Sempre numerosa la nuova informata di titoli: saranno tanti anche settimana prossima ma da luglio (almeno stando alle informazioni sin qui disponibili) dovrebbero drasticamente ridursi. Tra i meglio distribuiti si fanno notare l'horror A quiet place 2 e Una donna promettente, che dovrebbero avere tra le 250 e le 300 sale a testa. Buona, considerando il numero di sale disponibili, anche la presenza di School of Mafia e Storm Boy, sulle duecento. Per tutte le altre opere si parla di numeri molto più piccoli.
Da domani, in contemporanea con la proiezione al Far East Film Festival di Udine, arriva anche nelle sale il super kolossal cinese 800 eroi.
Con la voce narrante di Valeria Golino, un documentario-celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio (sì,era l'anno scorso, ma l'anno scorso "non conta") realizzato in occasione della grande mostra tenutasi l'anno scorso alle Scuderie del Quirinale, che hanno raccolto oltre 100 opere dell'Urbinate.
L'epica guerresca cinese trova in Guan Hu il suo cantore. L'episodio narrato fa riferimento alla battaglia di Shangai, nella guerra sino-giapponese, quando per odine di Chiang Kai-Shek un ridotto manipolo di soldati cinesi resistette alle forze enormemente superiori della 3a divisione imperiale giapponese. Campione di incassi nel 2020, detiene un singolare record, reso possibile dalla pandemia: tra i film che hanno realizzato il maggior incasso in un anno è il primo a non essere stato realizzato a Hollywood. Il film ha anche altri numeri straordinari: 80 milioni di dollari di budget (arrivati anche dal gruppo Alibaba), 10 anni di lavorazione, uno e mezzo solo per costruire i 68 edifici del set in scala 1:1, più di cinquemila comparse e 147 minuti di durata per la prima pellicola cinese girata in formato Imax.
Sequel del primo capitolo del 2018, riprende le vicende della famiglia Abbott destinata a scontrarsi con misteriose presenze attratte dai suoni. Scopriranno presto che le creature che li perseguitano non sono l'unico pericolo da cui devono guardarsi. Immutato il cast, guidato da Emily Blunt e con l'aggiunta di Cillian Murphy, e la regia di John Krasinski.
Con Robrecht Vanden Thoren, Gilles De Schrijver, Tom Audenaert, Isabelle de Hertogh
Liberamente ispirata alla storia di Asta Philpot, un americano portatore di handicap che ha intrapreso una lunga lotta per la difesa dei propri diritti sessuali, la commedia del belga Geoffrey Enthoven gioca con il tema dei ragazzoni che non hanno ancora fatto la loro prima esperienza sessuale - più volte trattata dalle commedia americane. Solo che questa volta si tratta di tre portatori di handicap: uno è cieco, un altro è sulla sedie a rotelle e il terzo è completamente paralizzato. E le cose - nel corso della loro vacanza in Spagna, progettata ad hoc - si fanno calde, e complicate.
Commedia francese numero uno. Per tutti viene il momento della nemesi. Quella di Pauline - interpretata da Juliette Binoche - consiste nel dover rivedere tutto ciò che ha sin qui sostenuto: lei che insegna alla giovani come diventare "brave mogli" e perfetta caslinghe e che ora si ritrova vedova e sul lastrico, Intanto nell'aria spira un certo venticello: è quello del maggio del 1968. Che sia ora di cambiare qualcosa?
È la commedia di Martin Prevost, che vede recitare anche altri celebri attori del cinema francese.
Commedia francese numero due. Il gruppone degli amici di lunga data è un topos della commedia, in particolar modo di quella francese, anche perché dà modo di seguire l'evoluzione di diversi caratteri quando un elemnto di disturbo interviene nella routine. È il caso di questo film corale di Daniel Cohen, che rivela come la fortuna di qualcuno - nel caso specifico quella di Léa/Bérénice Bejo, il cui romanzo diventa un bestseller - possa essere il fattore scatenante di gelosie, ripicche evigliaccherie. Anche qui diversi volti noti d'Oltralpe, tra cui quello di Vincent Cassel
"Un romanzo di formazione che gioca in modo ironico e disincantato con gli stilemi dei Mafia Movies, con una comicità politicamente scorretta che, come Terapia e pallottole e I Soprano, ha come obbiettivo i classici del genere". Lo dice Alessandro Pondi, regista della black comedy ambientata tra NY e la Sicilia, con tre figli di boss mafiosi italo-americani che pensano a tutt'altro che ereditare l'ìmpero criminale dei padri e che per questo vengono spediti in Sicilia, dove dovranno (dovrebbero?) diventare veri "uomini d'onore".
Un altro romanzo di formazione, ma cambiano scenario e toni: qui siamo in Australia e la storia è quella del piccolo Michael, figlio di un pescatore, che salva e adotta tre piccoli pellicani, instaurando con loro un rapporto speciale. Nel ruolo di Michael adulto Geoffrey Rush.
È a suo modo un revenge-movie, il titolo di Emerald Fennell (regista e sceneggiatore) con Carey Mulligan nel ruolo principale. La storia è quella di Cassie, un giovane donna attraente e del suo piano per vendicarsi degli uomini che raccatta con l'inganno nei bar. Turro questo fino a quando un incontro non la metterà in crisi. Cast nutrito di bei nomi di fama e qualità.
Un film di fantascienza è sempre gradito, anche se il genere raramente ha raggiunto grande popolarità in Italia (con le dovute eccezioni, naturalmente). Questo - come diversi altri - ha anche risvolti psicologici: perché i giovani uomini e donne mandati a colonizzare un lontano pianeta scopriranno che la missione cela un inganno terribile che li riguarda.
Neil Burger, regista di Voyagers, ha alle spalle una carriera di successi di film commerciali, da The Illusionist passando per Limitless, Divergent e Sempre amici (remake di Quasi amici). Anche gli interpreti sono famosi, da Tye Sheridan a Colin Farrel, da Lily-Rose Depp a Fionn Whitehead.
Film da camera, film sperimentale, residuo del Dogma di VonTrier... chiamatelo come volete. Resta comunque un oggetto anomalo. Perché il film di Anna Odell, non nuova a operazioni del genere (vedi il suo precedente The Reunion), è difficilmente incastrabile in una casella: realizzato in un set circoscritto in un teatro di posa, cerca di far emergere le dinamiche di genere chiamando intorno a sé un cast di sette attori scandinavi tutti più lei, tutti impegnati a dare corpo agli stessi due personaggi.
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