Devo ammetterlo: quando si parla di Richard Widmark sono di parte. E' sempre stato infatti uno dei miei attori preferiti, ho sempre avuto grande simpatia per questo attore, al di là del suo straordinario talento.
Diventò professore di dizione nel 1938 e preparava per il cinema attori e attrici; ad un certo punto però decise "di scendere in campo" egli stesso. Il suo esordio al cinema fu clamoroso: la sua indimenticabile interpretazione del malefico Tommy Udo ne "Il bacio della morte" di Henry Hathaway lo fece notare agli occhi di pubblico e critica e divenne l'attore del giorno.
La sua carriera decollò e in breve diventò uno degli attori più popolari di Hollywood; interpretò film di ogni genere, dalle commedie ai noir, dai western ai film di guerra.
Ma Widmark non si fossilizzò mai "in un una parte sola", ad esempio quella del cattivo di turno: dimostrò grande versatilità interpretando i ruoli più disparati, passando con notevole disinvoltura da ruoli di perfidi e odiosi "villain" a quelli di personaggi positivi, o a figure comunque più complesse e sfaccettate.
A differenza di molti suoi colleghi rimase all'apice del successo anche negli anni Sessanta e Settanta, come se non risentisse dell'età e dello scorrere del tempo, lavorando fino agli anni Novanta.
La sua recitazione magnetica, che lo portava in diversi suoi film a mettere in ombra le pur ottime interpretazioni degli altri attori, unita alla sua capacità di immedesimarsi in qualsiasi personaggio sono divenuti dei tratti distintivi di questo straordinario attore, che ho deciso di ricordare con questi cinque film (la scelta è stata difficile perchè i titoli erano davvero molti).
Con Victor Mature, Richard Widmark, Brian Donlevy, Coleen Gray, Taylor Holmes, Howard Smith
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L'esordio di Widmark nella parte del gangster psicopatico Tommy Udo è a dir poco folgorante. La sua espressione luciferina e la sua risata malefica sono entrate nella memoria di ogni spettatore. Come anche la scena in cui, sogghignando, getta la vecchietta paralitica dalle scale.
Con Gary Cooper, Richard Widmark, Susan Hayward, Cameron Mitchell
Un singolare e sottovalutato western diretto da Henry Hathaway, che aveva diretto Widmark al suo esordio sul grande schermo nel già citato "Il bacio della morte".
In questo film Widmark fa coppia con il mitico Gary Cooper e interpreta il giocatore Fiske, un personaggio apparentemente cinico e senza scrupoli, ma che in realtà si dimostrerà di tutt'altra natura. Infatti alla fine si sacrifica per permettere ai suoi compagni di fuggire, restando indietro a fronteggiare gli indiani. Il tramonto finale, con Cooper che assiste Widmark ormai morente è d'antologia.
Con Spencer Tracy, Robert Wagner, Richard Widmark, Katy Jurado, Jean Peters
Magnifico western con sfumature da tragedia classica diretto da Dmytryk, di fatto un remake di "Amaro destino" di Joseph L. Mankiewicz. Widmark da qui una interpretazione superba di Ben Devereaux, figlio maggiore del tirannico Matt Devereaux (un superlativo Spencer Tracy), un ricco proprietario terriero.
Il personaggio di Ben è ambiguo e complesso, non del tutto negativo ma nemmeno positivo. Una serie di eventi accenderà il conflitto tra lui e il fratello minore Joe (Robert Wagner), il figlio prediletto, e porterà a delle tragiche conseguenze.
Parecchie le scene indimenticabili, come lo scontro verbale sotto l'albero tra Widmark e Tracy e la sequenza in cui quest'ultimo frusta Widmark.
Con Richard Widmark, Gene Tierney, Googie Withers, Hugh Marlowe
Uno dei più grandi noir mai realizzati, girato a Londra da Jules Dassin poco prima che finisse sulla lista nera del senatore McCarthy. Widmark è Harry Fabian, un ambiguo individuo che svolge delle attività poco lecite nei night club londinesi. Attratto dal guadagno facile organizza degli incontri di lotta e le relative scommesse per colpire un suo rivale, giocando d'astuzia e credendo di poter legare le mani del suo potente avversario. Il destino gli sarà però sfavorevole e rimarrà vittima dell'ingranaggio che egli stesso ha messo in moto, costretto a scappare per evitare la vendetta dei suoi avversari. Ma la sua fuga sarà vana.
Con John Wayne, Richard Widmark, Laurence Harvey, Frankie Avalon
Notevole ed epica ricostruzione dell'omonima battaglia tra texani e messicani del 1836 diretta e interpretata da John Wayne, al suo esordio dietro la macchina da presa. Widmark interpreta Jim Bowie, un antieroe testardo ma coraggioso. Bowie vorrebbe inizialmente lasciare la missione perchè non intende restare intrappolato ad Alamo, essendo le forze texane troppo esigue per poter resistere contro i messicani. Ma alla fine si sacrificherà insieme a Crockett e agli altri.
Da notare che Widmark, nonostante abbia interpretato spesso eroi negativi o comunque personaggi violenti, in realtà disprezzò sempre la violenza e le armi e si impegnò perchè negli Stati Uniti venissero emanate leggi più severe per il controllo delle armi.
Fu un democratico "liberal" per tutta la vita e infatti sul set di questo film si trovò ad avere forti contrasti con il "Duca", che era invece un convinto repubblicano.
Il film che da piccolo mi fece scoprire Widmark (oltre che Bridges e Woods ovviamente), qui sempre straordinario. Rivederlo mi entusiasma sempre, nonostante qualche difetto del film (ma ha anche molti pregi).
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