Come oramai da un anno e un mese, siamo in attesa. In attesa di capire se le sale possono ripartire. In attesa di tornare al cinema per goderci un’emozione. In attesa di condividere un rito divenuto integrante nella quotidianità di chi un film vuole goderselo a 360à gradi. In attesa che il ministro Franceschini prenda una volta per tutte una decisione che sia seria. In attesa.
Non si può tollerare la derisione che arriva dal mondo della Chiesa, ad esempio. Per Pasqua, c’è stato il caso assurdo di un prete che ha usato una sala cinematografica per trasmettere la messa. La spiegazione ha rasentato la fantascienza: è la Santa Messa, mica un fim. Come se a veicolare il virus, chiamato oramai solo così come se non ne esistessero altri, fosse la pellicola e non l’assembramento creatosi.
Il cinema spera di ripartire. Lo spera tutta la filiera, dall’esercente al distributore. Credendo in una possibile riapertura a maggio, in via del tutto eccezionale sono state fissate per il 4 e il 5 maggio le Giornate Professionali del Cinema, un’edizione straordinaria, e non soltanto per le modalità di fruizione solo online: un segnale importante alla vigilia della ripresa delle attività che l’ANEC, in collaborazione con l’ANICA, ha fortemente voluto, richiamato anche nel nome della manifestazione con l’inserimento di RELOAD e con un visual artwork dal forte valore simbolico. Oltre alle mini-convention e trailer delle distribuzioni, alla cerimonia di consegna dei Biglietti d’Oro, gli accreditati potranno conoscere le date delle manifestazioni dell’industria, dei premi e festival di qui alla fine dell’anno, e assistere all’incontro istituzionale interassociativo sul percorso per la ripartenza, per il quale è attesa la presenza delle istituzioni. L’incontro consentirà di ripercorrere il piano di interventi messo in atto dal Governo e in particolare dal MIC per le imprese e i lavoratori del settore; per aggiornare sulla situazione generale, condividendo il percorso di ripartenza come apparirà in tale data, anche mediante una valutazione dei futuri protocolli sanitari assieme al percorso di una forte azione promozionale, alla quale la filiera contribuirà in modo concreto e convinto.
Intanto, questa settimana le varie piattaforme tornano a popolarsi di titoli, molti dei quali in esclusiva. Su MioCinema.it sbarca in anteprima internazionale Bad Luck Banging or Loony Porn, il film con cui il rumeno Radu Jude ha vinto l’Orso d’Oro alla Berlinale 2021 e in cui gli attori recitano dotati di mascherina chirurgica. In multipiattaforma arriva invece Locked Down di Doug Liman, commedia che sfrutta la pandemia per mettere a segno un colpo da Harrold’s. I due titoli sono tra i primi, seppur in maniera diversa, a parlare di Covid-19 in termini di fiction, facendo entrare l’emergenza sanitaria all’interno della storia. È interessante notare come due autori agli antipodi abbiano scelto di parlare dell’oggi con assoluta normalità e senza allarmismi. Del resto, il cinema da sempre è il medium che riesce a fotografare meglio di tutti la realtà circostante.
Scendiamo ora nel dettaglio delle varie piattaforme.
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La piattaforma accoglie Love and Monsters, uno dei titoli che, destinati alla sala, la Paramount ha scelto di dirottare su altri mezzi. Da una serie di fumetti andata avanti per 35 capitoli è tratto invece il road movie giapponese a sfondo lesbo Ride or Die. Da Taiwan arriva il thriller The Soul mentre è tedesco Into the Beat – Il tuo cuore balla, destinato a un pubblico giovanissimo. Pensato per i più piccoli è infine il cartoon Arlo il giovane alligatore.
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Si punta tutto sulla fantascienza grazie a Cosmic Sin, che ci porta nello spazio con Bruce Willis e Frank Grillo.
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La lista delle esclusive questa settimana è piuttosto lunga. MioCinema.it ne propone addirittura due: il già citato Bad Luck Banging or Loony Porn e l’israeliano Voci d’oro. Su Nexo+ è possibile noleggiare Asimmetria, presentato in anteprima al Trieste Film Festival. Mubi propone Ghosts, presentato con successo alla Settimana della Critica del Festival di Venezia 2020. WantedZone piazza Thunder Road di Jim Cummings mentre IWonderFull propone Nuevo orden di Michel Franco, Gran Premio della Giuria a Venezia 2020. Multipiattaforma sono invece la commedia Locked Down, il drammatico (a tinte horror) Santa Maud, il bellico 1944 – La battaglia di Cassino, l’angosciante The Pool e il fantascientifico 2067 – Battaglia per il futuro. Dulcis in fundo, Sky dà la possibilità di vedere The Kelly Gang con Russell Crowe. Segnaliamo, inoltre, l’approdo on demand di due opere passate troppo velocemente in sala: Spaccapietre dei fratelli De Serio ed Ema di Pablo Larrain.
L’essenza del film sta tutta nel titolo: amore e mostri sono gli ingredienti che muovono la storia. Avventura adolescenziale a prima vista, l’opera di Michael Matthews nasconde tanti richiami cinematografici che solo gli amanti degli anni Ottanta sapranno intelligentemente cogliere. Nomination agli Oscar per gli effetti speciali visivi.
Road movie, descrive la fuga senza meta delle due donne e il caotico viaggio che sorprendentemente le avvicina ancora di più. La storia è l'adattamento della serie a fumetti Gunjo di Ching Nakamura, pubblicata per la prima volta nel 2007. Composta da ben 35 capitoli, la serie ha suscitato molto interesse in ambiente cinematografico ma il progetto di un adattamento è sempre naufragato per via delle sequenze di sesso e violenza esplicite e intense.
Alla base vi è un romanzo di Jiang Bo, in grado di coniugare suspense, fantascienza e sentimenti. La trama, però, non è così lineare come sembra e il ritmo con cui il film è montato offre molti livelli (e dimensioni) di lettura. Un vero rompicapo che appassiona e sfida la nostra logica.
Si torna a ballare. La tradizione dei film a làStep Up è oramai lunga. Ogni paese ne ha ormaia uno e questo arriva dalla Germania. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: due giovani con discipline di danza diverse alle spalle, con background agli antipodi e con tanto amore da darsi. Il già visto è sempre dietro l’angolo.
I temi di cui tratta il cartoon sono universali. Al centro della storia di un giovane alligatore umanizzato vi è il rapporto padre e figlio e l’accettazione delle differenze. Alla regia vi è Ryan Crego, uno che come story artist ha lavorato a titoli come Shrek e vissero felici e contenti, Kung Fu Panda 2 e Il gatto con gli stivali.
Con Bruce Willis, Frank Grillo, Adelaide Kane, Lochlyn Munro, Luke Wilson, Johnny Messner
Prevenire una guerra interstellare prima ancora che nasca è la missione che James Ford, generale richiamato in servizio, è portato a compiere. L’anno è il 2524 e il generale ha il volto (imbolsito) di Bruce Willis, oramai deputato a ruoli sempre meno credibili. Dopotutto, dopo essere vissuto a quei 58 minuti, tutto gli è concesso.
“Cos'è l'osceno e come lo definiamo? Siamo abituati ad atti che sono molto più che osceni di quello che scatena il clamore intorno a Emi. La mia idea era quella di mettere a confronto due tipi di oscenità e vedere che quella del video porno non è niente se paragonata a ciò che ci circonda ma a cui non prestiamo attenzione, all'oscenità storica, sociale e/o politica”, ha dichiarato il regista del film più politico dell’anno. Se si sopravvive alla sequenza porno iniziale, si scopre infatti come la pellicola sia una critica feroce verso la società rumena (e non solo) di oggi.
Presentato in Italia allo scorso Bif&est di Bari dove ha ricevuto il premio per la miglior regia nella sezione-concorso Panorama Internazionale e la Menzione speciale della Giuria per l’interpretazione a Maria Belkin, il film affronta la complessità dell’immigrazione e della fragilità dell’identità nazionale e personale. Un racconto delicato, umano e ironico, un omaggio al cinema e a chi lavora dietro i riflettori.
Con Daria Lorenci, Uliks Fehmiu, Mira Janjetovic, Mladen Sovilj, Lola Vitasovic
Ha dichiarato il regista:“Ho realizzato questo film ispirandomi alle cose che mi perseguitano, che sono radicate nelle mie paure più profonde. Tutti mettono in discussione la trasformazione delle relazioni amorose attraverso il tempo e le ragioni per cui le relazioni si rompono, anche se sono buone e piene d'amore. Ecco perché ho deciso di creare un universo immaginario in cui diverse fasi di una relazione possono coesistere contemporaneamente, nella stessa città. Un universo in cui si possa allo stesso tempo osservare una coppia di mezza età che si separa, una coppia di 25enni innamorata ed una coppia di bambini che trascorre le vacanze estive scorrazzando in bicicletta. La mia idea era che osservando la coppia più anziana, contemporaneamente a una dell’infanzia e una della giovinezza, potesse sorgere un significato positivo: che nulla è perso e che tutto ciò che li lega esiste ancora, in altri mondi paralleli. Il film ha una struttura narrativa insolita, è sia frammentario che lineare. Volevo costruire delle connessioni usando solo dettagli, intuizioni, atmosfere emotive, e riflessioni, ripetendo alcuni dei motivi in tutte e tre le storie in diversi modi, sia dal punto di vista visivo che di contenuto. E quindi, quello che si vedrà, sarà un piccolo film proveniente dalla Serbia, che non tratta di problemi di guerra, politici o sociali, ma prima di tutto di emozioni, anche se tutti i miei personaggi sono ben radicati nella realtà di Belgrado di oggi”.
Con Beril Kayar, Nalan Kuruçim, Dilayda Günes, Emrah Özdemir
Nell’arco di una sola giornata, caratterizzata dalla minaccia di un blackout generalizzato in Turchia, si intrecciano le storie di quattro personaggi: una madre il cui figlio è in prigione, una giovane ballerina, un’artista-attivista e un astuto intermediario. Ne viene fuori un racconto senza sconti della Turchia contemporanea a opera di una giovane regista turca che si è fatta le ossa lavorando presso la società di produzione di Michel Gondry.
Con Jim Cummings, Kendal Farr, Nican Robinson, Jocelyn DeBoer, Chelsea Edmundson
“Il mio desiderio è che chiunque entri nella psiche dell'ufficiale Arnaud e capisca da dove nascono la sua confusione, la sua tragicomica ricerca di un nuovo equilibrio e l'imbarazzante situazione che vive. Quella di Jimmy è la metafora per certi versi di un Paese alla ricerca di nuovi punti di riferimento”, ha annotato il regista. Gran Premio della giuria al SXWX 2018.
Visione distopica di un futuro non lontano dall'attuale fase storica e politica del Messico contemporaneo, come ha sottolineato lo stesso regista. Descrivendo una disparità sociale ed economica sempre più diffusa e insostenibile, il film vuol essere un monito su quali potrebbero esserne le epocali conseguenze.
Uno dei pochi film ad essere stato concepito, scritto, girato, finito e distribuito durante la pandemia, il film è una commedia romantica con una “svolta”. La dualità del titolo stesso gioca con la situazione in cui molti di noi si trovano in questo momento: rinchiusi fisicamente in un’abitazione con partner, familiari, coinquilini, ma anche emotivamente e mentalmente bloccati in situazioni che ora siamo costretti ad affrontare in modi che non avremmo mai immaginato. C’è chi ha iniziato a cuocere il pane, chi si dedica al proprio lavoro, mentre altri fanno entrambe le cose - e pianificano una rapina di gioielli.
“Straziante e impressionante viaggio (al femminile) nella mente di una ragazza in bilico tra santità e follia. Esordio dietro la macchina da presa per la promettente Rose Glass, autrice di talento in grado di esprimere al meglio (anche visivamente) eterni temi esistenziali”, Undying dixit.
L’inverno del 1944 e l’avanzata delle Forze Alleata nell’Italia centrale fanno da sfondo alla vicenda di un piccolo drappello di soldati americani chiamati ad affrontare la salita di una ripidissima collina sotto la guida di un vecchio italiano con le fattezze di Franco Nero, unica ragione per vedere il film.
Due incubi in uno caratterizzano il cupo thriller thailandese: una piscina vuota da cui non si riesce a uscire e un alligatore nelle vicinanze. Nonostante l’ambientazione pressoché unica, il film appassiona e impressiona come non mai.
“La storia, per quanto tutto fuorché originale (pare l'ennesima variazione di Terminator ulteriormente procrastinata nel futuro, e di stampo più ecologico), appare come incalzante, ma nel suo sviluppo si perde afflitta da scenografie soffocanti di foreste puerilmente confezionate ad arte, ed uno scontro tra fratelli che appare inutilmente melodrammatico e sin tendenzioso”, parola di AlanSmithee.
Ha raccontato il regista Kurzel: “Ned Kelly potrebbe essere un terrorista dei nostri giorni, sebbene nella memoria collettiva sia ricordato sempre come un eroe: spesso un terrorista è un uomo che è perseguitato a causa della sua cultura, del suo background di origine e dalla terra da cui proviene. Nel momento in cui il livello di sopportazione raggiunge il massimo, arriva la voglia di reagire e di bruciare il mondo, vada come vada. Non si riesce a stabilire il confine tra ciò che è bene o ciò che è male, tra ciò che è giusto o ciò che è sbagliato. Un po' come quando leggiamo di terribili casi di cronaca in cui le autorità si macchiano le mani di sangue: chi ha torto e chi ha ragione?".
Con Salvatore Esposito, Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole
“In Spaccapietre arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall'assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni '60, faceva lo "spaccapietre". Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un'anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un'altra donna. Ma è anche un film d'amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell'amore, della vendetta”, hanno sottolineato i due registi.
Ha dichiarato il regista: “Una meditazione sul corpo umano, sulla danza e sulla maternità. La protagonista Ema è un paradigma: è insieme tanti personaggi. Figlia, madre, sorella, moglie, amante e leader: è molto potente e presenta una forma sorprendente di femminilità. È motivata da un implacabile egoismo: sa chiaramente cosa vuole ed è capace di sedurre coloro che la circondano per modellare il suo stesso destino. Desidera essere prima di tutto una madre e avere una famiglia; forse ciò che più muove le sue azioni è l'amore. Con il marito Gaston ha molte cose in comune: la professione, gli interessi culturali, la danza. All'apparenza, sembrano una coppia disfunzionale ma alla fine si rivelano piuttosto complementari”.
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