Settimana molto affollata quella che, da oggi fino al 18 maggio, gli amanti dello streaming si ritrovano ad affrontare. Molti sono i titoli in uscita sulle varie piattaforme ma su tutti svetta La donna alla finestra, titolo Netflix diretto da Joe Wright che la Disney ha ceduto alla piattaforma dopo aver più volte rimandato l’uscita in sala. Su Amazon Prime Video fa invece la sua comparsa Si vive una volta sola, la commedia di Carlo Verdone a lungo posticipata: sarebbe stato il titolo forte su cui avrebbero puntato le sale ma così non è stato. Ci sarebbe da discutere e da indagare sulla scelta di fare uscire il film in sole tre sale romane in gran segreto e per pochi giorni. Nessuno lo fa e questa non è la sede.
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Joe Wright si affida ad Amy Adams per La donna alla finestra, che il servizio di streaming propone insieme a un variegato gruppo di esclusive che comprende il claustrofobico Oxygéne, il drammatico (a tinte lgbtq) Il ballo dei 41, il gangster movie Ferry, lo spaventoso La casa inquietante e l’attuale I Am All Girls.
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La piattaforma punta su Carlo Verdone e la sua prova medica in Si vive una volta sola. Fa da controparte l’horror psicologico The Turning, che in arrivo il prossimo 18 maggio porta in scena uno dei romanzi più apprezzati di Henry James.
I NUOVI FILM IN STREAMING SULLE ALTRE PIATTAFORME
Sky propone in esclusiva a partire dal 15 Ostaggi, la black comedy diretta dall’esordiente Ivone ma con un cast all star. Da Hollywood arrivano la commedia Fuga a Parigi con una formidabile Michelle Pfeiffer, il collettivo Confini e dipendenze e il thriller The Nest. Completano l’offerta il fight club di Knuckledust, la docuficion italiana I luoghi della speranza, il recuperabile Hellion, la fantascienza romantica di Little Fish, il viaggio su Marte di Aniara, l’azione cinese di L’eroe dei due mondi e i sentimenti al centro di I colori dell’amore.
Ha dichiarato il regista: "Ho voluto che la trasposizione del romanzo di A.J. Finn avesse un profondo nucleo emotivo. Molti thriller o noir, soprattutto dell'epoca d'oro, erano piuttosto oggettivi e in un certo senso freddi. La storia di La donna alla finestra è molto più emozionante della maggior parte dei gialli ed è anche molto più soggettiva. Ci sono film come La fuga con Humphrey Bogart, in cui il primo terzo del film è tutto raccontato con il solo punto di vista del protagonista. La mia idea era quella di fare un film che fosse essenzialmente soggettivo perché si tratta di un film sulla prospettiva: parla infatti dell'inaffidabilità della propria prospettiva sulla realtà. Ho cercato di esaminare di cosa parlava ogni scena per poi renderla nel migliore dei modi possibili. Molti dei miei film precedenti sono piuttosto barocchi sia per contenuto sia per forma: questa volta ho voluto fare qualcosa di più minimalista. Mi sono ispirato a Hitchcock e in particolar modo al film a colori di La donna che visse due volte: dietro a ogni sua scelta c'era una motivazione... e ciò è stato sia una sfida sia fonte di ispirazione per noi".
Con Mélanie Laurent, Mathieu Amalric, Marc Saez, Malik Zidi, Eric Herson-Macarel
In streaming su Netflix
Thriller claustrofobico nato da una sceneggiatura finita nel 2016 nella famigerata Black List di quelle ritenute quasi impossibili da realizzare, doveva essere girato negli States con protagonista Anne Hathaway. È finito nelle mani di Aja, che ha diretto Mélanie Laurent nei panni di una dottoressa chiamata a lottare per la propria sopravvivenza, un tema che per Netflix è più che caro viste le innumerevoli produzioni a riguardo.
Tutto ciò che viene raccontato è purtroppo reale ed è avenuto la sera del 17 novembre 1901 nel quartiere Tabacalera, a Città del Messico. Sotto la presidenza di Porfirio Diaz, 41 maricones vennero arrestati per aver preso parte a una scandalosa serata di ballo. A partecipare erano in realtà 42 uomini, di cui 21 vestiti da donna: il non arrestato era Ignacio de laTorre y Mier, genero di Diaz. La retata passerà alla storia per aver violato i diritti umani e civili, generando uno scandalo senza precedenti sui media messicani.
Spin-off della serie Undercover, punta tutto sui personaggi di Ferry e Danielle per raccontare le origini del narcoboss con suspense, colpi di scena, emozioni e umorismo. "Il successo di Undercover e il modo in cui Ferry, Danielle e John sono stati apprezzati dai fan rappresentano un sogno per qualsiasi autore” ha sottolineato Nico Moolenaar, ideatore e showrunner presso la società di produzione De Mensen. "Siamo fieri che Netflix ci dia l'opportunità di raccontare la storia del passato di Ferry, di come abbia conosciuto Danielle e di come sia finito al campeggio prima che arrivassero gli agenti sotto copertura a ficcare il naso nella sua vita".
Con Julia Koschitz, Michael Pink, Inge Maux, Leon Orlandianyi, Marii Weichsler
Adattamento dell’omonimo romanzo della scrittrice Martina Wildner, è rivolto a un pubblico di adulti e bambini, sebbene la piattaforma punti sulla suspense della storia. Diversi sono stati i cambiamenti apportati al romanzo, a cominciare dall’ambientazione in Carinzia.
Di produzione sudafricana, il thriller racconta le indagini su un’organizzazione che gestisce il traffico sessuale di minorenni. Protagoniste son due detective che, sul finire degli anni Ottanta, danno la caccia a chi gestisce il giro di prostituzione, in cui sono coinvolti anche importanti figure politiche. Da una storia realmente accaduta.
Ha sottolineato Verdone: “Il film rappresenta per me una piacevole novità. Nei miei ultimi film, infatti, le storie erano perlopiù incentrate su rapporti a due e quindi avevo voglia di tornare a un racconto con una dinamica più collettiva e corale, ad una vicenda in cui al centro ci fosse un gruppo di persone, con le loro fragilità e le loro contraddizioni. Lavorare con un gruppo di bravi attori mi aiuta senza dubbio a trovare la maniera più semplice e naturale di girare, di affrontare questo viaggio affascinante e sempre nuovo che è un film. Quando l'intesa è immediata non c'è infatti bisogno di lunghe spiegazioni e posso concentrarmi sugli aspetti essenziali del copione senza mai trascurare la triplice responsabilità di essere regista, sceneggiatore e attore”.
Il film trae ispirazione da Giro di vite, inquietante romanzo pubblicato da Henry James nel 1898. La domanda da cui parte il lavoro di James è abbastanza semplice: cosa succede se non ci si può fidare di qualcuno che ti racconta una storia, sia perché sta intenzionalmente mentendo sia perché la sua percezione della realtà è alterata?
Hanno annotato gli sceneggiatori: “Tutto si svolge come in un acquario, come se i personaggi fossero dei "pesci umani" guardati dallo spettatore. Un gioco di relazioni fondato su pulsioni fondamentali e contrapposte: la paura, la generosità, la solidarietà, l'opportunismo, il disprezzo, la disperazione. L'acquario è osservato a distanza anche dalla polizia comandata da due personaggi in conflitto fra loro e che costituiscono le due facce contrapposte dello Stato: un commissario che vuole risolvere la situazione con la forza è l'anima intransigente e ottusa che punta ciecamente solo all'ordine e alla repressione. Una psicologa/negoziatrice, che disprezza la violenza e che vorrebbe risolvere la "crisi" con le armi della mediazione, è l'anima più umana dello Stato, quella che i cittadini sono meno abituati a vedere”.
La storia nasce dalla penna del sovversivo scrittore canadese Patrick DeWitt, i cui personaggi sono spesso al centro di storie grottesche e/o oscure. "Non sono io che cerco i personaggi", ha raccontato lo scrittore. "Sono loro che vengono da me perché hanno voglia di parlare e di farsi sentire. Frances aveva un bisogno disperato di raccontare la sua storia. Socialite di Manhattan, ha avuto il mondo che le gravitava intorno: come un buco nero, attirava gente intorno a sé e pettegolezzi. Sofisticata, imperiosa e sicura di sé, era sempre al centro di pettegolezzi, veri o presunti tali. Almeno fino a quando ha avuto i soldi su cui poter contare".
Thriller che interseca tre diverse storie, fa il punto sulla drammatica emergenza oppiodi, diventata una piaga fuori controllo in tutta l'America del Nord. Al centro delle vicende un professore universitario, un agente della DEA sotto copertura e un’architetta, interpretati da Gary Oldman, Armie Hammer (prima dello scandalo che lo travolgesse) ed Evangeline Lilly. "Mi sono sempre piaciute le storie che scorrono parallele e i cui percorsi finiscono per incrociarsi", ha dichiarato il regista. "Conosco molto bene la piaga generata dagli oppioidi e so che il tema è molto spinoso e spesso sottovalutato. Ecco perché ho insistito sui molti personaggi in scena e sulle emozioni in gioco".
"Crescendo tra Stati Uniti e Inghilterra tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, ho vissuto sulla mia pelle quanto diversa fosse l'atmosfera tra i due Paesi. Ho portato a lungo con me il ricordo della differenza e il contrasto, con i suoi inquietanti cambi di tono, ha fatto da spunto per The Nest. Partendo dalla mia esperienza personale, ho voluto creare un dramma che esplode nel momento in cui il trasferimento familiare oltre Atlantico riporta a galla verità che giacevano sotto la fragile superficie su cui la famiglia stessa poggia”, ha dichiarato il regista.
Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club. Peccato che oramai i film con al centro i fight club proliferino come funghi a ogni latitudine. La produzione questa volta è anglofrancese ma la trama è solo un pretesto per tanti combattimenti, più o meno spettacolari. Protagonista è Olivier Richters, body builder di professione. E ho detto tutto.
Il docufilm è presentato su iniziativa di F.A.V.O. - Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia. F.A.V.O., nata nel 2003 come “associazione delle associazioni”, rappresenta centinaia di associazioni di volontariato oncologico su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di creare sinergie tra le diverse realtà associative e assicurare una rappresentanza unitaria dei malati di cancro e delle loro famiglie nei confronti delle istituzioni.
Titolo presentato al Sundance Film Festival nell'ormai lontano 2014, racconta la storia di Hollis, un padre (assente) chiamato ad assumersi la responsabilità delle sue azioni e, soprattutto, dei due figli, Jacob e Wes. Le recensioni positive della stampa americana, che ha paragonato il film a The Tree of Life di Malick, non hanno trovato riscontro in sala: solo 55 mila i dollari incassati, nonostante la presenza di Aaron Paul e Juliette Lewis.
Selezionato per il Tribeca 2020, poi cancellato a causa dell'epidemia da CoVid-19,è uscito nelle sale nel febbraio di quest'anno. Non è andato particolarmente bene: ha incassato solo 39 mila dollari ma sugli aggregatori di recensioni è particolarmente apprezzato. Fantascienza e dramma sentimentale fanno da sfondo a un mondo in cui la NIA, un disturbo neuro infiammatorio simile al morbo di Alzheimer, porta la gente a perdere rapidamente la memoria. Ma anche le identità: dai ricordi dipende chi siamo, che facciamo, dove viviamo e soprattutto chi amiamo.
Si legge nella recensione di Maurizio73: “Da Greta Thunberg ad Oumuamua, passando attraverso le nascenti prospettive della colonizzazione commerciale del nostro vicinato planetario sono i facili approdi di una rivisitazione cinematografica del poema distopico del premio Nobel Harry Martinson, nel quale le pulsioni nichiliste di una umanità divisa tra l'omologazione consumista e l'apocalisse nucleare sono trasfigurate in una odissea spaziale verso nessun dove, nel confronto impietoso tra la pochezza tecnologica dell'uomo e l'immensità delle traversate cosmiche, tra le limitate prospettive temporali dell'esistenza umana e la dimensione incommensurabile dei tempi astronomici”.
Creature magiche, forze soprannaturali e poteri spaventosi contrassegnano l'incredibile avventura di un uomo catapultato tra due differenti mondi: quello reale e quello fantasy di un libro. Basato su un romanzo di grandissimo successo di Shuang Xuetao, ha incassato qualcosa come 159 milioni di dollari e ha divertito grazie ai suoi spettacolari effetti speciali.
Bradley Walsh è un maestro dei film tv targati Hallmark e Lifetime. Che siano gialli o commedie romantiche, da bravo mestierante porta sempre il risultato a casa e i suoi tv movie approdano regolarmente su Tv8 nel primo pomeriggio. Il successo di ascolto ha portato le piattaforme a optare per una delle sue ultime fatiche sentimentali con protagonista Jessica Lowndes, reginetta del genere.
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