Ancora segnata dall’uscita di Il divin codino, caduta a metà settimana, la proposta in streaming della settimana punta su titoli molto forti che avrebbero in certi casi conosciuto la sala se i tempi fossero stati migliori. L’opera di maggior richiamo è senza dubbi Crudelia, proposto da Disney + ma con accesso vip e uscito in contemporanea con le sale. Ma arrivano anche Mortal Kombat, tratto dall’omonimo videogame, e Lasciali parlare, divertissement di Steven Soderbergh.
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
La piattaforma punta sull’horror sudorientale Ghost Lab ma anche sulla commedia brasiliana Carnaval, con protagoniste tre ragazze con tanta voglia di vacanza. Coproduzione tra Stati Uniti e Messico è invece il dramma Blue Miracle, ispirato a una storia vera.
I NUOVI FILM IN STREAMING DISNEY+
Chi era Crudelia de Mon prima di diventare Crudelia? Ce lo racconta Crudelia, un titolo che promette molto di più che essere un semplice live action della Disney.
I NUOVI FILM IN STREAMING SULLE ALTRE PIATTAFORME
Mortal Kombat è uscito in diversi Paesi nel mondo rivelandosi un discreto successo anche in epoca CoVid. Arriva ora proposto da Sky, che si assicura anche l’esclusiva di altri due titoli differenti tra loro: DNA – Le radici dell’amore, nuova fatica della francese Maiwenn Le Besco, e Friends: The Reunion, il tanto atteso special sui protagonisti della mitica serie. MioCinema propone in esclusiva le anteprime di The Waiter, insolita opera di osservazione. Multipiattaforma sono infine le proposte della citata commedia Lasciali parlare, della commedia romantica The Lovebirds, del classico Pattini d’argento, dello sportivo The Keeper – La leggenda di un portiere, della vera storia di Tomiris, del fantasy coreano Monstrum – Caccia alla bestia, del fantascientifico Dune Drifter, del thriller Gioventù perduta e del documentario Oltre il confine.
“La trama del film è piuttosto anticonvenzionale perché tenta di esplorare più a fondo la nostra fede nel soprannaturale e se ciò può essere dimostrato dalla scienza. Per me, è un onore collaborare con una piattaforma come Netflix che lascia consente alla creatività di esprimersi liberamente. Spero che questo film incoraggi il pubblico a contemplare i loro modi di divere e a trovare le risposte alle loro domande”, ha dichiarato il regista.
Quattro migliori amiche a Salvador nel bel mezzo del carnevale! Giovana Cordeiro interpreta Nina, un'aspirante influencer digitale che scopre il tradimento del fidanzato da un video virale sui social. Ansiosa di raggiungere il primo milione di follower e diventare famosa, Nina vince un viaggio all-inclusive a Salvador de Bahia, ma decide di non andarci da sola: sarà accompagnata dalle inseparabili amiche Michele (GKay), Vivi (Samya Pascotto) e Mayra (Bruna Inocencio). Michele è l'amica più sincera (e quella che esce con tutti i ragazzi che incontra), Vivi è la secchiona della compagnia che si gode i piaceri del Carnevale per una volta lontano da videogiochi e serie TV, mentre Mayra è tutta spiritualità. Amiche d'infanzia di Nina, tutte dovranno superare le proprie ansie e paure per scoprire che la personalità di ciascuna è il vero collante del gruppo.
La Casa Hogar al centro della storia è quella di Cabo San Lucas, in Messico, la cui missione è quella di provvedere ai bambini più vulnerabili, dai 4 ai 18 anni, assicurando loro un tetto sotto cui vivere, amore, supporto e la possibilità di studiare per avere un futuro migliore, un lavoro e un posto in società. Educare ed elevare sono gli imperativi della struttura che fa dei valori (religiosi, etici e sociali) il suo punto di partenza. L’orfanotrofio ha faticato a rimettersi in piedi dopo il terribile uragano Odile, scatenatosi nel 2014: sull’orlo della bancarotta, ha organizzato il più grande torneo di pesca mai visto al mondo raccontato nel film.
“Crudelia De Mon è senza dubbio il più iconico dei personaggi malvagi della Disney perché è strepitosamente malvagia. Estroversa, elegante, manipolatrice, subdola e chiaramente un po' pazza, la rendono un personaggio che ami odiare: è qualcosa come l'Hannibal Lecter della Disney. Abbiamo voluto raccontare cosa la resa così e quale motivo si cela dietro il suo desiderio di avere un cappotto fatto con la pelle dei dalmati. Nostro obiettivo è stato quello di ribaltare le aspettative del pubblico per offrirgli qualcosa di completamente inedito. La maggior parte della storia si svolge nella Londra degli anni Settanta, un periodo di grandi sconvolgimenti sia nel mondo della musica sia in quello della moda a causa dell'emergere del movimento punk. In tale contesto, si può assistere alla metamorfosi di Crudelia da orfana à la Dickens ad antieroina ribelle, intraprendente, coraggiosa e sofisticata, che impara a capire chi è veramente e a rimanere fedele a se stessa”, hanno sostenuto gli sceneggiatori.
Adattamento del fenomeno planetario che di recente ha visto il miglior lancio di un videogioco nella sua storia con Mortal Kombat 11, il film mette in scena un'avventura in cui il Regno della Terra è chiamato a reclutare una banda di guerrieri, a cui non aveva mai fatto appello prima, per attaccare i formidabili nemici dell'Outworld. Il tutto prende il via dal momento in cui Cole Young, il protagonista, scopre il suo vero destino: entrare a far parte di una banda di combattenti scelti con cura e prepararsi a un combattimento molto più terribile degli incontri di arti marziali a cui è abituato.
“L'organizzazione di un funerale è quella che io considero la parte divertente di tutto il film: i becchini, i responsabili delle pompe funebri, i badanti delle case di cura, gli orari da rispettare, la scelta della bara, l'organizzazione della cerimonia, le persone da invitare... Se ci pensa, sono aspetti che fanno piangere e ridere contemporaneamente”, ha dichiarato la regista, che ha portato il suo film in concorso al Festival di Cannes 2020.
Con Jennifer Aniston, Matthew Perry, Courteney Cox, Matt LeBlanc, Lisa Kudrow
Jennifer Aniston, Courtney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc, Matthew Perry e David Schwimmer, tutti anche produttori esecutivi dello speciale, ritornano sull’iconico palcoscenico che ha fatto di loro sei, che all’epoca della prima stagione dell’amatissima comedy dei quasi esordienti, delle star planetarie: una vera e propria celebrazione dell’esperienza su quel set - lo Stage 24, negli studi Warner di Burbank - e dell’amicizia che su quelle tavole è nata. In contemporanea con gli States.
“Il film racconta una storia ispirata a eventi reali che ho vissuto mentre vivevo a New York alla fine degli anni '80. Nello scrivere questa sceneggiatura, ero interessato a creare un micro mondo a partire da tutti gli elementi sensoriali dell'ambiente a cui ero esposto e a concentrarmi su dettagli apparentemente minori che in seguito ho capito avere un aspetto significativo”, ha sottolineato il regista.
Diretto da Steven Soderbergh, è incentrato sulle conversazioni schiette e fluide dei suoi personaggi. Avendo fornito al cast ricche descrizioni dei personaggi ed accurati particolari delle loro scene, gli attori sono stati lasciati liberi di improvvisare, al fianco della sceneggiatrice Deborah Eisenberg, che ha aiutato a sviluppare i dialoghi secondo necessità. Lo stile guerrilla della regia di Soderbergh non si è fermato qui: in un'intervista, Dianne Wiest ha anche rivelato che il film è stato girato "senza attrezzatura, se non quella essenziale. Steven semplicemente teneva la telecamera su una sedia a rotelle. Niente luci, carrelli, o tutto ciò che solitamente serve per girare un film. C'erano solo Steven e questa nuova macchina da presa”.
Commedia romantica, film d'azione ma anche un po' giallo: sono tanti gli elementi di quest'opera, figlia della grande tradizione dei tutto in una notte. Curiosamente già disponibile su Netflix, arriva ora sulle altre piattaforme in virtù della produzione targata Paramount Pictures.
Per il suo esordio dietro la macchina da presa Michael Lockshin si ispira al grande classico della letteratura per ragazzi scritto da Mary Mapes Dodge, spostando l’ambientazione dai Paesi Bassi alla Russia alle soglie del Novecento, riadattandone la storia e traendo spunti anche dalla celebre vicenda di Romeo e Giulietta. Presentato al 42° Festival Internazionale del Cinema di Mosca, Pattini d’argento è un romantico film d’avventura dai toni epici, ricco di scene emozionanti e ambientazioni suggestive.
Il portiere del titolo è Bert Traumann, giocatore tedesco tra i più forti ad aver militato nella Premier League. Per quindici anni, dal 1949 al 1964, alla porta del Manchester City, Traumann da giovane ha militato tra le fila della Hitlerjugend, ha preso parte alla Seconda guerra mondiale ed è finito prigioniero in diversi campi del Regno Unito.
Basato sulla storia di una vera grande eroina che ispirò leggende sulle amazzoni e donne guerriere. Vissuta 2500 anni fa, fu una madre, un guerriero e un’incredibile stratega che per la prima volta introdusse le divisioni militari formate da sole donne. La sua bellezza ispirò molti artisti in Europa e le sue gesta, che portarono alla sconfitta dell’esercito persiano guidato da Ciro il Grande, furono largamente elogiate dallo storico Erodoto.
La storia ci porta nella Corea del XVI secolo, dove una bestia feroce causa il panico tra gli abitanti del monte Inwangsan. La misteriosa creatura, al centro di tante leggende, è più viva e reale che mai, pronta a spingersi fino al palazzo del Re. Tanti effetti speciali per un film d’azione presentato al Festival di Sitges nel 2018. In patria, ha incassato oltre 5,5 milioni di dollari: uscito in 1183 schermi, ha avuto il divieto ai minori di 15 anni a causa della violenza, delle immagini sanguinolente e di alcune sequenze giudicate troppe spaventose.
Ancora una volta l’umanità in pericolo. Ancora una volta un gruppo di inesperti contro imbattibili nemici. Ancora una volta un alieno da combattere. Ancora una volta una battaglia ai confini della galassia. Ancora una volta un prodotto che non ha particolari pregi. Ancora una volta la stessa storia per un genere che, francamente, meriterebbe di più per come appassiona.
Michael Pitt sembrava destinato chissà a quale roseo futuro dopo essere stato lanciato dal compianto Bernardo Bertolucci e in tanti puntavamo sul suo talento. Ron Perlman resterà nell’immaginario collettivo come la Bestia del telefilm La bella e la bestia con Linda Hamilton, trasmesso da Italia 1 sul finire degli anni Ottanta ma anche come l’attore prediletto di registi come Frankenheimer, Del Toro e Dante. I due si sono incontrati per questo simil thriller che sa di masticato, con un rating poco invidiabile su Rotten Tomatoes.
La figura di Ettore Castiglioni è ampiamente celebrata nel suo ruolo di alpinista, ma a risultare ancora più affascinante è la sua storia personale. Personaggio solitario e misterioso, la sua unica compagnia furono i suoi diari, ai quali narrava le sue vicende, rivelando una personalità complessa: da un lato un uomo colto dall’animo nobile e di una forza di volontà straordinaria. Dall’altro unsognatore introverso, incapace di aprirsi all’altro da sé. La sua storia è quella di un’evoluzione personale, raggiungibile solo attraverso una sfida con se stessi e le proprie paure, in un’incessante crescita in cui gli umani imparano dai loro stessi limiti.
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