Due sono fondamentalmente i titoli su cui punta lo streaming: Fear Street: 1994, primo capitolo di una trilogia horror, e La guerra di domani, offerti rispettivamente da Netflix e Amazon Prime Video. Occhio, però, alle piattaforme che lentamente recuperano titoli, spesso interessanti, passati per festival giudicati minori come il Tribeca o il Sundance.
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La piattaforma ha in Fear Street: 1994 il suo titolo forte. Non meno appetibili sono il documentario Audible, il film polacco Prime Time, il dramma indiano Haseen Dillruba, l’horror The 8th Night e l’action giapponese Dynasty Warriors.
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Il fantascientifico La guerra di domani è il titolo originale della settimana, uno sforzo produttivo eccezionale che mischia thriller, azione e avventura nel futuro.
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Sky propone in anteprima Made in Italy, titolo con Liam Neeson girato in Italia. e il romantico Un lungo weekend. A questi, si associano anche sulle altre piattaforme – a partire come al solito da Chili – la commedia horror A cena con il lupo, la commedia sentimentale Come se non ci fosse un domani, i festivalieri Blast Beat e Insieme per davvero, gli action The 2nd e Sotto attacco, il dramma a sfondo ecologista The Devil Has a Name, la commedia Barb & Star Go to Vista del Mar, i destinati alla sala Chi canterà per te e Madame Hyde, e il fantastico 4 ragazzi e la creatura magica.
Ha dichiarato Kori Adelson, produttore della saga: "I libri di Fear Street sono stati fondamentali per me. Hanno saputo attingere perfettamente dall'orrore di essere un adolescente mettendo in scena come ogni esperienza, sociale o romantica, possa trasformarsi in una questione di vita o di morte. Quando nel 2015 ho sentito che Stine stava scrivendo nuove storie di Fear Street, ho intravisto la possibilità di raccontare le sue storie dell'orrore attraverso uno sguardo contemporaneo. Dopo mesi di tentativi e ostacoli, ho deciso di contattarlo sui social e, con mia grande sorpresa, mi ha risposto in maniera entusiasta".
Documentario di formazione, è una storia di giovani che combattono le avversità. Di fronte a situazioni di conflitto sfidano il futuro pieni di speranza ricordando al mondo intero di esistere e di essere importanti.
1999. È la vigilia di Capodanno. Armato di pistola, il ventenne Sebastian irrompe in uno studio televisivo e prende ostaggio due persone, una famosa presentatrice e una guardia. Il piano? Nessuno sembra conoscerlo, neppure lo stesso Sebastian. La richiesta di trasmettere un messaggio in diretta, qualunque sia il suo contenuto, è ostacolata da poliziotti incerti e da un direttore di rete egocentrico. Con il trascorrere delle ore Sebastian e i suoi ostaggi stringono un legame inaspettato, mentre chi deve prendere le decisioni fatica a ristabilire l'ordine. Per riflettere sui danni di certa televisione. Passato al Sundance.
Dramma romantico e thriller, è l’esempio di ciò che il cinema indiano è in grado di fare quando non deve necessariamente e solo cantare. Si tratta inoltre di uno dei tanti titoli che Netflix sta producendo in collaborazione con Bollywood. La protagonista è Taapsee Pannu, giovane attrice già multipremiata.
Di produzione sudcoreana, l’horror ha al centro un esorcista che fatica a fermare il ritorno di due misteriosi esseri che hanno tormentato gli umani e sono stati rinchiusi per ben 2500 anni. L’esistenza dell’esorcista si intreccia inevitabilmente con quella di un detective, chiamato a risolvere uno strano caso di omicidio, di una ragazza dotata di misteriosa energia e di un giovane assistente.
Alla base c’è il videogioco prodotto dalla Koei techno. Ci sono voluti oltre 3 anni di lavorazione sulla sceneggiatura e 63 giorni di riprese in Cina e Nuova Zelanda. Il risultato però non è stato all’altezza delle aspettative del box office, performando discretamente in Giappone e piuttosto male in Cina, dove non è andato oltre i 2,4 milioni di incasso.
“Il film è sostanzialmente la storia di Dan”, ha affermato lo sceneggiatore Zach Dean. “Si occupa del suo rapporto con la famiglia e cerca di capire chi è come uomo, marito e padre. Eppure, allo stesso tempo, esplora ciò che il futuro potrebbe avere in serbo per tutti noi. Quindi, posso affermare che racconta in realtà due storie distinte: una intima e molto personale sulla famiglia Forester e l’altra fantascientifica con al centro un’epopea sul futuro dell’umanità. Tutto è nato mentre mi trovavo in vacanza con la mia famiglia in Islanda. Durante l’esplorazione di una laguna di ghiaccio, il capitano dell’imbarcazione ha tirato su un pezzo di ghiaccio che galleggiava sulle acque e lo ha offerto a mio figlio, chiedendogli se voleva assaggiare del ghiaccio vecchio di 5 milioni di anni!”.
“L'idea del film è nata mentre ero in vacanza in Toscana. Ho pensato di interpretare io stesso il personaggio di Jack ma dalla sceneggiatura alle riprese sono intercorsi una decina di anni e ho dovuto, per questioni anagrafiche, rinunciare all'intento. Ho potuto però concentrarmi su qualcosa di totalmente inedito per me: la regia. Avevo talmente chiara in testa la storia, le sue atmosfere e i temi, da non riuscire a immaginare nessun altro alla guida del progetto”, ha raccontato D’Arcy, al suo esordio dietro la macchina da presa.
"L'universo può essere freddo e indifferente ma raramente lo siamo noi esseri umani. E, a volte, un incontro casuale al momento giusto può calmare tutto il caos intorno e salvarti letteralmente la vita. Ecco come sono arrivato a questo film. Dopo aver perso le due persone più importanti della mia vita, mia moglie e mia madre, volevo raccontare una storia ottimista che mostrasse come la catarsi e la bellezza possano venir fuori anche dalle circostanze più terribili. Desideriamo tutti un po' di speranza, amore e... magia", ha dichiarato il regista.
"Sono cresciuto vicino alla cittadina in cui ho girato A cena con il lupo. da bambino, mi divertivo inventando storie di mostri, correndo per i boschi, fingendo di essere Martin Brody e combattendo le creature nella boscaglia (amavo Lo squalo... sì, adoravo l'horror). Quell'esperienza, in un posto in cui i tuoi vicini, che ti piaccia o no, sanno tutto di te è ciò che rende A cena con il lupo così personale. Tuttavia, per quanto io ami i film horror, niente mi spaventa più delle persone. Per quanto questo film sia un omaggio al mio amore per Hot Fuzz, per i fratelli Coen e per Aracnofobia, è del mostro che c'è in tutti noi che racconto”, ha sottolineato il regista. Fresco di Tribeca.
Uscito nelle sale australiane per San Valentino, il film è strettamente connesso a un periodo di crisi esistenziale vissuta dallo stesso regista e sceneggiatore. La storia del protagonista Teddy, che va avanti nel tempo ad ogni anniversario di matrimonio, è nata dalle riflessioni sull’inevitabile scorrere del tempo e ha come modelli di ispirazione due classici senza tempo: Canto di Natale e La vita è meravigliosa.
Dopo che la loro famiglia ha deciso di emigrare dalla Colombia durante l'estate del '99, un prodigio della scienza e su fratello minore fanno del loro meglio per adattarsi alle nuove vite in America. Direttamente dal Sundance.
Azione pura per un gruppo di protagonisti che dell’action hanno fatto il loro pane quotidiano. La paura del terrorismo passa attraverso un gruppo armato che ha intenzione di rapire la figlia di un giudice. Per fortuna, a scongiurare il peggio c’è l’agente Vic Davis, interpretato da Ryan Philippe, un tempo il bello di Hollywood.
Anna decide di dare alla luce un figlio che poi crescerà Matt, un single quarantenne che vuole diventare padre prima che sia troppo tardi. Ma la loro relazione muterà pian piano mentre la gravidanza procede. Sconsigliato a chi vuole mettere su famiglia.
“Con i suoi colori scintillanti e abbaglianti (come troppo cinema contemporaneo), finisce solo per essere un dépliant turistico della Florida vacanziera (anche se poi il tutto è girato in Messico!) e il suo intrigante inizio è solo uno specchietto per le allodole. Il film riporta alla mente Austin Powers, ma la pur dotata Kristen Wiig non ha il talento debordante di Mike Myers”, parola di Movieman.
Cresciuto da un padre violento, Cash canalizza la sua aggressività per diventare un combattente di MMA campione del mondo. Ora, abituato alla ricchezza, all'adulazione e alla popolarità globale, affronta una nuova sfida quando il suo secondo figlio nasce con la sindrome di Williams. Mentre Cash continua a fare fortuna sul ring, suo figlio maggiore Jett diventa il badante del fratello minore Quinn. Quando Jett decide di seguire le orme di combattimento di suo padre e di prendere parte al gioco di combattimento, affronta il suo passato a testa alta, intraprendendo un percorso che inevitabilmente vede padre contro figlio in una battaglia che, indipendentemente dal risultato, nessuno dei due può vincere. Complicato ma non banale.
Come regista, Edward James Olmos si è fatto le ossa dirigendo diversi episodi delle serie Miami Vice e Battlestar Galactica. Da ben 17 anni non dirigeva un lungometraggio e il suo ritorno è di quelli inattesi: ha infatti realizzato un ottimo dramma con venature da thriller con al centro un tema caro a tutti, l’ambiente. Ecologista dell’animo e dall’ottima fattura, complice anche un cast che sa recitare, cosa non da poco di questi tempi.
“L'argomento principale risiede nel riconoscersi o meno nell'immagine che noi stessi proiettiamo negli altri, nel perdere consapevolezza di noi stessi finendo con il vivere imprigionati nel personaggio che abbiamo provveduto a creare per essere accettati o amati dagli altri, e nell'essere posseduti dalla personalità di qualcuno che non riconosciamo come nostra. Lila e Violeta sono entrambe incapaci di riconoscere se stesse ma ognuna si riconosce nel personaggio creato dall'altra. Tale peculiarità le lega e le tiene insieme”, ha commentato il regista. Era previsto in sala.
Si ispira liberamente al romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson ed è stato così presentato dal regista in occasione della partecipazione al Festival di Locarno: "Questo è un film sulla scuola o, più precisamente, sulla difficoltà di trasmettere un insegnamento. Infatti, il successo educativo tardivo di Madame Géquil le "brucia le ali" (e il resto). Solo quando diventa un'altra donna, lei è in grado di dare qualcosa ai suoi studenti. Peccato che quest'altra donna non si fermi più! L'autorità appena conquistata è poco più che una tappa in una corsa a capofitto fuori dal controllo di Madame Géquil”. Previsto anche questo in sala,
Quattro bambini sono inorriditi dall'apprendere che la loro vacanza al mare altro non è che un modo per far prendere loro familiarità con l'idea di divenire fratellastri, per via dell'unione tra la maniaca del lavoro Alice e il tenero imbranato David. Durante una discussione, finiscono per trovare accidentalmente una creatura di sabbia, magica e scontrosa, che è in grado di concedere loro un desiderio al giorno, desiderio che verrà annullato non appena tramonta il sole. Sarà così che i bambini impareranno a collaborare e a scegliere saggiamente i loro desideri dopo che il malvagio Tristan proverà con tutti i modi a disposizione a rubare la creatura. Vi ricorda qualcosa? Già, il bel romanzo per bambini di Jacqueline Wilson, qui riadattato per la BBC.
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