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In 108 minuti si ripercorre la storia del più grande calciatore del mondo, da quando prodigio sedicenne muove i primi passi nel mondo del calcio. Il solo ad aver alzato al cielo tre diverse Coppe del Mondo, Pelé è più di un semplice giocatore: è il simbolo di un’intera nazione chiamata a risorgere dai tumulti politici e dalla dittatura. “Probabilmente, è l’unica leggendaria icona ancora in vita, se non l’ultima, del XX secolo. Non c’è mai stato un film che ne abbia colto a pieno l’essenza, che abbia reso giustizia alla sua figura e che abbia sottolineato il suo reale peso nella Storia. Speriamo di riempire questo vuoto”, hanno dichiarato non poco ambiziosamente i registi.

Esclusiva NETFLIX.

Le malattie mentali fanno da sfondo alla nuova commedia sentimentale di Dani de la Orden, regista spagnolo ben noto in patria per diversi successi al botteghino (è sulla sedia di regia del remake del nostro Il peggior Natale della mia vita) e per aver diretto alcuni episodi della serie Élite.

Esclusiva NETFLIX.

Francesco Apolloni, attore romano lanciato dalla serie cult Classe di ferro, esordisce alla regia con una commedia tutta al femminile. Le analogie con Le amiche della sposa sono tante ma non lasciatevi ingannare: la storia va ben oltre e offre più di qualche spunto di riflessione. La prova di Chiara Francini vale da sola la visione.

Esclusiva AMAZON PRIME VIDEO.

Ritrovarsi a soli 17 anni in cima alle classifiche di mezzo mondo non deve essere stato facile. Su questo si concentra il documentario di R.J. Cutler, che punta i riflettori sulla giovane cantautrice Billie Eilish per far luce sul suo percorso personale e sul modo in cui è riuscita a gestire lavoro e vita privata mentre era intenta a creare il suo album di debutto.

Esclusiva APPLE TV+.

Ne era prevista l’uscita in sala lo scorso 12 novembre ma il CoVid ha deciso diversamente. Approda in streaming l’opera di esordio di Marco Mario De Notaris, una commedia liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Lorenzo Marone. Ambientato a Napoli, la storia si svolge durante la notte della caduta del Muro di Berlino. “Nella notte in cui svanirono le certezze, e qualcuno capì che i sogni potevano diventare incubi, ognuno dei miei personaggi abbandona la sua maschera e si svela per quello che siamo tutti: individui alla ricerca di un po’ di amore”, ha dichiarato De Notaris.

Esclusiva RAIPLAY.

Apprezzato al Torino Film Festival, il lungometraggio “nasce dal lavoro della Compagnia Teatrodilina, un gruppo di persone che fanno insieme teatro ormai da diversi anni. Il nostro lavoro si basa e si interroga sulla scrittura, sulla parola, e sulla costruzione di relazioni fra personaggi. Partendo da uno spettacolo teatrale, che si chiama anche quello “Quasi Natale”, abbiamo quindi traghettato, accompagnandone la naturale mutazione con la massima cura, quella che si riserva a un materiale estremamente fragile, una storia con i suoi personaggi, i loro sentimenti e le loro contraddizioni. Portando tutto in un posto nuovo, che è questo film”, come ha sottolineato Lagi.

Esclusiva NOW TV / SKY PRIMAFILA

Titolo di apertura della Settimana della Critica a Venezia 2020, il film è un viaggio attraverso il passato e il presente, la vita e la morte, il dolore più profondo e l'amore incondizionato. A raccontare meglio la genesi del progetto è lo stesso regista, al suo esordio nella finzione: “Che cosa caratterizza l'universo femminile? Cosa c'è alla base di scelte che coinvolgono il proprio corpo e in ultimo la relazione intima con la vita? Proprio dalla situazione critica della protagonista, dalla sua scelta di riappropriarsi della propria vita con coraggio e determinazione nasce un viaggio che più esplora la natura del proprio animo più si spinge in un territorio fantastico”. Produce Terrence Malick.

Esclusiva CHILI.

Opera seconda di Alessandro Lunardelli, il film esplora il dietro le quinte del mondo della televisione, proponendo una riflessione su certi meccanismi non proprio sempre limpidi. Le vite di un autore televisivo e di un reduce di guerra in Siria si intrecciano inevitabilmente. “Accanto alla vicenda individuale di Ettore quello che mi interessa raccontare è il processo mediatico che crea “il personaggio del momento” e la suggestione di fare un film “sulla guerra” senza che sia “di guerra.” Ed è così che la storia del protagonista viene contaminata dai desideri e dalle azioni di una coppia di professionisti televisivi, lui autore e lei anchorwoman, che a diverso titolo riusciranno a salvargli la vita”. Con Barbora Bobulova nei panni della Barbara d’Urso di turno.

L’azione si svolge nel 1949, anno in cui il celebre maestro di kung fu Ip Man deve vedersela persino con l’arrivo dell’esercito giapponese a Guangzhou. L’attore Dennis To interpreta per la terza volta Ip, colui che è passato alla storia per essere stato in seguito il formatore dell’iconico Bruce Lee. “La parola chiave di questo nuovo capitolo della storia di Ip è “confronto”. Il protagonista si ritrova a combattere con se stesso e contro forze malefiche, deve capire come muoversi in tempi di crisi nazionale, non deve avere paura del sacrificio e deve diventare il protettore della dignità nazionale”, ha sottolineato il regista.

Presentato con successo al Festival di Toronto e al Festival di Torino, nel ruolo della protagonista una sorprendente Jasmine Trinca, che interpreta Federica, una regista di documentari religiosi che non ha mai dimenticato la sua icona, ovvero Elina Löwensohn, attrice rumena che nella sua lunga filmografia ha lavorato con alcuni dei più grandi, da Julian Schnabel a Steve Spielberg.

“Questo film – ha spiegato il regista, Giuseppe Lo Conti – è frutto di due lunghi anni di pre-produzione. Le riprese, che dovevano iniziare nel marzo dello scorso anno, sono state cancellate causa -Covid. Ma ho colto l'occasione e le riprese sono iniziate, il 2 novembre e sono durate per soli 18 giorni. Questo film per me è la prova vivente del detto 'Ciò che non ti uccide, fortifica': è stata una vera impresa, per questa mia prima sceneggiatura scritta e 'parcheggiata' per lungo tempo”.

La sclerosi multipla e la cura sperimentale a base di cannabis viste e raccontate attraverso gli occhi del giornalista Toni De Marchi. Con un passato - il suo - ricco di soddisfazioni, rapporti umani, conoscenza, viaggi, scelte fatte con determinazione e libertà, si è ritrovato a dover rivedere la sua quotidianità e a non rinunciare a una cena divenuta in dieci anni rito imprescindibile.

Esclusiva RAICHANNEL.IT