"Auguri a Norman Lloyd: i 106 anni dell’ultimo superstite della Hollywood classica".
Bellissima sorpresa, c'è dunque un attore del passato (che io ricordo nitidamente nel film "Sabotatori") che sembra essere immortale come la Hollywood dell'età d'oro.
Ma c'è di più, sono le parole conclusive di quell'articolo ("All’inizio del 2016 si è ritirato a vita privata") da cui si deduce che la sua carriera cinematografica si sia conclusa non tanto tempo prima.
Ed è proprio così:
il suo film più recente, "Trainwreck", è uscito nel 2015, quando aveva già superato i 100 anni di età.
Fantastico.
Mediante il link sopra fornitovi avete la possibilità di sapere molto di più di questo "monumento" del Cinema cui è stato dedicato nel 2007 un documentario di ben 67 minuti (che ho cercato senza successo).
Io mi limiterò a segnalarvi qui alcuni film (otto in tutto) visibili in rete.
I primi cinque si trovano su You Tube e ve li consiglio in modo particolare: sono tra i più antichi (anni '40 ) e più noti, l'audio è in lingua italiana e la visione buona (uno di quei casi in cui non si può che dar ragione a steno79: "vale la pena stare a prenotare dvd di importazione dall'estero?").
Sono film di qualità, come d'altra parte anche gli ultimi tre (un divertente film d'avventura del 1950 e due di molto successivi alla età d'oro, di oltre 20 anni il settimo e di oltre 40 l'ottavo): ve lo dicono i voti medi di Film Tv e ve lo garantiscono i nomi dei registi: A.Hitchcock - A.Hitchcock - J.Renoir - L.Milestone - A.Mann - J.Tourneur - R.Wise - M.Scorsese.
La presente filmografia "come attore" potrebbe essere parziale? Non penso, benchè i film qui elencati siano meno di quel che credessi stando a quanto letto da varie fonti.
Non mi sono avventurato in un confronto completo con quella di IMD perchè in quel sito i titoli a suo nome sono addirittura 720, evidentemente con una diversa logica (Lloyd non fece solo cinema e tra l'altro fu anche produttore).
Ho comunque controllato i primi film (sino al 1950) e non c'è qui da rettificare nulla: a parte due "corti" manca solo un film del '48 (peraltro noto e tutt'altro che trascurabile, "Arco di Trionfo", di Milestone con ottimi protagonisti) ma IMDb l'ha attribuito a Lloyd - ho verificato - non perchè vi abbia recitato, solo perchè era (evidentemente stava preparandosi) uno degli "assistenti di produzione" (e neppure accreditato).
Non c'è assolutamente nulla ante 1939, era questo soprattutto il mio dubbio, per quanto concerne il cinema. Senza dettagli, ho letto che aveva fatto teatro negli otto anni precedenti (teatro sociale e civico) dopo aver abbandonato, diciassettenne, gli studi non sentendosi portato a diventare avvocato. Il suo vero sogno era però lo sport, in particolare il tennis: non si realizzò ma rimase il suo hobby preferito, praticato (anche con la partecipazione a tornei di livello) sino ad età avanzatissima.
Non ho visto abbastaza film per affermare che non ce ne sia qualcuno di cui Lloyd sia stato il vero protagonista; di sicuro è stato attore assai apprezzato (e come molti altri dimenticato).
Un premio cui è molto affezionato è una "menzione speciale" avuta alla Mostra del Cinema di Venezia: credo sia stato per il film "L'attimo fuggente" nel 1989.
Concludo con un'altra immagine relativa alla sua vita privata:
Norman si è rivelato costante non solo nella professione, ma anche nella sua vita personale. L'attore ha vissuto tutta la sua vita con una moglie. Sua moglie era ben nota nel mondo della recitazione. Pepi Craven era un'attrice di Broadway. La coppia ha vissuto insieme per 75 anni. Lloyd seppellì sua moglie quando aveva 98 anni.
( fotografia e commento tratti da questa biografia )
Con Robert Cummings, Priscilla Lane, Otto Krüger, Alan Baxter
VISTO. Il sabotatore è uno solo, Frank Fry (interpretato da Lloyd): viene inseguito da una costa all'altra degli USA da Barry Kane (Robert Cummings) che vuole dimostrare di essere stato accusato ingiustamente. Conclusione spettacolare sulla Statua della Libertà.
VISTO. La dottoressa Petersen (Ingrid Bergman) aiuta Ballantine (Gregory Peck) a superare l'amnesia e a dimostrare che non è un assassino. Hitchcock definì il film "una storia di caccia all'uomo presentata in un involucro di pseudo-psicanalisi". Lloyd è Mr. Garmes, non ricordo questo personaggio.
Film drammatico che mi sembra molto interessante. La parola a Renoir: «Ciò che mi ha affascinato in quella storia è proprio il fatto che non è una storia. È una serie di impressioni forti. L'immensità del paesaggio, la purezza dei sentimenti dell'eroe, il caldo, la fame. I personaggi costretti a vivere una vita limitata ai bisogni materiali immediati raggiungono un livello insospettato nelle loro tensioni spirituali».
Con Dana Andrews, Richard Conte, George Tyne, John Ireland
Il titolo originale è "A Walk in the Sun": così era definita la campagna militare in Italia nel corso della seconda guerra mondiale. Il film leggo che rappresenta in stile realistico e antieroico un plotone americano che deve attaccare una casa colonica tenuta dai tedeschi. Archimbeau (il personaggio di Lloyd) è uno dei due (tra i nove principali, tutti maschili) non descritti come soldati (ma l'immagine qui sotto mi contraddice).
Con Robert Cummings, Arlene Dahl, Richard Hart, Richard Basehart
Dramma storico condotto come un thriller. Il regno del terrore è quello della rivoluzione francese: Robespierre (R.Basheart) compila un libro nero con i nomi di presunti complottisti che dovranno essere ghigliottinati ma a dar corpo alla rivolta arriva un avversario inventato, D'Auvigny (R.Cummings). Il personaggio interpretato da Lloyd è Tallien, non so se anch'esso di fantasia. Lodate ambientazione e scenografia.
(accanto a Cummings in questo fotogramma la coprotagonista Arlene Dahl che ha già superato i 95 anni di vita; fu donna molto ammirata per la sua bellezza ma anche attrice di successo nei primi anni '50 tant'è che ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame per il suo contributo all'industria del cinema)
Con Burt Lancaster, Virginia Mayo, Robert Douglas, Aline MacMahon, Frank Allenby
VISTO. Dalla trama ho letto di due donne che non sono proprio decise nel privilegiare l'amore rispetto agli agi della nobiltà (strano per un film avventuroso di quell'epoca) ma io di ciò non ricordo nulla, perchè quando lo vidi ero talmente affascinato dalla coppia acrobatica Lancaster/Cravat del film "Il corsaro dell'isola verde" (visto prima benchè posteriore) che non mi interessava altro che godermeli di nuovo all'opera. Inferiore a quello ma, dopo tanti decenni, rivedrò ben volentieri Dardo (Burt) che salva il figlio Rino, il suo amico Zufolo (Nick) ed anche Apollo il trovatore (interpretato da Lloyd). Senza dimenticare la bella Virginia Mayo, nonostante i suoi tentennamenti.
VISTO. Non me ne ne rammentavo, nè era bastata questa estrema sintesi di IMDb: "Uno sconosciuto tenta di convincere una coppia felicemente sposata che la loro figlia è in realtà sua figlia reincarnata". Non aggiungo altro se non che il film mi piacque, d'altra parte quello sconosciuto signor Hoover è Anthony Hopkins, una garanzia per un film drammatico con elementi horror. La figlia della coppia Templeton si chiama Ivy ed è interpretata dalla tredicenne al debutto Susan Swift (fece poco altro cinema e poi diventò avvocato): ad un certo punto avrà bisogno di un medico e sarà il Dr Lipscomb (Lloyd). Debbo rivederlo, non ricordo bene il finale.
Di un film (premiatissimo) che ha unito la critica in giudizi che vanno dal "molto bello" al "capolavoro" ricordare in breve la storia (un amore soffocato al conformismo dell'alta società newyorchese di fine Ottocento) è riduttivo e probabilmente fuorviante, così come sottolineare che Scorsese gioca a fare un po' l'Ivory talchè il risultato è stilisticamente straordinario. Un commento mi ha colpito di più e mi induce a vederlo presto: "Un film di genere (in costume) di solito appare legato all'epoca di cui tratta; invece 'L'età dell'innocenza' sembra vivere al di fuori del tempo". E naturalmente Daniel, Michelle e Winona attirano non poco. Norman interpreta un certo Signor Letterblair, non ho idea di chi possa essere.
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