparsa, approfittando della celebrità mediatica che ne deriva. Ma oltre all’amante, il marito di Sue nascondeva ben altri segreti. Dirige il poliedrico Tate Taylor, artefice del grande successo di The Help.
Con Gemma Chan, Jamie Sives, Carla Juri, Cal Macaninch, John Sessions, Predrag Bjelac
Continua la trilogia di film tratti dai romanzi di Håkan Nesser, pubblicati in Italia da Gunda. La regia continua a essere di Daniel Alfredson mentre la storia ruota intorno alla rivalità tra due donne: Agnes ed Henny. Cosa è successo tra le due diversi anni prima muove le fila della vicenda, come al solito all’insegna del whodunnit.
Il regista Edward Hall si è fatto le ossa dirigendo diversi episodi di serie come I Durrell, Downton Abbey e Spooks, prima di cimentarsi con quello che è il remake di un classico del 1945, Spirito allegro, firmato da David Lean. Hall però non è Lean e le critiche, soprattutto inglesi, sono state feroci, così come scarso è stato il richiamo al botteghino. Peccato, perché il cast era in grande forma, soprattutto lei, la divina madame Judi Dench.
"Riders of Justice è una favola, ambientata in una cornice di realismo”, ha dichiarato il regista. “È la storia di un gruppo di persone che, nello stesso giorno, perdono il senso di sicurezza e le fondamenta della loro vita. nell'incontrarsi alla fine trovano l'amore, il rispetto di sé, la fiducia e il sentimento di appartenenza a un luogo. Tutti finiscono per sperimentare una sorta di fiducia, sia essa in se stessi, in Dio o nelle coincidenze della vita. Il film descrive come le nostre vite siano influenzate quando accade qualcosa di impensabile. Come continuiamo a credere nella vita quando non crediamo più in nulla?”. Previsto in sala, arriva un po’ a sorpresa in streaming
Mentre l’ultimo film di Holland si appresta a uscire in sala il prossimo 12 agosto (Charlatan), si recupera la penultima fatica direttamente in streaming. La storia, frutto di una coproduzione tra Gran Bretagna, Polonia e Ungheria, è quella realmente accaduta al giornalista gallese Gareth Jones che nel 1933, dopo aver intervistato Hitler, punta direttamente a Stalin. “La regia di Agnieszka Holland è pregevole, ardita a tratti, con qualche licenza poetica, le inquadrature sono sovente coraggiose ed efficaci, pregevole la fotografia con un contrasto molto evidente, anche nelle scene in interno, e una dominante grigio-verde che sfocia spesso in un simil bianco e nero, soprattutto nelle scene in Ucraina”, ha scritto il nostro Berkaal.
Abbiamo fatto la conoscenza del cane robot Archie in un primo film del 2016. Il target di riferimento è quello dei più piccoli ma nulla vieta di farsi conquistare dalle peripezie e dai poteri dell’animale, questa volta chiamato a confrontarsi con le acrobazie e i numeri di magia di un circo.
Titolo originale Scooby-Doo: The Sword and the Scoob
Regia di Maxwell Atoms, Christina Sotta, Mel Zwyer
Scooby-Doo ne ha ormai viste di cotte e di crude. È stato ovunque, ha attraversato ogni epoca e ha combattuto contro nemici di ogni sorta. In questo nuovo lungometraggio animato, finisce addirittura a Camelot in pieno Medioevo per scoprire le vere radici di Shaggy. Il divertimento per grandi e piccini è, come al solito, assicurato.
Mafioso bielorusso ma naturalizzato statunitense, Meyer Lansky è ricordato per essere stato un esponente di spicco del cosiddetto "sindacato criminale ebraico". In questo film, dal sapore televisivo, è oramai anziano e ha le fattezze di un quasi irriconoscibile Harvey Keitel che, sfortunatamente al ribasso, ripercorre la sua epopea. Senza infamia e senza lode.
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