La scorsa settimana ci chiedevamo se esistesse per i cinema la possibilità di riaprire. Le risposte sono arrivate ma forse era meglio che il governo Draghi non si pronunciasse: in teoria, il 25 marzo le sale riapriranno. C’è un “ma”, ovviamente, ed è rappresentato dalle condizioni quasi proibitive: si tornerà a staccare biglietti nelle regioni gialle, le sale avranno una capienza ridotta e le richieste per gli esercenti comportano un peso non di poco conto. Una decina di sale indipendenti di tutta Italia hanno deciso nel frattempo di lanciare il prossimo 8 marzo (non una data a caso ma quella che segna il primo anniversario del decreto che ha imposto il lockdown totale nel 2020) la piattaforma 1895.cloud. Una delle 10 sale proponenti è il Beltrade di Milano, che qualche giorno fa ha fatto rumore sulle pagine di cronaca locale (e non) per un post sui social in cui denunciava gli assembramenti dei giovani nei quartieri in cui ha sede. 1895.cloud ha il proposito di offrire anche online parte di quell'esperienza che gli spettatori apprezzano nelle nostre sale, una selezione di film spesso difficili da trovare altrove o poco valorizzati, accompagnati da approfondimenti e interventi, anche in diretta.
Intanto, questa è la settimana di due eventi molto diversi tra loro. A Berlino è in corso la prima tranche del Festival, completamente online, mentre in Italia si svolge il Festival di Sanremo. Cinema e spettacolo televisivo, con annesse canzoni e canzonette, hanno un trattamento diverso tra le pagine dei giornali e tra i rotocalchi televisivi. Nessuna recriminazione a riguardo ma visto che siamo un popolo di tuttologi si potrebbe tentare qualche passo in avanti e proporre ad Alba Parietti, onnipresente in ogni salotto tv, di parlarci del cinema di Fabrizio Ferraro alla Berlinale mentre disserta dei La Rappresentante di Lista o del Golden Globe a Laura Pausini per La vita davanti a sé.
Passiamo ora alle nuove uscite in streaming di questa settimana. A differenza di sette giorni fa, siamo davanti a un’offerta particolarmente ricca e interessante, fatta di numerosi pezzi grossi che arrivano in rete. A far la parte del leone sono Amazon Prime Video e Disney+ che propongono rispettivamente Il principe cerca figlio, seguito a trent’anni di distanza di un cult con Eddie Murphy, e Raya e l’ultimo drago, con cui si immaginava di poter riportare la gente in sala. Ma Netflix e le altre piattaforme non stanno di certo a guardare, strizzando l’occhio anche al prossimo 8 marzo, Festa della Donna.
La piattaforma punta tutto sulla commedia Girl Power – La rivoluzione comincia a scuola, con cui Amy Poelher invita le giovani donne a combattere in prima persona contro gli ostracismi di qualsiasi natura. Donna con le palle, come si diceva una volta senza essere accusati di sessismo, è invece la Olga Kurylenko del revenge movieLa sentinella. Chiudono l’offerta la commedia nera colombiana Dogwashers e il film d’animazione Bombay Rose, molto apprezzato al Toronto Film Festival 2019.
I NUOVI FILM IN STREAMING AMAZON PRIME VIDEO
Il seguito che non pensavate di volere. Più che un claim sembra essere un’arma a doppio taglio: Il principe cerca figlio potrebbe rivelarsi degno di Il principe cerca moglie o del tutto inutile. Agli spettatori la risposta: l’investimento è stato grosso, sia in termini di produzione sia in termini di marketing. Per nostalgici o amanti delle faccette di Eddie Murphy, verrebbe da dire sulla carta.
I NUOVI FILM IN STREAMING DISNEY+
Mentre continua in Italia il lancio della sezione Star (da dove però mancano ancora i film originali targati Hulu ma dove il 30 aprile approderà Nomadland), la piattaforma di Topolino propone in versione golden (con pagamento di un ulteriore ticket per la visione) Raya e l’ultimo drago, lungometraggio d’animazione che può contare in italiano sulla voce di Luisa Ranieri, al momento amata da oltre 7 milioni di persone nella serie Rai Le indagini di Lolita Lobosco.
Amy Poelher dirige una commedia adolescenziale che mira a denunciare con il sorriso pregiudizi, illeciti e malefatte dei licei statunitensi. Si tratta dell’adattamento di un romanzo per giovani e la regista, anche interprete della madre della protagonista, ne ha fatto una storia di formazione che sottolinea cosa interessa veramente a una giovane donna e quali sforzi faccia per dimostrare di tenerci.
Olga Kurylenko, nei panni di una veterana dell’esercito, va alla ricerca degli autori dello stupro ai danni della sorella minore. Dirige il francese Julien Leclercq, apprezzato regista francese che in molti ricordano per Gibraltar e La terra e il sangue.
Arriva dalla Colombia questa stralunata commedia grottesca che mostra quanto goffo, complicato e “moderno”, sia il mondo dei signori della droga di oggi. Non più atmosfere patinate come quelle a cui molte serie tv ci hanno abituato ma una storia che fa (amaramente) sorridere con i suoi imprevedibili intrecci.
Basato su storie vere, il film esplora in stile documentaristico una società spietata in cui la vita e l'amore visti sul grande schermo possono schiacciarti senza pietà lungo le strade. Oltre a essere stato premiato nell'ambito di vari festival, il film è stato il primo lungometraggio indiano di animazione a essere selezionato per l'apertura della Settimana internazionale della critica a Venezia.
Il principe Akeem è oramai sul punto di diventare re. Ma ha tre figlie femmine e deve garantire la successione (maschile) al trono. Per fortuna, da giovane, a New York qualche danno lo ha fatto. Questo è lo spunto di partenza per un seguito nato per continuare le avventure dell’incantato regno di Zamunda e aggiornarle al XXI secolo. Ha raccontato il regista: "Realizzare un sequel di un classico come Il principe cerca moglie quasi trent'anni dopo significa prima di tutto ricostruire i percorsi che hanno preso le vite dei protagonisti e capire come questi siano cambiati”. Con la speranza che non siano cambiati i gusti del pubblico.
Vola in Asia la Disney per il suo nuovo lungometraggio d’animazione. La protagonista vive nel fantastico mondo di Kumandra, un regno dove umani e draghi erano un tempo abituati a vivere in armonia. Guerriera solitaria, Raya ha il compito di salvare l’ultimo dei draghi in vita cominciando un’avventura tesa a sottolineare il valore della fiducia, dell’unità e della solidarietà.
Denzel Washington, Jared Leto e Rami Malek sono i tre mattatori di un thriller investigativo diretto dal solido John Lee Hancock. “Fino all’ultimo indizio si affida a un modus operandi rifinito per incontrare i desiderata di un’ampia platea e ha una morfologia affine a Seven (il legame tra due poliziotti diversi tra loro per esperienza e radici, un killer provocatorio, un incontro cruciale nel deserto e altri particolari che finirebbero direttamente in area spoiler)”, parola del nostro Supadany.
Titolo d’animazione cinese indie, nasce da una serie animata rilasciata esclusivamente online. Il successo ha travolto inaspettatamente il box office della terra di Mao, spingendo il titolo sui mercati internazionali (negli States e in Canada è prevista un’uscita in sala con un grande lancio).
Il punto di forza del titolo è rappresentato da Marko Virgili. Montatore, sceneggiatore e regista, Virgili è legato all’ambiente del cinema indipendente italiano e ha firmato negli anni varie opere di genere (Ganja Fiction su tutte) che hanno raccolto pubblico di appassionati diventando piccoli cult.
La magia woodoo e un rituale sinistro da compiere sono gli ingredienti principali di una storia che, diretta da un regista che si è fatto le ossa nelle serie (Gotham, Big Sky e Locke & Key, tra le altre), punta tutto sui due protagonisti neri, Omari Hardwick e Loretta Devin.
Film sperimentale che include artisti, attori, tecnici e musicisti che vivono nei dintorni dei luoghi descritti, è un’opera sull’arte di Lorenzo Viani, pittore, incisore e autore di forti xilografie. Diversi i festival a cui ha partecipato e i premi che ha rimediato.
Il cinema di Takashi Miike non fa parlare più come un tempo. Eppure, il regista giapponese continua a essere in piena attività (dedicandosi anche alle serie televisive) e particolarmente apprezzato nei circuiti dei festival che conta. Datato 2019, è stato presentato al Festival di Cannes nel 2019 ottenendo critiche dissonanti, come dimostrano le recensioni dei nostri Mck e AlanSmithee.
Ne era prevista l’uscita in sala ma bisogna accontentarsi dello streaming. Il film è a detta del regista “una commedia romantica all'inglese ma con atmosfere francesi. Mi interessava coniugare la mia identità francese con la mia cultura cinematografica anglosassone per creare qualcosa di unico e di universale”. All’insegna di Ricomincio da capo: non a caso il protagonista di cognome fa Ramisse (in chiaro omaggio al regista Harold Ramis).
I confini della Terra del titolo sono quelli raggiunti da Roald Amundsen che, da anonimo norvegese, è divenuto uno dei più grandi esploratori del mondo. La produzione, tutta nordica, può vantare sulla presenza di Katherine Waterston e su solidi effetti speciali. Al cinema sarebbe stato una meraviglia.
Titolo originale Johannes Kepler - Storming the Heavens
Regia di Christian Twente
Con Christoph Bach, Heiko Pinkowski, Ben Janssen, Frederik Bott, Peter Brownbill
Chi era veramente Keplero? Astronomo, astrologo, matematico, cosmologo, teorico musicale, filosofo della natura e teologo luterano, è una delle figure più affascinanti della storia tedesca del XVII secolo. Prova a ricostruirla questa docufiction tedesca, venduta in tutto il mondo dal colosso Beta Cinema (lo stesso che ci ha fornito la prima foto ufficiale di Luca Marinelli in Diabolik).
Si tratta di un recupero eccellente. Il film è datato 2015 ed è stato presentato alla Berlinale, dove ha rimediato il premio per la Migliore Opera Prima. Nel catalogo di Movies Inspired da tempo, vede ora la luce: si tratta dell’opera prima di Gabriel Epstein, regista in seguito di un paio di episodi della serie Narcos e apprezzato produttore (il suo Ti guardo ha vinto il Leone d’Oro a Venezia).
Thriller indipendente statunitense, porta la firma di Sam Irvin, regista che gli amanti dei tv movie di canali come Tv8 conoscono bene e apprezzano, a giudicare dai riscontri Auditel che i suoi lavori portano a casa.
Di stampo prettamente televisivo, presenta un topos del genere: la figlia scomparsa e ritrovata. In bilico tra follia e lucidità, non offre niente di nuovo e originale sul tema.
Passato in sordina qualche tempo fa sulla Rai, il thriller merita una seconda occasione anche grazie alle sue protagoniste, Anna Hutchinson e Nicky Whelan.
“Ho capito fin da subito che avevo di fronte due ventenni che rappresentano una generazione completamente libera da vincoli e che non avverte il peso delle scelte radicali”, ha sottolineato il regista. “Fare i wrestler per Monica e Karim non è una scommessa, non hanno scadenze o piani b. Rispetto ai miei vent’anni, quando all’orizzonte c’era in genere il compromesso, magari rappresentato da un lavoro sicuro oppure da una laurea come possibile trampolino per la carriera, loro sono cresciuti in piena crisi economica, perciò non percepiscono il concetto di stabilità. Questo, in qualche modo, li ha emancipati dalle decisioni dettate dalla necessità e non li espone a rimpianti. Non ci sono conflitti nel mio film, non volevo alimentarli: volevo raccontare la normalità di una coppia di lottatori, tra l’Italia e l’America, che conducono la loro vita con la stessa tranquillità di chi ha un impiego statale”.
Un viaggio verso Tubinga, alla ricerca dei luoghi del poeta Friedrich Hölderlin, si trasforma per un regista e l’assistente di un produttore in un canto d’amore per la Natura sofferente, rivelando come spesso le ispirazioni si rivelino un ostacolo alla realizzazione di qualsiasi opera. Presentato nella sezione Forum del Festival di Berlino 2021 e diretto dal più sperimentale dei nostri registi, Fabrizio Ferraro. “Oggi ci troviamo in un’epoca in cui il cinema sembra assente, offuscato da un saturo orizzonte filmico. Un’assenza che apre però sentieri di grande sfida. L’uno (il film) richiede concretezza, rendicontazioni, forze agenti e reagenti nelle dinamiche dell’oggetto finito; l’altro (il cinema) sosta in quella zona libera dalle costrizioni, in cui continuamente si affaccendano e si sovrappongono gli elementi concreti che tracciano quel respiro indefinito, negando la zona circoscritta del film. Avviene raramente che stiano insieme, forse mai in un singolo film, ma nell’addizione delle singole parti, nel loro reciproco canto, incessante, irriducibile e per certi versi eccezionale. Un canto che si accorda al moto continuo e immobile della dismisura; e ogni giorno rimane spaesato da un finire che non trova mai la sorgente, l’origine di quel canto e di quella vita”, si legge nelle note di regia.
Per il commissario Montalbano arriva un episodio che scardina molte certezze. Innanzitutto, è davvero l’ultimo realizzato come si paventa da molte parti? Dopotutto, parliamo di una serie da 45% di share venduta in tutto il mondo. La storia, poi, sorprenderà molto per come Montalbano, creato dalla penna dell’indimenticabile Camilleri, reagirà all’arrivo di una nuova collega, interpretata da Greta Scarano. “Salvo ci aveva abituato a pochi ma saldissimi punti fermi: l'amore per il suo lavoro, la devozione per Livia, l'imprescindibile attaccamento alla sua terra. Ebbene: qui viene messo tutto in discussione”, ha evidenziato Zingaretti, regista e interprete.
Con Carolina Crescentini, Sergio Albelli, Paolo Calabresi, Tecla Insolia
La regista Costanza Quatriglio ricostruisce l’infanzia della cantante Nada Malanima, segnata da una madre continuamente preda di crisi depressive e da un papà che fa di tutto per mantenere salda la stabilità emotiva della famiglia. Ha dichiarato: “Dopo aver letto l’autobiografico Il mio cuore umano, mi sono innamorata subito di questa bambina dalla voce prodigiosa con il cuore ferito per l'instabilità emotiva della madre, così ho pensato a un film che unisse la favola con la musica, personaggi lievi e vitali insieme con i lati più oscuri dell'animo umano, la potenza del talento e della vocazione con le paure più segrete dell'infanzia: il timore dell'abbandono, di non essere amati abbastanza, della morte dei genitori. Nada canta per Viviana dedicando a lei ogni parola delle canzoni d'amore che il maestro Leonildo le fa conoscere”.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta