È una gran varietà di titoli quella che si affaccia nelle sale all'ottava settimana dalle riaperture. E se nelle prime settimane, complici anche gli Oscar che erano stati da poco assegnati, avevamo assistito a una certa preponderanza di titoli autoriali, ora emergono titoli più commerciali, anche se "minori" (sia detto senza offesa) che provano a sedurre il pubblico più giovane, visto anche che le scuole sono finite e le pagelle consegnate.
È certamente il caso dell'horror Spiral - L'eredità di Saw, che avrà circa 300 sale, e dell'action Monster Hunter (200), mentre Spirit - Il ribelle, anch'esso con 300 sale, punta su un pubblico ancor più giovane.
Sul versante del cinema più impegnato troviamo invece La nostra storia (55 sale), La vita che verrà (75), l'italiano Futura (19), del semisordiente Lamberto Sanfelice. E invece un caso a sé Mandibules (100 sale) che può conquistare pubblico da entrambi i bacini.
La Regina del Soul ripresa in un evento unico: i due giorni di registrazioni tenutisi alla New Temple Missionary Church di Los Angeles, nel gennaio del 1972, dell'albun che dà il titolo a questo documentario e che, dopo 5 anni di grandi successi soul, riportò Aretha al genere in cui aveva mosso i suoi primi passi, il gospel. Un documento straordinario, girato da Sydney Pollack, reso ancor più importante dal fatto che sinora queste immagini erano rimasta "invisibili" per oltre 47 anni a causa di questioni tecniche e legali.
Elisabetta Sgarbi firma il ritratto della punk band da balera Extraliscio, guidata dal vulcanico Mirco Mariani con il grande clarinettista Moreno il Biondo e la voce di Romagna mia nel mondo, l'Alain Delon della Romagna, Mauro Ferrara. Lo scrittore Ermanno Cavazzoni, voce narrante e poeta in scena, racconta una tradizione di suoni, gioia, ballo, follia, che con gli Extraliscio incrocia nuove strade e diventa "punk da balera’".
È al suo secondo lungometraggio Lamberto Sanfelice che con questo film racconta la storia di un trombettista jazz che si è spinto troppo lontano nella sua notte personale e in quelle milanesi, finendo per cadere in una vita molto diversa da quella che aveva immaginato.
Nel ruolo principale l'attore franco canadese Niels Schneider, lanciato da Xavier Dolan. Completano il cast due esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale, Stefano Di Battista ed Enrico Rava, autori anche delle musiche originali del film insieme a Lorenzo Cosi e Giovanni Damiani.
Girato durante la pandemia, ma non dedicato a essa, il lavoro del regista Elia Moutamid racconta se stesso dal suo "buen retiro" bresciano (si fa per dire): un diario forzato che procede tra incursioni nella cronaca, vicende personali e familiari, tra ironia e antropologia. Un arrovellamento, un confronto con un'entità, “Kufid”, che sconquassa vite ma non scalfisce stereotipi e pregiudizi, lasciando in sospeso questioni irrisolte.
"L'immagine perfetta, precisa e meravigliosa dell'amore appassionato". È così che la regista e sceneggiatrice di origine libanese Danielle Arbid descrive il romanzo da cui ha tratto questo suo film, Passione semplice, della scrittrice francese Annie Ernaux. Per trasporlo sullo schermo ha scelto l'attrice Laetitia Dosch e il grande ballerino russo Sergei Polunin, che ormai ha aggiunto alla carriera di ballerino quella di attore.
Fernando Trueba, vecchia gloria del cinema spagnolo che nel 1984 vinse con Belle Epoque il premio Oscar per il miglior film straniero, porta sullo schermo il romanzo di Héctor Abad Faciolince, uno dei migliori romanzi della letteratura contemporanea ispanoamericana, che racconta la vera storia di suo padre, l'attivista colombiano per i diritti umani Héctor Abad Gómez. Con Javier Cámara (The Young Pope,Parla con lei),La nostra storiaracconta la storia di un uomo combattuto tra l'amore della sua famiglia e la lotta politica, ambientato nella Colombia devastata dalla violenza degli ultimi decenni.
La regia è di Phyllida Lloyd (nota Mamma Mia! e The Iron Lady) ma un grande contributo viene da Clare Dunn che, oltre ad essere l'interprete principale, firma la sceneggiatura di quest'opera drammatica: il racconto della rinascita di una donna e madre, in fuga da un marito violento, che decide di trovare una casa sicura per sé e le sue figlie. Anzi, di costruirsela.
"A metà strada tra E.T. L'extraterrestre e Scemo & più scemo". Non lo diciamo noi, ma Quentin Dupieux, il regsita francese amato per la sua commedia satirica e grottesca che per una volta esce dai suoi confini macabri per raccontare la storia di una coppia di svitati e del loro inaspettato amico: una mosca gigantesca. Presentato fuori concorso a Venezia 2020, schiera nel cast Adèle Exarchopoulos, e i due comici David Marsais e Grégoire Ludig.
Non è la prima volta, non sarà l'ultima: è già capitato il cinema che abbia attinto all'immaginario dei videogames e si sia lasciato da essi ispirare. È proprio il caso di questa nuova operazione guidata da Paul W.S. Anderson - con Milla Jovovich protagonista - che si ispira al gameplay di Monster Hunter, e più precisamente a quello dell'episodio The World, grande successo mondiale: un mondo dove si aggirano giganteschi mostri contro i quali il combattimento è durissimo.
È il nono capitolo della saga Saw: un reboot che si incammina su una nuova strada e che mette al centro della storia il detective Ezekiel "Zeke" Banks che, sulle orme del padre veterano della polizia, si occupa con il collega William Schenk di un'indagine raccapricciante su alcuni omicidi che inevitabilmente riportano alla mente un passato tanto terribile quanto raccapricciante: quello degli efferati delitti compiuti dal serial killer Jigsaw, che però è da poco morto.
Un nuovo film d'animazione per i più piccoli riprende il personaggio di Spirit, uno stallone libero presentato al pubblico nel 2002 da Spirit - Cavallo selvaggio, film d'animazione candidato all'Oscar e realizzato dalla DreamWorks. Con molto ancora da raccontare, il mustang nel 2017 è divenuto protagonista di una serie per Netflix, Spirit - Avventure in libertà, ed è proprio sulla serie che si basa questo titolo DreamWorks, realizzato però con un minor budget e con un'animazione meno ricca.
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