Con Luisa Rossi, Otello Toso, Olga Solbelli, Peppino Spadaro
1
Ogni film degli anni '40 o primi '50 ambientato in Sardegna ha un sapore di autenticità che - sarà l'asprezza del paesaggio e degli usi locali dell'epoca (l'onore, la vendetta, i rapporti familiari) - lo rende indimenticabile. Ci sono arrivato essenzialmente per rivedere Luisa Rossi, qui solo vittima. Vedetela reagire in "Il lupo della Sila"!
Con Fosco Giachetti, Marina Berti, Leonardo Cortese, Giacomo Rondinella
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2
Forse il miglior film di Franciolini, dotato di «fine sensibilità nella costruzione di ritratti femminili» e «un particolare stile visivo, evidente nell'alternanza delle luci e delle ombre, di derivazione quasi espressionista». Attori perfettamente in parte. Cito F.Giachetti, L.Cortese e M.Berti (beltà "particolare" esaltata dalla fotografia).
Bell'esordio di tinta noir di Germi, già all'epoca se ne intravvidero le potenzialità. Singolare che nulla si dica del crimine per il quale c'è stata una condanna a morte, giusta o no che sia. Bene gli interpreti R.Lupi (non è colpa sua se il finale appare poco credibile) e M.Berti, benchè entrambi un po' monocordi. Spicca E.Almirante.
Con Frank Sinatra, Keenan Wynn, William Conrad, Claude Akins
4
Film divisivo (io lo considero quasi un capolavoro). Rarità nel '56, è un western B/N. Ma è un western? Direi una "favola morale": la prepotenza di chi ha le spalle coperte, la codardia, paura e coraggio. 1° film prodotto da Frank Sinatra, dopo tre grandissime interpretazioni. E il poker che non hai mai visto! (quello ricordavo dopo 60 anni e più).
Il 1950 fu importante per i film western: tra i dieci migliori ("Winchester '73" il più apprezzato) ricordo "L'amante indiana" che mise in luce positiva i nativi. Ebbene, ha diritto a starci anche questo B/N di M. Camerini ambientato nella Sila e interpretato da Nazzari e Mangano. Tratta il tema della vendetta, che negli USA verrà poi. 8/10.
Con Lino Ventura, Romy Schneider, Michel Serrault, Guy Marchand, Elsa Lunghini
6
Bellissimo film "da camera" del grande Claude Miller che si giova di attori eccezionali quali Michel Serrault e Lino Ventura: recitano quasi in tempo reale (un interrogatorio in un commissariato di polizia la notte di capodanno). Indimenticabile Romy Schneider al penultimo film, nel 1981, anno tragico per lei. Aveva 42 anni, l'anno dopo morì.
Con Marcello Mastroianni, Rosanna Schiaffino, Carlo Pisacane, Silvio Bagolini
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7
2021 Non mi sembra possibile sia tratto da un fatto di cronaca: troppo inverosimile la vicenda, infatti fu un insuccesso all'epoca e anch'io ne son stato un po' deluso alla prima visione. Ma è bene rivederlo perché non è un film banale e punti di interesse ce ne sono non pochi. Inoltre l'ambientazione sul delta del Po ha sempre il suo fascino.
Con Silvana Pampanini, Marcello Mastroianni, Gustavo Rojo, Elvira Quintilla
8
Girato nel '53, il colore pur sbiadito evidenzia la bellezza di Silvana (28 a.). Marcello 29, affascinante più tardi. Si innamorano, lui saprà dopo che lei è la figlia del pacifico re della Gran Canaria che verrà fatto morire da sudditi decisi a scacciare gli spagnoli benchè dettisi ben intenzionati. Guerra dunque. Lui le salva la vita. 6 di simp.
Con Nino Taranto, Silvana Pampanini, Mario Riva, Enzo Turco, Franco Coop, Carlo Lombardi
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9
Interessante. Taranto è già grande a teatro e dimostra di poter avere successo anche sullo schermo (il primo tempo, tutto imperniato su di lui, è molto divertente). Al suo fianco (oltre all'ottimo Enzo Turco indimenticabile in Miseria e nobiltà) una Pampanini agli inizi doppiata sì nei dialoghi ma che canta con la sua voce (bene). Brignone ok.
Con Silvana Pampanini, Marcello Mastroianni, Franco Fabrizi, Irene Genna
10
Ottima interpretazione di Silvana Pampanini di un film del grande Raffaello Matarazzo. Non sfigura nel ruolo normalmente affidato all'inarrivabile Yvonne Sanson. È del '54, la Pampanini voleva, dopo i clamorosi consensi ricevuti dal pubblico spesso in film leggeri, ricoprire parti drammatiche ma ebbe poche opportunità (Lollo e Loren ormai in auge).
Nella Russia del 18.o secolo, la rivolta dei cosacchi di Pugagioff (un immenso Nazzari) contro l'imperatrice vedova di Pietro III. Altri due bellissimi uomini (il perfido Gassman e Cesare Danova) si combattono anche per la figlia del capitano (la bionda Irasema Dilian). Camerini ne fa un gran film: se non fosse italiano lo giudicheremmo capolavoro.
"Le tre sepolture", pure diretto da Jones, fu un gran film; ebbene, questo è sullo stesso elevato livello. Gli perdono quindi la bruttura di "Un matrimonio che vorrei" dov'era solo attore (con la Streep, qui per pochi minuti). La coprotagonista invece è la pugile Oscar con Eastwood che non avevo più rivisto e si conferma ottima (magnifico ruolo).
Con Doris Duranti, Carlo Ninchi, Andrea Checchi, Adriano Rimoldi
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13
Ne ho vista per ora solo la prima parte ma l'ambientazione e la presenza di tre attori a mio parere di ragguardevole classe (Carlo Ninchi, Andrea Checchi e la Duranti, qui Dori) diretti da un regista come Soldati mi consentono di sbilanciarmi già per un voto in area positiva (come spesso per tanti film italiani degli anni quaranta, da rivalutare).
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