Se uno decidesse di fare il gestore di una sala cinematografica nel giugno del 2021 in Italia la scelta giusta sarebbe quella di proiettare un film orientale di quasi 30 anni fa. È un paradosso ovviamente, ma in questi tempi di riaperture ( e nonostante le sale aperte siano ormai 2000, la maggioranza), accade che le migliori medie sale le facciano titoli storici che vengono riproposti in versione restaurata. È già successo la settimana scorsa con Caro Diario e prima ancora con In the Mood For Love, succede ora con Hong Kong Express (altro titolo di Wong Kar-wai), che si piazza decimo nonostante fosse solo in 11 sale ma che - soprattutto - realizza la miglior media sala settimanale con 944 euro. Naturalmente bisogna essere una di quelle sale che hanno investito sul loro pubblico, che si sono costruite una fiducia e una credibilità e che attraverso la cura delle proposte hanno saputo fidelizzare gli spettatori. Insomma bisogna saperci fare: ne avevamo parlato - quando l’Italia era in zona rossa - proprio su queste pagine.
Se invece ci rimettiamo a guardare la classifica come sempre dall’alto verso il basso il dato ovviamente saliente è quello della prima posizione di Crudelia, il live action Disney. L’incasso per lui è il migliore da quando le sale hanno riaperto: 450 mila euro nel weekend, 512 mila in totale (è uscito mercoledì). È un buon risultato? Ni. Certo si fregia del record temporaneo, battendo Nomadland che aveva realizzato 429 mila euro, ma va fatto notare che quest’ultimo di sale ne aveva 137, mentre Crudelia ne ha avute 587, e sono davvero tante di più.
Una cosa buona della settimana (che tra l’altro è stato il primo semi-estivo, in un mese di maggio meteorologicamente instabile) è la crescita degli spettatori e degli incassi: la settimana precedente erano entrati nelle casse del cinema 1 milione 100 mila euro, questa settimana 1 milione e 600 mila.
La presenza di un film forte ha però fatto riemergere le vecchie dinamiche - quelle cui eravamo abituati in tempi di pre-pandemia: sale molto il divario tra gli incassi dei titoli nelle prime dieci posizioni. Solo The Father, che tiene bene grazie anche a un cospicuo aumento di schermi (da 24 a 290) supera i 200 mila euro e solo il terzo in classifica - Il cattivo poeta - va oltre i 100 mila. Anche solo guardando i risultati di settimana scorsa si vede come la distribuzione degli incassi fosse più “democratica”.
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