Mi è capitato ultimamente di vedere (o rivedere) diversi film con Claude Rains, attore che ai suoi tempi ebbe una certa notorietà, prendendo parte a numerosi film di successo, seppure quasi mai in ruoli da vero e proprio protagonista, bensì in quelli di comprimario o di pregevole caratterista.
Un attore di gran classe, dotato di un'eleganza innata, molto versatile, interpretò con disinvoltura i ruoli più disparati: raffinati gentiluomini, principi, militari, cinici individui che pensano soltanto al tornaconto personale, ma anche ruoli molto sfaccettati e complessi, come quello di Alexander Sebastian in Notorious. Ma prese parte anche a diverse pellicole horror della Universal, negli anni trenta, nelle quali interpretò alcuni dei suoi ruoli più celebri. Oggi, purtroppo, è stato quasi del tutto dimenticato.
Mi sono permesso di scegliere questi cinque film per ricordare Claude Rains; avrei voluto parlare anche di altri suoi ruoli celebri, come quelli ne "L'uomo invisibile", "La leggenda di Robin Hood" oppure "Il Fantasma dell'Opera", ma purtroppo non posso farlo perchè non ho avuto ancora modo di vedere questi film.
Nel film hollywoodiano più citato e omaggiato di sempre, Rains interpreta il capitano Louis Renault, un funzionario della Repubblica di Vichy che collabora con i nazisti per catturare i dissidenti e gli oppositori di Hitler. Deve quindi impedire al rifugiato Laszlo (Paul Henreid) di lasciare Casablanca.
Ma nonostante sembri apparentemente un individuo cinico e senza scrupoli alla fine saprà riscattarsi, dimostrando la sua vera natura di patriota. Inutile dire che innumerevoli battute pronunciate dal personaggio di Rains e da Rick Blaine (Humphrey Bogart) sono entrate nell'immaginario collettivo.
Mi piace ricordare la celeberrima frase conclusiva, pronunciata da Bogart mentre si allontana insieme a Rains nella nebbia: "Louis, credo che questo sia l'inizio di una bella amicizia."
In questo capolavoro assoluto di Hitchcock, Rains interpreta il nazista Alexander Sebastian, uno dei cattivi forse più riusciti dell'intera filmografia del "Maestro del Brivido". La Bergman è invece Elena Huberman, una spia che viene mandata dal governo americano per trovare le prove con le quali inchiodare ed arrestare Sebastian.
Elena, per raggiungere lo scopo, seduce Sebastian e lo sposa, ma quando Sebastian intuisce il tutto inizia ad avvelenarla gradualmente, trasformandosi nel carnefice della sua amata.
Solo il deciso intervento di Cary Grant riesce a ribaltare la situazione: Rains da carnefice diventa, suo malgrado, vittima.
Infatti nella scena finale Sebastian si ritrova ad implorare Grant di portarlo via con sè, per sottrarsi almeno alla vendetta dei suoi spietati soci. Ma invano: Sebastian viene lasciato al suo destino e nell'ultima, indimenticabile, sequenza, vistosi ormai perduto, risale la scalinata di casa sua come se andasse al patibolo.
Leggenda vuole che nelle scene in cui recitava a fianco della Bergman, Rains (molto basso) dovesse salire su una pedana per compensare la notevole differenza d'altezza con la partner.
In Lawrence d'Arabia, uno dei più grandi film mai girati, il nostro Claude Rains interpreta un ruolo secondario ma molto importante: è Mr. Dryden, un astuto funzionario dell'ufficio arabo che invia Lawrence (Peter O'Toole) a valutare le intenzioni del Principe Feysal (Alec Guinness) in merito al ruolo che gli Arabi potrebbero assumere nella guerra contro i Turchi.
Ma nel momento in cui Lawrence sobilla la rivolta araba contro i Turchi e conquista Aqaba, gli inglesi, su consiglio del machiavellico Dryden, iniziano ad appoggiare Lawrence, approfittando del suo idealismo e della sua ingenuità, per trasformare la rivolta araba in una pedina nelle loro mani e acquistare così il controllo sui territori sottratti ai Turchi e sulla stessa Arabia, con l'intento poi di spartirsi il tutto con i francesi mediante l'Accordo Sykes-Picot, lasciando gli Arabi a bocca asciutta.
Con Lon Chaney jr., Evelyn Ankers, Claude Rains, Maria Ouspenskaya
Uno noto horror prodotto dalla Universal, nel quale Claude Rains impersona John Talbot, padre di Larry Talbot (Lon Chaney Jr.), ovvero l'uomo lupo. Talbot non crede assolutamente che suo figlio possa essere un lupo mannaro, ma la sua convinzione è destinata a infrangersi con la dura realtà nel finale del film.
Con Humphrey Bogart, Michèle Morgan, Claude Rains, Peter Lorre
Un grande film diretto da Michael Curtiz, visto da alcuni come un ideale seguito di Casablanca, uscito due anni prima.
Qui Bogart si ritrova di nuovo al fianco di Rains, il quale interpreta il capitano Freycinet, un patriota francese che racconta la storia del suo commilitone Jean Matrac (Humphrey Bogart) ad un giornalista, quindi gli eventi che costituiscono il film, che è strutturato appunto come un lungo flashback.
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