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Il western potrebbe essere una delle sorprese maggiori dei prossimi Oscar. Tratto dall'omonimo romanzo di Paulette Jiles, finalista del National Book Award e per molto tempo in cima alle classifiche di vendita dopo la pubblicazione nell'ottobre 2016, "Notizie dal mondo è ambientato nel 1870 ma è un film sulla nostra epoca", ha sottolineato Greengrass. "Nella storia, vicini, famiglie e comunità vivono un conflitto molto aspro e violento: gli americani sono di fatto chiamati a decidere chi realmente sono o vogliono essere come popolo. Seppur ambientato nel caos del Texas a ridosso della fine della Guerra Civile, il lavoro della Jiles mi ha colpito per la straordinaria capacità della scrittrice di offrire un'allegoria quasi preveggente del mondo nel secondo decennio del XXI secolo”.

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Il film nasce da una web serie che composta di soli sette episodi è diventata presto virale in tutta la Francia. I nostri cugini in tema di commedia hanno dei gusti molto strani, passando dalle più sofisticate alle più strambe. Questa appartiene di gran lunga alla seconda categoria.

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La produzione è polacca ed è la terza di questo 2021 che Netflix propone. Ci troviamo davanti alla più romantica delle commedie con al centro una giovane donna dalla doppia vita sullo sfondo di un servizio fotografico patinatissimo destinato a portare l’amore dopo le schermaglie iniziali.

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Terza avventura romantica per la giovane Lara Jean Covey che, sul punto di dire addio alla sua vita da liceale, si prepara all’ingresso all’età adulta grazie a due viaggi che le cambieranno per sempre la vita. Per chi non sapesse di cosa si sta parlando, basta recuperare i due capitoli precedenti: Tutte le volte che ho scritto ti amo e P.S. Ti amo ancora.

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Arriva dalla Svezia questo teso thriller che, partendo da una coppia con problemi coniugali, si trasforma in una disperata lotta per la sopravvivenza tra le magnifiche distese del Nord del paese. A rendere intesa la minaccia è il puntino rosso del titolo e la ferma regia di Alain Darborg, che si è fatto le ossa con le serie tv.

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Il film è stato un piccolo caso in Francia, dove è uscito lo scorso anno. Applaudito da critica e pubblico, presenta una storia che coniuga tradizione e modernità, come ricorda il regista: “Mettendo una famiglia siciliana in un paesino siciliano dalla mentalità ristretta, il film esplora la brutalità delle paure primitive che impediscono l'integrazione di Gaetano. La xenofobia del piccolo centro siciliano è metaforica di ciò che sta avvenendo a livello globale, in un particolare momento storico come il nostro in cui le politiche di destra si stanno rafforzando ovunque”.

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Il giorno della marmotta è declinato ancora una volta in chiave romantica. Attenzione però a sottovalutare la storia, dal momento che nasce dalla penna dello scrittore Lev Grossman, autore di una trilogia fantasy nota in tutto il mondo. "Da tempo rimuginavo su una cosa che mi ha sempre affascinato: il loop temporale", ha ricordato Grossman. "Da anni inseguivo l'idea di scrivere una storia in cui i protagonisti si ritrovano a vivere continuamente la stessa giornata. Si tratta di una premessa oramai usurata, eppure offre ancora diverse variabili. Ho pensato allora a una tenera storia d'amore adolescenziale con protagonista una coppia di ragazzi, molto loquaci e consapevoli di essere bloccati nel ciclo temporale. Rivivere lo stesso giorno, dopotutto, ti permette di correggere errori e valutazioni".

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Quattro donne diverse, ognuna con un proprio carattere e una propria personalità, sono al centro della commedia diretta da Giuliana Gamba che, uscita in sala, è stata in cima alle classifiche di incasso. Viene ora recuperata in esclusiva da Amazon sperando in una meritata seconda vita. “Ho raccontato uno sfaccettato universo femminile che si svela attraverso la vita di quattro donne di mezza età. Per loro l’amore si è trasformato in utopia e le carte gli permettono di evadere dalle insoddisfazioni della vita di coppia. È anche un film, questo, sulle seconde possibilità: le protagoniste si rifugiano dietro un cinismo di facciata, adoperano l’arte della civetteria di provincia, ma non hanno sopito il naturale bisogno di affetto, la voglia di abbandonarsi a sentimenti forti. Ognuna di loro cerca, con alterne fortune, il riscatto che una vita borghese non riesce a comprare”, ha evidenziato la regista.

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Uscito come evento speciale a ottobre, il film racconta cinque anni di vita di Marco Pantani, campione romagnolo di ciclismo troppo presto e dolorosamente scomparso. La storia di Pantani - ha sottolineato il regista - è un racconto che si snoda lungo la cronaca del nostro paese tra interessi economici, criminalità organizzata, traffico di stupefacenti, scommesse clandestine, leggende della malavita. Una storia di amicizia tradita, di amore perduto, di dipendenza e di immensa desolazione, come quella che lo ha accolto in un limbo senza vita lungo quasi cinque anni. Ma è anche il romanzo di un semplice ragazzo di mare e delle sue imprese sulle vette più alte d'Europa. Dei suoi sogni, della sua incredibile voglia di vivere”. Sono tre gli attori che si cimentano nei panni di Pantani.

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Era il titolo che doveva segnare la riapertura delle sale in Italia. Ma è stato anche il primo titolo che negli Stati Uniti è stato distribuito contemporaneamente in sala e sulla piattaforma HBO Max (a quando da noi?). Seguito di Wonder Woman, il film offre uno spaccato degli Stati Uniti di metà anni Ottanta, una nazione all'apice del potere e dell'orgoglio in cui ogni individuo tira fuori il meglio e il peggio di sé. Consumismo, ricchezza, arte, tecnologia e glamour danno l'illusione che tutto sia facilmente a portata di mano, spingendo chiunque a voler sempre di più. In tale contesto, Diana metterà alla prova il suo senso di giustizia, correttezza e altruismo, per difendere quell'umanità che ama incrollabilmente.

Liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Sgarbi, padre di Vittorio ed Elisabetta, la nuova fatica di Pupi Avati era destinata al cinema ma è approdata sulla piattaforma, satellitare e on demand, di Sky. Ha dichiarato il regista: “Si tratta di una storia che si fonda sull'assenza, nella convinzione che non esista chi è più presente dell'assente. L'assente della nostra storia si chiama Caterina Cavallini. A ottantanove anni, la gran parte dei quali trascorsi accanto al suo sposo Giuseppe Sgarbi, ha lasciato il mondo. Questo l'incipit del romanzo rievocativo del loro lungo matrimonio che lo stesso Sgarbi scrisse coadiuvato da Giuseppe Cesaro, un ghost writer romano. E questo è anche l'incipit del mio film che tuttavia anziché́ illustrare gli eventi rievocati in quelle pagine, indugia su "come" quel romanzo fu scritto. Sull'incontro fra due uomini di età̀, cultura, visione della vita, diametralmente opposti”.

Esclusiva SKY.

La storia d’amore tra i due protagonisti nasce curiosamente da una canzone di Peppino Di Capri, che appare nel film e propone una versione riarrangiata di Un grande amore e niente più, brano col quale vinse il Festival di Sanremo nel 1973. “Tutto nasce da un’idea chiara ed un’ispirazione sincera. È una storia contemporanea che però potrebbe essere ambientata in qualsiasi periodo. Tre storie diverse, dove l’amore prevale su tutto, dove chi le racconta quasi è a disagio, perché a volte le storie d’amore sembrano banali. Ma così non è”, ha raccontato il regista del film la cui uscita in sala è stata condizionata dalla pandemia.

Esclusiva RAIPLAY.

I due protagonisti eponimi sono Giuliano Montaldo e la moglie Vera, coppia sia nella vita sia nel lavoro. La loro è una storia privata e professionale che il regista ha accolto e ripercorso con delicatezza, coadiuvato dalle parole della loro figlia Elisabetta e dal nipote Inti Carboni.

Esclusiva RAIPLAY.

Opera prima della regista israeliana Ruthy Pribar, il film ha come protagoniste due splendide attrici: la sorprendente Alena Yiv e Shira Haas, giovane talento del cinema israeliano e rivelazione della serie televisiva Unorthodox. Presentato al Tribeca Film Festival 2020, dove ha vinto i premi per la migliore attrice (Shira Haas), la migliore fotografia (Daniella Nowitz) e il premio Nora Ephron (Ruthy Pribar), il film ha vinto al 30° Israeli Academy Awards (Ophir Awards) otto premi, tra cui migliore attrice protagonista, migliore attrice non protagonista e miglior film, riconoscimento che gli è valso la candidatura, come proposta israeliana, agli Oscar 2021.

Esclusiva MIOCINEMA.

“Alla base del progetto cinematografico Nilde Iotti, il tempo delle donne c'è la volontà di raccontare una grande donna del Novecento italiano, attingendo dai numerosi repertori dai quali emerge la sua passione politica e il suo grande senso civile. Ho maturato l'idea di raccontare più che la figura politica la "donna e il suo tempo": Nilde Iotti e la grande capacità di motivare l'universo femminile e renderlo protagonista dal dopo guerra fino ad oggi e soprattutto con l'obiettivo di consegnare alle donne contemporanee le motivazioni per un futuro che riconosca pienamente diritti e valori”, ha precisato il regista.

Esclusiva #IORESTOINSALA.

Il regista è balzato all’attenzione negli anni scorsi grazie a due titoli molto forti, Il bosco fuori e Ubaldo Terzani Horror Show. È ritornato adesso dietro la macchina da presa per un chiaro omaggio al cinema italiano degli anni Settanta, coadiuvato a un buon cast in cui si rivede Maria Fernanda Candido, attrice brasiliana apprezzata in Il traditore di Bellocchio ma che deve la sua fama alla telenovela cult Terra nostra.

La tensione fa da sfondo a una storia che si concentra su un tema più che attuale: quello dei rifugiati che sempre più numerosi arrivano in Europa da zone martoriate dalle guerre. “Ho immaginato il film come un dramma psicologico in un contesto socio-politico definito, espresso attraverso la figura del piccolo rifugiato Mohammed, che ha perso i suoi genitori, e quello della famiglia “europea” che decide di adottarlo cercando in lui il sostituto del figlio deceduto a causa di una malattia incurabile. In questo modo, ho cercato di sottolineare due temi di fondo: chi ha il diritto di annullare l’identità di qualcuno al fine di dargli una speranza? Esistono confini che non devono essere attraversati per salvare qualcuno?”.

Il docufilm, diretto da Helena Coan, ripercorre la storia dell'attrice partendo dagli inizi, quando era una bambina abbandonata da suo padre e cresciuta sotto l'occupazione nazista in Olanda. La Hepburn, racconta il documentario, ha affrontato a lungo i traumi del passato, diventando poi una stella del cinema capace di vincere l'Oscar a soli 24 anni e, poi, di diventare ambasciatrice dell'UNICEF, spinta dalla voglia di portare sollievo a milioni di persone in difficoltà. Audrey si avvale così di rare immagini d'archivio, di riprese esclusive e di interviste uniche, dando ancora più profondità ad un'icona immortale.

Cosa fare se il tuo fidanzato guarda film porno perché ti reputa troppo «puritana»? Questa è la premessa che spinge la protagonista a indagare e approfondire meglio le sue conoscenze sul mondo del sesso. Tra sexy shop e locali notturni, scoprirà nuovi amici, nuovi amori e una nuova sé. Non fatevi spaventare dal tema: la commedia è innocua.

L’animazione cinese propone questa volta le avventure della coccinella Ruby, pronta a scappare dalla teca di vetro per un mondo fatto di diversi pericoli e terribili nemici. La storia, divertente e toccante, può rappresentare un ottimo spunto per parlare ai bambini di amicizia e integrazione.